violenza Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Tue, 04 Apr 2023 13:25:04 +0000 it-IT hourly 1 Scarpe rosse: perché sono il simbolo della Giornata contro la Violenza sulle Donne https://cultura.biografieonline.it/scarpe-rosse-giornata-mondiale-contro-la-violenza-sulle-donne/ https://cultura.biografieonline.it/scarpe-rosse-giornata-mondiale-contro-la-violenza-sulle-donne/#comments Mon, 22 Nov 2021 17:45:10 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=36979 Perché le scarpe rosse sono il simbolo del 25 novembre, Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne?

Spieghiamo qual è il significato delle scarpe rosse divenuto simbolo contro la violenza sulle donne e contro il femminicidio.

scarpe rosse - red shoes - zapatos rojos - 25 novembre
Le scarpe rosse sono diventate il simbolo del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

La prima volta

Innanzitutto collochiamolo nella storia: la data è il 22 agosto 2009.

Protagonista è l’artista Elina Chauvet, nata in Messico nel 1959.

Elina utilizzò delle scarpe rosse per la prima volta in un’installazione artistica pubblica.

L’obiettivo ed il messaggio furono quelli di non dimenticare le centinaia di donne uccise nella città messicana di Juárez.

Elina Chauvet
Elina Chauvet

Il tremendo assassinio delle donne messicane

Elina passò parte della sua vita proprio a Juárez in Messico, dove studiò architettura all’università. In quegli anni vide da vicino il fenomeno della sparizione delle giovani donne e del ritrovamento dei loro corpi senza vita, nel deserto.

Diverse inchieste indicarono che l’età della maggior parte delle donne era compresa tra i quindici e i venticinque anni.

Furono tutte: rapite, stuprate, orrendamente mutilate e uccise per strangolamento.

Elina Chauvet notò come come le autorità minimizzassero il problema. Decise così di rompere l’omertà ed il silenzio che avvolgeva questi fatti attraverso una comunicazione visiva di forte impatto.

Le scarpe rosse di Elina Chauvet

Nel 2009 Elina raccolse 33 paia di scarpe e le installò nello spazio urbano di Juárez. Dopo il primo evento Zapatos Rojos (scarpe rosse in lingua spagnola, mentre in inglese è Red Shoes), ha atteso due anni per rifarlo. Nel 2011 ha riprodotto la sua installazione artistica nello stato di Sinaloa, nella città di Mazatlán. Grazie al passaparola generato, questa volta le scarpe donate furono 300!

L’iniziativa dell’artista messicana ebbe da subito una grande eco. Tra i primi paesi in cui venne replicata ci furono:

  • Argentina,
  • Italia,
  • Regno Unito,
  • Ecuador,
  • Spagna.

Alina stessa subì in famiglia un lutto violento: la sorella morì per mano del marito.

Red Shoes è un incontro di arte e memoria collettiva. Nel suo viaggio, cerca la solidarietà tra le persone verso una città in cui l’omicidio e la scomparsa delle donne è un evento quotidiano. E’ un invito alla riflessione nelle città e nei paesi in cui si tiene, dal momento che ci induce a parlare di un problema sempre più nascosto come la violenza contro le donne.

Elina Chauvet
Scarpe rosse: un'installazione in Italia
Un’installazione di scarpe rosse in Italia

Il simbolo

Le scarpe rosse rappresenteranno il sangue delle donne uccise e scomparse a causa della violenza sessista. Il tema è purtroppo molto presente e costante anche nella cronaca nera italiana.

Gli abusi contro le donne troppo spesso rimangono nascosti tra le mura domestiche.

Il simbolo delle scarpe rosse porta in sé questo messaggio: la violenza nella coppia non è normale, non è tollerabile.

Le varie installazioni che ogni anno si replicano, mostrano con un messaggio di impatto, quanto sia pesante il vuoto lasciato da ragazze, mogli, sorelle, figlie che non ci sono più.

Elina Chauvet
Elina Chauvet

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Ricorre il 25 novembre di ogni anno a partire dal 2000. L’istituzione arriva dall’Assemblea generale dellONU, tramite una risoluzione datata 17 dicembre 1999. Da allora le Nazioni Unite hanno invitato governi, organizzazioni e ONG a livello internazionale, a organizzare attività e manifestazioni durante il 25 novembre.

Le scarpe rosse di Elina Chauvet sono così oggi il simbolo della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. L’obiettivo dell’ONU sposa in pieno quello dell’artista messicana: sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della violenza contro le donne.

Indossare un paio di scarpe rosse durante il 25 novembre, significa aderire ad una lotta per dire basta ad ogni tipo di violenza contro le donne.

In Italia ogni tre giorni una donna viene uccisa da un uomo che la conosceva bene e che diceva di amarla.

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Bullismo e cyberbullismo, differenze https://cultura.biografieonline.it/bullismo-cyberbullismo/ https://cultura.biografieonline.it/bullismo-cyberbullismo/#comments Sat, 06 Feb 2021 14:22:55 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=22798 Sempre più spesso, purtroppo, sentiamo nominare i termini cyberbullismo e bullismo non sapendo però bene che cosa li distingue. In questo articolo, vediamo la differenza tra i due termini.

Cyberbullismo

Cyberbullismo

Per cyberbullismo, si intende un tipo di attacco continuo e offensivo ai danni di un soggetto attuato mediante gli strumenti della rete. Si tratta sostanzialmente di una versione informatica del bullismo, ossia un genere di violenza e di umiliazione che viene effettuata da giovani ai danni di soggetti terzi che sono vittime bersagliate e derise per colpa di un motivo sociale, fisico o comportamentale.

Con l’avvento di internet e della tecnologia, questo tipo di fenomeno, il cyberbullismo, ha consentito anche l’intensificarsi di scambi di immagini e registrazioni video calunnianti. Ciò promuove il fenomeno del public shaming, ovvero l’umiliazione pubblica del soggetto sulla rete. Chiunque può diventare un cyberbullo. E molto spesso coloro che effettuano questo tipo di attacchi possono essere anonimi. La vittima è così incapace di riconoscerli e di difendersi.

Il cyberbullo approfitta del suo stato invisibile e anonimo per agire sulla vittima predestinata che comunque subisce dei danni alla sua immagine usando una fredda consapevolezza. Il cyberbullo predilige molto spesso comunicazioni definite sadiche e può agire 24 su 24. La diffusione del materiale audio-video prodotto non ha limiti geografici. I cyberbulli spesso commettono online tutto ciò che non farebbero nella vita reale, creando dei veri propri problemi alla vittima che è schiacciata psicologicamente (ma non solo) da questi atti riprovevoli.

Categorie del cyberbullismo

Queste sono le principali categorie del cyberbullismo:

  • Flaming: (dall’inglese: flame, fiamma) caratterizzato da messaggi online violenti e volgari ai danni del soggetto.
  • Molestie: (harassment) insulti gratuiti ai danni di un soggetto.
  • Denigrazione: sparlare per ledere la reputazione altrui.
  • Esclusione: escludere deliberatamente una persona da un gruppo online provocando la sua emarginazione volontaria.
  • Cyberstalking: (Cyber-persecuzione) molestie e denigrazioni ripetute che incutono timore nel soggetto.
  • Sostituzione di persona: (impersonation) passare per un’altra persona e creare confusione.
  • Inganno: (trickery) ottenere la fiducia di qualcuno con l’inganno e poi pubblicare del materiale che non ci appartiene.
  • Doxing: diffusione pubblica di dati personali e sensibili, tramite il web.
  • Minacce di morte: la più crudele, perpetrata a danni di soggetti terzi, sempre via web.

Bullismo

Bullismo

Per bullismo, invece, si indica una forma di comportamento sociale molto violento che crea disagi al soggetto che ne è vittima. Si può trattare di violenza fisica, verbale e psicologica che viene commessa da uno o più soggetti a danni di terzi. Questa forma di violenza è usata principalmente in ambiti di aggregazione sociale come le scuole.

Molto spesso questa forma di atteggiamento, il bullismo, sfocia in abusi gratuiti. Può arrivare a un livello di violenza fisica o psicologica oltre alla normale presa in giro, all’umiliazione e alla ridicolizzazione del soggetto stesso.

Sono necessari degli interventi specifici per scongiurare questo tipo di fenomeno. Nel bullismo, vengono coinvolti gli studenti della classe o dell’Istituto. Il bullo normalmente è fisicamente prestante o sa usare il corpo per fare del male. E agisce durante gli orari scolastici o solitamente nel tragitto casa-scuola.

Compiere degli atti di bullismo porta il bullo a rendersi visibile agli occhi di tutti e a commettere forme di sadismo. E a volte a compiere anche atti di vera e propria criminalità minorile. Inoltre il bullo vede concretamente la propria vittima e l’effetto delle proprie azioni usando una fredda consapevolezza. Non si raccapriccia del male che viene fatto al soggetto, ignorando completamente la sua persona.

Dal 2017 è stata istituita la giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo. La giornata ricorre il 9 febbraio.

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La notte del giudizio – Election year. Recensione del film https://cultura.biografieonline.it/notte-del-giudizio-election-year/ https://cultura.biografieonline.it/notte-del-giudizio-election-year/#respond Fri, 29 Jul 2016 10:28:31 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=19298 La notte del giudizio – Election year è il terzo film della saga (The Purge) che racconta un giorno di pura follia omicida. I padri fondatori di un’America più presente che futura, hanno deciso di dedicare un giorno dell’anno allo sfogo e alla purificazione. Ogni persona è autorizzata ad uccidere senza che la polizia intervenga.

La notte del giudizio - Election year

 

Chi è assalito si può difendere con le sue armi, tutto è lecito, anche l’utilizzo delle bombe. Chi non vuole partecipare può farsi costruire la casa come una fortezza. Ma chi non ha i mezzi per farlo può solo sperare che non lo attacchino, oppure difendersi con le armi che riesce a procurarsi.

Questo è il vostro sistema di trasmissione di emergenza che annuncia l’inizio dello Sfogo annuale. Al suono della sirena ogni crimine incluso l’omicidio sarà legale per le successive 12 ore. Il governo vi ringrazia per la vostra partecipazione. [Annuncio tv]

Solo una persona, la senatrice Charlie Roan (interpretata da Elizabeth Mitchell) , si oppone a questa follia. La sua battaglia, inaspettatamente, le sta portando molta attenzione da parte dei media e degli elettori. Siccome ha buone chance di vincere le prossime elezioni alla presidenza degli Stati Uniti, i padri fondatori decidono di eliminarla.

Charlie Roan
La senatrice Charlie Roan (sullo schermo) è interpretata da Elizabeth Mitchell

Per la notte del giudizio mandano dei killer addestrati alla guerriglia a casa della senatrice. Il loro intento è di eliminare lei e la sua scorta. Ma il capo della sua sicurezza Leo Barnes (interpretato da Frank Grillo), insieme ad altre tre persone, la difende in una lotta disperata. Teatro di battaglia sono le strade di Washington.

Commento al film

La notte del giudizio – Election year è un film mai banale, malgrado la trama spinga verso una violenza gratuita. La violenza ovviamente c’è ed impernia tutto il film. Tuttavia il significato di una lotta per la sopravvivenza che mostra come il senso di colpa sia un’ipocrisia che vela gli atti criminosi, rendono il film interessante.

La notte del giudizio – Election year è un film da vedere per come è girato e per il modo in cui una bella idea funziona. Anche se al cinema ci sono molti film violenti e oramai sembra che nulla di originale possa essere più scritto.

Locandina del film “La notte del giudizio – Election year”

Locandina e frasi del film
Locandina e frasi del film

Trailer del film

YouTube Video

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