Les Alyscamps (I Campi Elisi), dipinto di Van Gogh

Vincent van Gogh dipinge “Les Alyscamps” fra l’ottobre e il novembre del 1888. I Campi Elisi si trovano ad Arles, cittadina della Provenza, dove Van Gogh ha vissuto per alcuni anni e dove amava andare a passeggiare.

Les Alyscamps (I campi elisi), Van Gogh, 1888
Les Alyscamps (I campi elisi), Van Gogh, 1888 • Collezione privata

I Campi Elisi

E’ un viale importante e suggestivo quello dei Campi Elisi, meta di poeti, scrittori e pittori. Vari artisti ne hanno rappresentato la malinconica suggestione in diversi momenti della giornata. I pioppi che bordano tutto il viale sono alternati dai sarcofagi di epoca romana e da alcune tombe cristiane. Il luogo è stato una delle mete di Van Gogh che, come altri artisti, ne ha apprezzato la ricchezza dei colori e la splendida luce che valorizza il colore delle foglie.

Les Alyscamps: analisi del dipinto

Quattro sono le versioni che il pittore olandese ha dato di questo luogo. In quello esaminato in questo articolo, i pioppi accentuano la prospettiva verso il centro del viale. Le pennellate sono fluide e conferiscono una maestosità teatrale allo sfondo. In particolare, i pioppi e il cielo azzurro chiudono ai lati e verso l’alto lo spazio compositivo. La fuga del viale verso il centro del quadro è interrotta dal passaggio delle figure umane che si muovono sulla folta pavimentazione formata dalle foglie autunnali. In altre due delle quattro versioni l’elemento principale sono i pioppi che, come delle sbarre, delimitano la visione dello spettatore.

Probabilmente, l’artista ha voluto rappresentare il senso di costrizione che gli alberi conferiscono al viale e la naturale fuga degli occhi verso l’orizzonte. Il colore è un altro protagonista assoluto del dipinto. Van Gogh usa un cromatismo accentuato. Lo possiamo vedere sia osservando il giallo arancione degli alberi e del viale, sia ammirando il blu cobalto del cielo. Questo uso del colore permette a Van Gogh di sperimentare con maggiore sicurezza la sua ricerca simbolica e poetica.

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Il pittore, proprio in quelle settimane, aveva confidato al fratello Theo la sua intenzione di mostrare il significato simbolico della natura attraverso la scelta dei colori.

Veduta degli Alyscamps (Gauguin, 1888) • Campi elisi
Veduta degli Alyscamps (Paul Gauguin, 1888) • Olio su tela • Cm 91,5 x 72,5 • Musée d’Orsay, Parigi

Il dipinto, probabilmente, è stato ispirato da un’opera di Gauguin. Anch’essa dedicata allo stesso viale e realizzata proprio in quei mesi del 1888: “Veduta degli Alyscamps” di Paul Gauguin.

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Fulvio Caporale

Fulvio Caporale è nato a Padova e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche svolge la professione di consulente editoriale e pubblicitario. Collabora con case editrici e giornali cartacei e online occupandosi di libri, arte ed eventi culturali. Ha tradotto testi letterari e tecnici dallo spagnolo, dal portoghese, dall'inglese e dal catalano.

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