Terra Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Thu, 29 Dec 2022 16:07:24 +0000 it-IT hourly 1 Caos e ordine: il mito greco https://cultura.biografieonline.it/caos-ordine-mitologia/ https://cultura.biografieonline.it/caos-ordine-mitologia/#comments Thu, 29 Dec 2022 15:54:25 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=40774 In principio era il Chaos

Tutti i popoli antichi si sono interrogati sulla creazione del mondo e dell’uomo. Molti di essi hanno elaborato una serie di miti che spiegano a loro modo questi eventi. Essi sono i miti cosmogonici (dal greco kosmos: mondo, gonia: nascita) di solito tutti molto simili tra loro, pur appartenendo a popoli completamente diversi. Quasi tutti infatti partono dall’idea che il mondo prima della creazione fosse un ammasso di cose confuse ed indistinte: il chaos (o caos), il disordine. Solo grazie all’intervento di un dio-essere superiore, esso diventa ordine in cui poi gli esseri viventi, uomo compreso, trovano la loro collocazione.

Caos e ordine - scritta (Chaos and Order)
Nell’immagine: la scritta in inglese Order, Chaos (Ordine e Caos)

Il mito del Chaos

Il mito del Chaos è appartenente alla cultura greca: secondo gli antichi greci, infatti, la creazione del mondo avviene per opera di un dio che dal Chaos, cioè dal disordine degli elementi della materia, riesce a creare un Kosmos cioè l’ordine e la compostezza.

Tale mito inizia con la descrizione del Chaos: tutta la materia si trovava immersa in un’immensa voragine ed era tutto mescolato senza ordine.

Da questo disordine si formarono:

  • Gea, cioè la terra;
  • il Tartaro, cioè la sede degli inferi al di sotto della terra;
  • il dio Amore.

Infine si formarono:

  • il regno dei morti (Erebo);
  • la Notte.

Insieme generarono l’Aria e il Giorno. La Terra diede poi vita al Cielo e ai Titani. Tutto era però mischiato: non c’era la luce, la luna cambiava forma, la terra era instabile, il mare non bagnava la terra stessa, tutti gli elementi si scontravano tra di loro creando instabilità.

C’era bisogno di una divinità che mettesse finalmente ordine a tutto questo: questo dio finalmente separò:

  • la terra dal cielo;
  • l’acqua dalla terra;
  • il cielo dall’aria.

Poi iniziò a distinguere tutte le parti, dividendo le acque dal mare da quelle dei fiumi, dei laghi, degli stagni; poi innalzò le montagne e ricoprì di verde le pianure.

Divise il mondo in cinque parti, alcune molto calde altre molto fredde; quelle intermedie invece perfette per essere abitate.

Poi formò le nubi e i venti, e le stelle iniziarono a brillare. Formò anche ogni tipo di animale sulla terra, che poi si diffuse in ogni angolo.

A questi animali però ne mancava uno: l’uomo. Egli fu creato a immagine degli dei e, a differenza degli animali, egli non guardava in basso ma verso il cielo.

Così dal Caos e dal disordine, secondo i greci nacque il Kosmos, cioè l’ordine.

Bisogna avere in sé il caos per partorire una stella che danzi – Celebre frase di Nietzsche
Una celebre frase di Nietzsche recita: “Bisogna avere in sé il caos per partorire una stella che danzi“.

Che cos’è il mito

Il mito è una forma di narrazione che, attraverso un racconto fantasioso, cerca di dare risposte all’origine della terra oppure a diversi aspetti della realtà.

Tutte le comunità primitive hanno iniziato a cercare di scoprire il segreto del mondo e dell’origine dell’universo. Ognuna di loro ha poi creato la propria spiegazione.

Inizialmente i miti venivano tramandati solo oralmente, in particolare quelli greci e romani, poi piano piano sono stati trascritti dai poeti e dai cantori e sono arrivati fino ai giorni nostri.

Le tematiche sono più o meno sempre le stesse: da cosa nasce il mondo, chi lo ha creato e perché, chi ha creato l’uomo.

Il mito ci dà inoltre anche informazioni riguardo il popolo che lo ha elaborato: che tipo di civiltà era, che tipo di ambiente e di società c’era, qual era la loro religione. È quindi in grado di fornire informazioni sul popolo stesso.

Ci sono poi diversi tipi di mito; quello di cui abbiamo trattato fa parte di quelli che spiegano l’origine del mondo e degli uomini; poi ci sono quelli che descrivono la nascita di fenomeni naturali; quelli che descrivono imprese degli eroi (un esempio su tutti: Ulisse e l’Odissea).

La mitologia è una raccolta di storie molto importante: essa fornisce non solo molto dati sulle civiltà, ma anche molte interpretazioni e visioni del mondo.

Una curiosità letteraria

Il libro Panta Rei di Luciano De Crescenzo inizia con questa frase:

Non a caso Caos è l’anagramma di Cosa o Caso.

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Come avvengono le eclissi https://cultura.biografieonline.it/eclissi-solare-lunare/ https://cultura.biografieonline.it/eclissi-solare-lunare/#comments Fri, 21 Nov 2014 08:02:53 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=12510 Una eclissi, o eclisse, è uno spettacolare evento astronomico e consiste in un temporaneo oscuramento, parziale o totale, di un astro, dovuto all’interposizione di un altro corpo celeste tra tale astro e l’osservatore. Il termine eclissi deriva dal greco ékleipsis, ovvero “abbandono”, “mancanza”, da ekléipo, “lascio”, “abbandono”; dal greco si originò il latino eclìpsis. Dalla Terra, possono essere osservate eclissi di Luna ed eclissi di Sole, che si verificano quando i due astri sono allineati con il nostro pianeta.

Eclissi
L’eclissi, uno spettacolare evento astronomico, è un temporaneo oscuramento, parziale o totale, di un astro. Image credit: Romeo Durscher

Eclissi di Luna

L’eclissi lunare si verifica quando la Terra si interpone fra la Luna ed il Sole: l’ombra della Terra oscura, totalmente o parzialmente, la Luna. Questo fenomeno avviene durante il plenilunio. Le reciproche distanze fra il Sole, la Luna e la Terra fanno in modo che l’ombra prodotta sia di forma conica e quindi il cono d’ombra proiettato dalla Terra è sempre più ampio della Luna ed accompagnato anche da un cono di penombra. Si possono quindi verificare vari tipi di eclissi di Luna: eclissi totale, quando la Luna entra totalmente nel cono d’ombra; eclissi parziale, quando la Luna entra parzialmente nel cono d’ombra; eclissi penombrale, quando la Luna entra, totalmente o parzialmente, nel cono di penombra.

Eclissi di Luna
L’eclissi lunare si verifica quando la Terra si interpone fra la Luna ed il Sole

La Luna rossa

La Luna rossa, in astronomia, è un fenomeno ottico di rifrazione che avviene durante le eclissi di Luna. Quando quest’ultima è completamente nell’ombra della Terra, parte dei raggi solari sfiorano la superficie terrestre, attraversano l’atmosfera e vengono deviati, rifratti, fino a raggiungere la Luna, che appare di un colore rossastro. Questo colore è dovuto al fenomeno della rifrazione: i raggi solari, prima di giungere alla Luna, attraversano l’atmosfera terrestre che “assorbe” alcune frequenze di luce solare: riescono a passare soltanto le frequenze più basse, corrispondenti a quelle della colorazione rossa; la Luna, quindi, è raggiunta da questa luce rifratta dall’atmosfera terrestre, che è in prevalenza rossa.

In pratica, pur non essendo direttamente illuminata dai raggi del Sole, la Luna riceve comunque una minima quantità di luce filtrata dall’atmosfera terrestre, assumendo la suggestiva colorazione rossa; è come se il nostro satellite venisse illuminato da una luce con un filtro rosso. È lo stesso principio secondo il quale noi vediamo il cielo di colore blu.

Eclissi lunare
Le varie fasi di un’eclissi di Luna

Eclissi di Sole

L’eclissi solare si verifica quando la Luna si interpone fra la Terra ed il Sole: una parte della superficie terrestre rimane oscurata poiché attraversa il cono d’ombra generato dalla Luna, che ci appare transitare davanti al Sole, occultandolo. Questo fenomeno avviene durante il novilunio. Possono verificarsi i seguenti tipi di eclissi di Sole: eclissi totale, quando la Luna oscura totalmente il Sole; eclissi parziale, quando la Luna oscura parzialmente il Sole; eclissi anulare, quando il disco lunare appare più piccolo rispetto a quello solare: in questo caso, nella fase massima dell’eclissi, del Sole resta visibile solo un anello luminoso.

Per l’osservazione di un’eclissi di Sole, sia ad occhio nudo che con strumenti ottici, occorrono adeguate protezioni e filtri per evitare l’insorgere di gravi danni agli occhi.

Eclissi solare
L’eclissi solare si verifica quando la Luna si interpone fra la Terra ed il Sole

Il ciclo di Saros

Le eclissi hanno la caratteristica della periodicità, ovvero si ripetono ad intervalli di tempo regolari, secondo un ciclo detto “ciclo di Saros“, noto già agli antichi astronomi Caldei più di 2.500 anni fa, che dura circa 18 anni, 10 o 11 giorni (a seconda degli anni bisestili inclusi) e 8 ore. All’interno di un ciclo di Saros si verificano 70 eclissi, 41 di Sole e 29 di Luna.

Eclisse solare
Le varie fasi di un’eclissi di Sole

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Chi ha dato i nomi ai pianeti? https://cultura.biografieonline.it/chi-ha-dato-i-nomi-ai-pianeti/ https://cultura.biografieonline.it/chi-ha-dato-i-nomi-ai-pianeti/#comments Thu, 08 Mar 2012 05:34:46 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=886 La parola pianeta deriva dal greco “planetes” che significa “vagante, vagabondo”. Nell’antichità venivano considerati pianeti tutti i corpi celesti che cambiavano posizione rispetto alle cosiddette stelle fisse del cielo notturno. Già i Babilonesi avevano assegnato ai pianeti i nomi delle proprie divinità, consuetudine continuata poi dagli astronomi greci, che avevano attribuito i nomi facendo riferimento agli dei dell’Olimpo e alle loro caratteristiche associate a quelle dei pianeti.

Pianeti del Sistema Solare
Pianeti del Sistema Solare

Venere, il pianeta più luminoso, prende il nome della dea della bellezza (Afrodite);

Mercurio, il pianeta che orbita intorno al Sole più velocemente, è il nome del messaggero degli dei (Hermes);

Marte, pianeta dal colore rossastro, prende il nome del dio della guerra (Ares);

Giove, il pianeta più grande, è il nome del padre di tutti gli dei (Zeus);

Saturno, all’epoca il più lontano conosciuto, deriva dal nome del dio del tempo (Cronos).

Quando i Romani in seguito studiano i testi astronomici greci, mantengono la stessa nomenclatura, adottando però i relativi nomi in latino.

I pianeti Urano, Nettuno e Plutone (quest’ultimo declassato a pianeta nano nel 2006) non erano ancora noti perché troppo lontani per poter essere identificati con gli strumenti dell’epoca. Scoperti rispettivamente nel 1781, 1846 e 1930, i nomi a loro attribuiti sono tratti sempre dalla mitologia per onorare la tradizione:

Urano, dio del cielo; Nettuno, dio del mare; Plutone, dio dell’oltretomba.

Il nome del pianeta Terra non deriva dalla mitologia greco-romana, bensì dall’antico inglese e germanico: nella mitologia romana, la dea della Terra era Tellus, il suolo fertile, e per i Greci Gaia, terra mater, la Madre Terra.

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