The Imitation Game: la vera storia di Alan Turing
The Imitation Game è un film intenso che racconta una parte della vita di Alan Turing, genio matematico che ha inventato il primo calcolatore e che, quindi, può essere considerato a ragione un pioniere dell’informatica.
Alan Turing è interpretato con intensità drammatica e humor british da Benedict Cumberbatch (“Il Quinto Potere”, “Into Darkness – Star Trek ” e “Sherlock”, serie tv) anche se la sua non è, come molti hanno scritto, un’interpretazione straordinaria: a volte, è un po’ sopra le righe, tuttavia è convincente perché mostra un uomo fragile ma geniale, isolato e inviso, ma furbo e capace di utilizzare le sue intuizioni per raggiungere scopi non immediatamente identificabili.
E’ storicamente provato, infatti, che il Codice Enigma fu decifrato per accelerare la fine della guerra ma fu utilizzato solo in alcuni casi affinché i tedeschi non si accorgessero che gli Alleati ne possedevano la soluzione e quindi non cambiassero la programmazione di base che avrebbe vanificato tutto il lavoro di Turing e della sua equipe: ergo, molte operazioni militari dell’ esercito, dell’aviazione e della marina, benché fossero conosciute in anticipo dai servizi segreti americani e inglesi non vennero di proposito respinte.
Il lavoro di Turing servì tuttavia a realizzare operazioni cruciali come il D-Day e lo sbarco in Italia.
Il film si concentra sul rapporto fra Turing e il Servizio segreto britannico che lo impiegò durante la Seconda Guerra Mondiale come crittografo per decifrare i codici che utilizzavano i tedeschi per comunicare le loro operazioni militari.
I codici venivano elaborati da una macchina chiamata Enigma che per gli alleati era appunto un enigma irrisolvibile. Gli inglesi impiegarono le loro migliori menti matematiche per comprendere come funzionava il meccanismo ma nessuno riuscì durante i primi due anni del conflitto a trovare una soluzione, anche perché la macchina cambiava i codici ogni giorno.
Anche se qualche crittografo fosse riuscito a comprendere un messaggio era impossibile stabilire un sistema per decifrare tutti i codici, e il giorno dopo si doveva ricominciare da capo, vanificando il lavoro già svolto.
Approfondimento
Una macchina per comprendere una macchina
Alan Turing scelse un percorso diverso rispetto a quello degli altri crittografi, inventò una macchina capace di decifrare i codici di Enigma: inventò una macchina per comprendere un’altra macchina. La pensò, progettò e costruì da solo o quanto meno fu il direttore dei lavori di costruzione.
La sua intuizione permise di comprendere il modo in cui i tedeschi utilizzavano i codici e la storia di quella scoperta è raccontata in un film che utilizza gli ingredienti della spy story mischiandoli a quelli della ricostruzione storica, molto accurata e dettagliata, insieme ad una regia dal buon ritmo narrativo.
The Imitation Game: trailer del film
Il regista del film è il norvegese Morten Tyldum, e il film è basato sul romanzo “Alan Turing. Storia di un enigma” di Andrew Hodges (pubblicato da Bollati Boringhieri).
Gli altri attori
Keira Knightley (“Espiazione”, “Orgoglio e Pregiudizio“), che interpreta il ruolo dell’amica e collega di decrittazione di Turing Joan Clarke. Il resto del cast è di indubbia qualità: Matthew Goode (“Stoker”, “A Single Man”), Mark Strong (“La Talpa“), Rory Kinnear (“007 – Skyfall“), Charles Dance (“Gosford Park“, “Il trono di Spade”), Allen Leech (“In Fear”, “Downton Abbey”) e Matthew Beard (“An Education”).
Frasi e citazioni celebri dal film
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