L’ortolano (e Ortaggi in una ciotola), di Giuseppe Arcimboldi
Ortaggi in una ciotola o l’Ortolano è un quadro dipinto da Giuseppe Arcimboldo nel 1590. Si tratta di un olio su tavola che misura 35,8 x 24,2 cm e attualmente si trova presso il Museo Civico di Cremona. Il dipinto fa parte dei quadri reversibili cioè quei dipinti che possono essere girati di 180 gradi e mostrano un’immagine diversa. In questo caso una ciotola contenente ortaggi se viene girata mostra il volto dell’ortolano che prende la forma di una testa con la ciotola che assume l’aspetto di un copricapo.
La composizione degli ortaggi, sistemati in un determinato modo, riprendono la fisionomia di capelli, naso bocca e zigomi del volto rubicondo dell’ortolano. Questa tecnica sorprendente diede ad Arcimboldo un’ampia notorietà, sia in vita che per alcuni anni successivi. In seguito però questa tecnica fu considerata minore e Arcimboldo venne in parte ridimensionato.
Solo nel periodo del Surrealismo la pittura fantastica e grottesca del pittore milanese fu riconsiderata e riportata all’antica fama.
Le teste composite sono una caratteristica dell’attività artistica di Arcimboldo, che attraverso l’utilizzo degli oggetti e delle cose che caratterizzano l’attività del soggetto ritratto ne definiscono la fisionomia, in questo caso si tratta di un ortolano e agricoltore. L’invenzione e la tecnica sapiente e dettagliata che il pittore utilizza lascia una sensazione di piacevole gioco visivo ma anche di inquietudine, mentre l’occhio dà vita agli oggetti nella composizione di un volto.