Mangiadischi Minerva GA 45 Pop, del designer Mario Bellini
Il mangiadischi GA 45 Pop Minerva è stato lanciato sul mercato nel 1969. Disegnato da Mario Bellini, si tratta di un giradischi portatile. E’ un lettore di dischi in vinile, 45 giri. Questo mangiadischi ha rappresentato il desiderio di avere a portata di mano uno strumento bello, utile ma al contempo frivolo per ascoltare la musica preferita in qualsiasi luogo.
Senza fili ma solo a batteria, il mangiadischi permetteva una certa duttilità: era disegnato come una borsa da passeggio riprendendo l’archetipo di un oggetto utile, ma anche bello da vedere.
Era composto da 3 elementi essenziali:
- la struttura in plastica;
- la maniglia per trasportarlo comodamente;
- il vano batterie posto alla base per dare equilibrio all’ oggetto.
Si poteva appoggiare il Mangiadischi Minerva GA 45 Pop ovunque; non era pesante.
In breve divenne un prodotto diffusissimo proprio per queste sue caratteristiche fondamentali.
In fondo il mangiadischi esaudiva una serie di desideri che alla fine degli anni ’60 non erano tanto diversi dai desideri dei consumatori d’oggi: avere un oggetto piccolo, servizievole, comodo, da usare in ogni luogo e che portasse con sé allegria, svago, divertimento.
Mangiadischi Minerva GA 45 Pop: il suo inventore, Mario Bellini
L’inventore, Mario Bellini, è un designer e architetto italiano, nato a Milano il 1º febbraio 1935. Con la sua genialità, utilizzò la tecnologia dell’epoca per soddisfare un bisogno comune, tuttavia riuscì a realizzare un oggetto che potesse durare nel tempo.
Oltre al celebre mangiadischi Bellini diede forma nel 1965 a Olivetti Programma 101, il primo Personal Computer della storia.
Altri oggetti celebri per il loro design ideati da Mario Bellini, successivi al Minerva, sono il Kar-a-sutra, nel 1972, e la Olivetti ETP 55 nel 1987. Il primo è un concetto di disegno industriale applicato alle automobili, precursore delle moderne monovolume; la seconda è una macchina da scrivere elettronica.
Tornando al Mangiadischi GA 45 Pop, oggi viene ricordato con malinconia proprio perché rappresenta appieno la colonna sonora degli anni ’70 e ’80. Oggi è considerato un oggetto vintage ed è possibile trovarlo nei mercatini gestiti perlopiù da privati appassionati.