Thriller Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Wed, 06 Nov 2024 08:07:39 +0000 it-IT hourly 1 Savage Lane, libro di Jason Starr https://cultura.biografieonline.it/savage-lane-libro/ https://cultura.biografieonline.it/savage-lane-libro/#respond Mon, 01 Aug 2016 08:27:34 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=19323 Succede che Barbara mi ha inviato un libro di jasonstarr, savage lane – parallelo45 edizioni. grazie Barbara ho molto apprezzato e anche se non mi hai detto che la traduzione è tua ho colto uguale. traduzione ottima, peraltro, mi è parso.

Savage Lane - Jason Starr - libro
La copertina americana del libro “Savage Lane”, di Jason Starr

l’erba del vicino

savage lane è una storia di vicinato.
come sono i vostri vicini? io abito in una casa di corte e sono fortunata perché mi trovo assai bene, a parte il cane di quelli di fronte che ogni tanto abbaia un po’ troppo. c’è francesca che mi avvisa quando faccio cose sciocche tipo lasciare giù il finestrino dell’auto, o ritira i pacchi che arrivano quando non sono a casa, con shane che è un cane bello e bravissimo, con le sue sorelle che capitano coi bimbi ed è bello vederli giocare in corte, l’altra francesca con famiglia, laura gennaro e il bulldog ercolino, e altri che non conosco e non è un male, vuol dire che si fanno i fatti loro. starr di sicuro non ha preso a modello cascina matilde, per scrivere questo libro.

savage lane è un po’ diversa. ville ammerigane, vicini che si conoscono e i figli che sono amici. e fino a qui, bene. ma poi vedi che un padre di famiglia si convince che l’amica/vicina abbia una cotta per lui, e lui pure, e arriva a diventare quasi uno stalker. la moglie di lui che c’ha poco da brontolare, pure se lo fa, perché c’ha pure lei una storiella niente male, cose così.

e poi qualcuno muore, qualcuno sospetta, qualcuno ci va in mezzo senza volerlo e in breve le vite di tutti vanno a puttane. perché se all’apparenza tutto è perfetto tra country club e corsi di nuoto, la follia si nasconde anche dietro all’apparente felicità.
apparenza, ciò che regola gran parte delle nostre vite.

jason starr scrive un domestic thriller che forse non aggiunge nulla di nuovo a quello che c’è già, ma va bene anche così. soprattutto ora che è estate e magari andate in spiaggia e via, pochi pensieri, ché il countdown per tornare al lavoro è già iniziato (non ringraziatemi per avervelo portato alla mente). è uno di quei libri che mentre leggi magari dici vabbe’ ho letto di meglio sai però poi continui. e continui.

e poi magari i tuoi vicini li guardi con occhio un pochino diverso. e magari ci pensi, prima di abbordare la vicina divorziata. (se sei un padre di famiglia prima di abbordarla pensaci lo stesso pure se non hai letto il libro che va bene tutto e ognuno fa quello che vuole però ecco). (pure se sei una madre di famiglia quarantenne e vuoi farti un minorenne). (pure se sei una donna divorziata e discretamente figa ci pensi prima di farti accusare di omicidio).

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La notte del giudizio – Election year. Recensione del film https://cultura.biografieonline.it/notte-del-giudizio-election-year/ https://cultura.biografieonline.it/notte-del-giudizio-election-year/#respond Fri, 29 Jul 2016 10:28:31 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=19298 La notte del giudizio – Election year è il terzo film della saga (The Purge) che racconta un giorno di pura follia omicida. I padri fondatori di un’America più presente che futura, hanno deciso di dedicare un giorno dell’anno allo sfogo e alla purificazione. Ogni persona è autorizzata ad uccidere senza che la polizia intervenga.

La notte del giudizio - Election year

 

Chi è assalito si può difendere con le sue armi, tutto è lecito, anche l’utilizzo delle bombe. Chi non vuole partecipare può farsi costruire la casa come una fortezza. Ma chi non ha i mezzi per farlo può solo sperare che non lo attacchino, oppure difendersi con le armi che riesce a procurarsi.

Questo è il vostro sistema di trasmissione di emergenza che annuncia l’inizio dello Sfogo annuale. Al suono della sirena ogni crimine incluso l’omicidio sarà legale per le successive 12 ore. Il governo vi ringrazia per la vostra partecipazione. [Annuncio tv]

Solo una persona, la senatrice Charlie Roan (interpretata da Elizabeth Mitchell) , si oppone a questa follia. La sua battaglia, inaspettatamente, le sta portando molta attenzione da parte dei media e degli elettori. Siccome ha buone chance di vincere le prossime elezioni alla presidenza degli Stati Uniti, i padri fondatori decidono di eliminarla.

Charlie Roan
La senatrice Charlie Roan (sullo schermo) è interpretata da Elizabeth Mitchell

Per la notte del giudizio mandano dei killer addestrati alla guerriglia a casa della senatrice. Il loro intento è di eliminare lei e la sua scorta. Ma il capo della sua sicurezza Leo Barnes (interpretato da Frank Grillo), insieme ad altre tre persone, la difende in una lotta disperata. Teatro di battaglia sono le strade di Washington.

Commento al film

La notte del giudizio – Election year è un film mai banale, malgrado la trama spinga verso una violenza gratuita. La violenza ovviamente c’è ed impernia tutto il film. Tuttavia il significato di una lotta per la sopravvivenza che mostra come il senso di colpa sia un’ipocrisia che vela gli atti criminosi, rendono il film interessante.

La notte del giudizio – Election year è un film da vedere per come è girato e per il modo in cui una bella idea funziona. Anche se al cinema ci sono molti film violenti e oramai sembra che nulla di originale possa essere più scritto.

Locandina del film “La notte del giudizio – Election year”

Locandina e frasi del film
Locandina e frasi del film

Trailer del film

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Mirko Confaloniera e il suo thriller lungo le terre del fiume Po https://cultura.biografieonline.it/mirko-confaloniera-intervista/ https://cultura.biografieonline.it/mirko-confaloniera-intervista/#respond Sun, 20 Dec 2015 16:43:32 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=16074 Mirko Confaloniera, nasce a Pavia nel 1975 e vive a Castelletto di Branduzzo. Dopo una laurea in Scienze Politiche, lavora come radiocronista sportivo, assessore alla cultura e filmaker indipendente. All’attivo ha già nove libri, tra gialli e antologie poetiche. Tutti i suoi libri nascono dalle sue esperienze, viaggi, episodi vissuti o luoghi in cui si è trovato a vivere o a ha lavorato (per esempio “I gatti del Policlinico San Matteo”). Con Parallelo45 Edizioni ha pubblicato alla fine del 2015  “Badlands along Po river”, giallo on the road tra il Po pavese e il Polesine.

Mirko Confaloniera - Badlands along Po river - 2015
La copertina del libro di Mirko Confaloniera “Badlands along Po river” (2015, Parallelo 45)

Intervista a Mirko Confaloniera 

Quando e come è nata la tua voglia di scrivere?
La mia voglia di scrivere è nata molto tempo fa, credo di avercela sempre avuta, fin dall’infanzia. Io credo che tutti noi da piccoli abbiamo questa voglia dentro. Poi, non so come mai, quasi tutti la perdono. Io non l’ho mai persa, a me piace scrivere e uso la scrittura per comunicare. Uso molto il mio diario di Facebook e il mio blog per raccontare i miei viaggi e le mie esperienze di vita. Per quanto riguarda, invece, l’aspetto narrativo, non scrivo mai storie fini a sé stesse, ma sempre fra le righe inserisco un messaggio preciso, una morale, un aspetto della mia poetica.

Come è nato “Badlands along Po river” e quando l’hai scritto?
“Badlands” è nato in seguito a dei viaggi che ho realmente percorso on-the-road da Pavia fino al Polesine, costeggiando il fiume Po fino alla foce. Niente autostrade, solo vecchie strade statali e provinciali. Mi fermavo nei bar dove capitava, pranzavo in vecchie osterie, ammiravo scorci di fiumi nascosti e dimenticati. Da queste esperienze “ecologiste” e contro quel massificante turismo di massa che predilige mete commerciali, è nata l’idea di scrivere un romanzo che partisse da questa idea di viaggio “vecchia maniera”, per poi costruirci sopra una trama thriller e hard boiled di pura immaginazione.

Come racconteresti il tuo romanzo a chi ancora non lo ha letto?
Vi dirò come l’hanno recensito taluni: un “noir ecologista” lungo le rive di un fiume Po che sembra un Mississippi italiano, e un romanzo che dopo una partenza un po’ kerouacchiana decolla verso un’ intrigante storia thriller con colpi di scena uno dietro l’altro.

Quali sono gli autori e i libri che ti hanno ispirato?
“Badlands” risente fin troppo palesemente delle influenze che mi ha lasciato lo scrittore pulp nordamericano Joe Lansdale. Si può perfino azzardare che sia quasi una trasposizione transpadana dei romanzi del ciclo “Hap & Leonard”. Un altro autore, invece, che ho letto negli anni, e che sicuramente mi ha influenzato in passato, è stato Tiziano Sclavi (che non è solo il creatore del fumetto Dylan Dog, ma è anche uno scrittore di romanzi noir, horror e drammatici). Ammetto tuttavia che leggo poco o quasi niente; solo ultimamente mi sto avvicinando ai classici del nostro tempo.

Mirko Confaloniera
Una foto dell’autore Mirko Confaloniera, scattata “on the road”, come il suo romanzo.

Paul, il protagonista di Badlands, è il perfetto prototipo dell’uomo moderno: quarantenne alle prese con lavori a tempo determinato e un senso di precarietà che pervade anche tutti gli altri ambiti della vita, compreso quello sentimentale. Ti sei ispirato a qualcuno di preciso per il personaggio?
Le ispirazioni di questo genere provengono direttamente dalla vita reale. Io vivo in un piccolo paese di provincia, proprio come Paul, dove le precarietà descritte sono all’ordine del giorno: basta soltanto conoscere le persone, soprattutto quelle della mia generazione, ascoltare le loro storie, ecc.

Si vivono momenti difficili e non solo in campo lavorativo; infatti la precarietà sentimentale, di cui si fa cenno, io la metto a braccetto con quella occupazionale. La Crisi purtroppo affonda gli artigli in ogni aspetto umano, anche quello affettivo. C’è voglia di riscatto, in generale, e di ripartire, quello sì. Infatti, il senso del romanzo è che Paul all’inizio è un po’ rassegnato a condurre questa vita modesta e malinconica: il viaggio e tutti gli eventi che gli accadranno lo trasformeranno e gli daranno il coraggio di cambiare radicalmente le sue prospettive.

Ogni viaggio, ogni esperienza, ci trasforma e ci arricchisce, dandoci il coraggio di cambiare. Questo è il senso di “Badlands along Po river”.
(Mirko Confaloniera)

Dove è possibile acquistare il romanzo?
A Pavia presso le librerie C.L.U. (c.so Carlo Alberto / angolo via San Fermo) e La Feltrinelli (via XX settembre). Generalmente è ordinabile in qualsiasi libreria medio-grande sul territorio nazionale. Nonché online su qualsiasi sito di bookstore (Ibs, Libreria universitaria, Hoepli, La Feltrinelli, Mondadori, Rcs, Amazon, Ebay, ecc.) e sul sito della mia casa editrice, la Parallelo45 Edizioni.

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House of Cards 3 – Atto finale (libro di Michael Dobbs) https://cultura.biografieonline.it/house-of-cards-3-libro/ https://cultura.biografieonline.it/house-of-cards-3-libro/#respond Fri, 18 Dec 2015 19:10:53 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=16055 FU resta, lei cambia

House of Cards 3 – atto finale – Fazi, 2015 sembra più il titolo di un film di bruce willis che l’ultimo capitolo scritto da michaeldobbs. Intendo i film del bruce dove ci aveva la canotta e saltava davanti alle esplosioni ed era bonodiddio. non che adesso mi faccia schifo comunque.

House of cards 3 - libro - Michael Dobbs - Kevin Spacey
Nella foto, da sinistra: l’autore del libro Michael Dobbs, la copertina italiana del libro “House of cards 3“, l’attore Kevin Spacey, protagonista della serie tv

volevo dire, comunque, il libro due era finito con il re che forse l’aveva quasi fregato, *A* urquhart. Il tre invece fa finta di niente e sono passati tanti anni e FU è sempre più potente e sicuro di se e fa e disfa come vuolMA QUALCUNO MI SPIEGA PERCHÉ IL NOME DELLA MOGLIE È CAMBIATO? totalmente assurda sta cosa. e non è che viene usato un diminutivo o che, prima se chiamava mortima (che vabbe’) e mo’ elizabeth. non so non capisco sono confusa.

dobbs parla di cipro, di bruxelles – e quando dico bruxelles non parlo della città in sé ma se capisce – parla ovviamente come lo conosciamo di avidità e potere e inizia però ad avere una certa. sembra un po’ stanco, anche.
cipro è tanta parte e se non se ne conosce la storia e le vicende boh, forse la situazione sembra un po’ annebbiata, comunque fila via liscio. pare chiaro, poi magari non è vero, che l’autore parla di quello che sa.

continuo a trovare difficile leggere di persone sgradevoli, anche se i personaggi sono delineati bene e il mondo non è tutto rosa come vorrei. ci sono anche i cattivi, o insomma, quelli con cui non mi andrebbe di uscire a cena. michael dobbs riesce a rendere fastidioso anche un personaggio che tendenzialmente ci si aspetti sia d’accordo con le sue visioni. trovo la cosa interessante.

ora, molti han visto le serie tv con kevin spacey. io l’ho già detto e lo ripeto, guardate quelle BBC degli anni novanta.

se poi qualcuno mi spiega come mai ha cambiato il nome alla moje, io so’ contenta.

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donato carrisi e il ciclo di mila vasquez https://cultura.biografieonline.it/donato-carrisi-mila-vasquez/ https://cultura.biografieonline.it/donato-carrisi-mila-vasquez/#comments Mon, 08 Jun 2015 09:50:50 +0000 http://girolepagine.com/?p=65 it’s not my cup of tea

SBADABAM.
deve essere più o meno questo il rumore che faccio quando ci ricasco. perché ci ricasco, sempre.
allora tutti che parlano di donato carrisi e io non prendo solo un libro suo, ne prendo un tot. ma di un altro libro suo già parlai, mentre ora ho appena finito di leggere il suggeritore – longanesi, 2009 e l’ipotesi del male – longanesi, 2014. li metto insieme perché compongono il ciclo di mila vasquez, o, dato che sono due, dovrei dire il biciclo, ma non è specificato nei libri se mila vasquez oltre all’auto abbia anche una bicicletta.

Donato Carrisi - Il suggeritore
Donato Carrisi – Il suggeritore (2009)

thrilleroni, ma non è cosa per me. già non reggo bene il fatto che non sia geograficamente ben definito il luogo dove si ambientano le storie. mi urta, devo sapere dove si è. poi le discrepanze, nel primo libro la protagonista vive da un’altra parte e prende il treno per andare nella città dove si svolge la storia e conosce dellaggente, nel secondo è già lì vive lì, pare sempre stata lì. o magari non ho capito una tega io, mi succede spesso.
ma il problema più grosso è che mi manca qualcosa. mi manca tantissimo in realtà. mi manca quello che fa la differenza tra il noir e l’hard boiled, e invece il thrillerone da spiaggia. questo mi manca tanto pure se non so spiegare troppo bene cosa sia.

Donato Carrisi - L'ipotesi del male
Donato Carrisi – L’ipotesi del male (2013)

i libri scorrono veloci, si fanno leggere, si girano le pagine volentieri – anche quelle che ti rimangono in mano grazie a una rilegatura precaria – però non mi han dato emozioni, né al cuore né al cervello.

magari poi cambio idea, ne ho altri due suoi da leggere.

disclaimer: questa è la mia opinione, non dico né che i libri siano scritti male né che non vadano letti né altro. dico quello che ho sentito io.
un po’ tipo il tiramisù. a me non piace. e non mi importa quanto metà delle persone a cui l’ho detto mi han risposto “ah ma non hai mai mangiato il mio, ti piacerebbe sicuramente”. non dubito i vostri tiramisù siano buonissimi e leggeri e mio fratello ne mangia sempre una pirofila intera, a me il tiramisù non piace.

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Scacco al re. House of cards 2 (di Michael Dobbs) https://cultura.biografieonline.it/house-of-cards-2-libro/ https://cultura.biografieonline.it/house-of-cards-2-libro/#comments Mon, 04 May 2015 09:48:09 +0000 http://girolepagine.com/?p=55 non la serie

ho appena letto house of cards due. l’uno l’avevo letto un po’ di tempo fa e sì, mi era piaciuto.

ma scordatevi kevin spacey e robin wright e la casa bianca. scacco al re. house of cards di michael dobbs – fazi, 2014 è ambientato a londra ovviamente e c’è il re ovviamente e i parlamentari inglesi e francis urquhart è ben diverso da frank underwood anche se tranquilli, è stronzo uguale.
nel libro 1 la storia corre sullo stesso binario ma nel due no.

House of cards 2 - libro
House of cards vol. 2 – Scacco al re (libro di Michael Dobbs, 2014)

riassunto: fu vuole metterlo nel culo al re.
fine riassunto.

se poi vi interessa c’è anche una serie della bbc del 1990.

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Il passato è una bestia feroce https://cultura.biografieonline.it/il-passato-una-bestia-feroce/ https://cultura.biografieonline.it/il-passato-una-bestia-feroce/#respond Mon, 30 Mar 2015 09:30:28 +0000 http://girolepagine.com/?p=42 l’ultima cena organizzata da cucina calibro noir presentava il libro di massimo polidoro, il passato è una bestia feroce – piemme, 2015.
allora io faccio i compiti, ché zioburp lo sa, non posso arrivare impreparata.
non racconto il libro perché boh, ogni cosa sarebbe uno spoiler. comunque funziona così: giornalista lui, amica scomparsa da piccola, cittadina di provincia, carabiniera sarda e figa, ricordi, qualche colpo di scena che può richiamare jo nesbo (oh, prendete mica tutto alla lettera eh), cliffhanger finale.

Il passato è una bestia feroce
Il passato è una bestia feroce (Massimo Polidoro, 2015 – Piemme)

racconto solo che, ad un certo punto, leggo di un edificio a due piani. che poi diventano tre la pagina dopo. e due e tre e io continuo ad andare avanti e indietro.
allora chiedo.
e polidoro risponde gentile, che non se ne è accorto nessuno prima.
allora io da grande vorrei fare quella che calamita i refusi e i piccoli errori di distrazione.

se vi interessa, e dovrebbe, la prossima cena sarà con fulvio ervas, oltre alle colonne portanti emanuela bergomi, luca crovi e gigio alberti. e il cibo, non dimentichiamo il cibo.

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Intervista ad Alessia Gazzola https://cultura.biografieonline.it/intervista-ad-alessia-gazzola/ https://cultura.biografieonline.it/intervista-ad-alessia-gazzola/#respond Wed, 20 Jun 2012 12:14:22 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=2711 Alessia Gazzola. Nata a Messina nel 1982. Medico chirurgo dal 2007, si è specializzata in Medicina legale nel luglio 2011. Alla sua attività di accademica e professionista di questo delicato settore chirurgico, ha affiancato una brillante carriera da scrittrice di thriller, per quanto la definizione del genere sia oltremodo riduttiva per quanto riguarda la sua carriera letteraria e il stile narrativo.

Alessia Gazzola e la copertina del suo libro "Un segreto non è per sempre" (2012)
Alessia Gazzola e la copertina del suo libro “Un segreto non è per sempre” (2012)

Con la pubblicazione de “L’allieva”, edito dalla casa editrice Longanesi nel 2011, la giovanissima autrice siciliana si è fatta conoscere in Italia e all’estero, forte di un grandissimo successo: ben 4 edizioni del suo romanzo, 60.000 copie vendute e in corso di pubblicazione in 4 paesi europei (Germania, Spagna, Turchia e Francia). Inoltre, “L’allieva” e la sua protagonista, Alice Allevi, presto diventeranno anche una serie televisiva, visto che i diritti del libro sono stati già venduti per una futura produzione sul piccolo schermo.

Nel 2012 poi, puntuale, è arrivato il secondo libro della serie, dal titolo “Un segreto non è per sempre”, edito ancora una volta da Longanesi. In questo secondo romanzo, Alessia Gazzola ha dato prova della sua maturazione stilistica e non solo, raccontando le gesta della sua alter ego, Alice, alle prese con un caso ben più grande del precedente, riguardante la misteriosa morte di un grande scrittore conosciuto in tutto il mondo.

Intervistata, la giovane autrice e medico legale ha risposto ad alcune domande sulla sua vita di scrittrice, e non solo.

“Medical thriller”, “forensic thriller”, thriller a sfondo “rosa”… Nell’editoria italiana, hai di certo creato un nuovo genere e le definizioni, in tal senso e ormai da due anni, si sprecano, talvolta accavallandosi tra loro. Ma che genere si sente di dare l’autrice per la sua eroina Alice Allevi?

Credo che i miei romanzi siano innanzitutto delle commedie che raccontano la vita di una ragazza comune alle prese con i piccoli problemi della vita quotidiana – sentimentali e professionali. Il fatto che poi sia un medico legale spolvera la storia con un po’ di “giallo”.

Com’è cambiata la protagonista dei tuoi due libri, da “L’Allieva” a “Un segreto non è per sempre”? Riusciresti ad immaginare per lei (prim’ancora che per te) un certo tipo di futuro, della serie “cosa farà da grande” Alice?

Alice è andata incontro a una piccola evoluzione personale, dovuta a tutti i guai combinati nel primo libro. Ma chi nasce tondo non muore quadrato, e così lei è sempre abbastanza intempestiva e maldestra. Nella mia mente ho chiaro cosa il destino ha in serbo per lei, ho materiale ancora per molti libri. Il mio sogno è di vederla diventare una brava professionista e di darle anche un minimo di stabilità sentimentale.

Nelle tue storie non c’è mai un accanimento sul cadavere e sui dettagli di sangue, ci si concentra di più sui personaggi, sulle loro intimità. Come mai questa scelta?

Probabilmente è una scelta di pudore nei riguardi della professione che svolgo realmente, quella di medico legale. E poi è un fatto di gusto personale, non amo i dettagli macabri, li consiglio pornografia thrilleristica.

Quali i tuoi riferimenti letterari?

Sono onnivora. Adoro Jane Austen, Sophie Kinsella, Alicia Gimenez Bartlett, Haruki Murakami e Marcela Serrano.

Domanda ineludibile: come fai a conciliare la tua vita di studiosa in campo accademico e quella di scrittrice? E, in ultimo, non pensi che prima o poi dovrai fare una scelta? E quale sarà?

Attualmente le due attività si conciliano senza troppe difficoltà, bisogna soltanto sapersi organizzare. Non credo che dovrò mai compiere una scelta, anche perché scrivere non potrebbe mai sembrarmi un vero lavoro: mi diverto troppo.

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