voce Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Sun, 03 May 2020 19:55:36 +0000 it-IT hourly 1 A cosa è dovuta la “r moscia”? https://cultura.biografieonline.it/erre-moscia/ https://cultura.biografieonline.it/erre-moscia/#respond Thu, 06 Mar 2014 23:15:03 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=9910 La “erre moscia” è dovuta essenzialmente ad un disturbo di tipo fonologico che è dato da una difficoltà di motilità (ovvero la cosiddetta capacità di movimento) dell’articolazione della lingua. Solitamente si inizia a notare questo difetto verso i due anni di età o anche oltre, dato che la “erre” è uno degli ultimi fonemi del nostro alfabeto che il bambino usa nel suo linguaggio.

Lettera Erre
A cosa è dovuta la “Erre moscia” ?

Tale difetto si cura facilmente attraverso la rieducazione logopedica. In ogni caso, a qualsiasi età, è però possibile correggere il difetto e acquisire una corretta pronuncia della “r”, adottando e utilizzando i dovuti accorgimenti ed esercizi che stimolano la motilità della parte anteriore della lingua.

Gli esercizi più adatti vengono indicati dal logopedista, lo specialista che rieduca chi soffre di disturbi del linguaggio. In campo medico, l’utilizzo della r moscia o alla francese da parte degli individui che presentano una pronuncia della erre diversa dall’uso comune, in italiano è indicata con il termine rotacismo.

Il rotacismo

Il rotacismo si può verificare nella maggior parte dei casi a causa di un difetto organico, come la presenza di un frenulo linguale corto dalla nascita o di un palato divenuto ogivale. L’individuo che presenta questo problema adotta un uso inconsapevole e particolare dell’appendice (lingua), producendo la classica vibrazione nella parte posteriore del cavo orale, adiacente all’esofago e alla trachea, e non nella parte anteriore del cavo vicino ai denti.

Correggere la “Erre moscia

Lo specialista di logopedia si occuperà quindi di impostare gli esatti esercizi che porteranno a fronteggiare e a correggere il disturbo fonologico, impostando così la corretta articolazione del fonema.

Le tempistiche per risolvere il disturbo variano da persona a persona, a seconda delle cause che sono all’origine, della motivazione e dell’età. La pronuncia scorretta del fonema (ovvero del suono) “r” è dovuta anche all’inflessione dominante dialettale della zona di origine: in particolar modo, nelle zone del parmense e dell’alessandrino il fonema “erre” risente di influenze dialettali e viene trasmesso e appreso in modo scorretto, rispetto al suono che dovrebbe invece avere nella lingua italiana.

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Il ventriloquo e la sua arte https://cultura.biografieonline.it/ventriloqui/ https://cultura.biografieonline.it/ventriloqui/#respond Thu, 30 Jan 2014 23:11:24 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=9493 Il ventriloquo è una persona in grado di parlare, usando una o più voci, senza muovere i muscoli facciali. L’artista, durante le sue esibizioni, tiene la bocca socchiusa e non muove le labbra, la lingua ed i muscoli facciali. Il ventriloquo parla comunque in maniera normale. Questo escamotage, o trucco, permette di dare la sensazione e l’illusione allo spettatore che lui parli con il ventre o che la voce provenga da qualcun altro, spesso un pupazzo.

Un ventriloquo con il suo pupazzo
Un ventriloquo con il suo pupazzo

La sua abilità si evince dalla pronta accortezza di espirare l’aria lentamente e di stemperare i suoni serrando la gola. L’effetto è immediato e sembra che la voce provenga davvero dal ventre anche se non è effettivamente così.

Ma per creare un trucco perfetto, il ventriloquo usa spesso un pupazzo con bocca mobile, che permette di distogliere l’attenzione dello spettatore dal suo viso, dando l’impressione che sia il pupazzo a parlare.

Inoltre l’artista cerca di utilizzare poco, o mascherare, tutte quelle consonanti (bilabiali e dentali) che non possono essere utilizzate senza un evidente movimento facciale, dando maggior interesse a quei suoni simili che non richiedono alcun movimento della bocca.

L’idea diffusa che i ventriloqui parlino con il ventre dipende, con molta probabilità, dal fatto che si considera il diaframma come il più importante muscolo respiratorio, situato appunto nell’addome subito sotto i polmoni e che sia un muscolo fondamentale per il parlare, ma in realtà i suoni sono emessi solo grazie alla laringe e alle corde vocali.

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Durante le sue performance artistiche, il ventriloquo deve convincere che il pupazzo che tiene in mano sia un’entità vivente a sé stante e che abbia una vera e propria personalità, grazie all’utilizzo di voci dal timbro diverso.

In sintesi, a detta di alcuni esperti, per raggiungere lo scopo prefissato bisogna offrire particolari stimoli al cervello dei nostri spettatori creando la più grande maggioranza di stimoli possibili per poter conferire un’anima ad un pezzo di stoffa o di legno.

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