Carlos Casagemas Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Thu, 12 Nov 2020 10:10:29 +0000 it-IT hourly 1 Evocazione, il funerale di Casagemas: opera di Pablo Picasso del 1901 https://cultura.biografieonline.it/evocazione-picasso/ https://cultura.biografieonline.it/evocazione-picasso/#comments Thu, 20 Aug 2020 07:43:24 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=30163 Il quadro che andiamo ad analizzare in questo articolo si intitola Evocazione. Venne dipinto da Picasso nel 1901, in seguito al suicidio di un suo caro amico. Realizzato mediante la tecnica dell’olio su tela, misura 150×90 cm. E’ conservato a Parigi presso il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris.

Evocazione, il Funerale di Casagemas – Quadro di Pablo Picasso (1901)
Evocazione, il Funerale di Casagemas – Quadro di Pablo Picasso (1901)

La tragica morte di Casagemas

Nel settembre del 1900 Pablo Picasso insieme al suo amico Carlos Casagemas, poeta catalano con il quale condivideva la passione per l’arte, si recarono a Parigi. Durante quel viaggio, in cui Picasso conobbe la pittura francese, incontrarono la modella Germaine Gargallo. Il loro incontro fu fatale.

Picasso la ritrasse nel dipinto Moulin de la Galette mentre Casagemas se ne innamorò perdutamente. Germaine ebbe una relazione con il poeta ma poi lo lasciò facendolo precipitare in uno sconforto terribile.

Nel febbraio del 1901 Casagemas decise di ritornare a Parigi per riconquistarla ma non vi riuscì. Affranto dal dolore si tolse la vita, sparandosi in un locale in Boulevard de Clichy.

Picasso soffrì molto per la morte del suo amico al quale era legato da una profonda amicizia ma anche da un percorso artistico che aveva portato entrambi a Parigi alla ricerca di nuovi stimoli culturali. Decise, quindi, di dedicargli alcuni dipinti. Tra questi vi sono Ritratto di Casagemas morto, La morte di Casagemas e l’opera qui analizzata, intitolata Evocazione indicata anche Funerale di Casagemas o Sepoltura di Casagemas.

Evocazione: descrizione dell’opera

In questo dipinto il blu prevale. Picasso ha sempre associato l’utilizzo di questo colore a momenti di tristezza e malinconia. Sarà proprio lui ad affermare che decise di dipingere in blu dopo la morte dell’amico Carlos Casagemas.

In questo dipinto, Evocazione, cambia il linguaggio di Picasso. Innanzitutto, le grandi dimensioni della tela, la superficie irregolare, la composizione che si articola in una scenografia su più livelli, ricordano alcuni dipinti di El Greco; tali elementi permettono al pittore di evocare il dolore per la perdita dell’amico, ma anche la sua storia personale con alcuni cenni ironici alle donne.

Ne vediamo, ad esempio, alcune nude, probabilmente delle prostitute, che lo salutano mentre cavalca un destriero bianco verso il cielo.

Evocazione (Picasso): Il dettaglio del quadro in cui appaiono le donne nude e il cavallo bianco
Il dettaglio del quadro in cui appaiono le donne nude e il cavallo bianco

Un’altra donna nuda lo abbraccia: abbraccia la sua anima mentre lui se ne va. Al di là delle interpretazioni e del desiderio di Picasso di salutare l’amico con dolore, ma anche in un modo giocoso, l’iconografia del dipinto mostra un linguaggio diverso rispetto agli altri dipinti del pittore spagnolo. Qui la caricatura si mescola alla citazione e al ricordo.

Analisi dell’opera e commento video

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Moulin de la Galette, analisi dell’opera di Pablo Picasso https://cultura.biografieonline.it/moulin-de-la-galette-picasso/ https://cultura.biografieonline.it/moulin-de-la-galette-picasso/#comments Fri, 10 Jul 2020 19:23:45 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=29745 L’opera che analizziamo in questo articolo si intitola Moulin de la Galette. E’ un quadro dipinto da Pablo Picasso nel 1900, a Parigi. Cosa ci faceva il pittore catalano a Parigi? Prima di descrivere il quadro nei suoi particolari, iniziamo raccontando del viaggio che portò il grande artista spagnolo in Francia.

Le Moulin de la Galette, quadro di Picasso - picture
Le Moulin de la Galette, Picasso, 1900

Moulin de la Galette: storia del quadro

Picasso: da Barcellona a Parigi

Siamo nel settembre del 1900 e Pablo Picasso, non ancora ventenne, giunge a Parigi insieme al suo migliore amico Carlos Casagemas per assistere all’Esposizione Universale. Entrambi conoscono bene i pittori esponenti dell’Impressionismo; ciò grazie alle riviste che condividevano con amici e colleghi ogni sera nel ristorante Els Quatre Gats (I quattro gatti).

Il locale di Barcellona era un punto di ritrovo per gli esponenti del modernismo catalano. In questo locale tuttora esistente e che all’ epoca era ostello e birreria, molti artisti e intellettuali che in seguito sarebbero diventati famosi, si incontravano agli albori della loro carriera.

Dunque, Picasso conosceva l’arte francese ma non conosceva Parigi; si fece coinvolgere dalla sua vita notturna, molto diversa da quella di Barcellona. Questi luoghi avevano ispirato artisti come Toulouse-Lautrec, Degas, Manet e anche Van Gogh, per i periodi in cui visse nella capitale francese. Il Moulin de la Galette all’epoca è uno dei locali parigini più in voga.

Picasso è affascinato da questi ambienti in cui può sperimentare e conoscere meglio colori e luci del decadentismo francese. Ma Picasso assorbe anche le tecniche dei colleghi per cambiarle e portarle ad altro splendore.

Questo dipinto, Le Moulin de la Galette, realizzato proprio in quel periodo è un esempio molto suggestivo di questo modo di lavorare di Picasso.

Esiste un’altra celebre opera, anch’essa dedicata allo stesso locale notturno, dipinta da Renoir nel 1876: Balle au Moulin de la Galette.

Renoir - Ballo al moulin de la Galette - 1876
Ballo al moulin de la Galette, Renoir, 1876

Moulin de la Galette: descrizione del quadro

I volti dei personaggi ritratti in secondo piano sono sfumati nei colori e nelle luci del locale. Picasso racconta con colori accesi e un senso del movimento straordinariamente realistico un mondo. Ma lo racconta senza criticarlo, semplicemente vedendolo a suo modo.

Il risultato è straordinario perché ci sembra di essere dentro al quadro, immersi nella pittura e coinvolti nella scena.

La particolarità è nei colori: non troviamo prima di questo dipinto colori così vibranti, accesi e in contrasto fra loro.

Picasso sperimenta in questo viaggio una nuova tecnica mostrandoci personaggi sfumati. E’ come se la scena fosse transitoria e in continuo movimento. I personaggi quasi non si distinguono nella caratterizzazione dei volti, ad eccezione di uno.

La donna che vediamo sulla sinistra sarà l’amante del suo amico Casagemas; per lei l’uomo, respinto, si suiciderà pochi mesi dopo, sempre a Parigi (Picasso gli dedicherà alcune opere, tra cui Evocazione).

Sembra di essere nella sala di un teatro mentre la gente si prepara a vedere lo spettacolo, in un’attesa divertita.

L’idea che la scena sia transitoria e l’idea che attraverso i colori Picasso ci racconti il tempo che passa, è una scelta interessante, che copia e sublima l’arte francese.

Tecnica

Olio su tela

Misure

88,2 x 115 centimetri

Luogo

Il dipinto è conservato presso il Guggenheim Museum, a New York.

New York: Il Moulin de la Galette di Picasso, esposto nelle sale del museo Guggenheim
New York: Il Moulin de la Galette di Picasso, esposto nelle sale del museo Guggenheim

Analisi dell’opera con commento video

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L’appuntamento, analisi dell’opera di Pablo Picasso https://cultura.biografieonline.it/appuntamento-abbraccio-picasso/ https://cultura.biografieonline.it/appuntamento-abbraccio-picasso/#respond Fri, 03 Jul 2020 07:18:37 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=29743 Si intitola L’appuntamento il quadro che andiamo a raccontare e descrivere in questo articolo. Fu realizzato nel 1909 dal celebre pittore Picasso. È conservato Mosca, in Russia, presso il Museo Puškin delle belle arti. Precede il cosiddetto periodo blu del pittore spagnolo. A volte lo si trova indicato come L’abbraccio (The Embrace). Prima di iniziare la nostra analisi dell’opera, raccontiamo un poco del contesto storico e personale dell’autore.

L'appuntamento, quadro di Pablo Picasso dipinto nel 1900 a Parigi (L'abbraccio - The Embrace)
L’appuntamento, quadro di Pablo Picasso dipinto nel 1900 a Parigi (L’abbraccio – The Embrace)

Picasso a Parigi

Nel 1900 Pablo Picasso si trova a Parigi. E’ la prima volta che visita la città insieme al suo amico Carlos Casagemas, poeta catalano che nel febbraio del 1901 si sparò proprio a Parigi, in rue Clichy a causa di un amore non corrisposto. La morte di Casagemas porterà Picasso ad iniziare il suo periodo blu durante il quale il pittore spagnolo realizzerà diversi capolavori. Tra questi – molti già trattati in articoli precedenti – vi sono ad esempio:

Nel 1900 siamo ancora in un periodo in cui Picasso sperimenta, copiando e facendosi ispirare dalla pittura francese e spagnola. Grazie alle riviste e alle litografie che altri amici pittori e artisti portavano dai loro viaggi, Picasso e Casagemas conoscevano bene gli impressionisti e i post-impressionisti.

A Parigi si fecero coinvolgere dalla vita notturna della città piena di caffè, sale da ballo e ritrovi bohemien. Sono luoghi in cui Picasso può osservare volti, situazioni e scene che saranno di ispirazione per i suoi dipinti.

Uno dei dipinti di questo periodo è “L’appuntamento”, il quadro che andiamo ad analizzare in questo articolo.

L’appuntamento: descrizione del dipinto

L’opera mostra dei forti contrasti cromatici: in primo piano vediamo i due amanti che si baciano. La gonna rossa della donna contrasta il nero dei pantaloni dell’uomo, che a loro volta contrastano con il bianco avorio del letto.

I tratti neri che contornano i personaggi ne determinano ombre e fattezze e ricordano alcune opere di Edvard Munch, (autore del celebre e iconico quadro L’Urlo). Picasso ebbe modo, probabilmente, di conoscere l’artista norvegese attraverso immagini e litografie che alcuni artisti portarono a Barcellona dai loro viaggi in Europa.

A Barcellona Picasso si incontrava, insieme al suo amico Casagemas, con il quale intraprese il viaggio per Parigi, nel ristorante Els Quatre Gats (I quattro gatti) dove artisti, poeti, scrittori, pittori, scultori, musicisti parlavano di arte e condividevano opinioni sulle esposizioni e sulle mostre internazionali. Sempre nel ristorante-ostello venivano organizzate anche delle mostre collettive nelle quali i pittori potevano mostrare i propri dipinti e sperare che qualcuno li acquistasse.

Torniamo al quadro L’appuntamento (o L’abbraccio).

L’utilizzo di colori vibranti che quasi sembrano sfumare l’uno sull’altro, derivano dagli studi che Picasso aveva condotto sull’arte francese. Qui, in questo dipinto, possiamo ammirare il modo in cui il pittore spagnolo copia l’arte francese sublimando il senso del movimento e il pathos del bacio.

L'appuntamento o Abbraccio - Picasso - dettaglio del quadro
Un dettaglio del quadro: i volti sono nascosti. Il bacio è ricco di pathos.

In un contesto intimo, privato, spoglio di qualsiasi orpello ma essenziale per concentrare l’attenzione sul bacio, i due personaggi sembrano danzare confondendosi fra i colori intensi della loro poetica effusione.

Non sapremo mai nulla dei due amanti perché Picasso non ci mostra i loro volti; semplicemente li spiamo, mentre in fuggevole momento si baciano.

Tecnica

Olio su cartone

Dimensioni

52×56 cm

Analisi dell’opera con commento video

Commento video (di Fulvio Caporale)

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La vita (La vie), interpretazione e analisi dell’opera di Pablo Picasso https://cultura.biografieonline.it/la-vita-la-vie-picasso/ https://cultura.biografieonline.it/la-vita-la-vie-picasso/#comments Mon, 01 Jun 2020 12:30:16 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=29515 La vita (La vie) è un dipinto di grandi dimensioni che misura 197×127,5 cm. Attualmente è esposto a Cleveland (Ohio, USA) presso il Museum of Art. L’opera fu realizzata da Pablo Picasso nel 1903. Fu un periodo in cui, anche a causa della perdita del suo amico Carlos Casagemas, suicida per un amore non corrisposto, decise di realizzare una serie di dipinti monocromatici. In essi è il colore blu ad avere un ruolo predominante. Gli storici dell’arte identificano questo arco temporale proprio come periodo blu (la etapa azul).

La vita (La vie) - Picasso, 1903 - Quadro del Periodo blu
La vita (La vie) – Picasso, 1903 – Quadro del Periodo blu

La vita (La vie): descrizione del quadro

Il dipinto di Picasso La vita (La vie) è un’opera non di immediata interpretazione. Infatti, alcuni critici l’hanno liquidato come un dipinto misterico. Proviamo però ad osservarlo seguendo un filo logico.

Vediamo a sinistra una coppia di amanti abbracciati: lei ha un voto stanco, mentre lui sembra apatico. Lui indica con la mano un bambino portato in braccio da una donna più anziana.

La coppia potrebbe rappresentare l’amore carnale, il cui frutto è il bambino, il quale a sua volta è protetto dalla maternità in una veste sacra e severa. Amore carnale contrapposto alla responsabilità di crescere un figlio, con tutto ciò che comporta la difesa di un altro essere umano.

Per questo la donna ha un volto stanco e l’uomo è assorto.

Non c’è dunque per Picasso gioia nella vita di coppia e nella famiglia, che in modo naturale deriverebbe dall’unione di due persone che si amano.

Pablo Picasso e Carlos Casagemas

Dobbiamo considerare che il pittore, come dicevamo all’inizio, rimase sconvolto dal suicidio dell’amico pittore e poeta spagnolo Casagemas: egli è infatti ricordato nel dipinto con il volto dell’uomo.

Nella fase preparatoria all’opera, Picasso aveva ritratto sé stesso nell’uomo che abbraccia la ragazza. Tuttavia in seguito decise di rappresentare l’amico. Carlos Casagemas e Pablo Picasso si erano conosciuti a Barcellona e fra loro era nato un sodalizio profondo e affettuoso.

Insieme erano andati a Parigi per un breve periodo e insieme avevano conosciuto la Barcellona modernista, piena di stimoli culturali e artistici. Poi però l’amico si era innamorato di una ragazza in cerca di fortuna e successo, Germaine Gargallo; da lei aveva ricevuto solo rifiuti e tradimenti. Disperato, Casagemas si suicidò in un ristorante di Parigi il 17 febbraio 1901.

Picasso rimase talmente scosso per la morte dell’amico che cominciò a dipingere quadri sempre più malinconici e tristi. Ne è un esempio Vecchio cieco con ragazzo (analizzato e raccontato in un articolo precedente) che fu realizzato come ”La vita (La vie)” nel 1903. Precedente, del 1901, è invece Evocazione.

La presenza emotiva e sentimentale dell’amico quindi è importante per comprendere lo stato d’animo di Picasso.

Cominciai a dipingere in blu quando riconobbi che Casagemas era morto.

PABLO PICASSO (N. Frapiccini, N. Giustozzi, “Le storie dell’arte 3”, Hoepli, 2012)

La vita: un’opera pessimista

Se osserviamo ancora il quadro vediamo attaccati al muro, dietro ai personaggi, due dipinti. Siamo quindi in un atelier, probabilmente quello di Picasso, che a Barcellona aveva uno studio insieme a Manuel Pallares.

Nel dipinto appoggiato a terra vediamo una donna triste, ripiegata su se stessa; nel dipinto collocato più in alto invece vediamo due amanti abbracciati, sempre in una condizione di dolore.

Questo è, dunque, un dipinto pessimista, triste, malinconico in cui amore carnale, vita, condivisione sono visti come cause di problemi e dilemmi.

Un significato biblico

Il quadro potrebbe anche avere un significato biblico e i due amanti rappresentare Adamo ed Eva cacciati dal Paradiso per aver commesso il peccato originale, e dunque aver condannato tutti gli uomini e tutte le donne alla sofferenza perpetua, così come all’amore impossibile.

Forse per questo nel dipinto appare il volto triste, quasi ultraterreno dell’amico che è stato ucciso da un amore incompreso, irrealizzabile.

Non intendevo dipingere dei simboli: mi limitai a dipingere le immagini che mi si formavano davanti agli occhi; e se altri vogliono cercarvi dei significati nascosti, facciano pure. Un quadro, per me, parla da solo, e in fin dei conti a che serve fornire delle spiegazioni? Il pittore ha un solo linguaggio.

PABLO PICASSO

Analisi dell’opera e commento video

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