uragani Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Tue, 27 Aug 2019 17:28:59 +0000 it-IT hourly 1 Differenza tra ciclone, uragano e tornado https://cultura.biografieonline.it/ciclone-uragano-tornado-differenze/ https://cultura.biografieonline.it/ciclone-uragano-tornado-differenze/#comments Fri, 04 Apr 2014 22:48:41 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=10371 Facciamo chiarezza sulle differenze tra uragano, tornado e cicloni. Iniziamo da questi ultimi.

I cicloni, o perturbazioni atmosferiche, vengono definiti come tempeste violente, associate ad un moto di traslazione con un centro di bassa pressione. Questi fenomeni sono in grado di arrecare danni ingenti a cose e a persone, attraverso lo scatenarsi di piogge e venti molto intensi. Di minor portata e meno violenti, per nostra fortuna, sono invece le tempeste extra-tropicali che però sono di gran lunga più estese.

Un ciclone
Foto aerea di un ciclone

Invece con il termine tornado si indica una tromba d’aria di limitata estensione ma distruttiva. La sua velocità media è di circa 50 km/h, mentre la durata del fenomeno è di soli pochi secondi. Se i venti si mantengono sotto i 117 km/h si parla di tempeste tropicali e non di uragani. Se le tempeste raggiungono una velocità maggiore vengono definite dei veri e propri uragani.

Tornado: foto di una tromba d'aria
Un tornado con la sua tromba d’aria

Secondo la Scala Saffir-Simpson, gli uragani vengono classificati in cinque categorie a seconda della pericolosità. Il primo grado è il minimo, può causare danni limitati ad alberi, insegne o tegole dei tetti e provocare limitate inondazioni delle zone costiere. Il secondo, moderato, riesce a causare danni già di una certa rilevanza come possibili rotture di finestre, abbattimento di alberi, danneggiamenti alle strutture mobili e nelle zone costiere può portare inondazioni fino ad un massimo di 2,5 metri oltre il livello standard e rompere gli ormeggi più deboli delle imbarcazioni.

Dal terzo, forte, incominciamo a registrare i danni maggiori: grandi alberi divelti, distruzione di tetti e danni rilevanti alle strutture abitative. Per il rischio di un innalzamento del mare fino a 4/5 metri, nelle zone costiere, viene effettuata l’evacuazione dei residenti. Il quarto è fortissimo, provoca danni ingenti ad edifici, abbattimento di tutti gli alberi e di tutte le cose che incontra sul suo cammino.

Nelle zone costiere si può verificare un aumento del livello del mare di 5/6 metri a partire da cinque ore prima dell’arrivo dell’occhio del ciclone. È obbligatorio evacuare tutte le persone residenti. Infine, il quinto livello, quello disastroso. Provoca danni irreparabili ad abitazioni, edifici, strutture, vegetazione e tutte le cose presenti sul suo tragitto.

Parlando ancora di zone costiere, qui si possono verificare intense e distruttive inondazioni, visto che il livello del mare può arrivare a superare i 6 metri oltre il normale livello delle acque. Obbligatorio è evacuare totalmente tutta la popolazione sulle coste ed anche nelle vicinanze delle stesse.

Uragano
Foto di un uragano (in lingua inglese, hurricane)

Il nome urgano deriva da Hurrican, il dio caraibico del male. In base alle zone prendono diverse denominazioni: tifone (typhoon) in Asia, baguyo nelle Filippine, uragano (hurricane) negli Usa, willy-willy in Australia.

Una regione centrale degli Stati Uniti, nella quale i tornado si presentano con alta frequenza, è comunemente nota come Tornado Alley, il “viale dei tornado“.

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Perché nel centro dell’uragano c’è assenza di vento? https://cultura.biografieonline.it/uragani-cicloni/ https://cultura.biografieonline.it/uragani-cicloni/#comments Fri, 29 Nov 2013 14:12:14 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=8838 Gli uragani sono tra i fenomeni climatici più violenti e catastrofici che colpiscono il nostro pianeta in modo imprevedibile; negli ultimi anni sono anche aumentati di intensità. La formazione di un uragano è generata da un processo di forte evaporazione dalla superficie riscaldata dell’acqua del mare che favorisce l’umidità dell’aria sovrastante, provocando delle correnti ventose circolari molto intense.

L'occhio del ciclone
Nel centro dell’uragano vi è totale assenza di vento

Un sistema nuvoloso che acquista una notevole energia, interagisce con la rotazione terrestre ed i venti al suo interno, quindi, vengono dirottati verso destra, rispetto al moto di spostamento nell’emisfero settentrionale, e verso sinistra, rispetto al moto in quello meridionale. La forza che devia le correnti viene chiamata “Forza di Coriolis”. La forza centrifuga che ne scaturisce spinge tutta la nuvolosità via dal centro della perturbazione dando così la formazione “dell’occhio”.

Il meccanismo è simile a quando si prende una curva ad alta velocità in auto ed il nostro corpo viene spinto dalla forza centrifuga, obbligandoci ad afferrare un sostegno per non essere sbattuti contro la portiera. Così, le nubi presenti all’interno del sistema perturbato, sono libere di muoversi e vengono allontanate dal centro che di conseguenza si presenta sempre con un cielo sereno, privo di vento e con un’aria più secca.

Se potessimo rimanere “nell’occhio del ciclone”, seguendone il suo movimento, osserveremo la distruzione tutta attorno a noi, mentre sulla nostra verticale il cielo resterebbe sempre sereno ed in quiete. La formazione di un uragano può avvenire in modo rapido in 6-12 ore, oppure lentamente, impiegando vari giorni.

Il vortice atmosferico soffia intorno all’area centrale, l’ “occhio del ciclone”, con venti di forte intensità che raggiungono anche picchi di 250 km orari. I cicloni cominciano ad indebolirsi e finalmente cessano di esistere, solo quando la loro fonte di energia, rappresentata dal calore latente di evaporazione, si esaurisce.

Gli studiosi, denominati “cacciatori di uragani”, anticipano con sicurezza l’arrivo di un evento catastrofico, assegnandogli un nome per identificarlo più facilmente ed avvisando in tempo la popolazione per aiutarla a limitare i danni a cose e persone.

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