Chi ha inventato le patatine fritte?
L’invenzione delle patatine fritte risale al 1853 ad opera dello chef statunitense di origine indiana George Crum. Si narra che a New York, nel ristorante “Moon Lake Lodge” un cliente rimandò in cucina un piatto di contorno con patate, sostenendo che fossero state tagliate troppo spesse per il suo palato. Lo chef decise di affettarle sottilissime e farle friggere, pensando così di fare un dispetto e scontentare l’esigente cliente, che invece le trovò squisite.
Uno degli alimenti più versatili in cucina, poiché può essere consumato fritto, bollito e arrostito, è così destinato a diventare uno dei più diffusi ed apprezzati al mondo.
La storia delle patatine fritte è tuttavia ancora oggetto di dispute tra belgi e francesi: i primi sostengono di essere loro ad averle inventate adducendo come prova un manoscritto del 1781 ad opera di pescatori valloni.
Il termine con cui vengono identificate le patatine fritte varia molto nei paesi di lingua inglese: nel Nord America si si usa il termine chips per le patatine fritte imbustate (quelle sottili e croccanti), mentre si dice French fries (o più semplicemente fries) per le patatine a bastoncino; in Inghilterra si chiama crisps il primo tipo e chips il secondo; In Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica entrambe i tipi si chiamano chips.