Oro bianco e oro giallo, differenze

Quando si parla di gioielli si pensa ai diamanti, al platino e all’oro. Quando ci si focalizza sull’oro, nell’immaginario collettivo, si pensa più facilmente all’oro giallo, quello dei lingotti e quello delle pepite del Klondike. Anche la mitologia è ricca di oggetti d’oro, come ad esempio il vello d’oro. Esiste però anche il meno celebre oro bianco. In questo articolo ci soffermiamo sulla differenza tra oro bianco e oro giallo. Molto spesso confondiamo i due termini, ma in realtà la differenza sostanziale tra i due – tornando al campo della produzione orafa – dipende dal tipo di metallo di cui è composta la lega. In particolare, nel caso dell’oro bianco, questo è formato da vari tipi di metalli come: oro, nichel e palladio. Mentre l’oro giallo è composto da oro, argento e rame.

Arte Orafa
Una fase artigianale nella lavorazione dell’oro bianco – Fonte: sito Arte Orafa Milanese

Oro Bianco

Partiamo parlando dell’oro bianco. L’oro bianco è realizzato con oro (a 14 o 18 carati – più sotto ne indichiamo le differenze), nichel e palladio. A seconda del tipo di metallo di cui è composta la lega, l’oro assume una colorazione diversa. In questo caso, il gioiello avrà una colorazione chiara simile all’argento – definita bianca. L’oro bianco è molto diffuso nelle gioiellerie ed è apprezzato sopratutto da un target giovane che abbandona il classico colore giallo accumunato all’oro.

In ogni caso, ognuno può decidere a seconda delle proprie preferenze e gusti, quale gioiello è più indicato per le sue necessità. L’oro bianco è considerato meno impegnativo rispetto al tradizionale oro giallo.

Il valore del gioiello realizzato con oro bianco, dipende dalla quantità di oro puro presente nella lega. L’oro bianco a 18 carati è composto da oro puro al suo interno al 75% mentre il restante 25%, è invece composto da nichel e argento o palladio. L’oro bianco a 14 carati viene usato essenzialmente per creazioni particolari come gioielli con gemme ben fissate ad un fermaglio. In questo caso assume un aspetto tendente al giallo, per questo motivo viene placcato con il rodio. Quest’ultimo elemento chimico viene impiegato come catalizzatore per restituire l’aspetto bianco al gioiello.

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Lingotti d'oro
I lingotti d’oro presentano il classico colore giallo. Fonte immagine: Aforismi.meglio.it – frasi sull’oro

Oro Giallo

Quando si parla di oro giallo, per i gioielli, si tratta di una lega realizzata da oro, argento e rame. Questo tipo di metallo di cui è composta la lega, conferisce al gioiello la colorazione gialla. L’oro giallo è molto comune nelle gioiellerie ed è apprezzato da un target di persone estremamente varie. Ma sopratutto dagli adulti che sono spesso fedeli alle loro tradizioni.

Differenza tra 14 e 18 carati

Il valore del gioiello come detto anche in precedenza, dipende dalla quantità di oro puro contenente nella lega. Quindi è spesso erronea la convinzione che il suo colore sia indice di un gioiello prezioso. Possiamo distinguere l’oro giallo a 14 carati da quello a 18 carati. Se la percentuale di oro puro supera il 50% del totale, si otterrà l’ oro a 14 carati; se invece la quantità di oro puro supera il 75% si otterrà l’ oro a 18 carati.

Altri colori

Oltre all’oro bianco e giallo, l’oro può assumere una colorazione rossa, violetta, nera, verde a seconda del tipo di metallo di cui è composta la lega. In ogni caso, le colorazioni più comuni sono quella bianca e quella gialla di cui abbiamo parlato sin qui.

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Stefano Moraschini

Stefano Moraschini lavora sul web dal 1999. Ha fondato Biografieonline.it nel 2003. Legge e scrive su, per, in, tra e fra molti siti, soprattutto i suoi, tra cui questo. Quando non legge e non scrive, nuota, pedala e corre. È degustatore professionale e giudice internazionale di birre e formaggi. Copywriter e storyteller, aiuta le persone a posizionarsi sul web raccontando la loro storia. Puoi metterti in contatto con lui su Instagram, LinkedIn, Facebook.

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