Il pasto (quadro di Gauguin)

Il pasto” fu dipinto nel 1891, poco dopo l’arrivo di Paul Gauguin a Tahiti. La tecnica utilizzata è olio su carta incollata su tela e misura 73×92 cm. Curiosamente non è un quadro che ritrae la vera vita tahitiana; anzi, dai volti dei bambini traspare una certa tensione ed un certo imbarazzo per il fatto di essere ritratti in quel contesto. La scena sembra costruita ed organizzata in modo premeditato e questo aspetto non toglie originalità all’opera: aggiunge invece inquietudine. E’ un quadro strano, dal significato difficile. Scoprirlo è come svelare un mistero.

Gauguin - Le repas - Il pasto - 1891
Paul Gauguin: Il pasto (Le repas, 1891) – Musée d’Orsay, Parigi

Il mistero del quadro “Il pasto”: analisi

Innanzitutto, non si tratta di un pasto: vi sono dei frutti e una ciotola ricolma di latte di cocco. I tahitiani non siedono a tavola per consumare il loro pasto, pertanto il quadro va visto come una doppia composizione: un ritratto dei bambini e una natura morta che riguarda la frutta, un recipiente, una ciotola e una zucca vuota posti sul tavolo.

Il coltello determina la prospettiva del dipinto. La grandezza delle banane e della ciotola attirano subito l’attenzione, sono enormi e occupano gran parte del quadro. Perché? La loro presenza dà un senso di ricchezza e di abbondanza, in contrasto con i visi dei bimbi che non sono felici di poter assaporare quei cibi.

La lettura di Gauguin, cioè la sua interpretazione, è puramente esotica e in questo dipinto manca la potenza delle opere successive. Eppure, il dipinto nasconde un mistero affascinante. Perché Gauguin decide di dipingere un quadro di questo tipo? Qual è il motivo per cui sceglie di ritrarre i tre bambini di fronte ad una natura morta? Si possono fare solo ipotesi, tuttavia il dipinto sembra contenere in sé una simbologia mistica.

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L’unione fra cibo e fanciulli, in un contesto esotico, parrebbe unire l’interesse dell’autore per le raffigurazioni spirituali con l’incontro emozionante e scioccante che una nuova e diversissima civiltà, può avere suscitato in lui.

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Fulvio Caporale

Fulvio Caporale è nato a Padova e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche svolge la professione di consulente editoriale e pubblicitario. Collabora con case editrici e giornali cartacei e online occupandosi di libri, arte ed eventi culturali. Ha tradotto testi letterari e tecnici dallo spagnolo, dal portoghese, dall'inglese e dal catalano.

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