Il Signore degli Anelli Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Tue, 23 Apr 2024 07:29:45 +0000 it-IT hourly 1 Il Signore degli Anelli: quando potremo vedere la serie su Amazon prime https://cultura.biografieonline.it/signore-degli-anelli-serie-amazon/ https://cultura.biografieonline.it/signore-degli-anelli-serie-amazon/#respond Tue, 03 Aug 2021 13:21:55 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=35100 La pandemia ha rallentato sia le produzioni che le uscite di alcune serie tv molto attese. Tra queste c’è “Il Signore degli Anelli”, la serie colossal di Amazon ispirata al racconto di J. R. R. Tolkien. Secondo fonti ufficiali sarà disponibile sulla piattaforma streaming Prime Video a partire dal 2 settembre 2022.

L’annuncio è stato diramato anche sui social, dove si legge: “Inizia un nuovo viaggio”. Gli appassionati della serie tv che narra le storie della Terra di Mezzo sono in trepida attesa e non vedono l’ora di poter guardare le nuove puntate su Prime Video.

La serie tv comincia raccontando un momento di pace e serenità per gli abitanti della Terra di Mezzo, che verranno sconvolti dall’arrivo di inaspettate e violente forze oscure. Alcuni personaggi già esistevano nelle precedenti edizioni, altri invece sono del tutto nuovi.

Nel cast della serie tv troviamo, oltre al protagonista Robert Aramayo, anche altri attori come Joseph Mawle, Ema Horvath, Owain Arthur, Tom Budge, Dylan Smith, Daniel Weyman.

Leggi anche i riassunti dei film:

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Lo Hobbit (romanzo): riassunto e trama del libro https://cultura.biografieonline.it/riassunto-e-trama-de-lo-hobbit/ https://cultura.biografieonline.it/riassunto-e-trama-de-lo-hobbit/#comments Mon, 22 Mar 2021 13:01:00 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=1159 “Lo Hobbit”, è stato pubblicato il 21 settembre 1937 con il titolo “The Hobbit, There and Back Again”. In Italia è pubblicato dalla casa editrice Adelphi con il titolo “Lo hobbit o la riconquista del tesoro” ed è il preambolo al più conosciuto “Il Signore degli Anelli” che è stato pubblicato in 3 volumi tra il 1954 e il 1955.

Lo Hobbit, romanzo
Lo Hobbit, il libro

“Lo Hobbit” conserva alcuni argomenti chiave di tutta la saga inventata da J. R. R. Tolkien come ad esempio la Terra di Mezzo, luogo da cui tutte le storie hanno principi e fine e l’Unico Anello tema centrale de “Il Signore degli Anelli”.

Lo Hobbit, copertina del libro
Lo Hobbit, copertina del libro

Nell’idea di Tolkien la Saga, composta anche da un terzo libro “Il Silmarillion”, pubblicato postumo ad opera del figlio Christopher, doveva abbracciare quattro Ere temporali. La prima è appunto descritta ne “Il Silmarillion” in cui si racconta la genesi delle razze e la creazione del mondo: da qui si abbozzano personaggi e vicende che avranno un seguito ne il “Il Signore degli Anelli” che rappresenta la narrazione della seconda Era, in cui gli uomini perdono il loro potere e la loro supremazia e vengono creati gli Anelli del potere ad opera degli Elfi e della terza Era, dove avviene lo scontro fra uomini e elfi contro il signore oscuro Sauron e la distruzione definitiva dell’Unico Anello del potere. Mentre la quarta Era è raccontata appunto ne “Lo Hobbit”.

Lo Hobbit: riassunto del libro

Prima parte

Bilbo Baggins, uno hobbit, viene raggiunto nel suo villaggio da Gandalf, un mago che gli propone di seguirlo in un’avventura che lo porterà lontano da casa. Inizialmente Bilbo rifiuta, considerando la proposta del mago a dir poco fastidiosa, ma in seguito conosce un gruppo di nani che passano per il villaggio e che dovrebbero partecipare a questa avventura assieme a Gandalf e si fa convincere a partire con loro. Il capo del gruppo è un nano importante: Thorin Scudodiquercia, uno dei leader indiscussi della sua razza.

Parlando con i nani, che peraltro mangiano a casa sua senza complimenti, Bilbo scopre che lo scopo della loro avventura è il recupero di un tesoro nascosto all’interno della Montagna Solitaria e protetto da Smaug, un drago che ha sottratto il tesoro ai nani molto tempo prima e che non si è mai più mosso dalla montagna che ora costituisce la sua tana.

Allettato dalla possibilità di condividere il bottino, Bilbo decide di partecipare alla spedizione e il giorno successivo parte assieme ai nano in direzione della Montagna Solitaria. L’avventura si rivela, fin da subito, più impegnativa e difficile di quello che avevano immaginato. Durante il tragitto incontrano alcuni Trolls, contro i quali combattono anche se  quest’ultimi hanno la meglio e riescono a catturarli e ad imprigionarli. Tuttavia grazie ad un espediente creato da Gandalf, Bilbo e i nani riescono a fuggire mentre i Trolls vengono tramutati in pietra.

Seconda parte

All’interno delle grotte dei Trolls la compagnia trova tre spade magiche, una delle quali, Pungolo, sarà utile anche al nipote di Bilbo ne “Il Signore degli Anelli”. Il gruppo riesce quindi a giungere nella casa di Elrond dove può infine riposarsi e rileggere la mappa che indica la collocazione della Montagna. Questa mappa era appartenuta al padre di Thorin il quale l’aveva consegnata a Gandalf prima di morire e quest’ultimo l’aveva restituita al figlio.

Gandalf aveva subito notato, quando avevano osservato la mappa la prima volta a casa di Bilbo, la presenza di una porta laterale che permetteva di entrare nella montagna in modo più discreto senza svegliare il drago.

Adesso si pone il problema di come individuare il buco della serratura e il meccanismo di apertura della porta. Secondo le trascrizioni della mappa, infatti, si capisce che il buco è visibile solo nel giorno di Durin. A questo punto sono pronti per affrontare la Montagna Solitaria per raggiungere la quale dovranno attraversare le Montagne Nebbiose.

Dopo una lunga camminata decidono di fermarsi a riposare in una grotta e mentre dormono vengono assaliti dagli orchi. La situazione si fa disperata ma Gandalf riesce ad avere la meglio e a liberare i suoi amici. Tutti scappano fuori dalla montagna ma Bilbo si perde e incontra Gollum, una creatura strana che vive nelle grotte da tempo immemorabile.

Terza parte

A Gollum Bilbo ruba un anello che ha un potere magico: rende invisibili coloro che lo indossano. Si tratta dell’Anello del potere forgiato e appartenuto al Signore oscuro. Furono gli uomini a toglierglielo molti secoli prima durante una feroce battaglia.

Nel frattempo i nani e Gandalf fuggono nella foresta cercando di nascondersi nel folto della boscaglia. Ma alcuni ululati non lasciano presagire nulla di buono. Sono i Mannari, bestie immonde e alleate degli orchi. La compagnia si arrampica sugli alberi ma l’idea si rivela poco efficace perché gli orchi li raggiungo e danno fuoco alla sterpaglia, il fumo è opprimente e i nani rischiano di soffocare ma vengono salvati dalle aquile chiamate da Gandalf che li portano lontano dalla foresta e li depositano vicino al luogo in cui vive  Beorn, una creatura che si può trasformare in orso ma che al contrario di quello che credono non si rivelerà un nemico bensì un alleato prezioso per attraversare il Bosco Antro.

Gandalf a questo punto saluta la compagnia e si allontana dicendo che si deve occupare di altre questioni. Il gruppo, sotto la guida di Beorn, si addentra nel bosco ma presto i nani spinti dalla fame non seguono più il percorso e si allontanano in cerca di cibo affrontando nuovi e inaspettati pericoli. Uno di loro, Bomber, si addormenta colpito da un incantesimo, poi vedono degli elfi mangiare ma si tratta di un miraggio. Tuttavia il vero pericolo proviene dai predatori che affollano il bosco. I primi ad attaccarli, infatti, sono i ragni. Bilbo però riesce a salvarli grazie all’Anello che si rivela un potente alleato perché rende invisibile il suo possessore permettendogli ogni genere di azione. Bilbo, infatti, libera i nani dai ragni e in seguito li fa scappare anche dagli Elfi Silvani.

Quarta parte

Giungono quindi tutti assieme a Pontelagolungo. Qui sono ormai nei pressi della Montagna e la popolazione di Pontelagolungo, scoprendo qual è il loro intento, li accoglir con gioia nella speranza che liberino tutta la comunità dal drago Smaug. Il gruppo prosegue e in breve raggiunge la Montagna. Riescono a passare la porta e Bilbo, una volta esplorata la caverna centrale, individua il drago che dorme sopra ad una montagnola d’oro e di pietre preziose. Il drago vede Bilbo il quale con astuzia comincia a costruire un dialogo ambiguo che non permette al drago di capire la sua vera identità e in qualche modo lo tiene a bada.

Il drago, però, capisce che Bilbo è un alleato dei nani e cerca di dissuaderlo dal suo intento ingannevole. Durante il dialogo Bilbo si rende conto che il drago ha un punto debole, infatti la corazza che lo protegge non riesce a coprire l’incavo della parte sinistra del petto. Comunque, malgrado tutta l’attenzione e la cautela utilizzata, Bilbo non riesce a non far arrabbiare il drago che cerca di divorare tutta la compagnia. I nani e Bilbo, però, riescono a fuggire e allora il drago cerca di distruggere Pontelagolungo, la comunità posta vicino alla Montagna Solitaria.

Un arciere, consigliato da Bilbo, riesce però a colpire il drago nel punto non protetto dalla corazza e lo uccide. La morte del drago pone nuovi problemi perché gli Uomini del Lago e gli Elfi Silvani vogliono appropriarsi del tesoro a scapito dei nani; quest’ultimi presagendo il pericolo, mandano delle aquile messaggere per chiedere rinforzi in previsione della battaglia. Bilbo cerca di trattare con i nemici e regala loro l’Archepietra che però non li calma né li induce a rinunciare. Questo fallimento fa infuriare Thorin che rompe l’amicizia con Bilbo.

Quinta parte

A questo punto la guerra è inevitabile e, una volta giunti i rinforzi dei nani, capeggiati da Dain dei Colli Ferrosi, i due eserciti  decidono di fronteggiarsi: da una parte i nani e dall’altra gli uomini con gli elfi. Ma mentre lo scontro sta per realizzarsi arrivano gli orchi assieme ai lupi mannari e i due eserciti si alleano per contrastare i nuovi nemici. Inizia così la battaglia dei 5 eserciti: nani, uomini e elfi contro gli orchi e i lupi mannari.

La battaglia esplode con furia, sono molte le perdite da entrambe le parti. Thorin viene ferito mortalmente e prima di esalare l’ultimo respiro si riappacifica con Bilbo. La vittoria alla fine viene ottenuta dall’esercito dei nani, degli uomini e degli Elfi. E’ una vittoria condivisa che riappacifica i tre eserciti un tempo nemici e ora alleati. Dain, capo dei nani, diventa il nuovo Re della Montagna e decide di ripartire in modo equo le ricchezze che il drago aveva rubato. Anche Bilbo riceve la sua parte: due bauli di oro e argento e riparte verso casa.

Finale

Dopo un lungo viaggio ritorna nella sua Hobbitville, ma scopre con sconcerto che lo avevano dato per morto e che la sua casa e i suoi oggetti stanno per essere messi all’asta. Inoltre la maggior parte degli hobbit lo considera un personaggio strano e stravagante vista la sua decisione di partire per un’avventura ignota. Ma le sue nuove amicizie, elfi e nani, lo consoleranno venendolo a trovare periodicamente e stimolandolo a scrivere un libro di memorie: “Andata e Ritorno, Le Vacanze di un Hobbit” di Bilbo Baggins.

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Lo hobbit: La desolazione di Smaug https://cultura.biografieonline.it/hobbit-desolazione-di-smaug/ https://cultura.biografieonline.it/hobbit-desolazione-di-smaug/#comments Wed, 29 Oct 2014 16:18:55 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=12402 Lo hobbit – La desolazione di Smaug” è il secondo film della trilogia de “Lo Hobbit”. Segue il primo film “Un viaggio inaspettato” e precede il terzo capitolo “La battaglia delle cinque armate“. Girato da Peter Jackson, lo stesso regista della trilogia del Signore degli Anelli, il film “La desolazione di Smaug” è uscito in Italia nel dicembre del 2013. Come gli altri film della trilogia citati, è tratto dal libro “Lo Hobbit” di J.R.R. Tolkien.

Lo Hobbit: La desolazione di Smaug (2013)
Lo Hobbit: La desolazione di Smaug (poster del film)

Trama del film

La pellicola prende il via con l’arrivo di Thorin Scudodiquercia al villaggio di Brea: egli vuole conoscere la verità relativa alla scomparsa del padre Thràin. Avvicinato da Gandalf il Grigio, viene convinto a liberare il reame di Erebor dal drago Smaug.

In seguito, Thorin scopre che sulla sua testa pende una taglia; decide, in ogni caso, di radunare i suoi parenti nani e andare a liberare Erebor. Alla comitiva si aggiunge anche Bilbo Baggins, Hobbit che ha il compito di recuperare l’Arkengemma, tramite la quale i sette regni dei nani possono essere riuniti e si può combattere Smaug.

Un anno dopo, i tredici nani, insieme con Gandalf e Bilbo, stanno tentando di scappare da Azog e dai suoi orchi. Sul punto di essere scoperti, si rifugiano nella casa del muta-pelle Beorn. Questi, tuttavia, si rivela pericoloso sotto forma di orso e si mette all’inseguimento della compagnia. Tornato uomo, decide di aiutare i nani, regalando un pony a ognuno di loro, visto che odia gli orchi. Il gruppo quindi arriva vicino a Bosco Atro, dove Gandalf abbandona la compagnia per recarsi sulla Montagna Solitaria.

Bosco Atro, dove Bilbo e i nani si stanno avventurando, è però un luogo corrotto dal male: confonde, infatti, la compagnia, che viene poi imprigionata da alcuni ragni giganti. Bilbo riesce a scampare il pericolo grazie all’Unico Anello, che lo rende invisibile: è proprio in questa occasione, però, che egli si accorge del potere negativo dell’oggetto.

I nani vengono infine salvati dal principe di Bosco Atro, Legolas (personaggio che ritroveremo protagonista nella trilogia del Signore degli Anelli), alla guida di una squadra di elfi silvani, che però catturano il gruppo e lo imprigionano nel Reame Boscoso.

Trailer

Nel corso della prigionia, Kili, uno dei nani, stringe amicizia con l’elfa Tauriel, con la quale condivide la spensieratezza. Il gruppo, quindi, viene liberato da Bilbo, riuscito a rubare le chiavi delle celle. La fuga, però, viene complicata dall’arrivo degli orchi di Bolg. La compagnia dopo un inseguimento prolungato abbandona il Reame Boscoso, ma Kili viene ferito da una freccia avvelenata.

La comitiva, con l’aiuto del contrabbandiere Bard, giunge quindi a Pontelagolungo. Gandalf arriva presso le tombe dei Nove Nazgul, i quali però sono stati convocati a Dol Guldur. Anche Gandalf, pertanto, si reca a Dol Goldur.

Bilbo e i nani, nel frattempo, vengono portati da Bard a Esgaroth, città oppressa da un crudele governatore che odia lo stesso Bard. Quest’ultimo, tra l’altro, è il discendente di Girion, che – secondo la leggenda – tentò di uccidere il drago Smaug con alcune frecce nere, che scalfirono la sua corazza rendendolo attaccabile.

Seconda parte

I nani, in seguito, scappano, e vanno all’armeria per rubare delle armi. Durante la fuga, Kili cade dalle scale e si fa scoprire dalle guardie del Governatore: tutto il gruppo viene catturato. Thorin tenta di persuadere il governatore a lasciarli andare spiegando di essere il legittimo re; Bard, tuttavia, si oppone, invitando i suoi concittadini a non credere a Thorin, sostenendo che in caso contrario la città verrà colpita dal fuoco del drago.

Il governatore, in ogni caso, si fida di Thorin, allettato dalla sua promessa di ricchezze, e permette a lui e ai suoi compagni di raggiungere la montagna. Intanto, Tauriel – pensierosa per il destino di Kili – lascia il Reame Boscoso, inseguita da Legolas, innamorato di lei e geloso della situazione. Mentre Gandalf arriva a Dol Goldur e suggerisce a Radagast di far sapere a Galadriel dello scontro imminente con il Negromante, Kili a Pontelagolungo soffre, e viene accudito da Fili, Bofur e Oin.

Gandalf scopre che la fortezza non è mai stata abbandonata, e anzi vi vivono migliaia di orchi; si scontra quindi con il Negromante, che si rivela essere Sauron, l’Oscuro Signore di Mordor, a lungo esiliato e ora tornato nella Terra di Mezzo. Sauron sconfigge Gandalf e distrugge il suo bastone, prima di farlo prigioniero.

Frattanto, Thorin, Bilbo e gli altri nani giungono sulla montagna e riescono a penetrarvi per merito della chiave che Gandalf aveva ricevuto da Thàin. Thorin dice a Bilbo di andare in cerca dell’Arkengemma, ma lo Hobbit viene scoperto dal drago Smaug.

L'occhio del drago Smaug
L’occhio del drago Smaug

Finale

Dopo un dialogo con l’essere mostruoso, Bilbo cerca un riparo. Thorin e i compagni accorrono in suo soccorso, mentre l’ira del drago si avverte fino a Pontelagolungo. Bard decide di andare a battersi con lui, ma viene imprigionato dal governatore con l’aiuto del servo Alfrid. Gli orchi, nel frattempo, arrivano a Esgaroth intenzionati a eliminare i nani, ma vengono scoperti e fatti fuori da Tauriel e Legolas.

Kili viene curato con un’erba particolare da Tauriel. A Erebor Bilbo tenta di attivare le vecchie fornaci per far sì che Smaug venga sommerso da oro bollente. Il drago, tuttavia, rimane indenne e sceglie di vendicarsi sui cittadini di Pontelagolungo. Si mette, dunque, in volo verso la città, nonostante i tentativi di Bilbo di dissuaderlo.

Il film termina con Smaug che, più che mai minaccioso, pronuncia la frase: “Io sono fuoco. Io sono morte“.

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Lo Hobbit, un viaggio inaspettato (il film) – Riassunto e commento https://cultura.biografieonline.it/lo-hobbit-film/ https://cultura.biografieonline.it/lo-hobbit-film/#comments Mon, 24 Dec 2012 13:18:51 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=5609 Il film

Lo Hobbit, un viaggio inaspettato è uscito nelle sale italiane il 13 dicembre 2012. Il film è stato diretto, prodotto e sceneggiato da Peter Jackson, creatore della trilogia Il Signore degli Anelli. Lo Hobbit è il primo dei tre film che formeranno la trilogia ispirata dall’omonimo romanzo di John Ronald Reuel Tolkien intitolato come il film, pubblicato in Italia da Adelphi e da Bompiani. Il film è stato girato in gran parte in Nuova Zelanda, dove  erano state effettuate anche le riprese de Il Signore degli Anelli.

Lo Hobbit, Locandina del film
Lo Hobbit (2012), Locandina del film

Lo Hobbit, un viaggio inaspettato: breve commento

Il film non è all’altezza de Il Signore degli Anelli. Questo appare evidente già dalle prime scene, malgrado la maestria di Jackson riesca a  trascinarci in una storia appassionante e coinvolgente che però meritava un unico film e non certo una trilogia.

Perché Il Signore degli Anelli aveva una struttura che permetteva la realizzazione di una saga cinematografica spezzata in tre film mentre Lo Hobbit nasce come libro singolo che inizia e finisce in un unico percorso narrativo.

Comunque il divertimento non manca, gli effetti speciali sono all’ altezza della fama del regista e la struttura narrativa, incalzante e abbastanza fedele al libro mantiene desta l’attenzione per tutto il film.

Riassunto e trama del film

Alla ricerca di uno scassinatore: Bilbo Baggins

La prima scena si apre  sulla contea, terra degli hobbit, dove vive Bilbo Baggins. E’ anziano e sta scrivendo un libro in cui vuole raccogliere le sue memorie. I suoi ricordi si addensano sul regno dei nani governato dal re Thror situato dentro alla Montagna Solitaria. E’ un regno ricchissimo e al massimo del suo splendore.

I nani hanno scavato in profondità e sono riusciti ad accumulare una grande quantità di oro. Proprio questa ricchezza ha attirato un drago, Smaug, che spazza via i nani e si insinua facendo la sua tana dentro alla città. Poi i suo ricordi si spostano  a quando era più giovane e viveva nella contea, in una lussuosa casa scavata nella collina, circondato dai libri e immerso nella pace della sua casa.

Un giorno, mentre fuma tranquillamente la sua pipa, viene raggiunto da Gandalf, un mago vestito di grigio, che gli propone di partire per un lungo e avventuroso viaggio. Bilbo rifiuta perché ritiene la proposta bizzarra ma il mago non si arrende e traccia un segno sulla porta di casa Baggins.

La sera stessa un gruppo di nani, 13 per la precisione: Balin, Dwalin, Kili, Fili, Dori, Nori, Ori, Oin, Gloin, Bifur, Bofur, Bombur e il loro capo Thorin, arrivano a casa di Bilbo, senza essere stati invitati e senza troppi complimenti gli divorano la dispensa. Poi arriva anche Gandalf e davanti ad un Bilbo attonito i nani iniziano a discutere della loro avventura. Gandalf tira fuori una mappa nella quale sono indicati alcuni percorsi per raggiungere una via secondaria che gli permetta di entrare nella Montagna Solitaria, meta del loro viaggio.

Gandalf propone a Bilbo per la seconda volta di andare con loro, assoldandolo contrattualmente come scassinatore: anche questa volta lui rifiuta, ma poi se ne pente e li raggiunge.

Il futuro re dei nani: Thorin

Il capo della spedizione è Thorin Scudodiquercia, nipote del re spodestato dal drago Smaug. Thorin vuole rimpossessarsi della sua città e ridare al suo popolo, disperso, un luogo dove vivere e naturalmente vuole anche ricuperare il suo oro. La compagnia, formata da Gandalf, Bilbo e i nani, si mettono quindi in cammino verso la Montagna Solitaria e durante il tragitto, che si rivela impegnativo e difficile, incontrano tre Troll di montagna, Guglielmo, Berto e Maso, che si stanno cucinando un pasto.

I Troll gli rubano due pony e inoltre li imprigionano preparandoli come secondo piatto del banchetto.  Tuttavia grazie all’intervento di Gandalf e all’espediente di Bilbo di tenerli occupati con i suoi ragionamenti, i Troll, che non possono essere sottoposti alla luce di giorno, perdono tempo fino a quando le luci dell’alba li trasformano in pietra.

A questo punto la compagnia decide di cercare le grotte in cui i Troll dimoravano, e lì fra vari oggetti trovano tre spade, una di queste è pungolo una spada magica che diventa azzurra quando  ci sono orchi nelle vicinanze. Il loro viaggio prosegue verso Gran Burrone, il regno degli elfi governato da Elrond. Mentre attraversano le pianure incontrano lo stregone marrone, Radagast che confida a Gandalf di aver visto un Negromante nel castello di Dol Guldur.

La compagnia prosegue ma viene attaccata dagli orchi in sella ai mannari. Riescono a fuggire e raggiungere Gran Burrone. Lì il re elfo spiega alla compagnia che la mappa è visibile, in tutte le sue parti, solo in un giorno particolare dell’anno, il giorno di Durin. Nel leggerla comunque si accorgono che  c’è una porta laterale. Sarà Bilbo a doverla aprire.

Nel frattempo Gandalf indice una riunione con Elrond, Saruman stregone supremo del suo ordine e Galadriel, regina di una stirpe elfica. Gandalf non riesce a convincerli che il Negromante è Sauron. La Compagnia riparte verso le Montagne Nebbiose, ma senza Gandalf. I nani e Bilbo devono raggiungere la Montagna Solitaria.

L’anello

Il cammino è lungo e durante la notte decidono di riposarsi all’interno di una delle grotte delle montagne. Mentre dormono vengono assaliti dagli orchi che li imprigionano. Bilbo riesce a scappare e si rifugia in una delle grotte sotterranee dove incontra Gollum (interpretato nell’intera saga da Andy Serkis).

Lì Bilbo trova l’anello del potere e se ne impossessa. Gollum, che conservava l’anello da moltissimi anni, non si accorge subito della sparizione del suo anello e non vuole aiutare Bilbo a trovare una via di fuga. Fra i due nasce allora una gara di indovinelli.

Bilbo vince la gara e a questo punto Gollum dovrebbe indicargli la via di fuga ma si accorge che non ha più  l’anello, accusa Bilbo del furto il quale indossa l’anello e diventa subito invisibile.

La minaccia di Azog

Nel frattempo Gandalf ha liberato in nani e mentre tutta la compagnia fugge verso l’esterno delle grotte vengono inseguiti dall’esercito degli orchi. Ne uccidono molti e si dirigono verso il bosco.

Qui però non sono al sicuro perché sono inseguiti da altri orchi che cavalcano i mannari degli e che sono sulle loro tracce. Gli orchi sono comandati da Azog, un orco bianco che si era già scontrato con Thorin. Azog odia profondamente il nano perché Thorin gli aveva tagliato un braccio.

Gandalf però non vuole lo scontro e ordina ai nani di arrampicarsi sugli alberi. Gli orchi però bruciano gli alberi e i nani sono costretti a scendere, nello scontro Thorin viene ferito gravemente da Azog. Le aquile giganti, alleate di Gandalf arrivano prontamente e salvano i nani. Li portano con loro e li lasciano vicino alla Montagna Solitaria.

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Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello: riassunto https://cultura.biografieonline.it/la-compagnia-dell-anello/ https://cultura.biografieonline.it/la-compagnia-dell-anello/#comments Sun, 16 Sep 2012 16:43:04 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=3882 Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello” (titolo originale: “The Lord of the rings: the Fellowship of the Ring”) è un film diretto da Peter Jackson nel 2001, tratto dal “Signore degli Anelli”, romanzo scritto da John Ronald Reuel Tolkien. Il cast della pellicola è davvero stellare, e comprende, tra gli altri, Elijah Wood (interpreta Frodo), Orlando Bloom (nei panni di Legolas), John Rhys-Davies (nei panni di Gimli), Ian McKellen (nei panni di Gandalf), Billy Boyd (Pipino), Andy Serkis (Gollum), Hugo Weaving (Elrond), Sean Bean (Boromir) e Christopher Lee (Saruman).

La Compagnia dell'Anello
La Compagnia dell’Anello

Frasi celebri tratte dal film

Leggi tutte le frasi famose tratte da “La Compagnia dell’Anello” sul sito aforismi.meglio.it

Trailer italiano

Trama del film

Sauron, Signore di Mordor, ha regalato diciannove anelli alle razze della Terra di Mezzo: tre anelli sono stati dati agli elfi, sette ai nani e nove ai re. L’Oscuro Signore, però, ha ingannato tutti, visto che l’Unico Anello di cui egli è in possesso è in grado di dominare tutti gli altri. Isildur nella battaglia contro Sauron gli taglia il dito che porta l’Unico Anello: entratone in possesso, tuttavia, si lascia attirare dal potere malvagio che esso comporta, e quindi non ascolta il suggerimento di Elrond che gli consiglia di sconfiggere il nemico in maniera definitiva buttando l’Anello nella bocca di un vulcano. Una scelta che, oltre a costargli la vita, condurrà gli uomini alla rovina. L’Anello, inizialmente perso, viene ritrovato da Gollum, che – a sua volta irretito dal potere di Sauron – finisce per perdere l’Anello, probabilmente per volere dello stesso oggetto, che infine viene ritrovato da Bilbo Baggins.

Egli è impegnato nella redazione di “Andata e ritorno”, la sua autobiografia, e nei preparativi per il suo compleanno, cui prenderà parte anche Gandalf il Grigio, uno stregone. Bilbo nel corso della festa indossa l’anello e sparisce, desideroso di recarsi a Gran Burrone e scomparire definitivamente. Tuttavia, Gandalf lo convince a lasciare l’Anello a Frodo, suo nipote. Poco tempo dopo, lo stregone studia l’anello, venendo a sapere la sua reale natura maligna. Nel frattempo Sauron è risorto per recuperare l’anello, e ha spedito a Hobbiville i Cavalieri Neri. Su consiglio di Gandalf, Frodo parte per impedire al nemico di trovare l’anello. Insieme a lui c’è anche il giardiniere Sam.

Intanto Gandalf va a parlare con il capo dell’Ordine degli Stregoni Saruman, in cerca di suggerimenti. Saruman, tuttavia, si è schierato dalla parte di Sauron, ma Gandalf non lo sa: tra i due si innesca un scontro che vede Gandalf sconfitto e incarcerato nella torre di Orthanc. Ora Sauron può contare su un esercito di orchi al suo servizio, ma Gandalf riesce a scappare. Sam e Frodo durante il viaggio incontrano Pipino e Merry, che si uniscono a lavoro, ma vengono inseguiti dai Cavalieri Neri. Giunti a Brea, aspettano l’arrivo di Gandalf, ma inutilmente. Per sbaglio, Frodo indossa l’Anello e diventa invisibile, mentre la realtà attorno a lui risulta avvolta da una nebbia mistica. Attirati dalla forza dell’Anello, i Cavalieri Neri provano a uccidere Frodo, che viene salvato da Grampasso. Questi si unisce agli Hobbit nel viaggio verso Elrdon: egli salverà nuovamente Frodo dall’assalto dei Nazgul. In soccorso dell’Hobbit ferito giunge anche la figlia di Elrond, Arwen, che lo porta a Gran Burrone per farlo curare.

Qui si riunisce il Consiglio di Elrond, dopo che Arwen ha annunciato di voler rifiutare la propria immortalità e di voler vivere da mortale. La decisione del Consiglio è quella di distruggere l’Anello buttandolo nel Monte Fato, là dove vide la luce. Frodo si propone per svolgere la missione, e con lui partono Legolas, Grampasso, Gandalf, Boromir, Gimli, Pipino, Sam e Merry: nasce così la Compagnia dell’Anello. Frodo riceve in regalo da Bilbo due oggetti magici, una spada incantata che si illumina in presenza di un orco e una corazza leggera e resistente. Il gruppo inizia il tragitto dovendo superare gli ostacoli posizionati da Saruman, passando anche nelle miniere di Moria: qui scoprono che i nani sono stati uccisi, mentre il Guardiano del Cancello impedisce l’accesso alla Porta Occidentale. Seguito da Gollum, il gruppo deve affrontare gli attacchi di troll e orchi, e l’aggressione del Flagello di Durin. Gandalf muore, precipitando nelle profondità della montagna per salvare i compagni dal nemico.

Il comando della Compagnia, dunque, passa a Aragorn, che supera il bosco di Lothlorien. La Compagnia riceve alcuni omaggi dagli elfi del regno di Galadriel, e prosegue il proprio viaggio in canoa. Intanto, Saruman mette sulle sue tracce gli Uruk-Hai, che hanno il compito di catturare gli Hobbit e di condurli davanti allo stregone. Boromir, vicino all’Anello e offuscato nella ragione, tenta di rubarlo, ma viene anticipato da Frodo che lo indossa. Egli scappa, affiancato da Gimli e Legolas, al sopraggiungere degli Uruk-Hai. Nel corso della sua fuga riceve l’aiuto di Pipino e Merry, mentre Boromir viene ucciso dagli orchi. I due cugini, nonostante il sacrificio del compagno, vengono imprigionati.

Frodo, intenzionato a portare a termine da solo la propria missione, prosegue il viaggio in canoa insieme con Sam, fedele e desideroso di mantenere la promessa fatta a Gandalf e alla Compagnia dell’Anello. Intanto, Aragorn, Gimli e Legolas vanno in cerca di Merry e Pipino, che sono stati rapiti.

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Il Signore degli Anelli – Le due Torri https://cultura.biografieonline.it/le-due-torri/ https://cultura.biografieonline.it/le-due-torri/#comments Sun, 16 Sep 2012 10:37:15 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=3859 “Il Signore degli Anelli – Le due Torri” (titolo originale: “The Lord of the Rings: The Two Towers”) è un film diretto da Peter Jackson nel 2002, sequel de “Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello”.

Il cast è praticamente lo stesso del primo episodio, con Elijah Wood nei panni di Frodo, Orlando Bloom nei panni di Legolas, Billy Boyd nei panni di Pipino, Ian McKellen nei panni di Gandalf, Viggo Mortensen nei panni di Aragorn, Bernard Hill nei panni di Theoden, Hugo Weaving nei panni di Elrond, Christopher Lee nei panni di Saruman e Brad Dourif nei panni di Grima Vermilinguo.

Il Signore degli Anelli - Le Due Torri
Il Signore degli Anelli – Le Due Torri

Frasi celebri tratte dal film

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Il Signore degli Anelli: trama del film

Frodo e Sam, in marcia verso Mordor, capiscono di essere seguiti, e provano a tendere un trabocchetto a chi è sulle loro tracce. Così, lasciano avvicinare Gollum (che vuole l’Anello) e lo catturano: egli, quindi, promette di accompagnarli a Mordor per essere poi liberato. Intanto Saruman si allea con gli uomini delle montagne, che così si batteranno al suo fianco, e per la guerra contro Rohan crea un numero sempre maggiore di Uruk-Hai. I mostri, dunque, iniziano a mettere a ferro e fuoco le terre del Mark, uccidendone gli abitanti.

Il figlio del re Theoden, Theodred, in uno scontro tra Saruman e Rohan rimane gravemente ferito: ritrovato in fin di vita da Eomer, viene portato a Edoras. Rohan litiga con Grima Vermilinguo, e poi caccia Eomer. Rohan, infatti, sospetta (giustamente) di Grima, che infatti lavora in segreto per Saruman: la vicinanza tra il re – succube del potere dello stregone bianco – e Eomer è pericolosa. Gimli, Legolas e Aragorn incontrano Eomer, e chiedono informazioni su chi ha catturato gli Hobbit.

Gli Uruk-Hai, intanto, sono stati distrutti: giunti sul luogo dello scontro, i quattro capiscono (per merito dell’abilità di Aragorn) che gli Hobbit sono riusciti a salvarsi trovando riparo nella foresta di Fangorn. Entrati nella foresta per cercare Pipino e Merry, essi incontrano Gandalf, che ritenevano fosse morto in seguito allo scontro avvenuto con il Balrog sul ponte di Khazad-dum. Lo stregone indossa vesti bianche, a testimonianza del suo cambiamento verificatosi dopo la sconfitta del Balrog e il tradimento di Saruman: egli, dunque, non è più Gandalf il Grigio, ma Gandalf il Bianco.

I membri della Compagnia ricevono da Gandalf il consiglio di evitare di provare a rintracciare i due Hobbit, visto che è sicuro che si sono salvati. Il problema, ora, è la guerra che sta per interessare Rohan. Scopo dei quattro, dunque, diventa giungere dal re di Rohan per vanificare l’incantesimo di Saruman, il quale l’ha reso incapace di agire intorpidendolo, e persuaderlo a organizzare una difesa per affrontare gli Uruk-Hai, sempre più vicini.

Frodo, Gollum e Sam, nel frattempo, si sono diretti verso il cancello nero di Mordor, ma non sono riusciti a penetrarvi: quindi hanno ripreso il viaggio seguendo uno strada conosciuta solo a Gollum. Nel percorso, incontrano un esercito di Sauron, dal quale non vengono però notati, e scorgono l’Olifante, un enorme animale mai visto prima. Tuttavia, sopraggiungono Faramir e gli uomini di Gondor, che colpiscono l’esercito nemico e fanno prigionieri Sam e Frodo, che vengono portati in un rifugio nella Finestra che si affaccia a Occidente. I Compagni hanno svegliato Re Theoden, e l’hanno indotto a dichiarare guerra agli Orchi.

Gli abitanti di Rohan, insieme ai cavalieri, lasciano la città e si rifugiano nella fortezza sopra il Fosso di Helm. Nello spostamento, Grima Vermilinguo, espulso dal re, si reca da Saruman per informarlo delle novità; lo stregone, quindi, invia una squadra di mannari per colpire i nemici. Gli uomini di Rohan hanno la meglio, ma Aragorn cade in un burrone. I sopravvissuti, quindi, al termine della battaglia si barricano nel fosso: a loro si unisce anche Aragorn, che è riuscito a salvarsi dal dirupo. Alla difesa si aggiunge anche un gruppo di Elfi, mandati per rispettare l’antica alleanza tra Uomini ed Elfi.

Saruman, intanto, è riuscito a individuare un varco nel fosso, una grata di drenaggio. Faramir sorprende Gollum mentre questi si immerge nello stagno proibito: Frodo è chiamato a decidere della sua vita. Gollum, interrogato, parla dell’Anello: Faramir lo regala a sua padre, per mettere in mostra il proprio valore.

Al fosso è iniziata la battaglia tra l’alleanza di Elfi e Uomini e gli Uruk-Hai. Lo scontro inizialmente pare favorire i difensori, ma grazie a una polvere da sparo realizzata da Saruman le difese degli uomini di Rohan vengono aperte con facilità. I difensori, attaccati dagli Uruk-Hai, cercano riparo nella torre della fortezza, dove decidono di caricare a cavallo gli avversari. L’arrivo puntuale della compagnia di Eomer e di Gandalf concede la vittoria agli umani. Frattanto, Pipino, non essendo riuscito a far sì che gli Ent si battessero contro Saruman, chiede a Barbalbero di accompagnarli a Isengarf, per proseguire verso la Contea.

Sulla strada, Barbalbero nota lo scempio realizzato da Saruman, e convince gli Ent a dichiarargli guerra. Sorpreso dall’attacco di un nuovo nemico, Saruman viene sopraffatto. L’ultima roccaforte dei Gondoriani, Osgiliath, viene attaccata da Sauron. Frodo, Gollum e Sam vengono liberati, mentre Osgiliath sta per cadere sotto i colpi degli Orchi. Proseguono, nel frattempo, le trame di Gollum per entrare in possesso dell’Anello.

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Il Signore degli Anelli – Il ritorno del Re https://cultura.biografieonline.it/il-ritorno-del-re/ https://cultura.biografieonline.it/il-ritorno-del-re/#comments Sat, 15 Sep 2012 04:47:16 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=3835 “Il Signore degli Anelli – Il ritorno del Re” (titolo originale: “The Lord of the Rings: The Return of the King”) è un film diretto da Peter Jackson del 2003, seguito di “Il Signore degli Anelli – La compagnia dell’Anello” e “Il Signore degli Anelli – Le due Torri”.

Il cast è lo stesso degli episodi precedenti: Elijah Wood nei panni di Frodo, John Noble nei panni di Denethor, John Rhys-Davies nei panni di Gimli, Viggo Mortensen nei panni di Aragorn, Orlando Bloom nei panni di Legolas, Bernard Hill nei panni di Theoden e Billy Boyd nei panni di Pipino.

Il ritorno del Re
Il ritorno del Re

Trailer in italiano

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Frasi celebri tratte dal film

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Trama

Un flashback ci porta a conoscere il passato di Gollum: Smeagol e Deagol, due piccoli Hobbit, stanno pescando. All’amo di Deagol, si aggancia un pesce imponente, che butta lo Hobbit in acqua. Lo sfortunato pescatore, mentre il pesce fugge con l’esca, è attirato da uno strano bagliore sul fondo: si tratta dell’Unico Anello. Deagol lo raccoglie e torna a riva: non appena Smeagol lo vede, desidera immediatamente entrarne in possesso. I due si scontrano in una sfida che porta alla morte di Deagol. Smeagol, invece, diventato Portatore dell’Anello, viene progressivamente trasformato a causa dell’oscuro potere dell’oggetto: rinchiuso nelle profondità della terra, prosegue la propria esistenza come Gollum.

Ritorniamo quindi nel presente: Legolas, Gimli, Aragorn, Theoden e Gandalf si dirigono verso Isengard, città devastata dagli Ent. Qui, Pipino e Merry raccontano loro della vittoria di Barbalbero contro Saruman. Proprio Saruman prova a tirare una stoccata verso Theoden, che tuttavia non si fa sorprendere e risponde alla provocazione lanciatagli dallo stregone. Saruman viene pugnalato alle spalle da Grima, che aveva seguito fino a quel momento la scena in disparte, vedendo il suo padrone ancora una volta umiliato. Pipino, poco dopo, trova il palantir, ma Gandalf glielo sequestra, ammonendolo a causa della sua pericolosità.

Tornati a Edoars, i guerrieri festeggiano il trionfo su Isengard: Pipino, però, sopraffatto dalla curiosità prova a osservare ancora una volta il palantir. Sauron se ne accorge, mentre a Gandalf viene riferito ciò che è stato osservato nella sfera. Pipino e Gandalf, dunque, partono da Rohan, in direzione Gondor. Gandalf, giunto a Minas Tirith, prova a persuadere il sovrintendente Denethor della necessità di prepararsi all’assalto di Sauron. Tuttavia, questi, ancora turbato dalla morte del figlio Boromir, ha ormai perso la ragione.

Il Signore degli Anelli - Il ritorno del Re
Il Signore degli Anelli – Il ritorno del Re

Intanto Sam, Frodo e Gollum sono arrivati a Minas Morgul, dove vedono un enorme esercito a capo del quale si trova il Re Stregone di Angmar. Gollum, mentre sale le scale che conducono a Cirith Ungol, fa credere a Frodo che Sam sia intenzionato a entrare in possesso dell’Anello. Sconvolto dalla fatica e poco lucido, Frodo invita Sam ad andare via.

Nel frattempo a Edoars Aragorn ha persuaso Theoden ad aiutare Gondor. Pertanto, viene creato un esercito di Rohirrim destinati a partire in direzione Minas Tirith. Accompagnato da Legolas e Gimli, Aragorn attraversa i Sentieri dei Monti. A difesa di Osgiliath è collocato Faramir, che deve fare i conti con un’aggressione violenta messa in atto dagli orchi, che lo obbligano a battere in ritirata con i suoi uomini. Viene, però, incolpato da Denethor, suo padre, per la sconfitta riportata: per questo motivo, viene persuaso a provare un contrattacco. Faramir esegue gli ordini ma rimane gravemente ferito.

Impazzito per il dolore, Denethor sceglie di suicidarsi con il figlio all’arrivo dell’esercito di Sauron, e chiede ai servi di allestire un rogo. Frattanto, Frodo è arrivato a Cirith Ungol, ma, a causa del tradimento di Gollum, viene colpito dal ragno Shelob. L’intervento provvidenziale di Sam, che torna ad aiutare Frodo dopo essersi accorto del comportamento disonesto di Gollum, permette di sconfiggere Shelob. Frodo sembra morto: Sam, quindi, prende da lui Anello e Pungolo.

A dispetto della difesa allestita da Gandalf, Minas Tirith subisce i colpi degli orchi, che abbattono il cancello della città e invadono il luogo. Avvertito da Pipino, Gandalf si reca sulla sommità della cittadella da Faramir, per salvarlo dalla follia di Denethor, desideroso di cremare entrambi. Faramir viene salvato, ma ne nasce una colluttazione che fa sì che Denethor prenda fuoco: egli, dunque, in preda alle fiamme si butta da una rupe.

L’invasione degli orchi viene bloccata all’alba dai cavalieri di Rohan: Sauron chiama in causa gli olifanti, che a loro volto creano scompiglio tra i cavalieri. La battaglia si conclude, comunque, a favore di Rohan e Gondor, complice l’arrivo di Aragorn, Gimli, Legolas e l’esercito dei Morti. Theoden, tuttavia, rimane ferito gravemente. Ora, però, occorre marciare in direzione di Mordor, dopo aver sbaragliato gli uomini di Sauron, che però può ancora fare affidamento su decine di migliaia di orchi.

Gandalf e Aragorn per richiamare l’attenzione di Sauron (e quindi distrarlo da Frodo) si recano al Cancello Nero. Intanto, Frodo si dirige verso il Monte Fato per distruggere l’Anello, ma viene fatto prigioniero dagli orchi. Nuovamente salvato da Sam, ritrova l’Anello e con il fedele amico riprende il viaggio. I due Hobbit, alle pendici del Monte Fato, si scontrano con Gollum. Sam lo tiene impegnato, mentre Frodo penetra nella Voragine per completare la distruzione dell’Anello. Non resiste, però, al suo potere, e lo indossa. In questo modo Sauron riesce a individuarlo. Lo precede, comunque, Gollum, che strappa a Frodo l’Anello: nello scontro che si innesca, cade nella lava portando con sé l’oggetto. Si spezza così il potere di Sauron.

Finale

Le aquile portano via da Mordor Frodo e Sam, e su ordine di Gandalf arrivano a Minir Tirith dove ha luogo la cerimonia per la nomina a re di Gondor di Aragorn.

Pochi anni dopo, il Portatore dell’Anello Frodo parte verso Valinor con Gandalf, Bilbo e gli elfi rimasti. Si chiude in questo modo la Terza Era della Terra di Mezzo.

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Trailer italiano del film Lo Hobbit (2012) https://cultura.biografieonline.it/lo-hobbit-trailer-ita/ https://cultura.biografieonline.it/lo-hobbit-trailer-ita/#respond Thu, 06 Sep 2012 09:30:54 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=3688 Ecco in anteprima il trailer italiano del film “Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato” (2012, titolo originale: The Hobbit: An Unexpected Journey).

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Lo Hobbit, Locandina del film
Lo Hobbit, Locandina del film

Il film è tratto dal romanzo “Lo Hobbit” di J. R. R. Tolkien la cui storia precede quella de Il Signore degli Anelli, e girato da Peter Jackson, lo stesso regista della trilogia cinematografica della saga (La compagnia dell’anello, Le due torri, Il ritorno del re).

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