Oppenheimer: un libro biografico da incubo – recensione

Il libro Premio Pulitzer

Il libro Oppenheimer. Trionfo e caduta dell’inventore della bomba atomica è il libro biografico Premio Pulitzer su cui si basa il film Oppenheimer di Christopher Nolan. Robert Oppenheimer era un genio della fisica ma la sua immagine è per sempre legata alla bomba atomica. Nella monumentale e per certi versi definitiva biografia che Kai Bird e Martin J. Sherwin hanno scritto su di lui e che Garzanti ha pubblicato nel 2023, viene tracciato il profilo di un uomo complesso. Quello di un esploratore, amante della natura, con un’energia inesauribile e l’incredibile capacità di sintetizzare diverse branche del sapere scientifico.

libro biografico: Oppenheimer - Trionfo e caduta dell'inventore della bomba atomica
Copertina del libro biografico: Oppenheimer – Trionfo e caduta dell’inventore della bomba atomica

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Il profilo di Oppenheimer

Era un leader che non si mostrava. Ma sapeva decidere quando era necessario, anche di fronte al rischio che la sua creazione più famosa potesse portare alla distruzione di tutta l’umanità.

Lui stesso, verso la fine della sua esistenza, sembra abbia detto:

Sono diventato Morte, il distruttore dei mondi.”

(Now I am become Death, the destroyer of worlds)

È vero anche che Oppenheimer si oppose alla realizzazione della bomba all’idrogeno considerandola troppo pericolosa.

Ma questo libro biografico non racconta solo il lavoro a Los Alamos dove fu il direttore del laboratorio e dunque il capo progetto della bomba atomica. Racconta, sezionandola in mille considerazioni di amici, conoscenti, colleghi, famigliari, l’intera esistenza dello scienziato.

Non solo una biografia

Non è solo una biografia. Questo tomo imponente e pieno di informazioni parallele, oblique, sfumate su Oppenheimer, ci racconta uno scienziato di genio che ci ha portati verso la catastrofe nucleare. E ha impedito che l’armamento sovietico imponesse le regole del gioco, ma è anche un esempio di come una vita può essere raccontata da diversi punti di vista e seguendo un unico filone narrativo.

E questo filone è la scienza.

Robert Oppenheimer

La ricerca scientifica che non ha limiti, che non si pone limiti, che cerca di andare oltre qualsiasi ostacolo, forte dei calcoli precisi che chi la governa è riuscito a dimostrare.

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Ma proprio la lettura di questo libro, il quale racconta la scienza in modo marginale e solo per completare la narrazione della vita di Oppenheimer dà i brividi, perché ti accorgi, sempre con più sgomento, che sembra un percorso inarrestabile verso il miglioramento delle condizioni di vita ma anche verso l’estinzione della razza umana, così fragile e così arrogante. In questa storia lo scienziato sembra un dio al quale è stato donato un potentissimo strumento e quando si accorge di dove lo può portare si ferma terrorizzato ma anche orgoglioso del suo potere.

Gli autori

  • Kai Bird (1951) è uno scrittore e giornalista. Si è occupato in particolare dei bombardamenti su Hiroshima e Nagasaki e delle relazioni politiche tra Stati Uniti e Medio Oriente.
  • Martin J. Sherwin (1937-2021), storico e docente alla Princeton University, ha dedicato i propri studi alla storia delle armi nucleari e in particolare al progetto Manhattan.

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Estratto dal libro

[Dalla prefazione]

La vita di Robert Oppenheimer, la sua carriera, la sua reputazione, persino il senso del suo valore, finirono improvvisamente fuori controllo quattro giorni prima del Natale del 1953. «Non riesco a credere a quello che mi sta succedendo», esclamò mentre guardava fuori dal finestrino della macchina che lo conduceva alla casa del suo avvocato a Georgetown, un sobborgo di Washington. Lì, nel corso di qualche ora, avrebbe dovuto affrontare una drammatica questione. Doveva forse dimettersi dal suo ruolo di consigliere governativo? O doveva respingere le accuse contenute nella lettera che Lewis Strauss, presidente della Commissione per l’energia atomica (AEC ‘), gli aveva improvvisamente consegnato quel pomeriggio? La lettera lo informava che una nuova revisione dei suoi precedenti, e dei suoi suggerimenti sulle decisioni politiche, aveva avuto come risultato che egli venisse dichiarato un pericolo per la sicurezza e che contro di lui fossero avanzate trentaquattro accuse, che andavano da quella ridicola – «è stato riferito che nel 1940 era registrato come uno dei sostenitori degli Amici del popolo cinese» a quella politica – «nell’autunno del 1949, e anche in seguito, si è opposto allo sviluppo della bomba all’idrogeno».

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Fulvio Caporale

Fulvio Caporale è nato a Padova e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche svolge la professione di consulente editoriale e pubblicitario. Collabora con case editrici e giornali cartacei e online occupandosi di libri, arte ed eventi culturali. Ha tradotto testi letterari e tecnici dallo spagnolo, dal portoghese, dall'inglese e dal catalano.

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