Bridget Jones’s Baby, recensione, trama e commento

E’ il terzo capitolo della saga del personaggio di Bridget Jones, la sfortunata single resa celebre dall’attrice Renée Zellweger. Insieme a lei torna anche il suo ex Mark, interpretato da Colin Firth. Il titolo del film -diretto da Sharon Maguire – è “Bridget Jones’s Baby” e già da qui si capisce qual è il tema della storia.

Bridget Jones
Bridget Jones con la candelina solitaria

Commento introduttivo

Bridget è invecchiata vistosamente. Non so se sia colpa del botulino o di qualche intervento chirurgico un po’ troppo azzardato ma questa Bridget appare mangiucchiata dal tempo. Benché sia più magra dall’ultima apparizione e cerchi di portare meglio che può i sui quarantatre anni, la prima apparizione con la candelina solitaria non mi ha lasciato nessuna buona impressione.

Ho pensato: ci risiamo ecco il classico remake patetico. Invece la trama è forse migliore rispetto ai precedenti film – non me ne vogliano le fan di Bridget – e anche il ritmo del film funziona.

Bridget Jones’s Baby: trama e riassunto del film

Bridget Jones è in un periodo sfortunato dal punto di vista sentimentale ma migliore di altri periodi dal punto di vista lavorativo e psicologico. E’ più sicura di se stessa e più capace, almeno apparentemente, di dominarsi. Il compleanno, però, è un campanello d’allarme.

La sua collega e amica Miranda le organizza un week end a base di alcol, musica e sesso programmato. La porta infatti ad un festival di musica rock, dove si accampano in una tenda in mezzo ad un campo fangoso, dove una moltitudine di ragazzi balla nel fango.  Entrambe sono determinate a passare due giorni senza limiti. Dopo una notevole quantità di alcol si gettano nella mischia. Bridget però si sbaglia, e dopo aver ballato e gioito, si rifugia nella tenda di un aitante coetaneo con il quale trascorre una notte di passione.

Lui si chiama Jack Qwant e la mattina successiva, tra i fumi del post sbornia, Bridget fugge senza salutarlo. Un paio di giorni dopo incontra il suo vecchio amore, Mark Darcy, con il quale, sempre grazie all’alcol ha un rapporto sessuale galeotto. A questo punto la confusione è totale e per rendere la situazione ancora più complessa, Bridget scopre di essere incinta. Ma a questo punto non sa di chi.

Comincia così un vorticoso rapporto a tre, in cui i due potenziali padri cercano di conquistarla. Ognuno spera di essere il vero unico padre del bambino.

Bridget Jones's Baby locandina - poster
Bridget Jones’s Baby. La locandina del film

Recensione

Dalla prima scena di “Bridget Jones’s Baby quindi ho temuto un remake patetico. Invece ho visto una trama con un buon ritmo. I dialoghi del film sono divertenti, sempre all’interno del confine di una commedia leggera ed esilarante nel miglior British humour.

Una buona sceneggiatura, aiutata dalla recitazione di Renée Zellweger, Colin Firth e Patrick Dempsey, tutti e tre in buona forma, è arricchita da una regia non volgare, che rispetta l’inevitabile cambiamento anagrafico dei due protagonisti. Il tempo ha cambiato fisicamente Bridget e Mark. Ma li ha lasciati simili nelle intenzioni e nel desiderio di trovare un equilibrio amoroso.

Trailer del film

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Fulvio Caporale

Fulvio Caporale è nato a Padova e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche svolge la professione di consulente editoriale e pubblicitario. Collabora con case editrici e giornali cartacei e online occupandosi di libri, arte ed eventi culturali. Ha tradotto testi letterari e tecnici dallo spagnolo, dal portoghese, dall'inglese e dal catalano.

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