Il garofano rosso (Elio Vittorini): riassunto
Una delle opere più conosciute dello scrittore e traduttore italiano Elio Vittorini è “Il garofano rosso”. Il romanzo non ebbe inizialmente il successo sperato: uscì inedito solo nel 1948, edito da Arnoldo Mondadori Editore, con una prefazione che metteva in luce l’importanza del romanzo giovanile, enfatizzando la biografia umana e intellettuale e il valore di documento storico di una generazione.
Il romanzo “Il garofano rosso“, pubblicato a puntate sulla rivista “Solaria”, era stato infatti a lungo censurato perché considerato contrario “alla morale e al buon costume di quell’epoca”, dato che l’amore tra i protagonisti del romanzo Alessio e Zobeida era descritto con particolari definiti assai scabrosi per quel tempo. Infatti, lo scrittore usava come modello probabile per descrivere le scene a sfondo erotico, quelle relative al romanzo di David Herbert Lawrence “L’amante di Lady Chatterley”.
Il garofano rosso: riassunto del romanzo
“Il garofano rosso” è diviso in quindici capitoli ed è caratterizzato da una lunga sezione dedicata al diario del protagonista principale, Alessio, ma i momenti più coinvolgenti sono contenuti in alcune lettere dell’amico più caro, ovvero il giovane Tarquinio. Il linguaggio utilizzato dallo scrittore viene definito “ibrido” poiché, da un lato, si tende al realismo, dall’altro invece al lirismo.
Il romanzo narra le vicende di Alessio Mainardi, studente liceale molto irrequieto che, da una parte, aderisce alle “squadre nere” del fascismo emergente e ha un’ingenua infatuazione per la violenza fascista e, dall’altra, vive un amore tormentato per una compagna di scuola, Giovanna, con la quale si era scambiato solo un tenero bacio, suggellato da un garofano rosso appuntato sulla sua giacca. È appena avvenuto il delitto di Giacomo Matteotti e, agli occhi di quei giovani, il fascismo è considerato un movimento politico rivoluzionario e reazionario di gran forza. Alessio condivide la sua passione per le donne e per il fascismo con il suo amico Tarquinio, che vive con lui nella pensione della signora Formica. Insieme ad altri ragazzi, i due organizzano il grande sciopero generale che per un giorno blocca tutte le scuole della città. Si ritrovano ben presto coinvolti in un bel pasticcio: infatti, tale gesto costa caro ai due ragazzi che perdono, grazie alla loro bravata, l’anno scolastico.
Alessio, dopo quel fatto, si reca dalla sorella che lo convince a ripresentarsi agli esami di ottobre e a recuperare l’anno scolastico perduto. A questo punto, il protagonista decide di seguire il consiglio nella speranza di rivedere la sua amata Giovanna, anche se l’amore per lui non sembra essere corrisposto, e per evitare un’ulteriore delusione ai suoi genitori con cui ha spesso scontri e discussioni. Al ritorno a Siracusa, però, Alessio scopre che il suo amico e compagno di stanza Tarquinio si è trasferito in hotel e si rammarica dell’accaduto. La distanza tra i due amici diventa insormontabile, quando in Alessio nasce il sospetto che il suo amico Tarquinio sia entrato nelle grazie della sua amata Giovanna e che per lui non ci sia più speranza di fare breccia nel cuore della giovane. Così, decide di trascurare la scuola e di meditare vendetta.
A questo punto, il ragazzo si reca presso la casa di tolleranza della signora Ludovica (una casa di appuntamenti) e cerca Zobeida, una prostituta (ragazza bellissima e grande amore dell’ex amico Tarquinio). Alessio decide così di vendicarsi del torto subito andando a letto con Zobeida, ma ciò che è nato per vendetta ben presto si trasforma in passione. Il giovane inizia così ad intrattenere una relazione segreta e tormentata per lungo tempo con la bella Zobeida. Nella testa di Alessio, però, si contrappongono due ideali di figure femminili: da una parte, quella dell’amore puro per Giovanna, amore consumato nello scambio di sguardi e piccoli doni, e dall’altra quello passionale e carnale, quello definito “intenso” per la bella Zobeida, che nel frattempo lo aveva deprivato del suo garofano rosso.
Finale
La relazione segreta tra i due continua fino a quando la situazione precipita dopo una perquisizione della polizia nella casa di appuntamenti della signora Ludovica. Zobeida viene arrestata per spaccio di droga e Alessio, incredulo dell’accaduto, si ritrova solo nella sua vita di sempre. Il giovane poco dopo, camminando per strada, si imbatte nei suoi vecchi compagni di scuola che stanno seguendo raccolti un corteo funebre di una ragazza, Daria Cortis, che si è suicidata per problemi d’amore. Il fatto fa sorgere numerosi dibattiti tra i giovani che al bar discutono riguardo al tema dell’amore, accendendo la discussione sul “Codice d’amore” e sulle regole che si dovrebbero usare nel rispetto della persona amata, criticando le idee della società borghese di quel tempo. Al bar, i ragazzi discutono perfino del concetto di purismo, ma Alessio si discosta dalle loro convinzioni che secondo lui sono dettate dalla forte inesperienza di vita e, in questo senso, si ritrova sullo stesso piano dell’amico Tarquinio, che ha effettivamente vissuto una medesima esperienza con la bella Giovanna.
“Il Garofano Rosso” è un romanzo autobiografico poiché la città dove è ambientata la vicenda è Siracusa, terra natale di Elio Vittorini e il personaggio principale della storia, Alessio, in quel periodo, nel 1924, ha sedici anni ed è esattamente coetaneo dello stesso scrittore e condivide le stesse passioni fasciste; l’unica differenza tra i due è che Alessio proviene da una famiglia agiata e borghese mentre lo scrittore ha sempre vissuto la sua adolescenza in una famiglia con una condizione sociale modesta.