Early Sunday Morning (Domenica mattina presto), quadro di Hopper

Finestre e porte che si succedono in una mattina assolata a New York. Sono il tema centrale di questo dipinto che Edward Hopper realizzò nel 1930. Early Sunday Morning (Domenica mattina presto) è il titolo del dipinto.

Early Sunday Morning - Domenica mattina presto - Hopper - 1930
Early Sunday Morning – Domenica mattina presto (Edward Hopper, 1930)

In realtà Hopper non dichiarò mai quale giorno rappresentasse. Non fu lui ad affermare scrivendolo nel titolo, che fosse domenica. E’ una delle opere più significative che Hopper dipinse in quel periodo.

Early Sunday Morning (o Domenica mattina): descrizione del quadro

E’ un dipinto semplice in cui la consequenzialità delle finestre in alto e delle linee orizzontali, viene interrotta dalle insegne dei negozi e dai tendaggi. In fondo non c’è nulla di particolare in quest’opera, eppure ne ricaviamo un’impressione strana.

Il quadro emana un fascino non definibile e probabilmente è uno delle tele di Hopper meno facili da interpretare. Banalità di una giornata normale in cui lo spettatore osserva alle luci del mattino, una strada deserta in cui i negozi e le attività devono ancora aprire.

Sembra che Hopper voglia semplicemente raccontare una strada di New York in un momento particolare. Un momento in cui tutto è calma e tranquillità, dove la luce illumina ogni oggetto prima del via vai quotidiano. Proprio le linee orizzontali, interrotte dai negozi, portano lo spettatore fuori dalla tela. E gli fanno immaginare che cosa si può trovare oltre il quadro.

Domenica mattina - Early Sunday Morning - Hopper - dettaglio
“Domenica mattina” (Early Sunday Morning) : un dettaglio del quadro di Hopper con il tipico palo del barbiere a strisce rosse e blu.

Altro mistero è la mancanza di una figura umana che Hopper avrebbe voluto introdurre, ma che alla fine del lavoro decise di non mettere all’interno del quadro Early Sunday Morning.

Commento

Perché si ricava tanto da un dipinto che mostra un edificio insignificante e senza vita?

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Hopper definì il quadro una traduzione letteraria della Settima strada.

In realtà è uno di quei dipinti privi, secondo me, di una definizione e di una interpretazione.

Si osserva il quadro e le sensazioni che si provano dimostrano come la pittura a volte possa sottrarsi ad interpretazioni canoniche ed entrare nel campo misterioso delle cose, che piacciono senza alcun apparente motivo razionale.

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Fulvio Caporale

Fulvio Caporale è nato a Padova e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche svolge la professione di consulente editoriale e pubblicitario. Collabora con case editrici e giornali cartacei e online occupandosi di libri, arte ed eventi culturali. Ha tradotto testi letterari e tecnici dallo spagnolo, dal portoghese, dall'inglese e dal catalano.

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