Cultura

Il Violinista (opera di Chagall)

Il violino come mezzo per incontrare il divino

È difficile riscontrare nei grandi artisti di inizio Novecento un profondo attaccamento, quasi morboso, ad uno strumento musicale, come invece emerge dal mondo artistico di Marc Chagall. Per il pittore, il violino, che appare ripetutamente nelle sue opere, non è solo uno strumento musicale, ma rappresenta il mezzo per incontrare Dio e i grandi segreti della vita e della morte.

Il Violinista (Marc Chagall, 1912-1913). Olio su tela; 188 cm x 158 cm. Stedelijk Museum, Amsterdam.

La figura dello zio

Ne “Il violinista”, l’immagine raffigura suo zio Neuch, fratello della madre, intento a suonare sul “tetto del mondo” aspirando, tramite l’estasi musicale e la danza, alla comunione con Dio.

La rappresentazione simbolica si rifà al dettato di una congregazione religiosa di Ebrei russi e polacchi, gli Hasidim.

Il Violinista: descrizione e spiegazione del quadro

Di volta in volta, Chagall è investito di significati diversi dalla figura del violino e, nella cultura tradizionale ebraica, il violinista aveva un ruolo importante in occasione di nascite, matrimoni e funerali; da qui, nasce la necessità di raffigurarlo in questo quadro rappresentandolo nel suo paese natale, Lyozno, trascinando nella sua scia una figura circondata da un alone d’oro.

In fondo, come dargli torto.

La condizione degli Ebrei di quel tempo era ben raffigurata nel quadro: una vita instabile come quella del musicista che deve suonare stando in equilibrio su un tetto.

Pur essendo dipinto a Parigi, il quadro si ricollega alle opere di Vitebsk del 1909, nelle quali, come dice Chagall, egli tendeva a vedere le cose in bianco, grigio e nero. Ma nelle zone in cui dominano il nero e il bianco, il pittore ha introdotto una modulazione cromatica che dona al dipinto morbidezza calda e luminosa.

La piccola figura a sinistra del dipinto, con le tre teste, è la raffigurazione di un’esteticità ammirativa e ricorda certi affollamenti di devoti attorno ai santi, nei vecchi dipinti bizantini dove tra la folla in preghiera si scorgono solo le teste e il biancore degli occhi. Il violinista risulta essere il vero e unico eroe.

Il violinista” è un dipinto olio su tela di 188 cm x 158 cm, realizzato tra il 1912 e il 1913 dal pittore ed è conservato al Stedelijk Museum di Amsterdam – Olanda.

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