System Subversion dei Methedras: energia thrash metal
La scena musicale ha nicchie ovunque. La fantasia e la qualità italiane sono capaci di pervadere ognuna di queste nicchie. Non è da meno il contesto del thrash metal, un genere musicale che in Italia vede tra i protagonisti più brillanti la band dei Methedras. Nati in Lombardia alla fine degli anni ’90, oggi vantano una carriera basata su solide fondamenta, costruite mattone dopo mattone, disco dopo disco.
Abbiamo incontrato Andrea Bochi, bassista e fondatore del gruppo, che nell’intervista che segue ci ha raccontato della lunga esperienza della band, della maturazione musicale, del nuovo disco “System Subversion” – e degli ottimi riscontri che “System Subversion” sta avendo a livello internazionale (anche oltreoceano) – ma soprattutto della nuova line up, che vede uno straordinario nuovo chitarrista (Daniele Colombo) e una inusuale quanto sorprendente vocalist femminile (Martina L. McLean).
Il cambio del frontman in una band è sempre traumatico. Cosa è successo con il cantante precedente?
Claudio Facheris, storico frontman dei Methedras, dopo 17 anni ha preso la decisione di lasciare la band. La decisione è stata presa con rammarico; Claudio non riusciva più a seguire l’attività della band, che con la preparazione e il lancio di System Subversion sta crescendo enormemente. Gli impegni si sono moltiplicati: ci sono nuovi contratti internazionali, nuovi tour, la promozione… Così abbiamo a malincuore maturato la comune decisione di separarci. Siamo consapevoli che i Methedras perdano un grande artista e un pilastro storico. Tuttavia…
…Tuttavia la soluzione adottata appare come un grande colpo di scena! Come è avvenuta la scelta di Martina Lesley McLean, la nuova vocalist femminile dei Methedras?
Claudio, da più parti e da tempo considerato il migliore in ambito underground estremo, con una potenza vocale inimitabile, avrebbe lasciato un’eredità pesantissima a qualsiasi successore. Dopo qualche tempo passato a ricercare un sostituto “in stile” mi sono però ricordato di Martina, che mi aveva colpito in una performance live a Roma, durante il nostro ultimo tour con gli Hirax. La sua è una voce brutale tuttavia molto controllata; dal punto di vista dello spettacolo ha un’ottima tenuta scenica e una bella presenza naturale.
Tale scelta costituisce un azzardo per il vostro futuro?
Cambiare da un frontman maschile a un personaggio femminile, soprattutto nel nostro genere, è senza dubbio un azzardo e una scelta radicale, ma più di tutto rappresenta un nuovo inizio. In un panorama mondiale super affollato e fortemente caratterizzato da canoni e cliché, tale scelta potrebbe veramente rivelarsi un elemento innovativo vincente.
Caratterialmente Martina è una vera forza della natura, sempre con la battuta pronta, sempre scherzosa con tutti, di una vitalità unica. La sua energia e la sua forza di volontà farebbero impallidire il più agguerrito defender del panorama heavy metal. Ha aggiunto nuova luce e nuova linfa, così come ha fatto Daniele “Dani” Colombo, il nuovo chitarrista, che ha portato grande qualità.
Hai anticipato il prossimo argomento. Daniele ha sostituito alla chitarra il già bravissimo Eros Mozzi: come è arrivato Daniele Colombo ai Methedras?
Daniele è con noi già da un anno come session man [n.d.r. musicista di ausilio in tour]. E’ tra i migliori chitarristi con cui abbia finora avuto il piacere e il privilegio di suonare. Non è un caso che abbia raccolto complimenti da personaggi del calibro di Lance Harrison (Hirax) e David Vincent (Morbid Angel).
Anche in ambito compositivo – è già al lavoro insieme al batterista Daniele Gotti su nuovi pezzi spettacolari – sta portando una ventata prog aor che conferisce grande classe alla tradizionale energia thrash/death, per cui sono già famosi i Methedras. A differenza di Martina, Daniele non è per nulla un azzardo bensì un’assicurazione.
Parliamo del disco. Qual è il messaggio di System Subversion? E’ in atto una sovversione o c’è un sistema da sovvertire?
C’è un sistema da sovvertire: è quello odierno. Si tratta di una falsa società capace di comprarti come si fa con uno spazio pubblicitario, manipola la tua psiche. Se sei debole e se non la pensi come loro… ti fa sentire un fallito. Ti consuma secondo il proprio piacere e alla fine ti getta via come una pila esausta.
L’artwork è di grande impatto e sembra piacere molto. Come e dove è nata l’idea?
L’artista è Seth Anton Siro, nostro visionario amico greco, leader dei Septic Flesh. Quando gli abbiamo chiesto di aiutarci ha subito accettato di buon grado. Ha creato per noi quelle immagini grottesche e lugubri e oggi i riscontri piovono positivi da tutto il mondo. Seth ha letteralmente centrato l’obiettivo partendo da pochi input e dal videoclip del brano “Subversion”.
Il video è stato filmato e montato da uno dei migliori video maker italiani: Salvatore Perrone (Fleshgod Apolcaypse, The Modern Age Slavery, Empyrios, DGM).
Tiriamo le somme prima di salutarci. Nuovo disco, nuova etichetta, nuova formazione, nuovi obiettivi. Sembrano gli ingredienti giusti per un ulteriore balzo in avanti.
Avere firmato con un’etichetta americana (Pavement Music) che distribuirà in tutto il mondo il nuovo disco, ci riempie di orgoglio e ci apre le porte negli States.
Nella nostra carriera abbiamo avuto alcuni cambi di line-up e abbiamo sempre cercato di far evolvere il nostro sound, di portarlo ad un sempre maggiore livello di pulizia senza tralasciare però l’attitudine thrash unita a parti death un po’ più tipiche. “System Subversion” rappresenta l’apice della nostra maturazione musicale. La ricerca però non finisce e la nuova formazione ha grandi ambizioni. Miglioreremo ancora.
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