Libri Archivi - Cultura https://cultura.biografieonline.it/argomento/letteratura/libri/ Canale del sito Biografieonline.it Mon, 10 Feb 2025 09:46:08 +0000 it-IT hourly 1 La casa degli spiriti: riassunto e commento al romanzo di Isabel Allende https://cultura.biografieonline.it/riassunto-casa-degli-spiriti/ https://cultura.biografieonline.it/riassunto-casa-degli-spiriti/#respond Mon, 10 Feb 2025 07:45:49 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=10695 Il primo romanzo della scrittrice cilena Isabel Allende si intitola “La casa degli spiriti” e fu edito nel 1982. In Italia è stato pubblicato nel 1983 presso l’editore Feltrinelli. Ha ottenuto grandissimo successo ed ha avuto molte ristampe, consacrando l’autrice come una scrittrice di livello internazionale.

Copertine del libro

La casa degli spiriti
La casa degli spiriti, celebre romanzo di Isabel Allende del 1982: una copertina italiana, una in lingua originale (spagnolo) e una in inglese.

Isabel era la nipote di Salvador Allende, futuro presidente del Cile morto in un colpo di stato nel 1973.

Tutti i libri di Isabel raccontano la situazione del paese e della sua famiglia, in maniera velata e nascosta, con la tecnica del romanzo a chiave. C’è ovvero una descrizione della vita reale dietro la finzione della trama.

Ne La casa degli spiriti la componente di vita reale rimanda alla casa del nonno: la storia è stata scritta prendendo spunto proprio dalle vicende della famiglia Allende.

La casa degli spiriti: riassunto e trama

Prima parte

Il romanzo narra la storia di Esteban Trueba, giovane contadino che si innamora della bella Rosa del Valle e decide di lavorare duramente per potersi permettere di sposarla.

La ragazza però muore assassinata dagli avversari politici di suo padre.

Estaban, col cuore spezzato, si ributta nel lavoro e diventa violento soprattutto verso le donne.

Decide di sposare Clara del Valle, la sorella della defunta Rosa e si trasferisce nella casa di famiglia.

Diventa geloso e possessivo nei confronti della moglie soprattutto nei riguardi di Ferùla, sua sorella, che si trasferisce a vivere con loro e istaura un bellissimo rapporto con Clara.

Dopo la sua morte il suo spirito echeggerà sempre nella loro casa.

Seconda parte

Clara ed Esteban hanno una figlia di nome Blanca, che viene educata in un collegio per volere del padre.

La giovane ha un cattivo rapporto con il genitore e decide di stabilirsi in città nella “casa dell’angolo”.

Ritornerà in campagna solo per partorire la bambina che ha avuto da un rivoluzionario di nome Pedro Terzo Garcia.

Il vecchio Esteban, dopo la morte della moglie Clara, si affeziona tantissimo alla bambina Alba, che diventa per lui l’unico raggio di sole della vita.

Il vecchio intanto taglia anche i rapporti con i due figli maschi: Nicolas, ragazzo superficiale, e Jaime, medico impegnato nel volontariato.

Esteban sceglie di buttarsi in politica con la destra conservatrice.

Frattanto i militari organizzano un golpe (colpo di stato) e Blanca è costretta a fuggire con il rivoluzionario Pedro in Canada.

Sua figlia Alba intanto cresce nella casa del nonno e da rifugio nella casa dell’angolo a tutti i rivoluzionari facendoli confondere con gli spiriti che la hanno abitata per tanti anni dopo le numerose sedute spiritiche avvenute al suo interno.

Viene però scoperta ed arrestata, costretta a subire violenze e torture da parte dei militari.

Finale

Il nonno riesce a liberare la nipote grazie alle sue amicizie e i due torneranno a vivere insieme.

Esteban muore accompagnato dal fantasma/spirito della moglie defunta.

Alba troverà quindi i diari della nonna e riuscirà a ricostruire la storia della sua famiglia.

Isabel Allende
L’autrice Isabel Allende

Breve analisi e commento

La casa degli spiriti è un romanzo molto particolare intriso di spiritualismo ed esoterismo.

Clara ha infatti numerose visioni perché immersa in un mondo parallelo.

La casa degli spiriti è la casa dell’angolo, affascinante visione ricca di ombre e silenzi, dove si nasconde la storia.

Una storia, quella della famiglia, che cammina in parallelo con la storia della nazione e delle persecuzioni.

Uno scontro continuo tra il bene e il male.

Si tratta di un romanzo affascinante che fa luce sulla storia della famiglia Allende e soprattutto su quella del Cile, paese traviato ma sempre di grande fascino.

Nel 1993 la storia è stata trasposta sul grande schermo nell’omonimo film, di Bille August.

Incipit del romanzo

Barrabás arrivò in famiglia per via mare, annotò la piccola Clara con la sua delicata calligrafia. Già allora aveva l’abitudine di scrivere le cose importanti e piú tardi, quando rimase muta, scriveva anche le banalità, senza sospettare che, cinquant’anni dopo, i suoi quaderni mi sarebbero serviti per riscattare la memoria del passato, e per sopravvivere al mio stesso terrore. Il giorno in cui arrivò Barrabás era Giovedí Santo. Stava in una gabbia lercia, coperto dei suoi stessi escrementi e della sua stessa orina, con uno sguardo smarrito di prigioniero miserabile e indifeso, ma già si intuiva – dal portamento regale della sua testa e dalla dimensione del suo scheletro – il gigante leggendario che sarebbe diventato. Era quello un giorno noioso e autunnale, che in nulla faceva presagire gli eventi che la bimba scrisse perché fossero ricordati e che accaddero durante la messa delle dodici, nella parrocchia di San Sebastián, alla quale assistette con tutta la famiglia.

Frase famosa tratta dal libro

La terra è l’unica cosa che rimane quando tutto finisce.

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Cime tempestose, di Emily Brontë: riassunto https://cultura.biografieonline.it/riassunto-cime-tempestose/ https://cultura.biografieonline.it/riassunto-cime-tempestose/#respond Tue, 04 Feb 2025 09:46:08 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=9193 Cime tempestose, il cui titolo originale in inglese è Wuthering Heights, è stato pubblicato per la prima volta nel 1847. Il titolo deriva dal nome di una delle principali ambientazioni del libro, un casale nella brughiera dello Yorkshire in Inghilterra, la cui proprietà originariamente era della famiglia Earnshaw, dove fu cresciuto il protagonista Heathcliff e dove tutta la storia si sviluppa.

Cime tempestose, celebre e famoso romanzo di Emily Bronte
Una copertina del libro Cime tempestose in lingua italiana e una in lingua inglese (Wuthering Heights).

È l’unico romanzo della scrittrice inglese Emily Brontë.

Le critiche iniziali

Alla sua pubblicazione, venne giudicato dai critici letterari del tempo un libro “perverso, brutale, cupo ed immorale”.

A scandalizzare i critici furono soprattutto gli argomenti trattati: un grande e ostacolato amore, la dura critica alla società del periodo, la rigida divisione in classi sociali, con i suoi doveri e i suoi divieti e l’immagine tirannica nella gestione dei sentimenti di coppia.

Inoltre, le critiche si alimentarono per la schiettezza, da parte dell’autrice, nel raccontare i matrimoni di convenienza ed il triangolo amoroso “lui, lei e l’altro”.

I sentimenti forti

Il romanzo è tutto intriso di passioni d’amore e d’odio.

Cime tempestose è un bellissimo libro pieno di coinvolgimento e pathos che mostra apertamente fin dove può arrivare il desiderio di vendetta umana.

La trama descrive ogni emozione in modo così chiaro da coinvolgere il lettore nelle sue pagine.

Il protagonista, Heathcliff, recherà dolore nella vita di tutti coloro che lo circondano, fino ad arrivare sull’orlo della pazzia.

Solo nel finale, stanco di combattere contro tutto e tutti, abbandonerà la sua personale battaglia.

Cime tempestose, un classico senza tempo, uno splendido racconto dello spaccato sulla vita sociale di metà ottocento e sui sentimenti umani.

Un dramma passionale e selvaggio, un libro assolutamente da non perdere.

Cime tempestose: trama e riassunto del libro

Il romanzo Cime tempestose di Emily Brontë narra la storia di Heathcliff e del suo amore per Catherine, spiegando ed analizzando come questa passione, alla fine, possa portare alla distruzione di entrambi.

Difatti il tema centrale del libro è proprio l’effetto distruttivo che il sentimento della gelosia e la sete di vendetta possono avere sugli altri individui.

La storia è raccontata a ritroso da Ellen Dean, o Nelly (la governante della famiglia) che la narra a Mr. Lockwood, il nuovo affittuario di Thrushcross Grange.

L’inizio

Tutto inizia nel 1801, quando Mr. Lockwood, nuovo abitante di Thrushcross Grange ed affittuario di Heathcliff, si reca a Wuthering Heights per conoscere i suoi vicini e gli abitanti del luogo.

Qui rimane subito colpito dalla variegata miscellanea di caratteri dei personaggi che abitano la casa.

Il proprietario signor Heathcliff che mostra d’essere un gentiluomo ma con modi duri e rozzi, non solo nei confronti del suo inquilino ma anche della nuora, la signorina Cathy Linton, di suo nipote, Hareton Earnshaw e dei due domestici, Zillah e Joseph.

Fuori una bufera imperversa e a Mr. Lockwood viene dato il permesso di fermarsi lì per la notte.

Soggiornando in una camera sui cui muri ci sono incisi strani graffiti e spesso ripetuto un nome: Catherine.

Durante la notte Mr. Lockwood vive un agghiacciante episodio: vede lo spettro di una ragazza che bussa sui vetri della sua finestra, chiedendo di entrare.

Terrorizzato, si mette ad urlare ed Heathcliff corre in suo aiuto, allontanandolo dalla stanza ed aprendo la finestra per dare la possibilità allo spirito di entrare.

Seconda parte

Poco tempo dopo, Mr. Lockwood si ammala e durante la lunga e noiosa convalescenza si fa raccontare dalla governante, la signora Ellen Dean (Nelly) la storia della vita del suo affittuario. Nelly comincia a raccontare.

Trent’anni prima, Mr. Earnshaw, il vecchio proprietario della casa, portò in casa un ragazzino di sei anni, forse uno zingaro o un orfano, tornando da uno dei suoi viaggi a Liverpool, adottandolo e dandogli il nome di Heathcliff.

All’inizio i suoi due figli, Hindley e Catherine, non accettarono la convivenza con il nuovo arrivato, ma col tempo Heathcliff riuscì a conquistarsi almeno l’amicizia della ragazza.

Mentre Hindley continuò ad odiarlo in una maniera sempre più forte, roso dalla gelosia nei suoi confronti e dall’idea che lui un domani potesse rubargli l’intera eredità.

Questo obbligò Mr. Earnshaw a mandare il figlio all’università, lontano da casa, per allontanarli l’uno dall’altro. Da lì in poi il legame tra Catherine e Heathcliff si rafforza ed i due finiscono col passare sempre più tempo assieme.

Ma alla morte di Mr. Earnshaw, Hindley torna nella tenuta con la moglie Frances e diventa il padrone di Wuthering Heights ed il capo della famiglia, obbligando Heathcliff ad abbandonare gli studi e a lavorare come bracciante nelle sue terre.

Terza parte

Dopo poco tempo, Catherine viene morsa da un cane rabbioso e obbligata a trasferirsi per cinque settimane nella residenza di Thrushcross Grange, tenuta della ricca famiglia Linton.

Durante questo periodo la ragazza si lega a Edgar, il primogenito. Al suo ritorno a Wuthering Heights, Catherine ritrova un Heathcliff grezzo ed ignorante, per nulla simile all’aspetto raffinato e dalle maniere gentili a cui Edgar e la sua famiglia l’aveva abituata.

Un anno dopo, Catherine si fidanza con Edgar e Heathcliff, sentitosi respinto ed in preda allo sconforto, decide di partire per cercare fortuna.

Dopo tre anni ritorna, ma è un’altra persona, un gentiluomo borghese che porta con sé un’enorme ricchezza. Catherine e Edgar intanto si sono sposati.

Da qui ha inizio la grande vendetta di Heathcliff: prima decide di liberarsi della figura di Hindley, incoraggiandolo verso la sua dipendenza dall’alcol e dal gioco d’azzardo, al punto che ormai, indebitatosi incredibilmente, viene obbligato a chiedere aiuto a Heathcliff, che coglie la palla al balzo accettando di coprire l’ipoteca della residenza di Wuthering Heights.

Quarta parte

Poi, venuto a sapere che la cognata di Catherine, Isabelle, nutre un sentimento nei suoi confronti, decide di iniziare una relazione con lei anche se non prova nessun sentimento nei confronti della ragazza.

La sposa ma subito dopo le dichiara apertamente di stare con lei solo per volersi vendicare di ciò che suo fratello Edgar aveva fatto a lui, iniziando a maltrattarla e facendola continuamente soffrire.

Catherine, che comunque rimane sempre legata sentimentalmente a Heathcliff, si ammala gravemente di un dolore più psichico che fisico che la porta ad essere sempre follemente irascibile ed intrattabile.

Rimane incinta ma durante il parto muore, dando alla luce una bambina che viene chiamata con il suo stesso nome ma soprannominata Cathy.

Prima di morire però, Catherine e Heathcliff riescono finalmente a dichiararsi in piena sincerità il loro reciproco, infinito ed eterno amore.

Quinta parte

Il romanzo prosegue con un susseguirsi di intricate situazioni: dopo il funerale di Catherine, Isabelle lascia Wutheringh Heights, per partorire, lontano dal malefico Heathcliff, il piccolo Linton che poi darà in affido a suo fratello Edgar.

Hindley muore sei mesi dopo lasciando così a Heathcliff il controllo definitivo di Wutheringh Heights e dopo dodici anni, alla morte di Isabella, prende a vivere con se il figlio Linton.

Nel romanzo, ora compare la figura di Hareton, cugino di Cathy, figlio di Hindley.

Un ragazzo dal carattere irascibile e dai modi brutali che incontra per la prima volta sua cugina poco prima dell’arrivo di Linton a Wuthering Heights.

Da subito suscita in lei sdegno per il suo comportamento rozzo e volgare.

Sesta parte

Anni dopo, Cathy visita nuovamente Wuthering Heights e lì incontra Linton ed Hareton.

La giovane prova subito una simpatia per il primo, nonostante la sua aria malaticcia e debole, mentre continua a nutrire un senso di disprezzo nei confronti del secondo.

Heathcliff decide di favorire in tutti i modi l’unione di suo figlio con Cathy. Subdola mossa per far sì che, un domani, Linton possa diventare proprietario anche della tenuta di Thrushcross Grange, possibilità non tanto remota nel tempo, viste le pessime condizioni di salute di Edgar.

I due giovani allora si sposano forzatamente e poco tempo dopo Edgar muore, seguito a poca distanza anche dal giovane Linton.

A questo punto, Heathcliff diventa così il padrone assoluto di Wuthering Heights e di Thrushcross Grange. Hareton, innamorato ma non corrisposto da Cathy, cerca di cambiare la sua condizione di inferiorità, cominciando ad imparare a leggere e studiare.

Cathy, lentamente si avvicina a lui e dopo poco tempo inizia tra i due un sincero affetto. Heathcliff, a questo punto stanco, decide di non intervenire e confessa a Nelly la sua resa nei confronti dei ragazzi.

Finale

A questo punto del romanzo, per la seconda volta dopo l’inizio, fa la sua comparizione il fantasma di Catherine, che comincia ad essere visto da Heathcliff vagare per la brughiera ed in casa.

Convinto che queste apparizioni siano una richiesta di riavvicinamento da parte di Catherine, si reca al cimitero per dissotterrare il cadavere dell’amata per poterla abbracciare un’ultima volta. Poco dopo viene trovato morto nel suo letto e sepolto a fianco alla sua Catherine.

In chiusura, Cathy e Hareton si sposano ed il romanzo termina con Mr. Lockwood che si reca alle tombe di Catherine e di Heathcliff per dare credito, non confermato, alla superstizione locale che racconta dell’esistenza di due spiriti che tenendosi per mano, vagano per la brughiera.

Cime tempestose al cinema e in tv

1939

Il diretto da William Wyler nel 1939 è forse il più celebre. Gli interpreti sono Merle Oberon (Catherine), Laurence Olivier (Heathcliff), David Niven (Edgar Linton), Flora Robson (Ellen Dean), Donald Crisp (dott. Kenneth), Geraldine Fitzgerald (Isabella Linton) e Leo G. Carroll (Joseph Earnshaw). Il film fu adattato da Charles MacArthur, Ben Hecht e John Huston. Il film fu nominato per l’Academy Award for Best Picture. Il film non rappresenta tutto il romanzo, ma solo metà.

1953

Un adattamento del 1953 per la BBC fu realizzato da Higel Kneale, diretto da Rudolph Cartier e interpretato da Yvonne Mitchell, nel ruolo di Cathy; questa versione non è più presente negli archivi della BBC.

1954

Nel 1954 fu la volta di “Abismos de pasión” di Luis Buñuel: un adattamento più libero, di un romanticismo esasperato fino a sconfinare col surrealismo e un curioso abbinamento musicale con il Tristano e Isotta di Richard Wagner.

1956

Nel 1956 la Rai trasmise un adattamento di “Cime tempestose”, diretto da Mario Landi e interpretato da Massimo Girotti e Anna Maria Ferrero.

1970

Al 1970 risale un nuovo adattamento cinematografico, con Timothy Dalton nei panni di Heathcliff.

1992

Un adattamento cinematografico del 1992 fu il primo a mostrare entrambe le generazioni delle storia, quindi Heathcliff, Cathy, Edgar, e Hindley, come pure i loro figli. Juliette Binoche interpreta due ruoli, Catherine Earnshaw e sua figlia. Ralph Fiennes recita nei panni di Heathcliff.

2004

Nel 2004 la RAI mise in onda una miniserie su Cime tempestose, diretta da Fabrizio Costa, con Alessio Boni nel ruolo di Heathcliff e Anita Caprioli nel ruolo di Catherine.

2009

Del 2009 è la serie Tv con Tom Hardy.

2011

Nel 2011 è uscito nel Regno Unito “Cime tempestose” diretto da Andrea Arnold. Il film è stato presentato alla 68ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia il 9 settembre, festival in cui ha vinto il Premio Osella per il migliore contributo tecnico. Nel cast, quasi interamente composto da teenager e da ragazzini piuttosto giovani, figura l’attrice inglese Kaya Scodelario, nota soprattutto per il suo ruolo nella serie TV “Skins”, alle prese con la sua prima parte da protagonista in un film (nella parte di Catherine Earnshaw).

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La storia infinita: riassunto del romanzo di Michael Ende https://cultura.biografieonline.it/riassunto-storia-infinita/ https://cultura.biografieonline.it/riassunto-storia-infinita/#respond Fri, 20 Dec 2024 14:41:53 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=14177 Il libro più celebre dell’autore tedesco Michael Ende è “La storia infinita” (titolo originale: Die unendliche Geschichte), pubblicato nel 1979. A rendere ancor più celebre il romanzo è stato il film di Wolfgang Petersen del 1984.

L’opera è ambientata a Fantàsia. È un mondo fantastico continuamente minacciato dall’espansione di una forza misteriosa denominata Nulla, che porta alla sparizione di regioni sempre più estese del regno.

A sconfiggere il male ci pensa un giovane guerriero di nome Atreyu che viene incaricato dall’Infanta Imperatrice di trovare una soluzione al problema; ma non è solo. Con lui c’è Bastiano Baldassarre Bucci, un ragazzo che si trova ben presto coinvolto nelle splendide avventure del regno di Fantàsia.

Ai due giovani è affidato il destino dell’Imperatrice e del regno.

La storia infinita - libro - Michael Ende - 1979
La storia infinita“, scritto del 1979, è il libro più celebre di Michael Ende

Incipit

otairauqitnA
ilodnairoC odarroC olraC eralotiT

Questa scritta stava sulla porta a vetri di una botteguccia, ma naturalmente così la si vedeva solo guardando attraverso il vetro dall’interno del locale in penombra.
Fuori era una fredda, grigia giornata novembrina e pioveva a catinelle. Le gocce di pioggia correvano giù lungo il vetro, sopra gli svolazzi delle lettere. Tutto ciò che si riusciva a vedere attraverso il cristallo era un muro macchiato di pioggia dall’altro lato della strada.
D’improvviso la porta venne spalancata con tanta violenza che un piccolo grappolo di campanellini d’ottone sospeso sul battente cominciò a tintinnare tutto eccitato e ci volle un bel po’ prima che si rimettesse tranquillo. […]

Riassunto del romanzo

Prima parte

La vicenda si apre con Bastiano, un bambino orfano di madre e con un padre con il quale non riesce a comunicare. Per fuggire all’ennesimo rimprovero scolastico decide di rifugiarsi nella libreria antiquaria del signor Carlo Corrado Coriandoli.

Qui trova un libro fantastico che sottrae al librario. Il ragazzo si reca poi nella soffitta della scuola e inizia a leggere l’appassionante romanzo dal titolo “La storia infinita”.

Il romanzo racconta le vicende del regno di Fantàsia e della sua sovrana, l’Infanta Imperatrice. Essi sono minacciati dalla inarrestabile avanzata del “Nulla“, che rischia di eliminare completamente il regno con la sua sovrana.

A questo punto, viene convocato in aiuto il giovane Atreyu. Egli si reca presso la Torre d’avorio dai capi del Regno di Fantàsia. Qui viene incaricato di trovare una soluzione al problema che affligge l’Imperatrice e tutta Fantàsia.

Atreyu dovrà affrontare, armato soltanto di un medaglione-talismano fatato per proteggerlo da ogni male, tutte le varie prove e peripezie che troverà sul cammino.

Atreyu attraversa Fantàsia e parla con tutti i suoi abitanti, tra cui Ygramul, Uyulala e infine Mork.

Il ragazzo si trova a fronteggiare una serie di imprevisti ed ostacoli ma alla fine giunge alla conclusione che l’unica possibilità di salvezza per il regno e la sua Imperatrice è quello di condurre a Fantàsia un essere umano che dia alla sua sovrana un nuovo nome.

Lentamente, Bastiano si lascia sempre più prendere dal libro e dalla sua storia, diventando ben presto il protagonista stesso della vicenda, tanto da rendersi conto di poter influenzare attivamente il proseguimento della vicenda.

Seconda parte

Capisce di essere lui, l’unico in grado di salvare Fantàsia, una città che si sta cancellando inghiottita dal Nulla. Ma inizialmente non si mette in gioco, pensando di non essere all’altezza del compito.

A questo punto, la regina è costretta a recarsi dal Vecchio della Montagna Vagante, colui che scrive ogni cosa che accade nel regno di Fantasia, in modo da convincere Bastiano ad intervenire per salvare il suo regno.

Il ragazzo, sfogliando le pagine, si accorge che l’Imperatrice ed il Vecchio della montagna iniziano a parlare di lui e del fatto che aveva sottratto il libro alla libreria. Capisce così di essere realmente l’unico che può salvare il regno di Fantàsia.

Bastiano allora decide di pronunciare finalmente il nome che ha scelto per l’Imperatrice e che aveva pensato da tempo ovvero: “Fiordiluna“.

Il ragazzo, subito dopo, viene risucchiato dal libro e catapultato a Fantàsia. Qui l’Infanta Imperatrice lo incarica di ricreare il regno fatato che ormai era ridotto solo ad un granello di sabbia.

Con l’amuleto fatato, che riceve in dono dall’imperatrice, Bastiano inizia la sua avventura a Fantàsia e il suo compito è quello di ricreare il regno attraverso i suoi desideri.

Tra strane creature e avventure emozionanti il ragazzo perde l’atteggiamento goffo e timido che aveva, trasformandosi in un giovane coraggioso che riesce a realizzare i propri desideri e quelli altrui. Solo Atreyu e Fucur si rendono presto conto che, ad ogni desiderio che esprime l’amico, perde un ricordo legato alla sua vita da umano. Se il ragazzo dovesse finire i suoi ricordi non potrà più esprimere desideri, rimanendo intrappolato nel regno di Fantàsia per sempre.

Finale del romanzo

Alla fine, infatti, Bastiano ricorda solo il proprio nome ed il ragazzo, con l’aiuto dell’amico Atreyu, accede alle Acque della Vita dove si immerge e così riesce a ritrovarsi ancora una volta nella soffitta della scuola e ritornare a casa per poter riabbracciare il padre.

Il suo compito invece verrà portato a termine dall’amico Atreyu ed il regno di Fantàsia sarà salvo. A quel punto Bastiano si reca nella biblioteca per restituire il libro e racconta tutta la storia al librario che gli confessa che anche lui, tempo addietro, era entrato nel regno di Fantàsia e aveva dato un nuovo nome all’Imperatrice.

Il romanzo si chiude con il libraio Coriandoli che guarda Bastiano dicendogli che lui è uno di quelli che indicherà a molti altri ragazzi la strada per il regno di Fantàsia.

La storia infinita
La storia infinita, poster del film

“La storia infinita” al cinema

Il libro ottenne un grande successo di pubblico e di critica tanto da essere stato tradotto in ben più di quaranta lingue. Oggi è considerato uno tra i più influenti romanzi classici della letteratura rivolto ai ragazzi.

Numerose sono state le trasposizioni cinematografiche e televisive ispirate al libro di Michael Ende.

Quella più significativa è il celebre lungometraggio “La storia infinita” di Wolfgang Petersen del 1984. Il film ha avuto due seguiti nel 1990 con la “Storia infinita 2” e, nel 1994, con la “Storia infinita 3”.

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Le lupe, libro di di Pierre Boileau e Thomas Narcejac. Un romanzo noir senza tempo https://cultura.biografieonline.it/le-lupe-libro-recensione/ https://cultura.biografieonline.it/le-lupe-libro-recensione/#respond Mon, 16 Dec 2024 13:19:27 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=42494 Le lupe è un romanzo noir scritto da Pierre Boileau e Thomas Narcejac.

È stato pubblicato da Adelphi nel 2024, ma la prima edizione risale al 1955.

È un romanzo senza tempo: scopriamo assieme perché.

Le lupe
Le lupe: copertina del libro

Trama e commento al romanzo

La guerra è al culmine e due uomini, Bernard e Gervais, stanno scappando verso un luogo sicuro.

Una casa dove possono riposarsi e non pensare più a quello che hanno vissuto li sta aspettando a Lione, dove due donne si prenderanno cura di loro.

Ma qualcosa va storto e solo Gervais raggiunge la casa rifugio.

Tuttavia, non può presentarsi con la sua vera identità, deve invece assumere l’identità di Bernard.

Da quel momento inizia una sorta di gioco di equivoci, trappole, minacce velate, azioni mal interpretate.

Gervais e le due donne che lo ospitano tendono una tela sofisticata e complessa dove è facile perdersi. E dove si rischia la vita.

Soprattutto quando arriva una terza donna, la sorella di Bernard, la quale non vuole perdere l’eredità di venti milioni di franchi di cui avrebbe goduto il fratello e per questo vuole giocare una partita ancora più pericolosa.

Commento

“Le lupe” è un romanzo in cui ciò che sembra non è. E dove quello che i personaggi interpretano è sempre qualcosa di diverso da ciò che pensiamo.

Proprio per questo gioco di scacchi, di equivoci, di trappole, il romanzo di due maestri del noir francese ascende ad un livello narrativo molto interessante.

Perché dall’inizio fino ad un finale inaspettato, la tensione rimane sottesa e tesa come un filo di ferro.

La sentiamo man mano che la trama ci porta verso una spirale di dubbi e di eventi inaspettati.

Chi sta intrappolando chi?

Gervais sembra all’inizio comandare il gioco ma poi non ne siamo più sicuri e chi sembra più debole si rivela invece molto più forte e diabolico.

In questo gioco dai volti sconosciuti, in cui dobbiamo indovinare il colpevole, siamo solo certi che la verità rimarrà nascosta fino alla fine.

Leggere un noir come questo è un’esperienza che non ha tempo.

Ne sono stati scritti molti di romanzi gialli da quando questo libro è stato pubblicato più di settant’anni fa ma questo, come il buon vino, è invecchiato molto bene.

Consigliato.

Voto: 8

Dati sintetici

Titolo: Le lupe

Autori: Pierre Boileau, Thomas Narcejac

Traduzione: Lorenza Di Lella, Francesca Scala

Edizione: 2024, 2ª ediz., pp. 179

ISBN: 9788845939013

Su Amazon: https://amzn.to/3P09TN8

Le lupe: incipit del libro

«Dài, che ce l’abbiamo fatta» disse Bernard.

Le ruote del vagone sussultavano sugli scambi; i tramezzi di legno stridevano; le protuberanze del sacco di patate a cui ero appoggiato — da chissà quante ore — mi si conficcavano sempre più a fondo nelle costole, nelle reni; la corrente d’aria che penetrava dalle fenditure del tetto sapeva di umidità e del vapore grasso delle macchine sotto pressione che sentivamo sbuffare di tanto in tanto nella direzione contraria alla nostra, in mezzo a un gran cozzare di respingenti. Mi alzai anch’io, con il corpo intorpidito da far spavento; uno scossone mi fece ricadere sui sacchi, ma la mano possente di Bernard mi rimise in piedi.

«Guarda» gridò. «È La Guillotière».

«La Guillotière, come no…».

«È La Guillotière, ti dico!».

Avvicinai la faccia alla feritoia ma riuscii a vedere soltanto la sagoma di qualche vagone, livide nuvole di fumo e le lucine rosse e verdi dei semafori. Bernard avvicinò la testa alla mia.

«Tutto bene?… Non sei troppo stanco?».

«Sono sfinito».

«Ti aiuterò io».

«No».

«Casa di Hélène non è lontana».

«Non importa».

«Gervais, amico mio, non fare l’idiota».

«Ci ho pensato» dissi. «Non voglio più esserti d’impiccio. Salirò su un altro treno diretto a Sud, a Marsiglia, a Tolone, un posto qualsiasi… In un modo o nell’altro me la caverò».

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Pasto Nudo, romanzo di William S. Burroughs (riassunto) https://cultura.biografieonline.it/pasto-nudo/ https://cultura.biografieonline.it/pasto-nudo/#comments Mon, 11 Nov 2024 14:51:51 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=19233 Un capolavoro assoluto realizzato dallo scrittore e saggista statunitense William S. Burroughs è “Pasto Nudo“. Il romanzo fu pubblicato nel 1959 a Parigi dalla Olympia Press. In seguito ne seguì un’altra edizione statunitense pubblicata da Grove Press, nel 1962. In ultimo, nel 2002, grazie al prezioso contributo degli scrittori James Grauerholz e Barry Miles, il testo “Pasto Nudo” venne risistemato. Vennero aggiunti brani che fino allora risultavano mancanti.

Pasto Nudo - libro - riassunto
Pasto Nudo (Naked Lunch). Prima edizione: 1959; prima edizione italiana: 1964.

Appunti dall’inferno

Inizialmente, il libro di Burroughs fu oggetto di un importante processo per oscenità e di innumerevoli censure. Dapprima, venne riconosciuto solo come un ritratto dall’inferno. Poi fortunatamente gli editori vinsero la causa a Boston e il romanzo, nel 1962, venne pubblicato anche negli USA.

Pasto Nudo viene definito una raccolta di appunti dall’inferno, che rimarrà impresso nelle nostri menti. Lo scrittore si sofferma sul tema della “Malattia”, quello della tossicodipendenza, che non lascia inizialmente scampo al protagonista del romanzo. Il protagonista è il suo Doppio Lee, che vive in un clima di sconforto, di indifferenza e di solitudine.

Il romanzo è autobiografico perché anche lo stesso autore fu afflitto da questo problema per ben quindici lunghi anni. Al termine di questo “inferno”, riordinò i bozzetti definiti da lui stesso “deliranti”. Infine li pubblicò in un romanzo dal senso compiuto.

William Burroughs
William Burroughs

Nel libro, Burroughs dispone i capitoli in maniera disordinata.

Segue solamente la libera rappresentazione dei pensieri di una persona, così come compaiono nella mente (ovvero il flusso di coscienza).

Adotta molto spesso una brusca interruzione dei passaggi.

Il libro non è certo caratterizzato da forme di sentimentalismo.

E l’humor americano usato dalla scrittore è spesso molto duro e pungente.

Il titolo

Il titolo del romanzo, “Pasto Nudo”, gli fu suggerito dal suo amico scrittore e poeta statunitense Jack Kerouac, considerato uno dei maggiori e più importanti scrittori statunitensi del XX secolo. Con il titolo “Pasto Nudo”, si vuole indicare l’istante, raggelato, in cui si vede quello che c’è sulla punta della forchetta.

Sento sul collo il fiato caldo della Legge, li sento che fanno le loro mosse, piazzano pupe diaboliche come informatori e canticchiano davanti al cucchiaino e al contagocce che butto via alla fermata di Washington Square, salto un cancelletto girevole, scendo a precipizio due rampe di scale di ferro, prendo la metropolitana in direzione uptown… (INCIPIT)

Riassunto di “Pasto Nudo”

Prima parte

Il libro narra delle vicende e della vita di un tossicodipendente che vive la sua vita tra il bisogno di dipendenza dalla droga e il continuo sfuggire da poliziotti e spacciatori. Nella prima parte del romanzo, viene descritto il mondo sommerso di Lee, il Doppio dello scrittore. Egli trascorre le sue giornate in preda ai sintomi di astinenza dall’eroina e il desiderio di fuga tra USA, Messico e l’Interzona, ovvero Tangeri. Vengono così narrate le sue deliranti esperienze visionarie.

Lo scrittore, nel libro, ci offre un ritratto diverso della società americana di fine anni Cinquanta, fatta di casa e famiglia e buoni propositi e ci presenta, in questo caso, uno spaccato dell’America all’acido fenico e assoggettata dalla volontà dello Stato.

In questo particolare contesto, anche gli altri protagonisti del libro si inseriscono in un clima diverso rispetto a quello della classica America anni Cinquanta. Risultano tutti soppressi, emarginati e inquadrati in una cospirazione di più ampio respiro. Tale cospirazione coinvolge in modo significativo tutti gli ambienti della politica, della medicina, arrivando perfino al terrorismo internazionale.

Seconda parte

Nella seconda parte del libro, invece, l’autore si sofferma sulla figura chiave del Dottor Benwey. Egli è a capo del Centro di Ricondizionamento nella Repubblica della Libertà, luogo caratterizzato da persone deviate come tossicodipendenti e criminali. L’uomo viene descritto come un personaggio manipolatore e coordinatore di sistemi, di simboli. E’ uno scienziato esperto di tutti gli aspetti dell’interrogatorio, del lavaggio del cervello e del controllo.

Lo scienziato, infatti, utilizza le proprie competenze per la creazione di sistemi di controllo della personalità più efficaci ma che, alla fine, non riescono a risolvere i reali problemi dei protagonisti.

Anche Tangeri, la città in sui si svolgono gli altri avvenimenti, è condizionata da una sorta di controllori che manipolano il muoversi dei loro bisogni fisici per accrescere solamente il proprio potere. Il messaggio che passa è che l’umanità è in parte succube di tale situazione. La colpa è attribuibile in parte ad una società sbagliata.

Temi trattati

Tra i temi fondamentali descritti da Burroughs troviamo, oltre quello della tossicodipendenza, quello relativo al controllo delle menti che lo Stato compie di sovente sugli individui e quello relativo all’uso della telepatia come unico mezzo e salvezza per sfuggire e superare questa particolare situazione.

Commento all’opera

Il libro, con il tempo, ottenne un notevole successo tanto che furono numerose le traduzioni del romanzo. Fu perfino realizzato un film omonimo dal titolo: “Il Pasto Nudo”, nel 1991. A realizzarlo fu il regista e produttore cinematografico David Cronenberg con la straordinaria partecipazione di Julian Sands, Peter Weller, Ian Holm, Judy Davis. Sontuoso.

Non dimentichiamo inoltre che il fumettista italiano Gianluca Lerici ha realizzato l’adattamento a fumetti ispirandosi al libro “Pasto nudo” di William S. Burroughs per la Shake Edizioni.

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La metamorfosi, opera di Kafka: riassunto e interpretazione https://cultura.biografieonline.it/kafka-la-metamorfosi/ https://cultura.biografieonline.it/kafka-la-metamorfosi/#comments Sun, 10 Nov 2024 20:20:29 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=8567 La metamorfosi è il romanzo più noto di Franz Kafka. Venne pubblicato nel 1915 a Lipsia. Il titolo originale è Die Verwandlung. Il romanzo fu inizialmente pensato – e in parte scritto – nel 1912 mentre Kafka stava lavorando a quello che sarebbe stato America. Questo romanzo incompiuto inizialmente aveva il titolo de Il disperso.

La Metamorfosi Kafka
Kafka: La Metamorfosi (1915), illustrazione

La metamorfosi: riassunto e trama

Prima parte

Il protagonista

Gregor Samsa è un commesso viaggiatore ligio al dovere e dedito alla famiglia. Vive nella casa dei suoi genitori, dove risiede anche la sorella. E’ lui che provvede ai bisogni economi di tutti, per questo il suo lavoro è fondamentale. Ogni mattina si sveglia prestissimo per prendere il treno e iniziare la sua giornata di lavoro. Ma quel mattino, in cui inizia la narrazione, gli è impossibile alzarsi dal letto, perché si è trasformato in uno scarafaggio.

Lo scarafaggio

Le proporzioni sono quelle di uno scarafaggio gigantesco, disteso sul letto e che agita le zampette. E’ lui, perché ha mantenuto la coscienza di sé, ma contemporaneamente non è più se stesso, perché anche la voce, oltre al corpo, ha assunto le sembianze di un insetto.

È tardi, sono le sette passate e Gregor non si è ancora alzato; non può farlo perché gli è impossibile girarsi sulle zampe. I suoi genitori e la sorella nel frattempo si sono svegliati e cominciano a preoccuparsi del fatto che Gregor non va al lavoro. Lo chiamano e lui, sforzandosi di parlare con una voce semi umana, cerca di tranquillizzarli.

Nel frattempo, visto che un fattorino doveva aspettarlo in stazione e non lo ha visto arrivare, l’azienda ha mandato il procuratore a controllare il suo stato di salute. Gregor cerca di alzarsi dal letto ma il suo nuovo corpo gli impedisce movimenti repentini e mentre i genitori intrattengono il procuratore che inizia a spazientirsi, Gregor balza dal letto cadendo pesantemente a terra. Cerca di rassicurare tutti quanti, aggiungendo che presto uscirà dalla stanza ma la sua voce somiglia più a quella di un animale che a quella di un essere umano.

Il procuratore si irrita, ritiene di essere preso in giro e avverte Gregor che se continua su questa strada sarà licenziato. Inoltre si lamenta con i suoi genitori del rendimento scarso sul lavoro di Gregor, affermando che negli ultimi mesi è peggiorato nel rendimento professionale. A questo punto Gregor, con uno sforzo immenso, riesce ad aprire la porta con ciò che non è più la sua bocca.

Seconda parte

Il procuratore sopraffatto dall’orrore scappa dalla casa precipitandosi giù per le scale. La madre, vedendo in che cosa il figlio si è trasformato, sviene mentre il padre lo scaccia indietro colpendolo con un giornale. La porta della stanza viene chiusa. Gregor è esausto e si addormenta. Quando si sveglia trova del latte vicino al letto ma non riesce a berlo, i suoi gusti sono cambiati.

Nei giorni seguenti scopre il movimento e decide di nascondersi sotto al divano, così da permettere alla sorella di portargli del cibo più appropriato e di pulire la stanza.

Le giornate di Gregor

Gregor passa le sue giornate ascoltando i discorsi dei familiari che sono sempre più cupi a causa dei problemi economici che lo stato di Gregor ha aggravato.

Le sue giornate passano senza che possa uscire dalla stanza; può vedere, però, nascosto sotto il divano, la sorella che gli porta da mangiare. Scorrazza anche per la stanza, arrampicandosi sui muri per provare le sue nuove abilità.

Grete, la sorella, pensa allora che sia una buona idea togliere alcuni mobili per lasciargli lo spazio necessario per spostarsi. Un giorno, però, Gregor vede la madre prendere un quadro che a lui interessa particolarmente, esce quindi dal divano e quando la madre lo vede grida terrorizzata e fugge dalla stanza. Gregor la insegue e il padre vedendo il figlio-insetto scorrazzare per la casa, gli tira una mela che va a conficcarsi nella sua schiena-corazza.

Gregor ferito torna nella sua stanza e rimane bloccato per diverse settimane, mentre la mela marcisce nella sua schiena.

I giorni passano e la situazione per Gregor si fa sempre più difficile.

I genitori nel frattempo hanno sub-affittato l’appartamento; una sera Grete decide di suonare il violino per i nuovi inquilini.

Gregor esce dalla stanza, perché la porta è rimasta aperta. Appena viene visto, il padre lo ricaccia in camera, ma i nuovi inquilini, terrorizzati e scioccati dalla visione dell’insetto, decidono di andarsene senza pagare l’affitto.

La decisione della famiglia

A questo punto Grete è costretta a trovarsi un nuovo impiego e Gregor rimane solo, abbandonato a se stesso. Il padre, che lo odia, mentre la madre lo teme, decide che è necessario sbarazzarsi del figlio-scarafaggio, perché sarà sempre più un ostacolo alla loro vita e gli impedirà di rialzarsi dal collasso economico in cui sono precipitati.

La metamorfosi: il finale

Gregor dopo aver sentito la discussione della sua famiglia sul suo futuro, capisce di essere un peso inutile e di non avere più alcuna speranza di essere protetto e aiutato dai suoi. Si lascia quindi andare verso un declino inesorabile: non mangia più fino a perdere le forze e a morire. La sua famiglia, dopo aver scoperto la carcassa, si sbarazza di Gregor e comincia una nuova vita. Si trasferiscono, quindi, in un appartamento più piccolo e iniziano a sperare di poter maritare la figlia.

Foto di Franz Kafka
Franz Kafka

Interpretazione

Come tutti i capolavori anche La metamorfosi di Kafka si presta a diverse interpretazioni.

La prima e più spontanea riguarda il tema del diverso: colui che viene emarginato in famiglia e in società per il suo aspetto, le sue idee, il suo comportamento e anche le sue scelte.

È probabile che in questo caso Kafka volesse esprimere i suoi conflitti famigliari che da sempre hanno reso il suo rapporto con l’istituzione famigliare difficile e complesso.

Al di là di questo, il romanzo ha forti venature di ironico sarcasmo. Poche volte esse sono state prese in considerazione perché si è preferito considerarle espressione del romanzo tragico che travolge ogni altra considerazione.

Tuttavia, se si legge con attenzione la prima parte, si nota come la situazione fisica del protagonista lo porti, implicitamente, ad ironizzare su se stesso. Anche se in seguito verrà annichilito dall’egoismo e dalla crudeltà di suo padre e dalla debolezza di sua madre.

Interessante è anche approfondire il modo in cui i famigliari cambiano atteggiamento nei confronti del figlio. Egli finché lavora accettando il suo ruolo sociale è considerato con rispetto e ammirazione dai genitori. Ma quando diventa un peso, il suo ruolo viene ribaltato. Quasi con sollievo i suoi genitori e la sorella ne apprendono la morte.

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Il Rosso e il Nero di Stendhal: riassunto e analisi approfondita del capolavoro https://cultura.biografieonline.it/riassunto-il-rosso-e-il-nero/ https://cultura.biografieonline.it/riassunto-il-rosso-e-il-nero/#respond Wed, 18 Sep 2024 15:22:08 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=10019 Romanzo dello scrittore francese Stendhal, “Il rosso e il nero” reca come data della prima stampa 1831 ma in realtà fu redatto e completato nel 1830. Lo scrittore fu uno dei maggiori rappresentanti del romanzo francese del XIX secolo. È ricordato per essere profondamente romantico ma anche altrettanto critico: infatti i suoi romanzi sono pieni di aspra analisi dei personaggi.

Egli è infatti considerato l’iniziatore del romanzo in senso moderno, ma fu quasi ignorato dai suoi contemporanei.

Il rosso e il nero - copertina
Stendhal: Il rosso e il nero. Una copertina italiana e una riproduzione fotografica della prima edizione francese, del 1831.

Il rosso e il nero (titolo francese originale: Le Rouge et Le noir), è il secondo romanzo di Stendhal (pseudonimo di Henri Beyle) e prende spunto proprio da una storia vera: la condanna a morte di un figlio di un maniscalco dopo aver assassinato l’amante, una vicenda molto nota della Francia del tempo.

Con questo romanzo, l’autore cerca di dipingere uno spaccato della società francese a seguito delle rivoluzioni del 1830 e quindi dell’età post napoleonica.

Il rosso e il nero: riassunto

La storia narrata è quella del giovane Julien Sorel, un ragazzo molto ambizioso e studioso, che ammira Napoleone Bonaparte.

Diventato precettore a casa del sindaco della sua città, Monsieur Renal, il giovane Julien aspira a diventare l’amante di sua moglie Madame de Renal, ma i due si innamorano dando inizio ad una chiacchierata storia. Le voci iniziano a diffondersi in paese e per questo il giovane sceglie di entrare in seminario.

La sua ambizione però ancora non si placa perché anche qui riesce ad entrare in un giro di potenti amicizie e ad andare a Parigi come segretario del marchese de la Mole. Qui conduce una vita mondana e si innamora della figlia del marchese, Mathilde. I due riescono a stare insieme e la ragazza aspetta anche un bambino. Il marchese non è molto contento ma accetta comunque di far sposare i due giovani.

Prima del matrimonio arriva una lettera di Madame de Renal, la prima amante di Julien per informare il marchese che Julien è un truffatore, ovviamente per vendetta personale. Il marchese crede a queste cattiverie e quindi annulla il matrimonio.

Julien Sorel per vendetta torna nel suo paese e ferisce Madame de Renal con un colpo di pistola. Per questo è condannato alla ghigliottina; alla sua morte Mathilde recupera la testa e la bacia. Madame de Renal morirà di colera pochi giorni dopo.

Commento e breve analisi

Il romanzo Il rosso e il nero, vuole illustrare la Francia del tempo con un tocco di intensità e romanticismo per la descrizione dei personaggi. Importante è il titolo col suo simbolismo.

Il rosso evoca il colore del sangue. Mentre il nero evoca il colore della morte. C’ anche la contrapposizione tra il colore della rivoluzione francese (rosso) e quello del clero (nero).

Tutte le azioni dei personaggi vengono analizzate, soprattutto l’ambizione del protagonista. Resta così a noi un’opera ricca di forze fatali e di passione.

Analisi approfondita per punti

Chi è il protagonista?
Il protagonista è Julien Sorel, un ragazzo povero ma molto intelligente. Julien sogna di diventare importante e ricco, anche se proviene da una famiglia umile. È affascinato da due cose:

Il rosso
Rappresenta la carriera militare e l’eroismo di Napoleone.

Il nero
Simboleggia la carriera ecclesiastica (cioè diventare prete). 

Cosa succede nella storia?

L’inizio della scalata
Julien diventa precettore (insegnante privato) nella casa del sindaco de Rênal.
Qui, inizia una relazione segreta con la signora de Rênal.

Il seminario
Dopo essere stato scoperto, Julien va in seminario per diventare prete. Qui impara a essere furbo e a fingere per ottenere ciò che vuole.

Parigi
Julien diventa segretario del marchese de La Mole a Parigi. Si innamora di Mathilde, la figlia del marchese, e lei rimane incinta.
La vendetta: Quando tutto sembra andare bene, Julien riceve una lettera della signora de Rênal che lo descrive come un imbroglione. Furioso, Julien torna al paese e le spara, ferendola.

Il processo e la fine
Julien viene arrestato e condannato a morte. In prigione, capisce di amare veramente solo la signora de Rênal e accetta il suo destino.

I temi principali del libro

Ambizione
Julien vuole a tutti i costi diventare importante nella società.

Ipocrisia
Il libro mostra come molte persone fingono di essere ciò che non sono per ottenere vantaggi.

Amore
Julien ha relazioni con due donne molto diverse tra loro, la signora de Rênal e Mathilde.

Conflitto di classe
Il libro mostra le differenze tra ricchi e poveri nella Francia dell’epoca.

Perché questo libro è importante?

Critica la società
Stendhal usa la storia di Julien per criticare la società francese del suo tempo, mostrando come fosse piena di ingiustizie e falsità.

Psicologia dei personaggi
L’autore descrive molto bene i pensieri e i sentimenti dei personaggi, facendoli sembrare reali.

Realismo
Il libro racconta una storia che sembra vera, mostrando la vita quotidiana dell’epoca in modo realistico.

Stile innovativo
Stendhal usa uno stile di scrittura diretto e moderno per la sua epoca, che influenzerà molti scrittori successivi.

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Madame Bovary: riassunto e analisi del romanzo di Flaubert https://cultura.biografieonline.it/riassunto-madame-bovary/ https://cultura.biografieonline.it/riassunto-madame-bovary/#comments Mon, 09 Sep 2024 09:11:18 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=10519 Gustave Flaubert è l’autore del celebre romanzo Madame Bovary, tradotto in italiano con il titolo La signora Bovary. Per il suo romanzo, l’autore trae spunto dalle vicende realmente accadute ad una giovane donna di provincia, Delphine Delamare, del cui suicidio ne parlò la stampa nel 1848. Nel romanzo, l’autore mette in risalto l’ipocrisia della società e la sua decadenza; messo subito sotto inchiesta per oltraggio alla morale dell’epoca, è senza dubbio un romanzo realista e rivoluzionario.

Madame Bovary
Madame Bovary

Un infinito di passioni può concentrarsi in un attimo come una folla in un piccolo spazio.

Breve commento introduttivo

L’autore Gustave Flaubert critica sia la società del suo tempo, che le vite dei suoi personaggi.

La narrazione non è invadente ma realistica e permette al lettore di immedesimarsi e di calarsi alla perfezione nei panni dei personaggi principali.

L’autore focalizza la sua attenzione sullo spietato ritratto del microcosmo di provincia, popolato da piccoli uomini, che perseguono solo il proprio utile individuale.

A detta dell’autore, per loro non c’è nessuna via di salvezza né tantomeno di redenzione.

Riassunto e analisi

Prima parte

Il romanzo è incentrato sulla signora Emma Bovary, moglie di un ufficiale sanitario, che, stanca della noiosa vita di provincia, si dà all’adulterio ed inizia a vivere socialmente in modo esagerato e al di sopra dei suoi mezzi.

La vita della Signora Bovary non è un caso a sé, perché tutt’oggi all’interno della nostra società, molte persone si sentono come lei, vorrebbero essere qualcun altro, per poter avere l’illusione di cambiare vita. Il lettore si immedesima con la protagonista principale e ne segue tutte le varie vicissitudini amorose. Madame Bovary proietta i suoi castelli immaginari nella mediocre e provinciale realtà quotidiana.

La protagonista del romanzo risulta essere sempre più insoddisfatta, poiché le sue fantasie, che trascendono la sua vita, non potranno mai evidentemente realizzarsi. I sentimenti dei personaggi vengono enfatizzati dall’autore solo attraverso una continua progressione di percezioni corporee e sensoriali.

Il libro narra le vicende di una bella ragazza di campagna, Emma Rouault, che accetta di buon grado di sposarsi con Charles Bovary, ufficiale sanitario rimasto vedono in giovane età.

Emma si rivela sin da subito una donna colma di desideri di lusso, vagheggiamenti e romanticherie che provengono dalla sua lettura dei romanzi rosa.

Il marito vive con lei felice, ma lei lo trova segretamente debole e rozzo: odia lui, i suoi familiari, i suoi modi di fare e di vivere.

La donna pensa che la nascita di un figlio maschio porterà beneficio al loro matrimonio. Ma quando partorisce una figlia femmina, la donna ricade nell’ansia e si risente persa e smarrita. Il marito cerca di venirle incontro facendola trasferire dal villaggio di Tostes a quello di Yonville. Ma Madame Bovary trova la vita di provincia molto deprimente e noiosa.

Seconda parte

Per cercare di uscire da questa situazione, Emma cede al corteggiamento di un giovane studente di giurisprudenza, Léon Dupuis, che sembra condividere con lei il gusto per le “cose più belle della vita”.

Quando l’uomo parte alla volta di Parigi per trasferirsi, Emma inizia ad intrattenere una relazione amorosa con un ricco proprietario terriero, monsieur Rodolphe Boulanger.

Emma vorrebbe fuggire con Rodolphe ma lui non se la sente di abbandonare tutta la sua vita per scappare con lei e, seppur avendo deciso di farlo, la sera prima del giorno fatidico, decide di non partire con lei e lascia una sua ultima lettera d’addio sul fondo di un cesto di albicocche.

La protagonista, a questo punto, rimane talmente scossa dall’accaduto che cade in un periodo di malattia fisica ma soprattutto psichica. Si chiude completamente in se stessa e cerca rifugio perfino nella religione. Ma è solo un periodo passeggero e momentaneo.

Madame Bovary, mentre si trova ad assistere all’opera a Roan con il marito Charles, rincontra di nuovo Lèon.

A quel punto di nuovo scocca la scintilla, cede nuovamente alla passione amorosa ed inizia a frequentare il giovane ogni settimana, il giovedì.

Usa come scusa nei confronti del marito, quella di andare a prendere lezioni di pianoforte. Ma presto viene riconosciuta in città e, se non bastasse, il marito scopre, incontrando l’ipotetica sua maestra di pianoforte, che Emma non frequenta nessuna lezione.

Di questa situazione ingarbugliata ne approfitta Lheureux, merciaio ed usuraio che avendola riconosciuta in compagnia di Léon, la inganna facendole firmare delle cambiali.

Il tempo passa ed il debito di Emma nei confronti dell’usuraio arriva alla notevole somma di 8.000 franchi.

Finale

A questo punto, Lheureux le fa mandare un’ingiunzione del tribunale che prevede il pignoramento dei beni per la cifra dovuta.

Emma inizia a chiedere aiuto a tutti, arrivando anche prostituirsi, senza però riuscire a risolvere il problema.

In preda alla disperazione si fa dare da un farmacista dell’arsenico e, stanca di tutto e tutti, decide di berlo per porre fine alla sua vita, scrivendo prima una lettera d’addio a Charles. Dopo la morte di Emma, il marito per un lungo periodo vive nel ricordo nostalgico di lei, fino a che un giorno scopre per caso tutte le lettere d’amore che Rodolphe e Léon avevano scritto a sua moglie.

Quasi impazzito dal dolore decide di lasciarsi andare ed incomincia a bere. Un giorno, la figlia lo trova morto seduto su di una panchina, con in mano una ciocca di capelli di Emma, Madame Bovary.

Madame Bovary (1856)
Madame Bovary, celebre romanzo di Gusttave Flaubert del 1856

Al cinema e oltre

Il romanzo, nonostante tutte le critiche avute per oltraggio alla morale, fu adattato per il grande schermo la prima volta nel 1933 da Jean Renoir, poi giunse la Madame Bovary cinematografica del 1949 di Vincente Minnelli, quella del 1969 dal titolo “I peccati di Madame Bovary” di Hans Schott-Schöbinger, con Edwige Fenech, fino all’ultimo adattamento, quello del 1991 di Claude Chabrol.

Successivamente, nel 1997, Madame Bovary è stata trasposta in manga dalla Mangaka Yumiko Igarashi.

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Le ballate di Narayama: recensione del romanzo. Un racconto ancestrale in un Giappone arcaico https://cultura.biografieonline.it/ballate-narayama-recensione-libro/ https://cultura.biografieonline.it/ballate-narayama-recensione-libro/#respond Thu, 22 Aug 2024 09:09:12 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=42325 Il giapponese Fukazawa Shichirō (29 gennaio 1914 – 18 agosto 1987) è l’autore del romanzo Le ballate di Narayama (titolo originale: Narayama bushikō). Scritto nel 1956, il suo primo romanzo vinse il prestigioso premio Chūō Kōron.

Fukazawa Shichiro
Fukazawa Shichirō

Trama del libro

Orin vive in un villaggio circondato da montagne. Sono cinquant’anni che vive nel suo villaggio, il cui nome è “Il villaggio di fronte” e adesso che ha compiuto settant’anni deve compiere come da tradizione centenaria un pellegrinaggio presso il monte Narayama.

Ma prima di partire, Orin vuole essere sicura che la sua famiglia riuscirà a passare l’inverno e per questo è alla ricerca di una moglie per il suo unico figlio, Tatsuhei.

Lui è rimasto vedovo a causa di un incidente, sua moglie è caduta in un burrone e, adesso, Orin deve occuparsi anche dei quattro nipoti. Ma il tempo del pellegrinaggio si avvicina e quando sarà sul monte incontrerà il dio che lo abita e non tornerà mai più indietro.

Le ballate scandiscono il tempo e le due feste del villaggio determinano la conclusione dell’anno, fra queste la festa del Narayama è quella più importante, dura un solo giorno, ma il villaggio la attende per settimane.

Prima della festa Orin avrà preparato tutto, affinché la sua assenza non pesi sulla famiglia. E quando arriverà il giorno della festa lei sarà pronta a partire e noi la accompagneremo fra monti antichi, valli profonde e stagni ancestrali, verso un destino che non ha ritorno.

Le ballate di Narayama - Libro Adelphi
Le ballate di Narayama – copertina del libro

L’edizione Adelphi è del 2024: il libro su Amazon

Commento

Questo romanzo, Le ballate di Narayama, edito da Adelphi, è un vero gioiello della letteratura giapponese. Contiene una gamma impressionante di sentimenti e incastona in una favola ancestrale tradizioni millenarie.

L’autore del romanzo, Fukazawa Shichirō, quando pubblicò su una rivista Le ballate era un autore sconosciuto in un ambiente letterario chiuso. Subito ebbe un notevole riconoscimento dal pubblico e dalla critica.

Alcuni scrittori lo definirono un capolavoro. E d’altra parte il libro arrivò come un evento inaspettato a scuotere lo stagno della letteratura dell’epoca.

La figura di Orin, la protagonista, una donna anziana che dedicata tutta la sua vita alla famiglia per poi accettare in pace il suo destino, commosse molti lettori, in un contesto in cui la povertà rendeva ancora più debole la vecchiaia.

Oggi il Giappone, uno dei paesi con più persone anziane al mondo, sta cambiando ma in passato questa considerazione verso le persone anziane era diffusa. Ma non è sufficiente, a decretare il successo del libro, un’opinione sociale.

Credo, invece, che il romanzo, intriso di favole e leggende, abbia risvegliato un inconscio collettivo verso ciò che il Giappone può essere stato e soprattutto verso un senso ancestrale del vivere in comunità.

Qualsiasi sia il motivo, questo romanzo breve è un capolavoro da leggere, a mio parere, con l’interesse riservato ai classici.

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Il vecchio e il mare, di Ernest Hemingway: riassunto https://cultura.biografieonline.it/riassunto-il-vecchio-e-il-mare/ https://cultura.biografieonline.it/riassunto-il-vecchio-e-il-mare/#respond Wed, 21 Aug 2024 09:18:18 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=10639 Una delle opere più conosciute e di successo di Ernest Hemingway è il romanzo intitolato Il vecchio e il mare (titolo originale The Old Man and The Sea), pubblicato nel 1952 per la prima volta sulla rivista Life. L’autore, grazie al libro, diviene famoso e riceve il premio Pulitzer nel 1953, mentre l’anno successivo ottiene il premio Nobel per la Letteratura.

Il vecchio e il mare (Ernest Hemingway, 1952)
Il vecchio e il mare: una copertina italiana del romanzo e una copertina della rivista Life del 1952 – Il titolo originale è: The Old Man And The Sea

Si tratta di un romanzo molto intenso, nel quale lo scrittore coniuga tutti gli elementi necessari che possono incuriosire il lettore, tra cui maledizione e magia, solitudine, paura dell’abbandono, amore per la vita e per l’arte della pesca. Una favola da non perdere, per tutti gli amanti della lettura e dei romanzi.

Prefazione

“Il vecchio e il mare” è ambientato nell’isola di Cuba e nell’Oceano Atlantico, zona in cui il protagonista andava abitualmente a pescare. Il lettore si identifica nelle vicissitudini del personaggio principale, il vecchio Santiago, che con molta difficoltà cerca di portare a termine la sua missione.

Santiago è un personaggio che suscita molta tenerezza e, leggendo il romanzo, la tentazione del lettore è quella di volerlo aiutare nel raggiungere a forza il suo intento. Per fortuna, il vecchio Santiago è affiancato da un ragazzo che lo aiuta, Manolin.

Il romanzo di Ernest Hemingway ruota attorno a questi due personaggi.

Il lettore sarà incuriosito dallo loro perfetta sintonia e simbiosi. Tutti e due hanno bisogno l’uno dell’altro ed inoltre la loro cura e la loro dedizione è davvero totale.

Santiago è costantemente identificato con il mare attraverso, per esempio, i suoi occhi blu che ne riflettono la tranquillità e la potenza. Il vecchio si riferisce al mare come ad una donna, la parte complementare alla sua mascolinità di vecchio pescatore.

Incipit del libro

Era un vecchio che pescava da solo su una barca a vela nella Corrente del Golfo ed erano ottantaquattro giorni ormai che non prendeva un pesce. Nei primi quaranta giorni passati senza che prendesse neanche un pesce, i genitori del ragazzo gli avevano detto che il vecchio ormai era decisamente e definitivamente salao, che è la peggior forma di sfortuna, e il ragazzo li aveva ubbiditi andando in un’altra barca che prese tre bei pesci nella prima settimana. Era triste per il ragazzo veder arrivare ogni giorno il vecchio con la barca vuota e scendeva sempre ad aiutarlo a trasportare o le lenze addugliate o la gaffa e la fiocina e la vela serrata all’albero. La vela era rattoppata con sacchi da farina e quand’era serrata pareva la bandiera di una sconfitta perenne.

Riassunto, trama e breve analisi

La storia de “Il vecchio e il mare” sviluppa sulla costa atlantica dell’isola di Cuba in un piccolo villaggio. Il protagonista è Santiago, un anziano pescatore sfortunato, che non riesce a catturare un pesce da ottantaquattro giorni.

Questo periodo così lungo di inattività porta la gente del villaggio a credere che lui sia preda di una maledizione.

Deriso dagli altri pescatori, senza famiglia e con problemi finanziari, Santiago trova un po’ di conforto solo grazie a due figure, un giovane pescatore, Manolin, un tempo suo aiutante, che andava con lui per imparare il mestiere del pescatore ma che poi ciò gli venne impedito dai suoi genitori, visto che credevano all’assurda storia della maledizione.

Questo però non frena il giovane ad aiutare Santiago nelle sue mansioni e a procuragli del cibo per sopravvivere, spinto dall’ammirazione e dalla riconoscenza.

L’altra figura di riferimento è Joe DiMaggio, una star del baseball americano, per la quale Santiago nutre una stima infinita e da cui riesce a prendere sempre il coraggio per andare avanti.

Una mattina come tante altre, il vecchio pescatore parte per la pesca, con le esche preparate da Manolin ed una piccola scorta d’acqua; una volta giunto al largo, inizia la sua attesa di pesca.

La lotta con il marlin

Ben presto alla sua esca abbocca un grosso marlin, pesce di grosse dimensioni, ma vista la grossa stazza del pesce e l’età avanzata di Santiago, non riesce a domarlo e viene così trasportato al largo nell’Oceano.

Inizia tra i due una lunga lotta per la sopravvivenza, basata però sulla lealtà e sul rispetto. Il vecchio, infatti, ammira il pesce per il suo coraggio e la determinazione nel voler liberarsi da quella lenza che lo tiene prigioniero, per vincere questa cruenta lotta e riprendere la libertà.

Il tempo passa inesorabile e la resistenza dei due comincia sempre più a venir meno, fino a quando un ultimo tentativo disperato del pesce di liberarsi non va a buon fine e lo porta alla morte.

Santiago, esausto ma ancora lucido dove ora ritornare alla baia del villaggio, ormai molto distante. Il ritorno, però, è pieno di insidie. Viene attaccato diverse volte dai pescecani, attratti dalla scia di sangue lasciata dal marlin.

Ogni attacco dei pescecani alla sua preda fa sì che man mano venga dilaniata ed il vecchio, dopo averla difesa con tutte le astuzie di pescatore, ormai privo di forze decide di lasciarla inerme in acqua in preda degli squali, continuando a dirigersi verso casa.

Foto di Ernest Hemingway
Una foto di Ernest Hemingway

Finale

I pescecani, alla fine, divorano il suo marlin e ne lasciano solo la carcassa, lasciandogli così solo il simbolo della vittoria e della maledizione sconfitta.

Il giorno seguente la baia era animata da tutte le persone del villaggio che circondavano la barca, che presentava i segni della lotta con gli squali, con accanto una carcassa di un pesce dalle dimensioni enormi.

In una capanna poco distante, il povero pescatore si riposa dalle fatiche dell’impresa ed accanto a lui Manolin lo veglia; in quel momento, il giovane decide di disubbidire ai suoi genitori e sceglie di rincominciare nuovamente e finalmente ad andar per mare a pescare con il vecchio Santiago.

Dopo questa esperienza, il vecchio pescatore stabilisce, forse per la prima volta, una vera fratellanza con le forze incontenibili della natura ed in particolar modo trova dentro di sé il segno e la presenza del proprio coraggio, la vera giustificazione di tutta la sua vita.

La frase finale del libro:

Dormiva ancora bocconi e il ragazzo gli sedeva accanto e lo guardava. Il vecchio sognava i leoni.

Riassunti di libri dello stesso autore:

    1. Per chi suona la campana
    2. Addio alle armi

 

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