Re Artù tra storia e leggenda

Re Artù è esistito veramente?

Non esiste una risposta univoca a questa domanda che molti lettori e appassionati si sono posti nel corso dei secoli. Esistono alcune deboli tracce storiche riguardo la sua persona. Il periodo è quello risalente alla fine dell’Impero Romano. Sulla base di tali tracce sono state costruite tutte le storie tramandate di generazione in generazione.

Quasi sicuramente Artù fu un valoroso capo della popolazione celtica attivo intorno al V-VI sec. d.C. che lottò contro gli invasori anglosassoni.

Le sue azioni e il suo eroismo servirono a scacciare gli invasori e a garantire una certa pace nel sud della Gran Bretagna.

Re Artù - King Arthur
Immagine tratta dalla copertina del libro per ragazzi Re Artù e i Cavalieri della Tavola Rotonda (Domenico Volpi, 2016, Ed. Giunti)

La letteratura dedicata alla figura di Re Artù

Molte sono state le opere letterarie dedicate alla sua figura. La prima e più completa è l’Historia regum Britanniae (Storia dei re della Britannia) scritta da Goffredo di Monmouth, un cronista inglese attivo intorno al XII secolo.

Quest’opera ebbe un grande successo e ispirò una serie di leggende successive dedicate alla figura di Re Artù e i cavalieri della tavola rotonda. Tali storie venivano tramandate oralmente di corte in corte.

Un altro grande autore che si occupò di questi argomenti fu il francese Chrétien de Troyes. Egli compose numerosi romanzi intorno al XII secolo; in essi raccontò le avventure e gli amori di alcuni nobili alla corte di re Artù. L’autore ottenne un successo enorme e questi argomenti, chiamati Ciclo Bretone, si diffusero moltissimo in tutta Europa, anche in Italia.

Chrétien de Troyes
Chrétien de Troyes

Nel corso del Medioevo molti furono gli autori che si dedicarono a questi temi ma, col passare dei secoli, questo filone andò decadendo. Una lieve ripresa si ebbe soltanto intorno al XIX secolo.

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Oggigiorno le storie dedicate a Re Artù vengono utilizzate soprattutto al cinema, nei fumetti, canzoni e teatro.

La sua storia

Nei racconti del ciclo Bretone, Re Artù appare come il figlio segreto del re di Britannia Uther Pendragon e di Igraine, la moglie del duca di Tintagel.

Il re, affascinato dalla bellezza della donna, si era rivolto al famoso Mago Merlino per riuscire a giacere con lei. Il mago, infatti, gli aveva fatto assumere le sembianze di suo marito per una notte.

Il duca morì poi in battaglia e Igraine riuscì a sposare il re Uther. Il bambino venne poi consegnato a Mago Merlino, che lo fece crescere con lui.

Egli venne riconosciuto re, secondo la leggenda, perché riuscì ad estrarre la spada Excalibur che si trovava bloccata in un incudine.

Governò poi secondo giustizia, riuscendo anche ad allontanare gli invasori Sassoni.

Quanto sia realtà e quanto sia leggenda è purtroppo complicato stabilirlo. Soprattutto perché in quel periodo le fonti celtiche non venivano trascritte ma tramandate soltanto oralmente.

Poster del film epico Excalibur (1981)
Poster del film di animazione Disney La spada nella roccia (1963)

Curiosità

Molti sono stati i film, le serie tv, i fumetti dedicati a questo famoso personaggio. Ne citiamo uno: nel film X Men II Magneto legge questa storia nella sua cella; esistono anche molti videogiochi dedicati ad Artù, come Stronghold Legends e Dark Age of Camelot; una serie a fumetti è dedicata al principe Valiant.

Innumerevoli sono poi le rappresentazioni artistiche, dedicate anche ad altri personaggi del ciclo arturiano.

In Italia, in provincia di Siena, precisamente nell’Abbazia di San Galgano, si trova una spada conficcata nella roccia: secondo la leggenda, sarebbe la spada del cavaliere Galgano Guidotti che si convertì al cattolicesimo dopo una vita dissoluta e la conficcò in una fessura della roccia per trasformarla in una croce sulla quale pregare.

Sean Connery - Re Artù
Sean Connery interpreta Re Artù nel film “Il primo cavaliere” (1995)

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Anna D'Agostino

Anna D'Agostino, napoletana di nascita portodanzese d'adozione, laureata in Filologia Moderna e appassionata di scrittura. Ha collaborato con varie testate come giornalista pubblicista, attualmente insegna Lettere in una scuola secondaria di primo grado.

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