Stefano Moraschini, Autore presso Cultura https://cultura.biografieonline.it/author/stefano-moraschini/ Canale del sito Biografieonline.it Sun, 18 May 2025 10:31:57 +0000 it-IT hourly 1 Top 40 Under 40 2025: eccellenza italiana tra i più influenti https://cultura.biografieonline.it/top-40-under-40-2025-bartocci/ https://cultura.biografieonline.it/top-40-under-40-2025-bartocci/#respond Sun, 18 May 2025 10:31:04 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=42576 Sarà la splendida cornice del The St. Regis di Roma ad ospitare a novembre la cerimonia annuale del Premio Business Elite Awards 2025, che incoronerà i giovani manager under 40 più influenti al mondo.

Nella Top 40 Under 40 dei giovani leader europei, che sarà celebrata proprio durante l’evento nella Capitale, c’è il giovane manager food e giornalista Daniele Bartocci, selezionato per leadership, innovazione e impatto economico.

A lui il prestigioso Business Elite Award, evento di rilevanza globale che ogni anno seleziona i migliori manager e professionisti nel mondo del business. Lo scorso anno la cerimonia della Top 40 Under 40 d’Europa si era tenuta in grande stile nella lussuosa location del Four Seasons George V di Parigi.

Oltre al premio Top40 Under 40 2025 ‘Business Elite Awards’, Bartocci ha collezionato numerosi riconoscimenti nel corso degli anni nel mondo food and sport, tra cui food manager dell’anno ai Le Fonti Awards 2023 Innovation&Leadership (Piazza Affari Milano), 100 Eccellenze Italiane 2023 a Montecitorio, insieme a personalità di spicco come Gigi Buffon e Paolo Bonolis. Ma anche i Food and Travel Italia Awards 2022Premio 5 Stelle d’Oro della Cucina Italiana 2024, il premio Parola d’Oro 2025 per la comunicazione responsabile in Campidoglio, il premio Fortunato 2024 al Salone d’Onore del Coni come miglior giornalista giovane, il premio Blog dell’anno 2022, la Top10 Bar Awards 2022 dei migliori ambassador horeca – food e numerosi altri illustri riconoscimenti.

Nei giorni scorsi Bartocci Daniele era stato invitato come giudice al premio Emergente 2025 Monza (da cui sono uscite negli anni oltre 100 nuove stelle Michelin) e nel programma Ben Detto di Rai Isoradio insieme a personalità quali Ettore Prandini (Coldiretti).

La recente inclusione di Bartocci nella classifica Business Elite ‘Top 40 Under 40 2025’ conferma il suo ruolo di leader nel settore agroalimentare e la sua capacità di innovare in un ambito strategico per l’economia europea. Il suo impegno nel business development, nella comunicazione aziendale e nella promozione del cibo italiano lo ha reso un punto di riferimento per il settore, senza mai perdere di vista la sua leadership comunicativa all’interno dello sport italiano.

Suo zio è stato il primo vice-allenatore italiano del grande Julio Velasco, a Jesi in Serie A2 nel 1983. Appuntamento, ora, al The St. Regis di Roma dove a novembre Bartocci riceverà il meritato riconoscimento 40 Under 40 2025.

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A Satana: analisi dell’inno di Carducci https://cultura.biografieonline.it/inno-a-satana-carducci/ https://cultura.biografieonline.it/inno-a-satana-carducci/#comments Sun, 04 May 2025 17:42:06 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=12652 I “Levia Gratia” di Giosuè Carducci si concludono come è noto con l’inno “A Satana” (scritto nel 1863 e pubblicato per la prima volta nel 1865), un componimento che acquistò ben presto una notevole celebrità. Si tratta di una poesia nella forma di inno, con cinquanta quartine di quinari sdruccioli a schema rimico ABCB. In esso appare chiaro, secondo l’interpretazione dello stesso poeta Giosuè Carducci, che la figura di Satana non è altro che il simbolo della ragione, del progresso e della civiltà moderna.

Giosué Carducci
Giosué Carducci

Analisi della poesia

Si tratta di un inno che trova la sua origine nell’educazione illuministica del Carducci che ebbe, nell’atmosfera positivista del tempo, un suo innegabile significato, ma lo stesso Carducci confessò, in uno scritto del 1881, che questo componimento da lui venne definito una “chitarronata”.

L’inno “A Satana” resta, di fatto, su un livello veramente superficiale; anche se è vero che al poeta, come affermò in uno scritto del 1869, “ruppe dal cuore, proprio dal cuore, in una notte di settembre del 1863”.

A differenza dei reazionari che vedevano la figura di Satana in modo negativo e quindi da condannare in ogni sua forma, Giosuè Carducci la celebra in tutte le sue forme, diventando simbolo degli aspetti positivi della nostra vita.

A Satana: il testo

A te, dell’essere
principio immenso,
materia e spirito,
ragione e senso;

mentre ne’ calici
il vin scintilla
sì come l’anima
nella pupilla;

mentre sorridono
la terra e ’l sole
e si ricambiano
d’amor parole,

e corre un fremito
d’imene arcano
da’ monti e palpita
fecondo il piano;

a te disfrenasi
il verso ardito,
te invoco, o Satana,
re del convito.

Via l’aspersorio,
prete, e ’l tuo metro!
no, prete, Satana
non torna in dietro !

Vedi: la ruggine
l’ode a Michele
il brando mistico;
ed il fedele

spennato arcangelo
cade nel vano.
Ghiacciato è il fulmine
a Geo va in mano.

Meteore pallide,
pianeti spenti,
piovono gli angeli
dai firmamenti.

Nella materia
che mai non dorme,
re dei fenomeni,
e delle forme,

sol vive Satana.
Ei tien l’impero
nel lampo tremulo
d’un occhio nero,

o ver che languido
sfugga e resista
od acre ed umido
provochi insista.

Brilla de’ grappoli
nel lieto sangue,
per cui la libera
gioia non langue,

che la fuggevole
vita ristora,
che il dolor proroga,
che amor ne incora.

Tu spiri, o Satana ,
nel verso mio,
se dal sen rompemi
sfidando il dio

de’ rei pontefici,
de’ re cruenti:
e come fulmine
scuoti le menti.

A te, Agramainio,
Adone, Astarte,
e marmi vissero
e tele e carte,

quando le ioniche
aure serene
beò la Venere
anadiomene.

A te del Libano
frernean le piante,
dell’ alma Cipride
risorto amante:

a te ferveano
le danze e i cori,
a te i virginei
candidi amori

tra le odorifere
palme d’Idume,
dove biancheggiano
le ciprie spume.

Che vai se barbaro
il nazareno
furor dell’agapi
dal rito osceno

con sacra fiaccola
i templi t’arse
e i segni argolici
a terra sparse?

Te accolse profugo
tra gli dei lari
la plebe memore
dei casolari.

Quindi un femineo
sen’ palpitante
empiendo, fervido
nume ed amante,

la strega pallida
d’eterna cura
volgi a soccorrere
l’egra natura.

Tu all’occhio immobile
dell’ alchimista,
tu dell’indocile
mago alla vista

dischiudi i fulgidi
tempi novelli
del nero claiistro
oltre i cancelli.

Alla Tebaide,
te nelle cose
fuggendo, il monaco
triste s’ascose.

O dal tuo tramite
alma divisa,
benigno e Satana:
ceco Eloisa.

In van ti maceri
nell’aspro sacco:
il verso ei mormora
di Maro e Flacco

tra la davidica
nenia ed il pianto;
e, forme delfiche,
a te da canto,

rosee nell’orrida
compagnia nera,
mena Licoride,
mena Glicera.

Ma d’altre imagini
d’età più bella
tal or si popola
l’insonne cella.

Ei, dalle pagine
di Livio, ardenti
tribuni, consoli,
turbe frementi

sveglia; e fantastico
d’italo orgoglio
te spinge, o monaco,
su ’l Campidoglio.

E voi, che il rabido
rogo non strusse,
voci fatidiche,
Wiclef ed Husse,

all’aura il vigile
grido mandate:
s’innova il secolo,
piena è l’ etate.

E già già tremano
mitre e corone :
move dal claustro
la ribellione,

e pugna e predica
sotto la stola
di fra’ Girolamo
Savonarola.

Gittò la tonaca
Martin Lutero:
gitta i tuoi vincoli,
uman pensiero,

e splendi e folgora
di fiamme cinto;
materia, inalzati:
Satana ha vinto.

Un bello e orribile
mostro si sferra,
corre gli oceani,
corre la terra:

corusco e fumido
come i vulcani,
i monti supera,
divora i piani,

sorvola i baratri;
poi si nasconde
per antri incogniti
per vie profonde;

ed esce; e indomito
di lido in lido
come di turbine
manda il suo grido,

come di turbine
l’alito spande:
ei passa, o popoli,
Satana il grande;

passa benefico
di loco in loco
su l’infrenabile
carro del foco.

Salute, o Satana,
o ribellione,
o forza vindice
della ragione!

Sacri a te salgano
gl’incensi e i voti!
Hai vinto il Geova
de’ sacerdoti.

Parafrasi

Ciò lo si evince già dalle prime strofe del componimento, in cui il poeta invoca Satana, che regna prepotentemente nei fenomeni naturali, nelle bellezze della natura, nell’ebbrezza del vino, negli occhi delle donne, nelle gioie del convito e dell’amore. Viene addirittura soprannominato il “Re del convito”. Satana agisce prepotentemente perfino nell’ispirazione e creazione serena dei poeti e degli artisti, “signore incontrastato, mentre ormai cedono e cadono impotenti Geova e i suoi angeli”.

Carducci rappresenta il Re degli Inferi, con la figura di Agramainio, che nella mitologia iranica è il principio del male e della ribellione, poi con Adone, un bellissimo ragazzo di cui si innamorò Venere, allegoria della natura in fiore, ed infine con Astarte, dea fenicia del piacere.

Il poeta si sofferma molto spesso sull’oscurantismo medievale, citando le vittime Abelardo ed Eloisa, inoltre descrive i primi monaci cristiani che praticarono l’ascetismo nel deserto; secondo il poeta, il monaco è spesso triste proprio perché fugge dalla natura, poiché vede in essa una chiara manifestazione della potenza di Satana.

Nel finale, Satana viene identificato con la macchina a vapore, la locomotiva, a simboleggiare la vittoria del progresso contro ogni forma di oscurantismo e di dogmatismo del Cristianesimo.

Sintesi

In questa poesia, Carducci tiene ad esaltare la gioia di una vita tutta materiale, la superiorità del libero pensiero e della razionalità, il progresso delle scienze contro il fanatismo cristiano.

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Eccellenze italiane food 2025: il talento Bartocci incoronato in Campidoglio https://cultura.biografieonline.it/eccellenze-italiane-food-2025-bartocci-campidoglio/ https://cultura.biografieonline.it/eccellenze-italiane-food-2025-bartocci-campidoglio/#respond Tue, 25 Mar 2025 12:30:51 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=42553 Un giovane talento food incoronato in Campidoglio:  altro trionfo per il food manager ed esperto settore alimentare Daniele Bartocci, sempre più eccellenza italiana food anche per il 2025.

Si è svolta nei giorni scorsi in Campidoglio (Roma) una cerimonia di grande fascino destinata agli esperti della comunicazione responsabile ed inclusiva.

Ad andare in scena nella bellissima ed esclusiva Sala della Protomoteca del Campidoglio il Premio Parola d’Oro 2025 sostenuto dall’Onorevole Fabrizio Santori, col patrocinio tra gli altri di Regione Lazio.

La cerimonia ha voluto valorizzare, nella maniera più opportuna e meritocratica possibile le personalità che, nei vari settori della società odierna, utilizza le parole in modo gentleman e costruttivo, contribuendo a un cambiamento positivo dell’ecosistema circostante e promuovendo valori come inclusione, sostenibilità, ambiente e cultura.

Per la categoria food e comunicazione il premio è andato al pluripremiato professionista food e giornalista Daniele Bartocci, giudice programma tv King of Pizza su Sky negl ultimi anni, già vincitore di premi come il Food and Travel Awards 22, il premio 100 Eccellenze Italiane 2023 a Montecitorio (per il food), Myllennium Award, Global Award Recognition 2024, la Top30 BarAwards per 3 anni consecutivi a Milano e il premio food manager dell’anno 2023 a Piazza Affari (Leadership&Innovation Awards LeFonti).

Di recente è stato eletto a Roma personaggio food dell’anno agli Star People Awards, che durante le ultime settimane hanno tra l’altro conquistato i lettori in una pagina di gossip sulla celebre rivista Eva3000.

La cerimonia in Campidoglio è stata presentata dalla giornalista Rai Lorella Di Biase e dall’attore Claudio David.

Bartocci Daniele (nella foto), impegnato da anni nello sviluppo business agroalimentare (licenziatosi 8 anni fa da un istituto bancario per inseguire le sue passioni relative al food e comunicazione) ha espresso grande soddisfazione sul palco:

“Sono particolarmente felice di questo riconoscimento in Campidoglio. La parola e la positività dei messaggi al giorno d’oggi possono davvero fare la differenza sotto ogni punto di vista. Inclusione, eccellenza Made in Italy e sostenibilità sono valori fondamentali su cui deve sempre essere fatta una riflessione. L’informazione deve essere sempre originale e di qualità e il Made in Italy deve essere a mio avviso sempre tutelato da fake news ma anche da logiche egoistiche o da novel food che in qualche modo stanno mettendo a repentaglio il settore intero”.

A Bartocci grandi complimenti per essere al giorno d’oggi ritenuto, in giovane età, uno delle più giovani eccellenze italiane food. 

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Nike: breve storia https://cultura.biografieonline.it/storia-della-nike/ https://cultura.biografieonline.it/storia-della-nike/#comments Sat, 22 Feb 2025 22:02:38 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=2952 Nike, la storia dell’azienda

La Nike nasce il 25 gennaio del 1967, nel momento in cui lo studente di economia Phil Knight e l’allenatore della Oregon University Bill Bowerman costituiscono un marchio che importi dal Giappone scarpe sportive: il nome “Nike” viene scelto a richiamare la dea omonima della mitologia greca, simbolo della vittoria.

Il logo NIKE, uno dei più riconoscibili e conosciuti
Il logo NIKE, uno dei più riconoscibili e conosciuti

Le origini dell’azienda, tuttavia, vanno fatte risalire a qualche anno prima, quando Knight apprende da una ricerca di mercato che i prodotti giapponesi hanno delle potenzialità eccezionali sul mercato statunitense, soprattutto per quel che riguarda l’alta tecnologia e le scarpe di atletica.

Per questo motivo, nel 1962, insieme con Bowerman egli dà vita alla Brs, Blue Ribbon Sports, costata 500 dollari a entrambi.

Attraverso questa società, prende il via la commercializzazione di calzature sportive, che in Giappone sono prodotte da Onitsuka Tiger.

Il successo sul mercato statunitense è pressoché immediato, così che Brs decide di dare il via a una linea di produzione propria.

Con la nascita della Nike, la collaborazione con Tiger termina, e i risultati si vedono: nel 1971 i ricavi sono nell’ordine dei due milioni di dollari, a fronte degli 8mila dollari dei primi tempi.

Nello stesso anno, per altro, la Nike si dota del suo logo simbolo, vale a dire lo “Swoosh”.

Esso viene creato da una studentessa della Portland State University, Carolyn Davidson, che segue il corso di grafica, e che realizza il logo su richiesta esplicita di Knight.

Lo swoosh Nike

Lo “Swoosh” richiama la Nike di Samotracia, della quale rappresenta una stilizzazione.

La Davidson accetta di lavorare al progetto a un prezzo di due dollari l’ora, quindi presenta l’idea vincente.

Lo “Swoosh”, il cui valore è attualmente inestimabile, viene pagato alla studentessa solo 35 dollari (ma undici anni più tardi la Davidson riceverà da Knight numerose azioni dell’azienda e un anello d’oro in segno di gratitudine).

Nike di Samotracia
Nike di Samotracia: il simbolo Nike si rifà al movimento curvo della celebre scultura

Gli anni ’70

Negli anni Settanta, intanto, l’azienda si sottopone a un restyling del sistema produttivo, espandendosi a livello internazionale soprattutto in Australia e, in virtù di accordi di licensing, in Corea e a Taiwan.

Il 1978 è l’anno della nascita ufficiale di Nike Inc., ma anche del primo contratto di sponsorizzazione siglato con un grande personaggio sportivo, il tennista John McEnroe.

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L’anno successivo, invece, viene messa in commercio Tailwind, vale a dire la prima scarpa da corsa che può contare su Nike-air, il sistema di ammortizzazione brevettato dalla casa americana: una tecnologia che in seguito verrà impiegata per l’intera produzione Nike, migliorata e integrata costantemente, e che diventerà il reale punto di forza delle calzature statunitensi.

Nel 1979 Nike copre una fetta eccezionale del mercato statunitense, pari al 50 % nel settore delle scarpe da corsa, e presenta un fatturato di circa 150milioni di dollari.

L’azienda, che impiega poco più di 2700 dipendenti, viene quotata in borsa l’anno seguente, con due milioni di azioni ordinarie come offerta al pubblico.

Il momento economico è senza dubbio felice, e lo confermano i 270 milioni di dollari di ricavi.

Gli anni ’80

Ormai nel panorama internazionale Nike International Ltd. ricopre un ruolo fondamentale: le esportazioni in più di quaranta Paesi permettono, nel 1984, di sfiorare il miliardo di dollari di fatturato. Alla crescita economica non può che corrispondere, naturalmente, una crescita di prestigio.

Merito anche degli atleti sponsorizzati Nike, che ottengono risultati di altissimo livello: da Carl Lewis e Joan Benoit, senza dimenticare Alberto Salazar, vincitore della maratona di New York.

Il 1988 è un anno fondamentale per due motivi: sia perché si supera il miliardo di ricavi (passando dagli 877 milioni di dollari del 1987 ai 1200 milioni dell’anno successivo), sia perché prende il via “Just do it”, la campagna pubblicitaria più importante del marchio americano.

Si tratta di un’incitazione semplice ma efficace, che invita le persone a lavorare e faticare per non perdere di vista i propri sogni.

Mentre gli anni Ottanta si concludono con un fatturato superiore ai due miliardi di dollari (merito anche dei 5300 dipendenti sparsi in tutto il mondo), gli anni Novanta si aprono con un’espansione geografica ancora più forte.

Gli anni ’90

L’impegno verso temi ambientali e sociali viene affiancato alla ricerca di nuovi prodotti, come le calzature per il fitness e per l’attività fisica da effettuare negli ambienti chiusi.

Nell’ultimo decennio del Novecento, inoltre, lo sponsor Nike campeggia sull’abbigliamento dei campioni più conosciuti: Pete Sampras e Andre Agassi nel tennis, Michael Jordan nella pallacanestro, Michael Johnson e il già citato Carl Lewis nell’atletica, la nazionale brasiliana di Ronaldo nel calcio.

Foto di Andre Agassi
Una foto di Andre Agassi negli anni ’90

Diversi programmi improntati alla sensibilizzazione ambientale vengono promossi, anche attraverso il Codice di Condotta istituito nel 1992, che obbliga tutti i licenziatari e partner Nike del mondo a garantire precisi standard di comportamento che assicurino un livello salariare adeguato ai dipendenti.

La responsabilità sociale dell’azienda trova conferma anche in PLAY, progetto il cui acronimo significa “Participate in the lives of America’s youth”, che si propone di sostenere attività ricreative e sportive tra le generazioni più giovani.

Anni 2000

Annualmente, Nike regala a organizzazioni no profit il 3% del fatturato mondiale: una beneficenza effettuata tramite denaro o prodotti specifici.

Solo nel 2004, la somma complessivamente donata supera i 37 milioni di dollari.

Nello stesso anno, per altro, viene lanciato Livestrong, il braccialetto giallo messo in commercio dalla “Lance Armstrong Foundation”, la fondazione dell’ex ciclista Lance Armstrong, finalizzata a finanziare la ricerca contro il cancro.

Indossato in un primo momento soprattutto dagli sportivi, al Tour de France e agli Europei di calcio, il braccialetto si trasforma in una moda, esibita da divi dello spettacolo, calciatori e vip.

Nel frattempo, i ricavi economici hanno continuano a crescere: il 2004 si chiude con più di dodici miliardi di utili, e una crescita di più del 12% rispetto all’esercizio dell’anno prima.

Nello stesso anno, Philip Knight, fondatore dell’azienda, lascia il proprio posto a William Perez, che diventa direttore esecutivo, Ceo e presidente; Knight conserva solo la carica di presidente del Cda.

Negli ultimi anni, Nike prosegue nel suo doppio progetto commerciale e sociale, mettendo al primo posto valori come l’innovazione, la creatività e l’impegno, in una costante ricerca che si propone di favorire l’ispirazione di ogni atleta nel mondo.

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Cime tempestose, di Emily Brontë: riassunto https://cultura.biografieonline.it/riassunto-cime-tempestose/ https://cultura.biografieonline.it/riassunto-cime-tempestose/#respond Tue, 04 Feb 2025 09:46:08 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=9193 Cime tempestose, il cui titolo originale in inglese è Wuthering Heights, è stato pubblicato per la prima volta nel 1847. Il titolo deriva dal nome di una delle principali ambientazioni del libro, un casale nella brughiera dello Yorkshire in Inghilterra, la cui proprietà originariamente era della famiglia Earnshaw, dove fu cresciuto il protagonista Heathcliff e dove tutta la storia si sviluppa.

Cime tempestose, celebre e famoso romanzo di Emily Bronte
Una copertina del libro Cime tempestose in lingua italiana e una in lingua inglese (Wuthering Heights).

È l’unico romanzo della scrittrice inglese Emily Brontë.

Le critiche iniziali

Alla sua pubblicazione, venne giudicato dai critici letterari del tempo un libro “perverso, brutale, cupo ed immorale”.

A scandalizzare i critici furono soprattutto gli argomenti trattati: un grande e ostacolato amore, la dura critica alla società del periodo, la rigida divisione in classi sociali, con i suoi doveri e i suoi divieti e l’immagine tirannica nella gestione dei sentimenti di coppia.

Inoltre, le critiche si alimentarono per la schiettezza, da parte dell’autrice, nel raccontare i matrimoni di convenienza ed il triangolo amoroso “lui, lei e l’altro”.

I sentimenti forti

Il romanzo è tutto intriso di passioni d’amore e d’odio.

Cime tempestose è un bellissimo libro pieno di coinvolgimento e pathos che mostra apertamente fin dove può arrivare il desiderio di vendetta umana.

La trama descrive ogni emozione in modo così chiaro da coinvolgere il lettore nelle sue pagine.

Il protagonista, Heathcliff, recherà dolore nella vita di tutti coloro che lo circondano, fino ad arrivare sull’orlo della pazzia.

Solo nel finale, stanco di combattere contro tutto e tutti, abbandonerà la sua personale battaglia.

Cime tempestose, un classico senza tempo, uno splendido racconto dello spaccato sulla vita sociale di metà ottocento e sui sentimenti umani.

Un dramma passionale e selvaggio, un libro assolutamente da non perdere.

Cime tempestose: trama e riassunto del libro

Il romanzo Cime tempestose di Emily Brontë narra la storia di Heathcliff e del suo amore per Catherine, spiegando ed analizzando come questa passione, alla fine, possa portare alla distruzione di entrambi.

Difatti il tema centrale del libro è proprio l’effetto distruttivo che il sentimento della gelosia e la sete di vendetta possono avere sugli altri individui.

La storia è raccontata a ritroso da Ellen Dean, o Nelly (la governante della famiglia) che la narra a Mr. Lockwood, il nuovo affittuario di Thrushcross Grange.

L’inizio

Tutto inizia nel 1801, quando Mr. Lockwood, nuovo abitante di Thrushcross Grange ed affittuario di Heathcliff, si reca a Wuthering Heights per conoscere i suoi vicini e gli abitanti del luogo.

Qui rimane subito colpito dalla variegata miscellanea di caratteri dei personaggi che abitano la casa.

Il proprietario signor Heathcliff che mostra d’essere un gentiluomo ma con modi duri e rozzi, non solo nei confronti del suo inquilino ma anche della nuora, la signorina Cathy Linton, di suo nipote, Hareton Earnshaw e dei due domestici, Zillah e Joseph.

Fuori una bufera imperversa e a Mr. Lockwood viene dato il permesso di fermarsi lì per la notte.

Soggiornando in una camera sui cui muri ci sono incisi strani graffiti e spesso ripetuto un nome: Catherine.

Durante la notte Mr. Lockwood vive un agghiacciante episodio: vede lo spettro di una ragazza che bussa sui vetri della sua finestra, chiedendo di entrare.

Terrorizzato, si mette ad urlare ed Heathcliff corre in suo aiuto, allontanandolo dalla stanza ed aprendo la finestra per dare la possibilità allo spirito di entrare.

Seconda parte

Poco tempo dopo, Mr. Lockwood si ammala e durante la lunga e noiosa convalescenza si fa raccontare dalla governante, la signora Ellen Dean (Nelly) la storia della vita del suo affittuario. Nelly comincia a raccontare.

Trent’anni prima, Mr. Earnshaw, il vecchio proprietario della casa, portò in casa un ragazzino di sei anni, forse uno zingaro o un orfano, tornando da uno dei suoi viaggi a Liverpool, adottandolo e dandogli il nome di Heathcliff.

All’inizio i suoi due figli, Hindley e Catherine, non accettarono la convivenza con il nuovo arrivato, ma col tempo Heathcliff riuscì a conquistarsi almeno l’amicizia della ragazza.

Mentre Hindley continuò ad odiarlo in una maniera sempre più forte, roso dalla gelosia nei suoi confronti e dall’idea che lui un domani potesse rubargli l’intera eredità.

Questo obbligò Mr. Earnshaw a mandare il figlio all’università, lontano da casa, per allontanarli l’uno dall’altro. Da lì in poi il legame tra Catherine e Heathcliff si rafforza ed i due finiscono col passare sempre più tempo assieme.

Ma alla morte di Mr. Earnshaw, Hindley torna nella tenuta con la moglie Frances e diventa il padrone di Wuthering Heights ed il capo della famiglia, obbligando Heathcliff ad abbandonare gli studi e a lavorare come bracciante nelle sue terre.

Terza parte

Dopo poco tempo, Catherine viene morsa da un cane rabbioso e obbligata a trasferirsi per cinque settimane nella residenza di Thrushcross Grange, tenuta della ricca famiglia Linton.

Durante questo periodo la ragazza si lega a Edgar, il primogenito. Al suo ritorno a Wuthering Heights, Catherine ritrova un Heathcliff grezzo ed ignorante, per nulla simile all’aspetto raffinato e dalle maniere gentili a cui Edgar e la sua famiglia l’aveva abituata.

Un anno dopo, Catherine si fidanza con Edgar e Heathcliff, sentitosi respinto ed in preda allo sconforto, decide di partire per cercare fortuna.

Dopo tre anni ritorna, ma è un’altra persona, un gentiluomo borghese che porta con sé un’enorme ricchezza. Catherine e Edgar intanto si sono sposati.

Da qui ha inizio la grande vendetta di Heathcliff: prima decide di liberarsi della figura di Hindley, incoraggiandolo verso la sua dipendenza dall’alcol e dal gioco d’azzardo, al punto che ormai, indebitatosi incredibilmente, viene obbligato a chiedere aiuto a Heathcliff, che coglie la palla al balzo accettando di coprire l’ipoteca della residenza di Wuthering Heights.

Quarta parte

Poi, venuto a sapere che la cognata di Catherine, Isabelle, nutre un sentimento nei suoi confronti, decide di iniziare una relazione con lei anche se non prova nessun sentimento nei confronti della ragazza.

La sposa ma subito dopo le dichiara apertamente di stare con lei solo per volersi vendicare di ciò che suo fratello Edgar aveva fatto a lui, iniziando a maltrattarla e facendola continuamente soffrire.

Catherine, che comunque rimane sempre legata sentimentalmente a Heathcliff, si ammala gravemente di un dolore più psichico che fisico che la porta ad essere sempre follemente irascibile ed intrattabile.

Rimane incinta ma durante il parto muore, dando alla luce una bambina che viene chiamata con il suo stesso nome ma soprannominata Cathy.

Prima di morire però, Catherine e Heathcliff riescono finalmente a dichiararsi in piena sincerità il loro reciproco, infinito ed eterno amore.

Quinta parte

Il romanzo prosegue con un susseguirsi di intricate situazioni: dopo il funerale di Catherine, Isabelle lascia Wutheringh Heights, per partorire, lontano dal malefico Heathcliff, il piccolo Linton che poi darà in affido a suo fratello Edgar.

Hindley muore sei mesi dopo lasciando così a Heathcliff il controllo definitivo di Wutheringh Heights e dopo dodici anni, alla morte di Isabella, prende a vivere con se il figlio Linton.

Nel romanzo, ora compare la figura di Hareton, cugino di Cathy, figlio di Hindley.

Un ragazzo dal carattere irascibile e dai modi brutali che incontra per la prima volta sua cugina poco prima dell’arrivo di Linton a Wuthering Heights.

Da subito suscita in lei sdegno per il suo comportamento rozzo e volgare.

Sesta parte

Anni dopo, Cathy visita nuovamente Wuthering Heights e lì incontra Linton ed Hareton.

La giovane prova subito una simpatia per il primo, nonostante la sua aria malaticcia e debole, mentre continua a nutrire un senso di disprezzo nei confronti del secondo.

Heathcliff decide di favorire in tutti i modi l’unione di suo figlio con Cathy. Subdola mossa per far sì che, un domani, Linton possa diventare proprietario anche della tenuta di Thrushcross Grange, possibilità non tanto remota nel tempo, viste le pessime condizioni di salute di Edgar.

I due giovani allora si sposano forzatamente e poco tempo dopo Edgar muore, seguito a poca distanza anche dal giovane Linton.

A questo punto, Heathcliff diventa così il padrone assoluto di Wuthering Heights e di Thrushcross Grange. Hareton, innamorato ma non corrisposto da Cathy, cerca di cambiare la sua condizione di inferiorità, cominciando ad imparare a leggere e studiare.

Cathy, lentamente si avvicina a lui e dopo poco tempo inizia tra i due un sincero affetto. Heathcliff, a questo punto stanco, decide di non intervenire e confessa a Nelly la sua resa nei confronti dei ragazzi.

Finale

A questo punto del romanzo, per la seconda volta dopo l’inizio, fa la sua comparizione il fantasma di Catherine, che comincia ad essere visto da Heathcliff vagare per la brughiera ed in casa.

Convinto che queste apparizioni siano una richiesta di riavvicinamento da parte di Catherine, si reca al cimitero per dissotterrare il cadavere dell’amata per poterla abbracciare un’ultima volta. Poco dopo viene trovato morto nel suo letto e sepolto a fianco alla sua Catherine.

In chiusura, Cathy e Hareton si sposano ed il romanzo termina con Mr. Lockwood che si reca alle tombe di Catherine e di Heathcliff per dare credito, non confermato, alla superstizione locale che racconta dell’esistenza di due spiriti che tenendosi per mano, vagano per la brughiera.

Cime tempestose al cinema e in tv

1939

Il diretto da William Wyler nel 1939 è forse il più celebre. Gli interpreti sono Merle Oberon (Catherine), Laurence Olivier (Heathcliff), David Niven (Edgar Linton), Flora Robson (Ellen Dean), Donald Crisp (dott. Kenneth), Geraldine Fitzgerald (Isabella Linton) e Leo G. Carroll (Joseph Earnshaw). Il film fu adattato da Charles MacArthur, Ben Hecht e John Huston. Il film fu nominato per l’Academy Award for Best Picture. Il film non rappresenta tutto il romanzo, ma solo metà.

1953

Un adattamento del 1953 per la BBC fu realizzato da Higel Kneale, diretto da Rudolph Cartier e interpretato da Yvonne Mitchell, nel ruolo di Cathy; questa versione non è più presente negli archivi della BBC.

1954

Nel 1954 fu la volta di “Abismos de pasión” di Luis Buñuel: un adattamento più libero, di un romanticismo esasperato fino a sconfinare col surrealismo e un curioso abbinamento musicale con il Tristano e Isotta di Richard Wagner.

1956

Nel 1956 la Rai trasmise un adattamento di “Cime tempestose”, diretto da Mario Landi e interpretato da Massimo Girotti e Anna Maria Ferrero.

1970

Al 1970 risale un nuovo adattamento cinematografico, con Timothy Dalton nei panni di Heathcliff.

1992

Un adattamento cinematografico del 1992 fu il primo a mostrare entrambe le generazioni delle storia, quindi Heathcliff, Cathy, Edgar, e Hindley, come pure i loro figli. Juliette Binoche interpreta due ruoli, Catherine Earnshaw e sua figlia. Ralph Fiennes recita nei panni di Heathcliff.

2004

Nel 2004 la RAI mise in onda una miniserie su Cime tempestose, diretta da Fabrizio Costa, con Alessio Boni nel ruolo di Heathcliff e Anita Caprioli nel ruolo di Catherine.

2009

Del 2009 è la serie Tv con Tom Hardy.

2011

Nel 2011 è uscito nel Regno Unito “Cime tempestose” diretto da Andrea Arnold. Il film è stato presentato alla 68ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia il 9 settembre, festival in cui ha vinto il Premio Osella per il migliore contributo tecnico. Nel cast, quasi interamente composto da teenager e da ragazzini piuttosto giovani, figura l’attrice inglese Kaya Scodelario, nota soprattutto per il suo ruolo nella serie TV “Skins”, alle prese con la sua prima parte da protagonista in un film (nella parte di Catherine Earnshaw).

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Il giovane leader food Daniele Bartocci brilla a Sanremo 2025 https://cultura.biografieonline.it/bartocci-sanremo-2025/ https://cultura.biografieonline.it/bartocci-sanremo-2025/#respond Tue, 04 Feb 2025 06:02:00 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=42537 Sanremo 2025 Top Chef pronto a conquistare tutti, non solo gli amanti di cibo e buona musica.

Sarà un evento ricco di emozioni, a soli 700 metri dal celebre Teatro Ariston, cuore pulsante del Festival di Sanremo (qui tutte le biografie di Sanremo 2025).

Da martedì 11 febbraio a giovedì 13 febbraio 2025 sono in programma 4 giorni imperdibili di competizioni culinarie.

Protagonisti di questa bella iniziativa chef , professionisti e ‘maestri’ della cucina, sotto il segno dell’Associazione Italiana Cuochi in partnership con JuliusProduction, pronti a battagliarsi a colpi di buon cibo per conquistare il titolo di Top Chef.

Il padiglione riservato all’iniziativa sarà teatro di emozioni e di eventi straordinari, show cooking e tanto altro.

Tra questi da rilevare la Beauty Room, dove bellezza e glamour si incontrano.

Ma anche Tutti Cantano Sanremo, che celebrerà le emozioni del festival, Celebrity Red Carpet e, appunto, Sanremo TOP CHEF 2025.

Tra interviste esclusive, special guest e show gastronomici, il food Made in Italy sarà insomma protagonista a Sanremo accanto alla musica, formando un connubio perfetto tra spettacolo, arte e haute cuisine.

Nell’occasione il giovane Daniele Bartocci, pluripremiato professionista food e giornalista tra i più rinomati del Bel Paese, durante la settimana del Festival, riceverà un prestigioso premio per la sua brillante attività professionale in tema di comunicazione food.

Bartocci sarà premiato proprio all’interno di Vivi Sanremo 2025 al Grand Hotel Des Anglais, nel padiglione riservato all’illustre iniziativa, cornice di emozioni, appuntamenti imperdibili, show cooking, dirette, interviste, con l’opportunità di interagire con i vip e di partecipare ai gran galà serali.

A completare l’experience a 360 gradi, saranno presenti alcune delle eccellenze italiane esposte da brand e realtà imprenditoriali provenienti dall’intera penisola.

Si potranno, nell’occasione, scoprire prodotti gustosi e prelibatezze autentiche del nostro territorio.

Sanremo Top Chef 2025, insomma, sarà una kermesse da non perdere per gli appassionati della cucina, dello spettacolo e del Made in Italy a tutto tondo.

Come accennato, da martedì 11 a giovedì 13 febbraio 2025, durante la settimana del 75° Festival di Sanremo, si potrà vivere un’esperienza davvero magica a due passi (a soli 700 metri) dal celebre Teatro Ariston! Sicuramente tutti gli chef partecipanti alle competizioni vivranno una experience davvero unica all’interno della settimana del 75° Festival di Sanremo del Teatro Ariston.

Eh sì, perché la trasmissione Vivi Sanremo edizione 2025 catturerà tutti gli eventi che si susseguiranno durante la settimana.

Show cooking, ospiti esclusivi, cantanti, eventi culinari, competizioni e tanto altro: Sanremo TOP CHEF, Celebrity Red Carpet, Vip & Celebrity Room, competizioni varie (dedicate anche a piatti vegetariani e dessert al cucchiaio) e tante altre iniziative dedicate al food.

Tutti i professionisti di settore e chef (sarà di certo un evento esclusivo per i soci AIC, Associazione Italiana Cuochi) intervenuti avranno modo di interagire con i media dedicati durante la settimana e partecipare a tutte le iniziative, promosse all’interno dell’area Vivi Sanremo.

Buon Festival di Sanremo a tutti! Ricordiamo che Bartocci, proprio le scorse settimane, era stato premiato al Coni come miglior giornalista giovane dell’anno, confermando negli ultimi tempi la sua leadership food&sport anche in altri palcoscenici prestigiosi come il Premio Mennea e il 100 Eccellenze Italiane a Montecitorio.

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Differenza tra residenza e domicilio https://cultura.biografieonline.it/residenza-domicilio-differenze/ https://cultura.biografieonline.it/residenza-domicilio-differenze/#respond Mon, 20 Jan 2025 10:58:02 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=10636 Molto spesso, erroneamente, si utilizza indifferentemente il termine residenza o domicilio per definire il luogo dove si abita. In realtà le due parole hanno significati completamente diversi.

Differenze tra domicilio e residenza
Differenze tra residenza e domicilio

La residenza

Nel caso della “residenza”, si intende il luogo in cui la persona vive abitualmente, sia esso un’abitazione tradizionale (appartamento, casa individuale, ecc.) o meno (caravan, tenda, automobile ecc.).

Si intende, quindi, il luogo dove una persona vive in modo stabile, ossia dove ha la dimora abituale, da quanto citato nell’articolo 43 del Codice Civile.

Inoltre, secondo quanto cita l’articolo 44 del Codice Civile, se una persona cambia residenza è obbligata a denunciarlo al Comune di riferimento; il cambiamento risulta inopponibile ai terzi di buona fede, ovvero a coloro che non ne sono a conoscenza.

La residenza viene riportata obbligatoriamente su tutti i documenti della persona, è fiscale e la sua mancata variazione comporta conseguenze legali.

Le cosiddette persone considerate senza tetto e senza fissa dimora, non soddisfano l’elemento oggettivo della residenza (la permanenza in un luogo), tuttavia hanno il diritto alla residenza al fine di esercitare i propri diritti civili (voto) e sociali (servizi).

Il domicilio

Al contrario, il “domicilio” sempre secondo l’articolo 43 del Codice Civile, è da considerarsi come il luogo dove ognuno stabilisce la sede principale dei suoi affari e interessi.

Se consideriamo gli studenti o i pendolari che si spostano per lavoro poiché operano fuori sede, alcuni di loro dimorano in un luogo diverso dalla residenza, dove vivono e lavorano.

Il domicilio si confonde molto spesso con la residenza e si identifica spesso con luogo di lavoro, da qui il nome di Domicilio professionale o il luogo in cui si riceve atti giudiziari inviati nel corso di una procedura, ovvero denominato Domicilio legale.

In alcuni documenti amministrativi, erroneamente, si richiede il domicilio invece di chiedere la residenza.

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Flash Mob, cosa significa e da dove arriva questo termine https://cultura.biografieonline.it/flash-mob/ https://cultura.biografieonline.it/flash-mob/#respond Mon, 13 Jan 2025 14:40:46 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=10393 Negli anni 2010 ha preso sempre più piede il fenomeno del “Flash Mob“.

Cosa significa questo termine inglese?

Proviamo a spiegarlo.

Il termine Flash Mob

Il termine Flash Mob significa letteralmente “raduno-lampo”.

Esso incarna esattamente l’attività svolta da un assembramento di persone, sconosciute tra loro, che si danno appuntamento attraverso il tam tam di messaggi personali inviati attraverso e-mail, telefoni, o messaggi collettivi attraverso i Social Network, tra cui Facebook.

Le persone si radunano improvvisamente, realizzano la performance prevista e altrettanto rapidamente spariscono lasciando nello sbigottimento il pubblico inconsapevole delle loro imprese.

Flash Mob

Guru del Flash Mob è il sociologo americano Howard Rheingold che scrisse nel 1993 “The Virtual Community” (in italiano: Comunità virtuali. Parlare, incontrarsi, vivere nel ciberspazio, Milano, Sperling & Kupfer, 1994).

A lui si attribuisce la creazione della locuzione stessa.

Un video

Flash mob di Roberto Bolle sulle note di Fame: a Milano Piazza della Scala diventa un teatro all’aperto.

 

Flash Mob e le parole

  • MOB: Folla, Assembramento
  • To Mob: raggruppare, assediare, circondare, attaccare (da qui la parola Mobbing)
  • Flash Mob: raduno-lampo
  • The Mob: è invece la criminalità organizzata.
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La storia infinita: riassunto del romanzo di Michael Ende https://cultura.biografieonline.it/riassunto-storia-infinita/ https://cultura.biografieonline.it/riassunto-storia-infinita/#respond Fri, 20 Dec 2024 14:41:53 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=14177 Il libro più celebre dell’autore tedesco Michael Ende è “La storia infinita” (titolo originale: Die unendliche Geschichte), pubblicato nel 1979. A rendere ancor più celebre il romanzo è stato il film di Wolfgang Petersen del 1984.

L’opera è ambientata a Fantàsia. È un mondo fantastico continuamente minacciato dall’espansione di una forza misteriosa denominata Nulla, che porta alla sparizione di regioni sempre più estese del regno.

A sconfiggere il male ci pensa un giovane guerriero di nome Atreyu che viene incaricato dall’Infanta Imperatrice di trovare una soluzione al problema; ma non è solo. Con lui c’è Bastiano Baldassarre Bucci, un ragazzo che si trova ben presto coinvolto nelle splendide avventure del regno di Fantàsia.

Ai due giovani è affidato il destino dell’Imperatrice e del regno.

La storia infinita - libro - Michael Ende - 1979
La storia infinita“, scritto del 1979, è il libro più celebre di Michael Ende

Incipit

otairauqitnA
ilodnairoC odarroC olraC eralotiT

Questa scritta stava sulla porta a vetri di una botteguccia, ma naturalmente così la si vedeva solo guardando attraverso il vetro dall’interno del locale in penombra.
Fuori era una fredda, grigia giornata novembrina e pioveva a catinelle. Le gocce di pioggia correvano giù lungo il vetro, sopra gli svolazzi delle lettere. Tutto ciò che si riusciva a vedere attraverso il cristallo era un muro macchiato di pioggia dall’altro lato della strada.
D’improvviso la porta venne spalancata con tanta violenza che un piccolo grappolo di campanellini d’ottone sospeso sul battente cominciò a tintinnare tutto eccitato e ci volle un bel po’ prima che si rimettesse tranquillo. […]

Riassunto del romanzo

Prima parte

La vicenda si apre con Bastiano, un bambino orfano di madre e con un padre con il quale non riesce a comunicare. Per fuggire all’ennesimo rimprovero scolastico decide di rifugiarsi nella libreria antiquaria del signor Carlo Corrado Coriandoli.

Qui trova un libro fantastico che sottrae al librario. Il ragazzo si reca poi nella soffitta della scuola e inizia a leggere l’appassionante romanzo dal titolo “La storia infinita”.

Il romanzo racconta le vicende del regno di Fantàsia e della sua sovrana, l’Infanta Imperatrice. Essi sono minacciati dalla inarrestabile avanzata del “Nulla“, che rischia di eliminare completamente il regno con la sua sovrana.

A questo punto, viene convocato in aiuto il giovane Atreyu. Egli si reca presso la Torre d’avorio dai capi del Regno di Fantàsia. Qui viene incaricato di trovare una soluzione al problema che affligge l’Imperatrice e tutta Fantàsia.

Atreyu dovrà affrontare, armato soltanto di un medaglione-talismano fatato per proteggerlo da ogni male, tutte le varie prove e peripezie che troverà sul cammino.

Atreyu attraversa Fantàsia e parla con tutti i suoi abitanti, tra cui Ygramul, Uyulala e infine Mork.

Il ragazzo si trova a fronteggiare una serie di imprevisti ed ostacoli ma alla fine giunge alla conclusione che l’unica possibilità di salvezza per il regno e la sua Imperatrice è quello di condurre a Fantàsia un essere umano che dia alla sua sovrana un nuovo nome.

Lentamente, Bastiano si lascia sempre più prendere dal libro e dalla sua storia, diventando ben presto il protagonista stesso della vicenda, tanto da rendersi conto di poter influenzare attivamente il proseguimento della vicenda.

Seconda parte

Capisce di essere lui, l’unico in grado di salvare Fantàsia, una città che si sta cancellando inghiottita dal Nulla. Ma inizialmente non si mette in gioco, pensando di non essere all’altezza del compito.

A questo punto, la regina è costretta a recarsi dal Vecchio della Montagna Vagante, colui che scrive ogni cosa che accade nel regno di Fantasia, in modo da convincere Bastiano ad intervenire per salvare il suo regno.

Il ragazzo, sfogliando le pagine, si accorge che l’Imperatrice ed il Vecchio della montagna iniziano a parlare di lui e del fatto che aveva sottratto il libro alla libreria. Capisce così di essere realmente l’unico che può salvare il regno di Fantàsia.

Bastiano allora decide di pronunciare finalmente il nome che ha scelto per l’Imperatrice e che aveva pensato da tempo ovvero: “Fiordiluna“.

Il ragazzo, subito dopo, viene risucchiato dal libro e catapultato a Fantàsia. Qui l’Infanta Imperatrice lo incarica di ricreare il regno fatato che ormai era ridotto solo ad un granello di sabbia.

Con l’amuleto fatato, che riceve in dono dall’imperatrice, Bastiano inizia la sua avventura a Fantàsia e il suo compito è quello di ricreare il regno attraverso i suoi desideri.

Tra strane creature e avventure emozionanti il ragazzo perde l’atteggiamento goffo e timido che aveva, trasformandosi in un giovane coraggioso che riesce a realizzare i propri desideri e quelli altrui. Solo Atreyu e Fucur si rendono presto conto che, ad ogni desiderio che esprime l’amico, perde un ricordo legato alla sua vita da umano. Se il ragazzo dovesse finire i suoi ricordi non potrà più esprimere desideri, rimanendo intrappolato nel regno di Fantàsia per sempre.

Finale del romanzo

Alla fine, infatti, Bastiano ricorda solo il proprio nome ed il ragazzo, con l’aiuto dell’amico Atreyu, accede alle Acque della Vita dove si immerge e così riesce a ritrovarsi ancora una volta nella soffitta della scuola e ritornare a casa per poter riabbracciare il padre.

Il suo compito invece verrà portato a termine dall’amico Atreyu ed il regno di Fantàsia sarà salvo. A quel punto Bastiano si reca nella biblioteca per restituire il libro e racconta tutta la storia al librario che gli confessa che anche lui, tempo addietro, era entrato nel regno di Fantàsia e aveva dato un nuovo nome all’Imperatrice.

Il romanzo si chiude con il libraio Coriandoli che guarda Bastiano dicendogli che lui è uno di quelli che indicherà a molti altri ragazzi la strada per il regno di Fantàsia.

La storia infinita
La storia infinita, poster del film

“La storia infinita” al cinema

Il libro ottenne un grande successo di pubblico e di critica tanto da essere stato tradotto in ben più di quaranta lingue. Oggi è considerato uno tra i più influenti romanzi classici della letteratura rivolto ai ragazzi.

Numerose sono state le trasposizioni cinematografiche e televisive ispirate al libro di Michael Ende.

Quella più significativa è il celebre lungometraggio “La storia infinita” di Wolfgang Petersen del 1984. Il film ha avuto due seguiti nel 1990 con la “Storia infinita 2” e, nel 1994, con la “Storia infinita 3”.

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Salone d’onore CONI: premiati Roberto Mancini e Daniele Bartocci https://cultura.biografieonline.it/salone-donore-coni-mancini-bartocci/ https://cultura.biografieonline.it/salone-donore-coni-mancini-bartocci/#respond Wed, 11 Dec 2024 19:10:44 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=42485 Ci sono anche i marchigiani Roberto Mancini e Daniele Bartocci tra i premiati della XV edizione del prestigioso Premio Andrea Fortunato, assegnato annualmente ai più grandi personaggi dello sport italiano, della medicina e del giornalismo.

La cerimonia di premiazione si è tenuta nella mattinata di lunedì 9 dicembre, al Salone d’Onore del Coni a Roma, alla presenza del Presidente Giovanni Malagò e di icone del mondo del calcio.

Finalità del Premio Andrea Fortunato, uno dei più importanti riconoscimenti nazionali, ideato dalla Fondazione Polito (Museo del Calcio Andrea Fortunato), è quello di rendere obbligatorio il Passaporto Ematico intitolato a quattro compianti calciatori (Andrea Fortunato, Piermario Morosini, Flavio Falzetti e Carmelo Imbriani).

Lunedì mattina, al Salone d’Onore del Coni a Roma, protagonisti assoluti l’ex allenatore della Nazionale Italiana di Calcio Roberto Mancini e il giovane giornalista Daniele Bartocci.

Tra i presenti e premiati ci sono personaggi del calibro di Ciccio Caputo e Andrea Barzagli. Avrebbe dovuto essere presente anche Edoardo Bove, colpito purtroppo dal malore in Fiorentina-Inter.

Proprio negli ultimi anni, a proposito di Passaporto Ematico, sono state presentate due proposte e un disegno di legge in Parlamento, e ne sarà presentata un’altra a inizio 2025. Giovanni Malagò, Gabriele Gravina e Mauro Balata hanno già firmato da tempo l’adesione al Passaporto (che mira a introdurre gli esami a carattere ematico e cardiaco tra quelli ad oggi previsti per ottenere l’idoneità sportiva, al fine di evitare tragedie), come sottolineato dal Presidente della Fondazione Polito Davide Polito.

Bartocci (al centro) con Malagò (a destra), nel 2020

Ora mancherebbe solo la ‘ciliegina’ sulla torta da parte della politica e del Ministro Andrea Abodi.

“Davvero felici di questo prestigioso riconoscimento, complimenti alla Fondazione per il grande lavoro che svolge”, hanno commentato i due personaggi marchigiani Roberto Mancini e Daniele Bartocci.

Una grande festa di sport per sensibilizzare tutti su un argomento di assoluta importanza.

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