Penna biro e penna bic: da dove derivano i nomi?
L’invenzione della penna a sfera è frutto di un’idea del giornalista ungherese László József Bíró, nato il 29 settembre 1899 a Budapest ed è in suo onore che viene comunemente chiamata biro.
La leggenda narra che guardando una palla uscita da una pozzanghera, Bíró notò la traccia d’acqua che lasciava sul terreno asciutto; accostò questa immagine ad una traccia d’inchiostro pensando di poter inserire una piccola pallina di metallo all’interno della punta di una penna. Con questo sistema, la distribuzione dell’inchiostro sulla carta durante la scrittura sarebbe risultata omogenea, ovviando all’inconveniente delle macchie lasciate dalle penne stilografiche.
La produzione della penna a sfera iniziò in Argentina, dove fu oggetto di vari perfezionamenti che riguardavano sia l’inchiostro che la pallina metallica. La penna di Bíró venne da lui brevettata nel 1943, ma gli elevati costi di produzione lo portarono a cedere il brevetto ad un imprenditore italiano naturalizzato francese, Marcel Bich, il quale riuscì a mettere in produzione la penna a sfera riducendone drasticamente i costi.
Il 29 ottobre 1945 venne messa in commercio per la prima volta in un grande magazzino di New York. Il nome comune con cui veniva chiamata la penna a sfera venne così associato a Bich, divenendo di fatto bic. La sua diffusione incredibile arricchì notevolmente Bich, a differenza di Bíró, che invece morì povero a Buenos Aires il 24 novembre 1985. In Argentina il giorno del compleanno di Bíró, si festeggia il “giorno degli inventori”.