Il cacciatore di aquiloni, romanzo di Khaled Hosseini: riassunto
Lo scrittore americano Khaled Hosseini è conosciuto al pubblico dei lettori per il suo primo romanzo, Il cacciatore di aquiloni (The Kite Runner). Il libro è stato successivamente pubblicato in Italia dalle Edizioni Piemme nel 2004. La trama del romanzo è molto coinvolgente e rimane ben impressa nella mente del lettore. Khaled Hosseini riesce a far unire con maestria due temi molto diversi tra loro: la storia di un’amicizia tra due bambini, e la loro infantile spensieratezza, con la tragica situazione storica di un paese decaduto, l’Afghanistan.
Approfondimento
Riassunto e analisi
Lo scrittore riesce spesso, grazie alla sua penna, a far entrare il lettore direttamente nel vivo della storia. Ci sono momenti in cui il lettore, sfogliando le pagine, si trova realmente a vivere le situazioni dei protagonisti, quasi riesce a percepire gli odori, a vedere dettagliatamente le immagini delle città ed i paesaggi descritti minuziosamente dall’autore. In particolare colpisce molto il suo finale. Il libro usa le vicende di due bambini, Hassan e Amir, per ridisegnare tutte le vicissitudini storiche che hanno modificato e regredito l’Afghanistan negli anni. Partendo dall’occupazione russa, passando dalla decaduta monarchica, per arrivare al governo talebano, finendo con l’invasione delle forze di militari capeggiate dagli Stati Uniti d’America.
Il romanzo parte dalla metafora: “c’è stato un tempo in cui nei cieli di Kabul volavano gli aquiloni, le cui eleganti evoluzioni rappresentavano la libertà del paese. Poi gli aquiloni non volarono più”. Inizia così l’odessea di un popolo e del suo Paese. I protagonisti sono: Amir, figlio di Baba, un ricco commerciante di Kabul, che vive con il padre in una grande e lussuosa villa, orfano della madre che morì dandolo alla luce. Fatto di cui il padre, Baba, in cuor suo, lo considera colpevole. Nella grande villa vivono anche Alì, servitore di Baba da sempre, e suo figlio Hassan, inseparabile amico e compagno di giochi di Amir: i due bambini, oltre a trascorrere insieme tutti giorni leggiadri della loro infanzia, formano una coppia straordinaria che partecipa a tutti i tornei cittadini di gare tra aquiloni, considerato lo sport nazionale afgano. Amir ricopre il ruolo di “pilota” mentre Hassan lo segue come suo “secondo”. Diventano così gli avversari più temuti da parte di tutti i partecipanti ai tornei cittadini.
Ma l’armonia tra i due improvvisamente si interrompe quando un fatto terribile coinvolge Hassan per colpa del suo amico Amir. A questo punto l’atteggiamento ed il comportamento tra i due cambierà radicalmente. Di lì a poco i russi invadono l’Afghanistan e questo drammmatico evento porterà le due famiglie a separarsi. Amir e suo padre Baba lascieranno il Paese per rifugiarsi negli Stati Uniti mentre Alì ed Hassan resteranno in Afghanistan, nascosti in qualche località più sicura della capitale.
Passano venticinque anni ed Amir riesce a coronare il suo sogno: è sposato, vive nella bellissima San Francisco ed ha iniziato la carriera di scrittore, sempre però guardato con disapprovazione da parte del padre. Passano gli anni ma nella sua mente i ricordi ed il senso di colpa vissuti nella sua gioventù appaiono sempre, anche se il tempo è riuscito a nasconderli celandoli dietro un finto muro di carta. Baba, viene a mancare e poco tempo dopo, Amir riceve una telefonata dal suo amico Rahim, che gli chiede di andarlo a trovare per aiutarlo a risolvere una gravosa situazione legata al suo vecchio amico Hassan. Così Amir decide di partire per andare a trovare l’anziano Rahim: una volta arrivato, l’amico gli racconta della vita di Hassan e del figlio Sohrab e di cosa è successo. Il bambino è rimasto orfano dei genitori dopo che i talebani li hanno assassinati. Rahim, a questo punto, chiede ad Amir di andare a Kabul a cercare Sohrab per riportarlo via con sé negli Stati Uniti.
Amir ritorna nella sua Kabul dopo più di vent’anni, trovandola totalmente cambiata e regredita. Una città dove gli esseri umani sembrano figure eteree che si muovono senza un dove ed un perché. Dove le donne non sono considerate meglio di un qualunque altro animale mammifero, dove ormai gli aquiloni colorati non volano più alti nel suo cielo. Con l’aiuto di una guida locale, inizia a cercare Sohrab, il figlio di Hassan, ma nell’orfanotrofio che gli avevano indicato il bambino non si trova. Era già stato portato via dai talebani pochi giorni prima.
Finale
Armato di coraggio, Amir si sente costretto a continuare la sua ricerca e decide di recarsi a colloqio con il capo dei talebani, Assef, ed affrontarlo per liberare il piccolo da una futura vita fatta di guerra e morte. Grazie all’aiuto del piccolo Sohrab, riescono a fuggire dalla dimora dei talebani per recarsi in salvo, lontani da Kabul. Infine Amir e Sohrab torneranno negli Stati Uniti a San Francisco, ma questo non riuscirà a cancellare nel piccolo un passato segnato dalle violenze e dalle paure, fino a che il suo dolce viso non si illuminerà di un sorriso che riempierà di gioia il cuore di Amir, mentre gli aquiloni colorati si alzeranno in volo nel cielo di un paese libero, gli Stati Uniti d’America.
Il film
L’opera letteraria oltre ad aver venduto milioni di copie in tutto il mondo, è anche diventata la sceneggiatura di una pellicola cinematografica dal titolo omonimo, diretta dal regista tedesco Marc Forster che ha ottenuto incassi da record. Nelle sale cinematografiche italiane è uscita nel 2008.