Perché Torino è considerata una città magica?

Non tutti sanno che in Italia esiste una città considerata da tutto il mondo esoterico la “città magica”, stiamo parlando del capoluogo di regione del Piemonte, Torino, la città della Mole Antonelliana. Secondo le interpretazioni date dal mondo esoterico, la città di Torino sarebbe uno dei vertici dei famosi triangoli magici: a detta di alcuni studiosi, del “triangolo bianco”, di cui gli altri due vertici sono la ceca Praga e la francese Lione, mentre per altri è il vertice primario del “triangolo nero” formato dalle città di Londra e dalla statunitense San Francisco.

Torino e la Mole antonelliana
Una veduta aerea di Torino e della Mole antonelliana

Secondo le teorie di altri studiosi di esoterismo, Torino deve la sua fama magica a due “poli energetici” identificati in città, quello positivo sito in piazza Vittorio e quello negativo che si trova in piazza Statuto, che darebbero al capoluogo piemontese la nomea di città delle streghe, nonché dal trovarsi sull’incrocio di due fiumi, il Po e la Dora Riparia, che per la tradizione occulta dovrebbero rappresentare il Sole e la Luna.

Ma soprattutto, Torino sarebbe un punto d’incontro di diverse linee sincroniche che compongono il reticolo molto irregolare di linee energetiche riconosciute dagli esoteristi che attraverserebbero il pianeta e a cui gli scienziati non sanno dare spiegazioni ma che già nell’antichità venivano chiamate “schiena di drago” dal popolo cinese. Questo dona a Torino una unicità di luogo geografico come pochi altri simili al mondo.

La realtà della nostra recente storia nazionale, invece, dimostra la fama di città magica di Torino: durante gli anni del Risorgimento italiano, lo Stato Pontificio si vedeva ostile e contrariato alla possibilità del formarsi dell’Unità d’Italia e condannò, tramite editto pontificio, il governo piemontese, e quindi la sua città capitale, all’appellativo di “diabolici”. Molto probabilmente da lì incominciò a nascere in tutto il mondo occidentale la sua fama ingiustificata che oggi gli occultisti e gli studiosi di mistero alimentano quotidianamente dimostrando eventi e situazioni definite “magiche”.

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Stefano Moraschini

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