La vita variopinta (quadro famoso di Kandinsky)
“La vita variopinta” del pittore russo Vasilij Kandinsky è un grande dipinto a tempera del 1907, centimetri 130 x 162,5, conservato a Monaco, presso la Stadtische Galerie im Lenbachhaus. Ciò che colpisce l’occhio dell’osservatore a prima vista è la grande vivacità cromatica: ottenuta con una tecnica simile a quella del mosaico, attraverso l’accostamento di molteplici pennellate di colore puro e una netta separazione dei colori. Questa tecnica permette di individuare i vari protagonisti della scena.
La vita variopinta: il quadro
Al centro, è rappresentato un vecchio che cammina lentamente appoggiato al suo bastone, che diventa il fulcro del suo equilibrio e dell’intera composizione. Di fronte a lui, c’è una mamma che abbraccia il suo bambino e dal modo in cui è abbigliata si intuisce subito che si tratta di una Madonna con il Bambino. Questa figura dà alla parte centrale della rappresentazione una parvenza di scena sacra.
Nella parte destra notiamo invece un giovane che suona il flauto e ai suoi piedi un gatto bellissimo, realizzato con pochi colori. Nella parte opposta, quella sinistra, troviamo un sacerdote ortodosso e accanto a lui un mendicante, mentre sullo sfondo ci sono i guerrieri in combattimento, anche questi molto variopinti. Contro un invisibile nemico si scaglia anche un cavaliere con la spada sguainata, lanciato sul suo cavallo in corsa per combattere contro il male. In fondo troviamo gli alberi, una chiesa e un cimitero.
Descritta sullo sfondo, nella campagna russa, un probabile ricordo del viaggio di studio fatto da Kandinsky nella provincia della Vologda nel 1889: un giovane insegue giocosamente una fanciulla, mentre sulla cima del monte è rappresentata una città fortificata.
La rievocazione del mondo russo, anche se in chiave fiabesca, continua a essere presente nell’immaginario pittorico dell’artista anche molti anni dopo il suo trasferimento a Monaco. “La vita variopinta” della Russia del passato diventa un’allegoria della vita e della morte, con i suoi drammi e le sue gioie, con il buio della guerra e la luce dell’amore, la paura della morte e la fede nella resurrezione.