trasporti Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Wed, 06 Nov 2024 08:05:52 +0000 it-IT hourly 1 Strade ed autostrade: le più belle e le più famose del mondo https://cultura.biografieonline.it/strade-ed-autostrade-piu-belle-del-mondo/ https://cultura.biografieonline.it/strade-ed-autostrade-piu-belle-del-mondo/#comments Mon, 31 Jul 2017 13:30:40 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=22976 Lunghi nastri d’asfalto lisci e levigati che attraversano paesaggi incantevoli, che sfidano gli ostacoli che la Natura mette di fronte al cammino dell’uomo, o che brillano di luci scintillanti e di negozi lussuosi. Sono milioni i chilometri di strade ed autostrade che in ogni angolo del mondo aiutano dall’antichità gli uomini a spostarsi da un luogo all’altro. Sono una risorsa di immensa importanza logistica che può però anche diventare scenario unico per viaggi da sogno. Come ben sa chi ama programmare le sue vacanze “on the road“, spesso senza una precisa meta e fermandosi dove un luogo o uno scorcio tolgono il respiro e danno un senso di pace. Le strade ed autostrade che meritano di esser percorse almeno una volta nella vita sono più di quante si possa immaginare. Qui, tra quelle famose e quelle un po’ meno conosciute, cercheremo di darvi qualche suggerimento per i vostri prossimi viaggi.

Route 66
La Route 66 attraversa gli Stati Uniti d’America da costa a costa. Tra le strade ed autostrade più famose del mondo occupa uno dei primissimi posti.

L’autostrada dei Laghi: la prima al mondo

Partiamo dalla nostra vecchia e cara Europa, che ha il privilegio di ospitare la prima autostrada del mondo. A “contendersi” il titolo l’Italia e la Germania (toh, guarda caso). Noi con la “Autostrada dei Laghi“, i tedeschi con la AVUS (Automobil Verkehrs und Übungs-Straße ovvero Strada per il Traffico e per le Prove delle Automobili).

Entrambe vennero progettate e costruite negli anni ’20. La diatriba nasce dal fatto che sebbene la AVUS fu terminata prima della “Milano Laghi”, in realtà non nacque come autostrada ma come pista di prova per le auto. Venne convertita solo dopo in via trafficabile.

Invece, la strada che nel 1921 l’ingegnere Pietro Puricelli progettò per collegare Milano con le zone turistiche del Lago di Como e del Lago Maggiore, nacque proprio come riservata al traffico veloce e con il pagamento di un pedaggio per coprire le spese di costruzione e di gestione.

Strade ed autostrade: entrata della Milano-Laghi da Piazzale ai Laghi
Settembre 1952: l’entrata dell’autostrada Milano-Laghi da Piazzale ai Laghi.

Le strade degli antichi romani

Ma a costruire vie di comunicazione lunghe e funzionali avevano già pensato gli antichi Romani. Essi pur senza gli ausili della modernità, facevano cose davvero a regola d’arte. Da Roma partivano e partono tuttora strade che collegano l’Urbe ai quattro angoli dello Stivale. Tra queste vi è la Via Appia, che arrivava sino a Brindisi e che serviva per portare uomini e merci al porto da cui salpavano le navi per la Grecia. Oggi le antiche vie romane sono strade statali preziose per alleggerire il traffico delle principali autostrade e collegare i piccoli centri.

Strade famose d’Europa

Altri due esempi di strade da vedere (e percorrere) in Europa li troviamo in Norvegia e in Irlanda. Il paese dei fiordi possiede una delle opere viarie più ardite, la Atlantic Ocean Road. Una strada lunga solo otto chilometri simile ad un immenso otto volante sospeso su una serie di isolotti che collegano le città di Kristiansund e Molde. E’ esposta a vento e mareggiate tanto da essere classificata come la strada più pericolosa del mondo. In compenso nel 2006, il quotidiano inglese The Guardian l’ha eletta “miglior viaggio su strada”.

In Irlanda invece c’è la splendida Conor Pass, un valico montano posto nella Penisola di Dingle, nel nord dell’isola. Una strada impervia e insidiosa, che si arrampica sulle pendici del Monte Brandon e che offre panorami mozzafiato sulla omonima baia e su una serie di laghetti sparsi nelle vallate. Come per la sua “sorella” norvegese, la Conor Pass richiede grande impegno nella guida. In alcuni punti la strada è limitata solo da un muretto di pietra, oltre il quale ci sono precipizi di oltre seicento metri.

Se non amate i paesaggi selvaggi e le emozioni forti ma preferite le luci delle metropoli e la bellezza dei monumenti, potete comunque concedervi una lunga ed appagante promenade sugli Champs Elysées a Parigi o sulle Ramblas a Barcellona, i due “salotti” più belli del Vecchio Continente, sempre vivi e popolati giorno e notte.

In America

Spostiamoci dall’altra parte dell’Atlantico e diamo un’occhiata a cosa offre il continente americano. Concentriamoci sulle meraviglie stradali negli USA, a partire dalla celeberrima Route 66. La più famosa ed antica “highway” statunitense, resa celebre anche anche da tante “apparizioni” cinematografiche, attraversa gli States da costa a costa lungo 3.755 km che uniscono Chicago alla California e che percorrono scenari unici al mondo.

Oggi purtroppo la via originale non esiste più, rimpiazzata dal 1985 dalla Interstate Highway System (il tema è affrontato anche nel celebre film d’animazione Disney del 2006, Cars)Ma all’interno di ogni singolo stato attraversato da quella che oggi si chiama Historic Route 66, le varie contee hanno cercato di ripristinare il vecchio tracciato. Di fatto oggi, con una attenta e precisa pianificazione dell’itinerario, si può percorrere oltre l’80% della via originale.

Ovviamente i “salotti buoni” da frequentare non mancano nemmeno negli USA. Due su tutti: la celeberrima 5th Avenue a New York e la meno famosa ma altrettanto lussuosa Magnificent Mile a Chicago. Strade nelle quali si concentra tutto il meglio dello shopping e dei negozi delle più grandi griffes della moda, percorse ogni anno – come le loro omologhe europee – da milioni di turisti.

Lombard Street strada a curve San Francisco
Un’altra celebre strada statunitense: Lombard Street, a San Francisco, è una caratteristica strada in discesa composta da un susseguirsi di curve.

Strade ed autostrade nel resto del mondo

Dando uno sguardo al resto del mondo, meritano un viaggio la Ruta 40, che attraversa tutta l’Argentina da nord a sud, dalla Bolivia alla Terra del Fuoco lungo 5.000 km di paesaggi mozzafiato. La Garden Route, una meravigliosa autostrada panoramica che costeggia la parte meridionale del Sudafrica. E infine la Great Ocean Road, un’altra litoranea che disegna circa 200 km della costa sudorientale dell’Australia. Un’autostrada anche simbolica dal punto di vista storico, visto che fu costruita dai soldati australiani reduci dalla Prima Guerra Mondiale, e da loro stessi dedicata ai commilitoni caduti.

Conoscete o avete percorso altre strade famose che vi sentite di consigliare ad altri? Scrivetelo nei commenti.

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La Ferrovia Transiberiana https://cultura.biografieonline.it/transiberiana-treno/ https://cultura.biografieonline.it/transiberiana-treno/#respond Wed, 14 Oct 2015 18:16:12 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=15347 La Ferrovia Transiberiana è una linea ferroviaria che parte da Mosca e termina a Vladivostok, città che si trova ai confini orientali della Russia. Più precisamente, con il nome di Transiberiana è chiamata la parte orientale della ferrovia, da Čeljabinsk, città russa a sud degli Urali, a Vladivostok. La sua lunghezza di ben 9.288 Km ne fa la ferrovia più lunga del mondo.

Ferrovia Transiberiana

Diramazioni

La Ferrovia Transiberiana, lungo il suo percorso, presenta due diramazioni, chiamate TransmongolicaTransmanciuriana. La linea Transmongolica parte da Ulan-Ude, città della Russia orientale, attraversa la Mongolia e termina in Cina, a Pechino. La linea Transmanciuriana parte dalla città russa di Chita, passa dalla Cina e arriva a Pechino, ma senza attraversare il territorio mongolo.

Costruzione

Il 1891 è l’anno in cui ufficialmente iniziarono i lavori per la costruzione della Ferrovia Transiberiana, con una forza lavoro impiegata di circa 90 mila uomini. Fu presentata per la prima volta all’Esposizione universale di Parigi del 1900, con il nome di Train Transibérien e il suo completamento avvenne il 18 ottobre 1916.

Transiberiana percorso
Il percorso della Ferrovia Transiberiana con le due diramazioni della Transmongolica e Transmanciuriana

Curiosità

Lungo il suo percorso, la ferrovia attraversa svariati paesaggi e panorami, lingue, etnie e culture diverse; i fusi orari attraversati dalla Ferrovia Transiberiana sono ben 7 e il tempo medio di un viaggio diretto, senza mai scendere dal treno, è di una settimana. In tutte le stazioni lungo la ferrovia, l’ora e gli orari dei treni sono regolati secondo il fuso orario di Mosca.

L’Uovo della Transiberiana

L’Uovo della Transiberiana è una delle uova del gioielliere e orafo russo Peter Carl Fabergé, fabbricato nel 1900 ed ispirato alla Ferrovia Transiberiana. Alto 26 centimetri, è un uovo di Pasqua gioiello che l’ultimo Zar di Russia, Nicola II, donò a sua moglie, la Zarina Aleksandra. Decorato sulla parte esterna da una fascia in argento con inciso il tracciato della ferrovia e con ogni stazione contrassegnata da una pietra preziosa, l’Uovo della Transiberiana è fabbricato in onice, oro, quarzo e smalto traslucido. L’interno, rivestito in velluto, contiene il modellino di un treno a vapore in oro, platino, diamanti, rubini e cristallo di rocca. L’uovo si trova presso il Palazzo dell’Armeria del Cremlino a Mosca.

Uovo Fabergé Transiberiana
Uovo della Transiberiana del 1900 di Fabergé
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Differenza tra Crossover e Suv https://cultura.biografieonline.it/crossover-suv-differenze/ https://cultura.biografieonline.it/crossover-suv-differenze/#respond Tue, 01 Jul 2014 18:12:00 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=11356 I termini Crossover e Suv vengono usati nella lingua italiana per indicare due diverse tipologie di auto. Molto spesso si fa confusione tra i due termini.

Suv o Crossover
Suv o Crossover? Una della più attese novità del settore automotive è l’Audi Q4

Suv

Suv, che è l’acronimo di Sport Utility Vehicle, tradotto con la denominazione di Veicolo Utilitario Sportivo, identifica una particolare categoria di autoveicoli dall’assetto rialzato e, tendenzialmente, a trazione integrale.

I Suv sono simili nell’aspetto ad una monovolume, o station wagon, e presentano alcune caratteristiche simili al fuoristrada (altezza elevata da terra, quattro ruote motrici). Uno degli elementi più distintivi tra Suv e fuoristrada è sicuramente dato dallo stesso telaio. I Suv utilizzano infatti una scocca portante, mentre i fuoristrada nascono su un telaio a longheroni, enormemente più adatto appunto all’uso da fuoristrada.

In caso di incidente, i Suv sono considerati le vetture più sicure. Sono soggetti però a ribaltarsi, dato che il loro baricentro è situato parecchio in alto. Il mezzo presenta le seguenti caratteristiche che lo rendono unico e inconfondibile: confort elevati, spazi di abitabilità interna lussuosi, grandi potenze ed infine carrozzerie allargate.

I Suv hanno buone finiture e buone prestazioni su strada anche nel caso di asfalto bagnato o di ghiaccio. Sono invece oggetto di critica per le loro dimensioni poco consone per le grandi città, per i valori elevati che emettono nell’aria di CO2 e per gli alti consumi.

Crossover

Di diversa tipologia invece sono i Crossover. Il loro nome deriva dall’acronimo Crossover Utility Vehicle. Si tratta di un’automobile che sembra nell’aspetto simile ad un Suv, ma con caratteristiche che lo allontanano da un fuoristrada e lo avvicinano maggiormente a una normale station wagon, che presenta però un assetto maggiormente rialzato.

Molte delle attuali compact Suv appartengono alla categoria, quella dei Crossover, costruite con una monoscocca ma con capacità d’utilizzo di una autovettura e non di un fuoristrada. Questi mini-Suv non sono caratterizzati dalla trazione delle quattro ruote motrici, ma adottano spesso la trazione 2WD, soprattutto con trazione anteriore. Inoltre, hanno molti meno optional rispetto ai tradizionali Suv.

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Autovelox e Tutor: differenze https://cultura.biografieonline.it/autovelox-tutor-differenze/ https://cultura.biografieonline.it/autovelox-tutor-differenze/#respond Fri, 27 Jun 2014 20:41:06 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=11352 Autovelox e Tutor vengono spesso usati come termini per definire la stessa cosa. In realtà, pur essendo due dispositivi che permettono di evidenziare l’eventuale velocità di un veicolo, presentano delle sostanziali differenze.

Tutor autostradale
Tutor autostradale

Tutor

I Tutor sono installati su quasi tutta la rete autostradale nazionale e permettono di controllare la velocità media tra due passaggi, l’uno ad una certa distanza dall’altro (la distanza tra i due passaggi si aggira dai 10 Km ai 30 Km). Attraverso un calcolo della media di velocità percorsa tra le due postazioni, viene evidenziato un eventuale eccesso di velocità.

All’inizio del tratto di strada troviamo un ponte artificiale o un cavalcavia con delle telecamere. Al primo passaggio del veicolo, il dispositivo Tutor, grazie alla telecamera, evidenzia il numero di targa dell’autovettura, con ora e giorno di passaggio. Al transito del veicolo sul secondo punto di controllo, che solitamente viene applicato ad una distanza che si aggira tra i 10 Km e i 30 km di distanza dal primo, i veicoli verranno nuovamente controllati. Sarà segnalato ancora il numero di targa e l’ora del passaggio, ad un computer centrale che valuterà la situazione generale.

Se la velocità media che si riscontra tra il primo e il secondo passaggio del veicolo supera i limiti di velocità consentiti, scatta la multa. Tale dispositivo non richiede la presenza di pattuglie della Polizia stradale.

Autovelox

Con Autovelox, invece, definiamo il nome commerciale di una famiglia di misuratori di velocità dei veicoli. Gli Autovelox si possono trovare su tutte le arterie principali, incluse le strade extra-urbane e statali.

Un Autovelox
Un Autovelox

Tipi di Autovelox

Esistono varie tipologie di Autovelox tra cui: fotocellula, radar, laser e video. Tra i più diffusi sono gli Autovelox a fotocellula a forma di parallelepipedo, montato su un cavalletto, sui vetri laterali delle auto della polizia o su piccole postazioni fisse. Gli Autovelox a radar invece consentono di misurare la velocità valutando l’eco di un segnale radar emesso su determinate frequenze. Si tratta di un dispositivo basato sugli stessi principi dei radar aerei. Gli Autovelox a laser, detti in generale telelaser, sono solitamente tenuti in mano dall’operatore e puntati sui veicoli dei quali l’operatore voglia esaminare la velocità.

Un’altra tipologia di velocimetro è l’Autovelox a video, installato a bordo delle auto delle Polizia, che permette di elaborare le immagini di una telecamera per calcolare la conseguente velocità dei veicoli. Per evitare brutte conseguenze, come le multe, è necessario quindi rispettare sempre i limiti di velocità, anche se a volte non ce ne rendiamo conto.

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Differenza tra sosta e fermata https://cultura.biografieonline.it/sosta-fermata-differenze/ https://cultura.biografieonline.it/sosta-fermata-differenze/#respond Mon, 12 May 2014 15:28:59 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=10871 Da sempre, parlando di Codice della Strada, una delle differenze che viene spesso confusa è quella tra sosta e fermata.

Divieto di sosta e di fermata
Nella foto: un cartello vieta sia la sosta che la fermata. Curiosamente il divieto è esteso anche a barche e natanti.

Sosta

Per sosta si intende la sospensione della marcia del veicolo protratta nel tempo, con possibilità di allontanamento da parte del conducente dal mezzo. In caso di fermata o di sosta, il veicolo deve essere messo il più vicino possibile al margine destro della carreggiata, parallelamente ad esso e secondo il senso di marcia.

Qualora non esista marciapiede rialzato, deve essere lasciato uno spazio sufficiente per il transito dei pedoni, comunque non inferiore ad un metro. Durante la sosta, il veicolo deve avere il motore spento.

Fermata

Per fermata si intende una sosta momentanea della marcia di un veicolo, anche in un’area dove non è consentita la sosta. Il periodo è di brevissima durata, ma è fondamentale non arrecare nessun tipo d’intralcio alla circolazione. Si usa utilizzare la fermata per consentire la salita o la discesa delle persone da un mezzo o nel caso di mezzi pubblici di superficie: autobus, filobus e tram, per consentire il salire o scendere dei passeggeri.

La fermata è consentita in seconda fila, all’uscita dei passi carrabili o dei garage, dove esiste il segnale divieto di sosta, davanti ai cassonetti dei rifiuti urbani, a meno di 15 metri dal segnale della fermata dei mezzi pubblici, dove il ciglio verticale del marciapiede è dipinto a tratti alternati gialli e neri. Invece, in tutti questi casi, è vietata in modo assoluto la sosta.

Casi limite

Ci sono poi dei casi limite in cui non è possibile effettuare la sosta e nemmeno la fermata, secondo il comma 1 dell’articolo 158 del Codice della Strada, anche se in quello specifico momento e in quel determinato luogo non costituiscono effettivamente pericolo o intralcio per la circolazione.

Ciò accade in prossimità e in corrispondenza di passaggi a livello, binari ferroviari e tranviari; nelle curve e nei dossi, nelle gallerie, nelle intersezioni, sulle piste ciclabili e marciapiedi, sui passaggi e attraversamenti pedonali e ciclabili, lungo le corsie di canalizzazione.

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Perché i treni viaggiano a sinistra? https://cultura.biografieonline.it/i-treni-viaggiano-a-sinistra/ https://cultura.biografieonline.it/i-treni-viaggiano-a-sinistra/#comments Sat, 15 Feb 2014 07:15:06 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=9579 In Inghilterra, dove la ferrovia è stata inventata, la circolazione stradale è a sinistra e potrebbe essere per questo motivo che tutti i treni viaggiano in tale direzione, sia in molti paesi d’Europa che in altri nel resto del mondo. Secondo altri, invece, il motivo per cui i treni viaggiano a sinistra, sarebbe dovuto al fatto che, nelle prime locomotive a vapore, il posto dei macchinisti era situato a sinistra, per non essere colpiti dalla pala dei fuochisti mentre inserivano il carbone, spalato dal piccolo vagone attiguo alla locomotiva, sul quale era caricato il combustibile.

Binari treni

Questo consentiva quindi ai macchinisti di vedere chiaramente la segnaletica sui binari che era posta sulla sinistra, senza doversi abbassare per evitare il movimento della pala del fuochista. Insomma, il procedere a sinistra dei nostri treni è legato alla tradizione. Ad ogni modo, non ci sarebbero vantaggi o svantaggi nella scelta di circolare in uno dei due sensi di marcia, perché i treni sono pensati per avere accesso sia dal lato destro che dal lato sinistro in maniera identica, salvo rarissime eccezioni.

Scopri di più. Leggi anche: Frasi, aforismi e citazioni sui treni.

Diventerebbe invece un problema, se una volta presa la decisione di armare la linea per far circolare i veicoli “contromano”, a causa di un possibile guasto su un binario, bisognasse deviare sul secondo anche i treni che procedono su quello, dato che il macchinista così non riuscirebbe a vedere i segnali e perderebbe di fatto la gestione della funzionalità dei controlli di marcia del treno.

George Stephenson
Foto di una statua di George Stephenson, ingegnere e inventore delle ferrovie a vapore inglesi

I primi treni sono nati nelle miniere inglesi, per perfezionare e velocizzare il rudimentale sistema di trasporto del minerale su carrelli, i quali correvano su guide di legno o di ferro. Le prime ferrovie passeggeri con rotaie all’aperto, come tutt’oggi usiamo, vennero inaugurate a Whitehaven in Inghilterra, nel 1738 ed avevano il nome di tramways. Mentre il primo servizio merci ferroviario venne inaugurato nel 1825 sulla linea Stockton-Darlington, sempre in Inghilterra, sotto la direzione di George Stephenson, noto a tutti come il primo costruttore di locomotive a vapore, che è considerato a tutti gli effetti, il padre della ferrovia.

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