Jurassic Park – Riassunto

Diretto da Steven Spielberg, Jurassic Park, uscito nelle sale nel 1993 e basato dal libro omonimo scritto da Michael Crichton, rappresenta il primo importante film nella storia del cinema ad aver impiegato la cosiddetta C.G.I., vale a dire la Computer-Generated Imagery, per gli effetti speciali, spesso utilizzati nell’interazione con l’ambientazione e con i personaggi.

Jurassic Park

Primo capitolo di una trilogia composta anche da “Il mondo perduto – Jurassic Park” (uscito nel 1997) e “Jurassic Park III” (uscito nel 2001), il film incassò, all’epoca, poco più di 920 milioni di dollari: ancora oggi, rappresenta uno degli incassi più alti di sempre. Il cast comprende attori del calibro di Jeff Goldblum (che veste i panni del professor Ian Malcolm), Samuel L. Jackson (Ray Arnold), Sam Neill (il professor Alan Grant), Bob Peck (Roberto Muldoon) e Laura Dern (la professoressa Elllie Sattler).

Jurassic Park: riassunto e trama del film

Nell’isola a circa centoventi miglia a ovest della Costa Rica chiamata Isla Nublar, dove sono in corso esperimenti sui dinosauri, un uomo viene aggredito e ucciso da uno di essi, un velociraptor. I familiari dell’uomo, quindi, decidono di fare causa a John Hammond, proprietario della InGen (la società che possiede l’isola), eccentrico e simpatico miliardario con una passione sfrenata per i dinosauri. Hammond contatta Ellie Sattler, paleobotanica, e Alan Grant, paleontologo, invitandoli a visitare Nublar, così che essi possano effettuare una valutazione oggettiva e scientifica sulla possibilità concreta di realizzare un progetto, sul quale tuttavia egli rimane piuttosto misterioso. Hammond, infatti, ricorrendo alla tecnica della clonazione, è riuscito a realizzare nell’isola una sorta di parco di divertimenti formato da dinosauri.

Le creature, per motivi di sicurezza, si trovano all’interno di recenti elettrificati per cinquanta miglia, e, per evitare che si riproducano, sono tutte di sesso femminile. Hammond, in sostanza, ha invitato i due studiosi per ottenere un beneplacito, una recensione positiva che permetta di rassicurare i finanziatori del progetto.
Nel frattempo in Costa Rica uno degli uomini più importanti dells BioSyn (società concorrente della InGen), Lewis Dodgson, corrompe con un milione e mezzo di dollari il responsabile dei sistemi informatici che governano Isla Nublar, Dennis Nedry: il suo obiettivo è quello di impossessarsi degli embrioni di molte specie che si trovano sull’isola.

Intanto Sattler e Grant sono arrivati sull’isola insieme con un matematico texano impegnato negli studi sulla teoria del caos, Ian Malcolm: con loro ci sono anche Donald Gennaro, avvocato, e Alexis e Timothy, i nipotini di Hammond. Gli scienziati hanno così l’opportunità di vedere con i loro occhi la maestosa opera portata a termine da Hammond, venendo a sapere anche le modalità che gli hanno permesso di realizzarla. Quindi, vengono invitati nel parco per prendere parte a un safari che consente loro di osservare i dinosauri da vicino.

Hammond tiene tutto sotto controllo dagli schermi del centro dell’isola, assistito da Robert Muldoon, capo della sicurezza, e da Ray Arnold, informatico che governa la squadra di tecnici di Isla Nublar. Anche se sull’isola tutto sembra filare senza problemi, e ci sarebbe la possibilità di renderla aperta al pubblico nel giro di un anno, Sattler, Malcolm e Grant non nascondono le proprie perplessità sul tema, evidenziando, in particolare, come le scienze genetiche siano così potenti che, se utilizzate per rincorrere un profitto, possono sfuggire al controllo dell’uomo, a maggior ragione se vengono coinvolti animali imponenti, pericolosi e tutto sommato sconosciuti quali sono i dinosauri.

La situazione, poi, precipita nel momento in cui Nedry, intenzionato a rubare gli embrioni indisturbato, introduce un virus nel sistema di sicurezza informatico, danneggiandolo. Il malfunzionamento del sistema, infatti, non solo interviene sul blocco-porte e sui telefoni, ma soprattutto permette ai dinosauri di uscire dai recinti che, a parte quello dei velociraptor, non sono più elettrificati. A causa di un black-out dovuto al virus, rimane bloccato anche il gruppo di visitatori, che deve fare i conti con l’aggressione sferrata da un tyrannosaurus rex: mentre Malcolm rimane gravemente ferito, Gennaro viene ucciso.

Muldoon e Ellie soccorrono Malcolm, mentre Grant si occupa di Alexis e Timothy, conducendoli in salvo attraversando le campagne dell’isola, e sottraendosi più volte agli assalti dei dinosauri. Nedry, riuscito a impossessarsi degli embrioni, si dirige verso il molo con la sua jeep per consegnarli, ma, bloccato da una tempesta, esce di strada. Rimasto in bilico sulle rocce, praticamente impantanato, subisce l’aggressione di un cucciolo di dilofasauro che prima lo acceca e poi lo divora.

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Su Neblar intanto la situazione rimane sempre gravissima. Hammond, impegnato a escogitare un modo per contrastare il virus, propone di fermare completamente il sistema. Mentre Malcolm, Muldoon, Arnold e Sattler trovano riparo nel bunker di emergenza, la decisione suggerita da Hammond viene approvata; e così, Arnold si dirige verso il centro di manutenzione per riavviare tutte le strumentazioni Il problema è che, allo spegnimento del sistema, viene meno anche l’elettricità del recinto del velociraptor. Muldoon e Sattler, non vedendo Arnold, si recano al centro di manutenzione: è qui che si rendono conto che sono scappati anche i velociraptor.

Jurassic Park, una scena del film
Jurassic Park, una scena del film

Nel frattempo, un’altra notizia sconvolgente arriva da Grant, sempre insieme con i bambini: i tre, infatti, hanno notato un nido con diverse uova schiuse. Ciò significa che, anche se gli esemplari clonati sono tutti di sesso femminile, i dinosauri si stanno riproducendo. Una possibile spiegazione di ciò può essere rintracciata nel fatto che per clonarli il loro Dna è stato unito con il Dna di un rospo: e i rospi, quando fanno parte di branchi monosessuali, possono cambiare sesso. Diretti verso il centro di manutenzione, Muldoon e Sattler si accorgono che i velociraptor li stanno seguendo. La coppia decide così di separarsi: Muldoon si occupa dei velociraptor, mentre la donna si dirige verso il centro di manutenzione.

Qui riesce a far tornare in attività il sistema, ma viene assalita da un velociraptor: l’animale, poco prima, aveva ucciso Arnold. Muore anche Muldoon, mentre Sattler riesce a scappare. Al centro visitatori arriva anche Grant, sempre in compagnia dei nipotini di Hammond: i piccoli rimangono nella sala ristorante da soli, mentre lo scienziato corre fuori in cerca di Sattler. La situazione è drammatica: nel centro visitatori penetrano due velociraptor, ma per fortuna Alexis e Timothy riescono a fuggire; i due quindi ritrovano con Sattler e Grant, che nel frattempo sono riusciti a far funzionare ancora il sistema informatico. Grant, dunque, è in grado di mettersi in contatto con Hammond, e gli suggerisce di chiedere aiuto chiamando la terraferma.

L’aggressione dei velociraptor, però, si traduce in un nuovo spaventoso attacco nei confronti del gruppo, che riesce momentaneamente a fuggire prima di essere bloccato dai predatori nel salone d’ingresso. Proprio quando i dinosauri sono pronti a colpire, e la morte sembra essere prossima per tutti, un tirannosauro irrompe nel salone, e uccide e divora un velociraptor. I dinosauri, quindi, si aggrediscono tra di loro, mentre Hammond e Malcolm portano in salvo Grant, Sattler e i bambini a bordo di una jeep dopo aver abbandonato il bunker di emergenza.

Timothy, Alexis, Malcolm, Sattler, Hammond e Grant: sono loro i superstiti di questa terribile disavventura. Tutti e sei sono stanchi ma contenti: sono riusciti a salvarsi la vita.

Riflessioni

Tratto, come detto, dal libro di Michael Crichton (che venne anche arruolato per curare l’adattamento cinematografico della storia), “Jurassic Park” è sceneggiato da David Koepp, che si è preoccupato di ridurre, per quanto possibile, le numerose scene di violenza presenti nell’opera originaria. Grande clamore e apprezzamento suscitarono ai tempi gli effetti speciali, curati dagli Stan Winston Studios, che si occuparono di realizzare soggetti animatronici che, in virtù della già citata Computer-Generated Imagery, potessero interagire con le immagini. Il film, insomma, all’inizio degli anni Novanta ha mostrato al mondo le potenzialità e gli effetti della grafica computerizzata nell’animazione.

Dopo l’uscita di “Jurassic Park”, prese vita in tutto il pianeta una vera e propria dinosauro-mania: non solo dal punto di vista commerciale (gadget, magliette, giocattoli, eccetera) ma anche nell’industria culturale, con la comparsa di numerosi film che richiamavano gli animali “resuscitati” dal film di Spielberg: negli Stati Uniti, “Carnosaur – La distruzione”, seguito da “Carnosaur 2” e “Carnosaur 3: Primal Species”, ma anche “Dinosaur Valley Girls” e “The lost world”; in Francia, “Dinosaur from the deep”; e anche in Italia, con la non riuscita parodia “Chicken park”, di Jerry Calà, in cui i dinosauri sono sostituiti da enormi galline.

Premi e riconoscimenti

“Jurassic Park” ha vinto tre Premi Oscar: per i migliori effetti speciali (Michael Lantieri, Dennis Muren, Phil Tippett e Stan Winston), per il miglior montaggio sonoro (Richard Hymns e Gary Rydstrom) e per il miglior sonoro (Gary Rydstrom, Ron Judkins, Shawn Murphy e Gary Summers). Tra gli altri riconoscimenti ottenuti dalla pellicola, vale la pena di citare le tre nomination ottenute agli Mtv Movie Awards per il miglior film, il miglior cattivo (il tirannosauro) e per la migliore scena d’azione (l’aggressione del tirannosauro alla jeep), e il premio Bafta per i migliori effetti speciali.

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Stefano Moraschini

Stefano Moraschini lavora sul web dal 1999. Ha fondato Biografieonline.it nel 2003. Legge e scrive su, per, in, tra e fra molti siti, soprattutto i suoi, tra cui questo. Quando non legge e non scrive, nuota, pedala e corre. È degustatore professionale e giudice internazionale di birre. Copywriter e storyteller, aiuta le persone a posizionarsi sul web raccontando la loro storia. Puoi metterti in contatto con lui su Instagram, LinkedIn, Twitter, Facebook.

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