vento Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Tue, 28 Feb 2023 14:15:19 +0000 it-IT hourly 1 La teoria dei 4 elementi: fuoco, aria, acqua, terra https://cultura.biografieonline.it/quattro-elementi-naturali/ https://cultura.biografieonline.it/quattro-elementi-naturali/#comments Tue, 28 Feb 2023 12:11:09 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=11228 Fuoco, aria, acqua, terra: elementi naturali da cui trae origine ogni sostanza di cui è composta la materia. Su questa base è formulata la teoria dei quattro elementi naturali, introdotta a partire dal VI secolo a.C dal filosofo greco antico Anassimene di Mileto e successivamente dal filosofo siceliota Empedocle, assimilata anche dai filosofi greci Socrate ed Aristotele.

4 elementi
Fuoco, aria, acqua, terra: gli elementi alla base della teoria dei quattro elementi

I quattro elementi

Secondo questa teoria, ogni sostanza esistente, nel microcosmo e macrocosmo, è costituita da una composizione di quattro elementi naturali:

  1. fuoco;
  2. aria;
  3. acqua;
  4. terra.

Il fuoco, elemento purificatore e vivificatore, racchiude in sé il principio della vita, che scaturisce dalla sua energia.

L’aria, intangibile, è l’energia vitale che respiriamo, senza la quale non sarebbe possibile vivere; non può essere afferrata e rappresenta il respiro cosmico.

L’acqua, fonte della vita, dalla sorgente diventa torrente, poi fiume fino a giungere nel mare, oltrepassando gli ostacoli che incontra nel suo cammino, arrivando fino ad addentrarsi nelle profondità della terra.

La terra, solida e rigogliosa, simboleggia la materia primordiale, accoglie la vita e la nutre.

I quattro elementi
Secondo la teoria dei 4 elementi, ogni sostanza esistente, nel microcosmo e macrocosmo, è costituita da una composizione di quattro elementi, fuoco, aria, acqua, terra

I quattro elementi naturali sono intesi come stati di aggregazione della materia: fuoco, stato ardente; aria, stato gassoso; acqua, stato liquido; terra, stato solido. Essi hanno la caratteristica di essere in accordo oppure in opposizione tra di loro. Filistione, medico greco antico, suggerì che ad ogni elemento fosse attribuita una qualità: al fuoco è attribuito il caldo, all’aria il freddo, all’acqua l’umido e alla terra il secco, cosicché l’acqua risulta opposta al fuoco ma affine alla terra e l’umido opposto al secco ma affine al freddo. Dall’interazione di questi elementi, composti da particelle mescolate in proporzioni variabili, hanno origine tutti i fenomeni del cosmo: la nascita, la morte, la trasformazione. Le forze che permettono l’interazione degli elementi sono due: l’amore, forza attrattiva, e la discordia (o odio), forza repulsiva.

4 elementi
Filistione, medico greco antico, suggerì che ad ogni elemento fosse attribuita una qualità: al fuoco è attribuito il caldo, all’aria il freddo, all’acqua l’umido e alla terra il secco

Empedocle e i quattro elementi naturali

Secondo Empedocle, i 4 elementi naturali, ovvero le quattro radici (rhizai) che formano tutte le cose, sono governati dalla tensione fra l’amore e la discordia, i quali dominano a tempi alterni. Quando domina l’amore, tutti gli elementi sono fusi insieme in una sfera omogenea e priva di conflitti, lo Sfero. All’origine, nello Sfero, inizia una separazione degli elementi per azione della discordia, che porta alla distruzione della materia, al Caos. A questo punto, il ciclo delle due forze cosmiche, amore e discordia, continua grazie ad un nuovo intervento dell’amore, che riporta equilibrio e vita alla materia, per arrivare poi ad imporsi sulla discordia e ritornare nella condizione iniziale di Sfero. Da qui il ciclo ricomincia.

Aristotele e i 4 elementi

Ai quattro elementi, Aristotele ne aggiungerà un quinto: la quintessenza, chiamata etere, che costituisce la materia delle sfere celesti, l’essenza del mondo celeste, eterno, immutabile, trasparente.

La tetraktys pitagorica

Secondo Pitagora, matematico e filosofo greco, disponendo i primi quattro numeri naturali nella forma di un triangolo equilatero, in modo da formare una piramide con dieci punti, si identifica il simbolismo dei 4 elementi nella cosiddetta tetraktys.

Partendo dall’alto, nella tetraktys troviamo:

  • il punto, che rappresenta l’unità e viene fatto coincidere con il fuoco;
  • i 2 punti, che rappresentano la dualità e corrispondono all’aria;
  • i 3 punti, che rappresentano la superficie piana, la creazione, e corrispondono all’acqua;
  • i 4 punti, che rappresentano la materialità e corrispondono alla terra.

La tetraktys racchiude quindi l’intera natura dell’universo.

tetraktys
Nella “tetraktys” si identifica il simbolismo dei 4 elementi
tetraktys
Nella tetraktys, il punto, che rappresenta l’unità e viene fatto coincidere con il fuoco; i due punti, che rappresentano la dualità e corrispondono all’aria; i tre punti, che rappresentano la superficie piana, la creazione, e corrispondono all’acqua; i 4 punti, che rappresentano la materialità e corrispondono alla terra

Ippocrate e la teoria umorale

Ippocrate, medico greco antico, cercò di applicare la teoria dei 4 elementi alla natura umana, descrivendo l’esistenza di quattro umori base, associati agli elementi:

  • bile gialla (fegato) associata al fuoco;
  • sangue (cuore) all’aria;
  • flegma (testa) all’acqua;
  • bile nera (milza) alla terra.

L’equilibrio di questi elementi conferirebbe il buon funzionamento dell’organismo, mentre la dominanza dell’uno o dell’altro, determinerebbe la malattia.

A questi elementi corrispondono anche quattro temperamenti, associati a quattro personalità:

  1. il malinconico, nel quale predomina la bile nera, è magro, debole, pallido, avaro e triste;
  2. il collerico, con eccesso di bile gialla, è magro, irascibile, permaloso, furbo, generoso e superbo;
  3. il flemmatico, con eccesso di flegma, è robusto, pigro, lento e sciocco;
  4. il sanguigno, nel quale predomina il sangue, è robusto, allegro, goloso, socievole, dedito ad una sessualità giocosa.

Gli umori e le stagioni

Gli umori, innescati dai temperamenti, definiscono la costituzione fisica, il carattere, la salute.

A seconda dei momenti della giornata, delle stagioni e dell’età, gli umori prevalgono o diminuiscono.

Ai quattro elementi e temperamenti si associano, infatti, anche le quattro stagioni:

  1. alla primavera si associa il sanguigno;
  2. all’estate il collerico;
  3. all’autunno il flemmatico;
  4. all’inverno il malinconico.

Anche le quattro stagioni della vita si possono ricondurre ai 4 elementi:

  1. l’infanzia (flemma);
  2. la giovinezza (sangue);
  3. la maturità (collera);
  4. la vecchiaia (malinconia).

Durante la giornata, inoltre, vi è il prevalere di uno o dell’altro elemento:

  • nelle prime tre ore del mattino e nelle ultime della sera prevale il sangue;
  • la collera domina nelle sei ore in mezzo al giorno;
  • la malinconia nelle prime tre ore della sera e nelle ultime tre del giorno;
  • mentre nelle sei ore a mezzo della notte prevale la flemma.
Teoria umorale
Schema della teoria umorale

I 4 elementi naturali e l’astrologia

Nell’astrologia occidentale, i segni zodiacali vengono suddivisi nei quattro elementi:

L’appartenenza di un segno zodiacale ad un gruppo gli conferisce determinate caratteristiche poiché diverse sono le energie che vengono attribuite ad ogni elemento.

4 elementi segni zodiacali
Segni zodiacali associati ad ognuno dei 4 elementi
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Perché la tradizionale banderuola del vento è a forma di gallo? https://cultura.biografieonline.it/gallo-banderuola-segna-vento/ https://cultura.biografieonline.it/gallo-banderuola-segna-vento/#respond Sat, 15 Mar 2014 02:10:50 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=10023 Da sempre le banderuole segna vento vengono usate come semplice e pratico mezzo di rilevamento della velocità e direzione del vento e su di esse troviamo raffigurati stemmi, insegne, altri emblemi ma soprattutto il gallo. Solo oggi, grazie alle moderne tecnologie, esse hanno una funzione prettamente decorativa.

banderuola segnavento con un gallo
Una tipica banderuola segnavento sormontata da un gallo: la tradizione deriverebbe fin dal Medioevo

Le banderuole del vento, venivano già usate nel 48 a.C., quando una banderuola a forma di Tritone, il dio del mare, venne collocata in cima alla Torre dei Venti di Atene e nel IX secolo, i marinai vichinghi utilizzavano pale eoliche a forma di quadrante per navigare i mari in modo più sicuro.

Ma la vera domanda che ci siamo sempre posti è il perché la banderuola per la misura della direzione del vento fosse sormontata da una sagoma a forma di gallo. Secondo gli studiosi e storici, questa particolare abitudine risale ai tempi medievali quando, nel IX secolo, il Papa Niccolò I ricordò al suo conclave le parole ammonitrici che Gesù rivolse a Pietro, nel Vangelo, dopo l’Ultima cena. Secondo il Vangelo di Marco difatti, Gesù, che era seduto a tavola con i discepoli, disse a Pietro: “In verità ti dico: proprio tu oggi, prima che il gallo canti due volte, tu mi rinnegherai tre volte”.

Da lì in poi, il Papa fece nascere l’usanza di collocare sopra la freccia della banderuola, che indica la direzione del vento, la sagoma di un gallo, fissandola sul più alto pinnacolo di ogni cattedrale, abbazia o chiesa della cristianità. Papa Nicola I decretò ufficialmente, da allora in poi, che tutte le chiese europee dovessero essere ornate con una banderuola a forma di gallo. Le banderuole segnano il vento da sempre e solitamente sono poste e collocate nei punti più alti degli edifici pubblici e privati e rappresentano spesso la sagoma di un galletto, ancora in uso oggi per la scelta e volere dello stesso pontefice.

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Da dove derivano i nomi dei venti? https://cultura.biografieonline.it/da-dove-derivano-i-nomi-dei-venti/ https://cultura.biografieonline.it/da-dove-derivano-i-nomi-dei-venti/#comments Fri, 02 Mar 2012 13:55:39 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=804 Nell’area mediterranea i venti vengono classificati secondo la direzione da cui provengono e vengono rappresentati dalla Rosa dei Venti. Quest’ultima, nelle prime cartografie del Mediterraneo, è raffigurata vicino all’isola di Malta al centro del Mar Ionio, che diventa quindi punto di riferimento per la direzione di provenienza del vento.

Immagine di una Rosa dei venti con i nomi dei venti
Una rappresentazione della Rosa dei venti con i nomi dei venti

In questa posizione, il vento proveniente da Nord-Est giunge dalla Grecia e viene detto Grecale; quello che proviene da Sud-Est giunge dalla Siria e viene detto Scirocco.

Da Sud-Ovest giunge dalla Libia e da qui il nome Libeccio; il vento che proviene da Nord-Ovest giunge da Roma, ovvero la Magistra Mundi ai tempi dei romani, e viene detto Maestrale; il vento da Est, Levante, prende il nome del levar del Sole; quello da Ovest, Ponente, del calar del Sole.

Il vento da Sud, l’Ostro (o Austro) viene dall’emisfero australe; quello da Nord, Tramontana, ha due ipotesi di origine: una vuole che derivi dalla locuzione latina “intra montes”, riferita al fatto che soffia dal cuore delle Alpi; l’altra che derivi dal paese Tremonti, nella repubblica marinara di Amalfi.

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