L’ascesa e la crescita economica del Brasile

Il Brasile è in forte ascesa da diversi anni ma negli anni 2010, 2011 e 2012 il suo sviluppo economico è stato sorprendente proprio perché la crisi economica internazionale ne ha rallentato l’intensità ma a differenza di altri Paesi, il Brasile è cresciuto del 7,5% nel 2010 e del 3,5% nel 2011.

Crescita economica del Brasile
Ascesa economica del Brasile

Inoltre, secondo alcune statistiche, nel 2012 il Brasile ha superato la Gran Bretagna conquistando il sesto posto nella classifica dei Paesi economicamente più forti, dietro a Usa, Giappone, Germania e Francia L’Italia, come da previsioni già ufficializzate, si posiziona all’ottavo posto. Il suo intenso sviluppo economico inserisce il Brasile nel gruppo dei Paesi il cui sviluppo non vede arretramenti: Russia, India e Cina. Questi Paesi, infatti, nell’arco dei prossimi dieci anni supereranno gli Stati europei scalzando anche Germania e Francia.

Il Brasile per molti decenni ha avuto governi dittatoriali e democrazie deboli che hanno aumentato il debito estero inchiodando il Paese su una bassa crescita e su un’alta inflazione che separava, con sempre maggior distanza, le classi ricche dalle classi povere. Le radici dell’attuale crescita economica risalgono agli anni ’90, durante i quali i governi al potere riuscirono a ridurre il rapporto debito estero – Pil al 20%, grazie ad una svalutazione della moneta che attirò nel Paese molti capitali stranieri.

Nel 2012 la crescita stimata è del 3,5%, straordinaria considerando le condizioni generali dell’economia mondiale, mentre l’inflazione non supererà il 5%.

Quali sono le cause del miracolo e della crescita economica del Brasile?

La risposta è principalmente il passaggio di circa 28 milioni di persone dalle classi indigenti alla classe media grazie alla creazione dagli anni 1999/ 2000 di 15.000 di posti di lavoro. La crescita economica del Brasile e dei posti di lavoro ha permesso un aumento dei consumi  causato dall’aumento delle entrate delle singole famiglie che hanno goduto di un nuovo o migliore posto di lavoro.

In secondo luogo il Brasile, ricchissimo di materie prime, ha da diversi anni un mercato interno che investe nei consumi e si può integrare con il mercato delle esportazioni che, appunto grazie alle ricchezze del Paese, è sempre stato florido favorendo, però, solo una parte della popolazione.

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Lula
Lula

Il terzo elemento che ha favorito una tale crescita riguarda la ristrutturazione delle esportazioni, in particolare gli accordi per le esportazioni agricole con la Cina, che hanno permesso al Brasile di avere un cliente solido e dalla forte economia di mercato. Inoltre l’industria petrolifera ha avuto un’impennata negli ultimi anni grazie alla scoperta di nuovi giacimenti marini che hanno permesso un nuovo posizionamento della sua economia nella classifica dei paesi produttori di gas e greggio.

Gli investimenti esteri che stanno aumentando non solo per la stabilità politica del Paese ma anche per le riforme che gli ultimi governi hanno operato per favorire la crescita del mercato interno, si stanno avvantaggiando del Real, la moneta ufficiale del Brasile, che ha rafforzato la sua valutazione sul dollaro.

Dilma Rousseff
Dilma Rousseff

Il governo del popolarissimo Luiz Inacio Lula da Silva e di Dilma Roussef, suo braccio destro e che lo ha sostituito alla presidenza dello Stato nel 2010, hanno operato una serie di riforme sociali destinate a migliorare la situazione economica di molte famiglie che non rientravano nelle classi sociali con potere d’acquisto.

Benché la popolazione povera sia immensamente ampia, tali riforme hanno ridotto il gap fra classi sociali e, come si è già detto, stanno trasformando il volto sociale del Paese spingendolo sempre più rapidamente fuori dal sottosviluppo e verso il consolidamento di una classe media forte e produttiva. In sintesi, riforme economiche atte a creare una classe media più ampia, riforme sulla liberalizzazione e l’abbattimento dei vincoli burocratici, gli investimenti esteri, il basso costo del lavoro, la stabilità politica e governativa e l’aumento dell’offerta di lavoro hanno stabilizzato una crescita e un’ascesa economica che contrasta la crisi  dei paesi occidentali.

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Fulvio Caporale

Fulvio Caporale è nato a Padova e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche svolge la professione di consulente editoriale e pubblicitario. Collabora con case editrici e giornali cartacei e online occupandosi di libri, arte ed eventi culturali. Ha tradotto testi letterari e tecnici dallo spagnolo, dal portoghese, dall'inglese e dal catalano.

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