Chiropratica: che cos’è e cosa cura
Più di venti anni fa l’Associazione americana di Chiropratica ha fornito la definizione ufficiale di questa medicina alternativa: “La chiropratica è quella scienza e quell’arte che utilizza le capacità di recupero specifico del corpo e la relazione tra le strutture scheletro muscolari e le funzioni del corpo, in particolare tra colonna vertebrale e sistema nervoso, ai fini del recupero e del mantenimento della salute”.
I dottori in chiropratica non ricorrono a farmaci o interventi chirurgici, ma dedicano particolare attenzione alla meccanica della colonna vertebrale e alle relazioni tra questa e le funzioni neurologiche, muscolari e vascolari.
La chiropratica considera il corpo umano come una struttura complessa che, oltre ad avere un aspetto biochimico (rappresentato dagli organi, le ossa e i muscoli), possiede una mente. Inoltre, sempre secondo tale disciplina, intorno ad ogni essere vivente vi è un campo energetico di natura elettromagnetica, da alcuni definito “aura”. La chiropratica considera ogni essere umano come un triangolo equilatero circondato da un campo energetico.
Questo triangolo viene chiamato “triade della salute” e comprende l’aspetto strutturale, chimico e mentale dell’individuo. Ne consegue che una persona in buona salute deve avere i tre lati del triangolo in completo equilibrio. Il compito del chiropratico è di affrontare ogni persona in maniera globale, cercando di individuare lo squilibrio originario agendo su di esso per riequilibrare i lati del triangolo.
Approfondimento
I principi fondamentali della Chiropratica
A livello strutturale la chiropratica si fonda su tre principi fondamentali.
- Il primo è che la malattia può essere provocata da disturbi del sistema nervoso.
- Il secondo è che tali disturbi del sistema nervoso possono essere causati da alterazioni della struttura scheletro-muscolare.
- Il terzo principio è che i disturbi del sistema nervoso possono causare o aggravare patologie nelle varie parti o funzioni del corpo.
Daniel David Palmer, originario di Toronto (Canada) è considerato lo scopritore della Chiropratica. Suo figlio Barlett Joshua Palmer è invece colui che avrebbe portato la chiropratica a diventare scienza, arte e filosofia.
Di cosa si occupa il Chiropratico
Il dottore in chiropratica, piuttosto che trattare i sintomi, cerca di trovare e correggere le cause che stanno all’origine del sintomo. I sintomi che meglio rispondono alle cure della chiropratica includono molti dei disturbi e dei dolori osteoarticolari in generale: cervicale, lombare, dorsale, bacino, colpi di frusta, intercostale, traumi cranici, scoliosi, colpo della strega, distorsioni, anche, ginocchio, piedi, sciatica, ernie del disco, ecc.
La chiropratica è efficace anche in caso di disturbi funzionali organici come problemi digestivi, otiti croniche, mal di testa, nevriti, traumi recidivanti, vertigini, mialgia,a affaticamento, alcune forma di asma, alcune tipologie di allergia, affaticamento. Il numero dei trattamenti chiropratici dipende dallo stato di salute del paziente e dalla gravità del problema; in media sono richieste sei/sette sedute per superare i sintomi e generalmente un paziente comincia a rispondere al trattamento dopo la terza seduta.
Le tecniche utilizzate in Chiropratica
Nell’ambito della Chiropratica si sono sviluppate molte tecniche per le correzioni vertebrali. La correzione manuale più conosciuta è quella connessa con lo “scrocchio”. Normalmente un’articolazione può essere fatta scrocchiare senza alcun problema, in base al movimento praticato, come quando facciamo scrocchiare le dita delle mani. Immediatamente segue un rilassamento generale.
Il chiropratico esegue la correzione vertebrale con movimenti rapidi e precisi in modo da non rendere tale manovre dolorose per il paziente. Per la correzione di particolari deviazioni il chiropratico si avvale dell’ausilio di alcuni strumenti. Ad esempio l’attivatore è una piccola pistola che spara colpi ad alta velocità per attuare la correzione. E’ utilizzata in caso di osteoporosi e per quelle persone che non tollerano la pressione manuale troppo energica.
Studiare la Chiropratica
Per conseguire il titolo di “Dottore chiropratico” bisogna aver seguito due anni di corsi preprofessionali (sono validi due anni di medicina o biologia presso un’università in Italia) per poi accedere ad un college di chiropratica americano. Il corso di chiropratica è abbastanza impegnativo e richiede l’obbligo di frequenza.
Per gli studenti stranieri è richiesto il superamento di un esame per la lingua inglese, il TOEFL. Per maggiori informazioni contattare l’Associazione Italiana Chiropratici (AIC) Via Brigata Liguria 1/11 16121 Genova; recapito telefonico: 010/5533036. In tutti i Paesi il chiropratico esercita la propria professione autonomamente, sia che esista o meno una legislazione in merito.