Candyboy, intervista al chitarrista italiano celebre per le sue maschere

In Italia non è noto al grande pubblico quanto negli USA. Ha una tecnica sopraffina e una produzione artistica di tutto rispetto. Ma se chiedete a chi conosce la musica di Candyboy qual è la sua caratteristica principale, vi risponderà descrivendolo come il “chitarrista con le maschere horror“. Sul nostro sito potete trovare la storia e la biografia di Candyboy; qui facciamo la sua conoscenza un po’ più da vicino, con una breve intervista.

Candyboy maschera e chitarra
Candyboy: una delle sue maschere e una delle sue chitarre

Candyboy, perché non hai mai postato o non sono presenti le foto con il tuo vero volto?

Posto soltanto foto di quando sono bambino a volte, ma non amo mostrare la mia vera faccia.

Abbiamo visto delle foto in cui suoni on the road, perché questa scelta?

Sì, suono come busker, ce ne sono diverse postate nei miei social. Uno scatto che amo particolarmente è quello in bianco e nero nella downtown di Chicago con un padre e due bambini che mi guardano.

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I love this shot! Look at my audience. Kids and rocker dad. 🤡🎸 📸 @mattiibeatrice

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La scelta di suonare on the road o nei teatri è dettata dal fatto che non amo i locali.Dentro si servono alcolici a fiumi e c’è un tipo di clientela diversa. Non mi sento a mio agio in quel contesto.

Tutto ciò che è mainstream è un detersivo mentale per la massa addormentata.

Chi dice che i live devono essere fatti solo nei locali? Io vado al rovescio. Sono l’antagonista dello status quo. E questo richiede una continua disciplina.

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Quante chitarre hai?

Ho sei chitarre, la mia resofonica, una classica di liuteria, una telecaster, una semiacustica, la mitica doubleneck diavoletto rossa e una chitarra acustica. Ho una malattia per le chitarre costose.

Parliamo di maschere: quante ne hai?

Le maschere sono un mio problema, non ti saprei dire con esattezza il numero esatto, ma posso dirti che è una sana compulsione (meno per il portafogli). Il mio sogno è quello di crearmi una vera e propria collezione di maschere horror da tenere in vetrina.

Candyboy è sostanzialmente un clown?

No, tutt’altro. Il clown è solo uno dei personaggi che ho mostrato al pubblico per ora.

Cosa fa Candyboy nel tempo libero?

Guardo film horror o documentari sugli alieni e leggo libri.

Di cosa hai paura?

Di tornare ad agire secondo gli standard imposti dalla società e ho paura dell’alcol.

Dove abiti attualmente?

In un piccolo quartiere a West Hollywood ma torno spesso in Italia. Amo Chicago.

Nel tuo disco “Virtuoso” dimostri una spiccata abilità tecnica e una velocità formidabile; qual è il tuo segreto?

E’ chiaro! ho fatto un patto con il diavolo. (Ride)

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Stefano Moraschini

Stefano Moraschini lavora sul web dal 1999. Ha fondato Biografieonline.it nel 2003. Legge e scrive su, per, in, tra e fra molti siti, soprattutto i suoi, tra cui questo. Quando non legge e non scrive, nuota, pedala e corre. È degustatore professionale e giudice internazionale di birre e formaggi. Copywriter e storyteller, aiuta le persone a posizionarsi sul web raccontando la loro storia. Puoi metterti in contatto con lui su Instagram, LinkedIn, Facebook.

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