Wikipedia e il Vaticano
Mentre negli Stati Uniti d’America la nuova legge sulla restrizione dei contenuti online, SOPA (Stop Only Piracy Act), suscita polemiche e alzamenti di scudi da parte delle maggiori aziende che devono al web la loro fortuna come Google, Facebook e Wikipedia, proprio quest’ultima diventa oggetto di un curioso evento.
The Guardian, infatti, riporta la notizia che il Vaticano ha aggiunto i profili biografici dei 22 nuovi cardinali nominati dal Papa, nell’enciclopedia virtuale. Il legame fra i due eventi spiega quanto sia diventato importante il tema dei posizionamenti su internet e dei suoi contenuti e soprattutto quanto possa pesare la mancanza degli stessi. Perché se un’istituzione antica come il Vaticano decide di aggiornare le biografie dei cardinali, i quali sono la massima carica dopo il Papa nella gerarchia della Chiesa cattolica, significa che l’assenza delle loro biografie poteva suscitare diversi interrogativi.
Ad esempio, perché non erano presenti nel web? Oppure, quali informazioni in internet giravano su di loro? Dovevano essere smentite? E per quali motivi erano stati nominati questi uomini, qual è il loro profilo e le cose che li hanno portati a tale privilegio? Colpisce anche il fatto che la presenza nella sfera digitale sia diventata, di fatto, obbligatoria e che non ci siano più margini di esclusione dell’informazione globale dalle piattaforme web.