New York City 3, quadro celebre di Piet Mondrian

Realizzato nel 1941, poco dopo il suo arrivo in America, New York City 3, rappresenta una svolta nell’arte dell’olandese Piet Mondrian, non solo per il tema trattato ma anche per i materiali utilizzati. Il quadro misura 117 x 110 cm ed è stato realizzato utilizzando colori ad olio, pennarelli, carboncino e strisce colorate ed adesive. Attualmente è esposto al museo Thyssen-Bornemisza di Madrid. Il quadro è incompiuto.

Piet Mondrian: New York City 3 (1941)
New York City 3 (1941), opera incompiuta di Piet Mondrian

Piet Mondrian lasciò Parigi nel 1938, mentre il nazismo iniziava la sua ascesa. La capitale francese aveva rappresentato il periodo più importante per l’evoluzione artistica del pittore olandese, che dopo un periodo di due anni passato a Londra, decise di lasciare definitivamente l’Europa. La meta successiva fu New York, dove Mondrian sperava di potersi allontanare definitivamente dalla guerra che stava distruggendo gran parte del vecchio continente.

New York ospitò moltissimi artisti negli anni ’40 e ’50 e alcuni di loro mutarono il proprio percorso professionale grazie agli influssi e agli stimoli culturali della Grande Mela.

La musica, l’architettura, l’organizzazione urbanistica e la stimolante caoticità di New York cambiarono in parte i temi artistici di Mondrian, che approdò ad una espressione più visiva e meno simbolica. New York City 3 fu la conseguenza di questo rapporto felice con la città.

Nel 1983 l’opera fu esposta al Museo di Arte Moderna di New York insieme ad altre opere del pittore olandese che erano rimaste incompiute e che furono catalogate dopo la sua morte. New York City 3 fu l’ultimo titolo scelto dal curatore della mostra, Joop Joosten, che dopo una ricerca attenta e scrupolosa fra le carte di Mondrian optò per questo titolo che si inserisce in una serie di opere dedicate alla città americana.

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Piet Mondrian
Piet Mondrian

Il quadro ha avuto una lunghissima gestazione, iniziato nel 1938 ha subito diversi cambiamenti e la scelta del pittore di utilizzare linee colorate adesive gli ha permesso di cambiare più volte le posizioni geometriche dell’opera fino a raggiungere la composizione idealizzata.

La fase successiva avrebbe dovuto essere la sostituzione delle strisce adesive con i colori ad olio ma in questo come in altri quadri Mondrian non ebbe il tempo di farlo.

La sperimentazione astratta di questo originale artista ha permesso lo sviluppo di nuove idee nel campo dell’astrattismo concettuale, consentendo un approfondimento nuovo e complesso sull’utilizzo delle forme geometriche nell’arte.

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Fulvio Caporale

Fulvio Caporale è nato a Padova e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche svolge la professione di consulente editoriale e pubblicitario. Collabora con case editrici e giornali cartacei e online occupandosi di libri, arte ed eventi culturali. Ha tradotto testi letterari e tecnici dallo spagnolo, dal portoghese, dall'inglese e dal catalano.

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Opera all'apparenza elementare, in realtà carica di significato e di sperimentazioni