Meditazione dopo il bagno, opera di Matisse
A partire dalla fine dell’Ottocento, la Costa Azzurra si trasforma in un luogo di attrazione per artisti e intellettuali, nonché per ricchi personaggi.
A Nizza Henri Matisse decide di passare l’inverno, lasciando Quai Saint-Michel, uno studio vicino a Notre-Dame, dove realizza diverse opere sul tema dell’atelier.
Da Il pittore e la modella a Le piume bianche (Les plumes Blanches), in cui ritrae la modella Antoinette Arnoux. A Nizza, dove resta incantato dalla bellezza del posto, Matisse frequenta nuovi amici e rivede anche quelli di vecchia data.
È qui, proprio a Nizza, che l’artista francese dipinge molti quadri, tra cui Meditazione dopo il bagno, l’opera che andiamo ad analizzare. È qui che decide di abbandonare le sperimentazioni degli anni trascorsi per ritornare alla tradizione.
Meditazione dopo il bagno, descrizione dell’opera
L’opera è un olio su tela del 1920-1921 di centimetri 73 x 54. Il dipinto è custodito presso la Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli al Lingotto di Torino.
In “Meditazione dopo il bagno” Matisse realizza la scena di una giovane in turbante e accappatoio, dopo aver fatto un bagno.
Il luogo è la stanza del pittore, all’Hotel Mediterranée, oggi sede del nuovo casinò e ribattezzato Palais de la Mediterranée.
È riconoscibile la tovaglia a righe rosse, fiori, in particolare papaveri e non anemoni, come nel quadro “Donna e anemoni“, realizzato nella stessa camera d’albergo, anch’esso nel 1920. E ancora: il cassettone, lo specchio, la poltrona, il pavimento a mattonelle rosa e la finestra.
Elemento fondamentale della pittura dell’artista francese è la luce, che tratta in modo naturalistico, luce delicata, chiara e avvolgente.
L’artista crea un’atmosfera gioiosa, un’atmosfera delicata, raffinata.
La modella ritratta: Antoinette Arnoux o Henriette Darricarrère?
La modella ritratta potrebbe essere Antoinette Arnoux oppure Henriette Darricarrère.
Il viso non è perfettamente caratterizzato ed è rivolto verso un punto della stanza, a sinistra, guardando l’immagine frontalmente, proprio come fosse sovrappensiero.
- L’accappatoio lascia intravedere la scollatura.
- I capelli neri fuoriescono dal turbante.
- Gli occhi sono truccati.
- Le braccia adagiate lungo la siloutte
- I piedi si intravedono.
A rendere intima l’atmosfera, contribuisce anche la finestra chiusa.
Ciò rende la camera silenziosa e molto intima e protegge dall’esterno, non mostrando il paesaggio mondano e marino.
La protagonista è colta in un momento di meditazione.
Lo sguardo meditativo della donna ritratta è sottolineato dai colori usati per dipingere la parte destra della stanza: toni chiari, grigiastri perfettamente in linea con lo sguardo.
Sono colori che contrastano invece con l’altra metà della stanza dipinta con colori vivaci, resa allegra e vivace dai fiori e dalla tovaglia a righe rosse.