In villa: il libro di Maugham è un gioiello

Recensione e trama di “In villa”, libro di W. S. Maugham

Leggere un libro d’un fiato, senza preoccuparsi degli appuntamenti o degli obblighi che ti costringerebbero a mettere un segnalibro per ricordare dove sei arrivato, è un bel regalo. Una di quelle piccole felicità che man mano che passano gli anni diventano sempre più necessarie. “In villa” di William Somerset Maugham, pubblicato da Adelphi, mi ha regalato questa gioia.

Il libro mi ha piacevolmente costretto a seguire la trama fino alla fine.

William Somerset Maugham
William Somerset Maugham

La trama

La trama del romanzo è apparentemente semplice, dove però si nascondono le pieghe di vite brillanti, tristi, piene di speranza, impunite, libere, atrocemente ingiuste.

Quattro vite si legano fra loro: quella di Mary, una bellissima donna che sta per sposarsi ma che è sospesa su un filo da cui non riesce a scendere, la sua vita non prende quella forza che vorrebbe e un caso, inaspettato, la spinge a scendere e ad abbracciare una nuova esistenza. Edgar, un uomo in carriera, completamente innamorato di Mary che appartenente rinuncerebbe a tutto per lei ma che in realtà non riesce a fare l’ultimo passo; Edwin, un ragazzo scanzonato, che ha poco da perdere e che non prende nulla sul serio a parte la bellezza di Mary. Fra loro, quando i giochi sembrano fatti, si infila un personaggio che sembra portato dal destino e che scompiglia i piani di tutti.

In questo intreccio finemente elaborato, i personaggi dialogano meravigliosamente, fino ad arrivare ad una spirale di eventi dove ognuno di loro deve decidere per se stesso e per l’altro.

In villa, Up at the Villa - copertina del libro

Recensione e commento

Una danza, quella di Maugham, che riporta in sé l’ingiustizia di una vita fatta di classi, di privilegi e di fortuna; e proprio la dea bendata, che fa danzare i personaggi fino ad un epilogo in cui sembra che le cose si incastrino, forse spariglierà ancora una volta le carte del destino.

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Ma non lo sapremo perché la bellezza di questo romanzo è aprire un’altra narrazione, non scritta, non raccontata, ma che solo il lettore più fine può immaginare e vedere mentre i suoi personaggi si dissolvono.

In villa

Incipit del libro

La villa era in cima a un colle. Dalla terrazza sul davanti si godeva una splendida veduta di Firenze; dietro c’era un vecchio giardino, con pochi fiori ma con begli alberi, siepi di bosso tosato, vialetti erbosi e una grotta artificiale dove una cascatella d’acqua sgorgava fresca e argentina da una cornucopia. Costruita nel ‘500 da un nobile fiorentino, la villa era stata venduta dai suoi impoveriti discendenti a certi inglesi, e costoro l’avevano data temporaneamente in prestito a Mary Panton. Le stanze erano ampie e maestose; la casa tuttavia non era molto grande, e Mary la mandava avanti assai bene con i tre domestici lasciatile dai proprietari. Era arredata, parsimoniosamente, con bei mobili antichi, e aveva un tono; e sebbene non ci fosse riscaldamento centrale, sicché quando lei era arrivata alla fine di marzo ci faceva ancora un gran freddo, i Leonard, i proprietari, l’avevano munita di stanze da bagno, e l’abitazione era molto confortevole. Adesso, in giugno, quando stava a casa, Mary passava buona parte della giornata sulla terrazza, da cui vedeva le cupole e le torri di Firenze, oppure nel giardino sul retro.

dal sito Aforismi.meglio.it

Il film

Tratto dal libro è stato realizzato un film nel 2000 dal regista Philip Haas: Una notte per decidere (titolo originale: Up at the Villa), con Kristin Scott Thomas, Sean Penn, Anne Bancroft e l’attore italiano Massimo Ghini.

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Fulvio Caporale

Fulvio Caporale è nato a Padova e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche svolge la professione di consulente editoriale e pubblicitario. Collabora con case editrici e giornali cartacei e online occupandosi di libri, arte ed eventi culturali. Ha tradotto testi letterari e tecnici dallo spagnolo, dal portoghese, dall'inglese e dal catalano.

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