La minaccia fantasma, riassunto del film (Guerre Stellari)

Star Wars, episodio I – La minaccia fantasma è un film diretto e prodotto da George Lucas che dopo i primi tre fortunati film della saga di Guerre Stellari (Una nuova speranza, L’Impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi), forse anche per rimpolpare le casse della sua casa di produzione, ha deciso di realizzare altri tre film che raccontassero l’inizio della saga cioè che dal punto di vista della trama raccontassero episodi precedenti ai primi tre film. La minaccia fantasma è il primo episodio di questa nuova trilogia ed è stato distribuito in America il 19 maggio 1999 ed è uscito in Italia il 17 settembre del 1999.

La minaccia fantasma, Episodio 1 di Guerre Stellari
La minaccia fantasma, Episodio 1 di Guerre Stellari

Breve trama del film

Prima parte

La Repubblica governa l’Universo conosciuto e da tempo le divisioni fra le varie rappresentanze dei pianeti ha messo il Senato in stallo. Inoltre la Federazione dei Mercanti, potente e ricchissima, ha deciso, in protesta per l’innalzamento delle tasse, di assediare il pianeta di Naboo. Per scongiurare una guerra fra la Federazione e la Repubblica, due Jedi, Qui-Gon Jinn e Obi-Wan Kenobi, sono stati mandati dal Cancelliere della Repubblica in missione diplomatica.

Nel frattempo Sith Darth Sidious, vero anche se occulto capo della Federazione, ordina la morte dei due Jedi che però si salvano e una volta giunti sulla superficie del pianeta cercano di raggiungere la regina Amidala, sovrana di Naboo. Durante il loro viaggio incontrano un essere anfibio, Jar Jar Binks che li conduce in una città sott’acqua dove incontrano il popolo dei Gungan al quale chiedono aiuto e da cui ricevono solo un navetta sottomarina e la fedeltà di Jar Jar Binks.

Tornati in superficie incontrano la regina Amidala che accetta di seguirli sul pianeta Coruscant, sede del Senato della Repubblica. Durante il viaggio vengono attaccati dalle navi della Federazione e a causa dei danni riportati sono costretti ad atterrare su Tatooine, pianeta desertico, dove tentano di riparare l’astronave. Mentre cercano il propulsore per l’iperguida che gli permetterebbe di ripartire si imbattono in Anakin Skywalker, un bambino schiavo alle dipendenze di Watto proprietario di un’officina meccanica.

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Seconda parte

Lo Jedi Qui-Gon percepisce che il bambino è speciale perché in lui scorre con intensità la Forza. Qui-Gon decide di liberarlo facendo una scommessa con Watto, se il bambino riuscirà a vincere una corsa di sgusci, piccole astronavi terrestri che viaggiano su un cuscino d’aria, sarà libero e i Jedi avranno il dispositivo dell’iperguida. Anakin vince e mentre sta partendo con i Jedi e la piccola corte della regina Amidala, Darth Maul, allievo di Darth Sidius, li attacca ma il gruppo riesce a fuggire.

Dopo essere decollati da Tatooine si dirigono verso Coruscant dove vengono accolti dal Senatore Palpatine che chiede alla regina di appoggiare una mozione contro il Cancelliere e dal Consiglio dei Jedi che respinge la richiesta di Qui-Gon di addestrare Anakin perché troppo piccolo. La lentezza del Senato nel prendere una decisione contro la Federazione spazientisce la regina Amidala la quale insieme ai Jedi decide di tornare sul suo pianeta. Una volta atterrati Amidala sviluppa un’alleanza con il popolo che vive sott’acqua e insieme al suo esercito lancia un attacco contro la Federazione che risponde con un esercito di droidi.

Finale

Nel frattempo i Jedi ingaggiano una battaglia con Darth Maul il quale riesce ad uccidere Qui-Gon. Obi-Wan, sconvolto, riesce a sopraffare Maul e a tagliarlo in due con la sua spada laser. Su Naboo la battaglia continua con intensità crescente e anche Anakin partecipa riuscendo, grazie alla sua abilità come pilota, a colpire la nave madre e a disattivare di conseguenza l’esercito dei droidi. Obi-Wan rientra a Coruscant con il piccolo Anakin e chiede a Yoda, capo del Consiglio dei Jedi, di addestrare come voleva Qui-Gon, il bambino che tanta Forza ha in sé e che forse è il Prescelto. Yoda, scettico, accetta.

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Fulvio Caporale

Fulvio Caporale è nato a Padova e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche svolge la professione di consulente editoriale e pubblicitario. Collabora con case editrici e giornali cartacei e online occupandosi di libri, arte ed eventi culturali. Ha tradotto testi letterari e tecnici dallo spagnolo, dal portoghese, dall'inglese e dal catalano.

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