Caffè di notte ad Arles (Madame Ginoux), quadro di Gauguin

Tra il 1888 e il 1890 ad Arles, Paul Gauguin e Vincent van Gogh lavorarono sugli stessi temi. Entrambi realizzarono dipinti del Caffè di Arles e di Madame Ginoux. Gauguin in questo quadro che andiamo a raccontare – Caffè di notte ad Arles – ha reinterpretato i due lavori di Van Gogh, Il caffè di notte e L’Arlesiana (ritratto di Madame Ginoux, proprietaria del locale di Arles). Gauguin in questa opera ha unito i due soggetti: l’ambiente del Café de la Gare e la proprietaria al bancone, Madame Ginoux.

Caffè di notte ad Arles - Night Café ad Arles - Madame Ginoux - Gauguin - 1890
Caffè di notte ad Arles (Night Café ad Arles – Madame Ginoux) – Paul Gauguin, 1890. Olio su tela, 73 x 92 cm – Pushkin Museum, Mosca

Caffè di notte ad Arles (Madame Ginoux)

All’inizio del mese di novembre del 1888 Vincent van Gogh scrisse al fratello che Gauguin stava tentando di immortalare il caffè di notte che lui aveva già dipinto. Madame Ginoux era titolare del Café de la Gare di Arles, dove Van Gogh aveva soggiornato al suo arrivo in città. Il locale era stato frequentato da prostitute, tre delle quali sono proprio raffigurato da Gauguin sullo sfondo della sua versione.

Gauguin successivamente rielaborò la tela, aggiungendo la figura al lato estremo sinistro e l’uomo che conversa con le prostitute. Queste due figure, e Madame Ginoux stessa, erano già state dipinte – come detto – da Van Gogh, in altre opere.

L’opera di Gauguin è firmata in due punti: sul tavolo di marmo e sul bordo sinistro del tavolo da biliardo.

La storia di Gauguin e dell’orecchio tagliato di Van Gogh

Fu nel mese di ottobre del 1888 che Paul Gauguin si recò a Arles, su invito dell’amico Vincent van Gogh. L’obiettivo dell’olandese era di cercare di costruire una comunità di artisti. Van Gogh aveva a lungo sognato di creare questa comunità. Gauguin arrivò il 20 ottobre. Al 25 dicembre tutte le speranze di Van Gogh erano svanite, e i piani sfumati.

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Spesso si è detto che Van Gogh si mozzò un orecchio a causa del litigio con Gauguin, che avvenne proprio in quei giorni. Ricerche epistolari più recenti hanno invece scoperto una lettera – datata 23 dicembre 1888 – in cui il fratello Theo van Gogh annunciava a Vincent le proprie nozze. Colto da un attacco d’ira, il pittore olandese, che all’epoca non aveva ancora venduto nessun quadro e dipendeva economicamente dal fratello Theo, prese un rasoio e si tagliò il lobo. Sta di fatto che Gauguin fuggì senza più rivedere il suo amico, e si sentì sempre amareggiato per questo.

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Stefano Moraschini

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