terapia Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Sun, 01 Sep 2019 17:43:49 +0000 it-IT hourly 1 Ortoterapia: che cos’è e quali sono i benefici https://cultura.biografieonline.it/ortoterapia-benefici/ https://cultura.biografieonline.it/ortoterapia-benefici/#comments Sat, 13 May 2017 08:35:07 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=22534 Prendersi cura di un orto fa bene al corpo e alla mente: i benefici dell’ortoterapia sono dimostrati scientificamente: ecco quali sono nel dettaglio.

Nata nei Paesi angolosassoni, l’ortoterapia è ormai diffusa in tutto il mondo. Nel corso degli anni è diventata una cura alternativa per migliorare il benessere psicofisico, la cui efficacia è provata empiricamente. Il connubio natura-salute è molto antico.

Ortoterapia - Orto - giardino - piante
Ortoterapia

Già Aristotele diceva: Il medico cura, la natura guarisce. Anche Hermann Hesse, premio Nobel per la letteratura, sosteneva che occuparsi della terra e delle piante può conferire all’anima una liberazione e una quiete simile a quella della meditazione.

I vantaggi personali dell’ortoterapia

I benefici della cura del verde si riflettono sulla qualità della vita. Occuparsi con costanza e dedizione ad un orto aiuta a scaricare lo stress, diminuendo ansia ed irritabilità. Inoltre consente di mettersi in sintonia con la natura, poiché i cicli delle piante insegnano il senso del tempo e delle stagioni. Per raccogliere i prodotti dell’orto bisogna aspettare i tempi delle varie fasi di crescita, quindi coltivarlo aiuta a sviluppare la pazienza e la costanza.

Infine, c’è una cosa da non sottovalutare assolutamente: seminare, potare e occuparsi di un terreno favorisce l’attività motoria e quindi aiuta a mantenersi in forma.

Come dice la stessa etimologia della parola, l’ortoterapia è la coltivazione di un orto utilizzata come cura. E’ un metodo riabilitativo utile in parecchi casi, in particolare per anziani, disabili e malati di Alzheimer. Impegnarsi nella gestione di un orto migliora la condizione fisica e psicologica di ogni persona, regalando benefici al corpo e allo spirito grazie al contatto con la natura. Tutti, infatti, soffriamo per le tensioni quotidiane, che il tempo trascorso attivamente nel verde può rallentare.

Orto - insalata

I vantaggi sociali dell’ortoterapia

Le attività di ortoterapia sono svolte in gruppo, per favorire la socializzazione. Tutti i partecipanti svolgono un ruolo attivo in un lavoro di cui poi potranno godere i frutti. Il lavoro svolto con altre persone che partecipano al medesimo progetto sviluppa le capacità di interazione e di partecipazione. Si rafforza l’autostima, perché è orientata alla cura di organismi viventi quali le piante, che dipendono da noi.

Per questo motivo, l’ortoterapia è utilizzata in alcuni programmi di assistenza sociosanitaria rivolti a soggetti con disturbi psichiatrici e con difficoltà psicofisiche, giovani con problematiche sociali, disagio psicosociale (come i carcerati e i senzatetto), anziani, malati di Alzheimer e demenza senile, persone che soffrono di ansia e depressione, malati che hanno bisogno di riabilitazione fisica.

Cosa sono gli “healing gardens”

I giardini terapeutici (healing gardens) sono spazi verdi che fanno parte di ospedali o strutture socio-assistenziali, progettati per migliorare il benessere e la qualità della vita dei malati, dei parenti e del personale.

Essendo luoghi di armonia e relax, questi giardini terapeutici sono un complemento alle cure mediche, riducono lo stress e stimolano piacevolmente i sensi.

Ortoterapia

Anche in Italia, tante strutture sanitarie hanno adibito spazi alla “ricreazione verde”. Qualche esempio? All’Istituto dei tumori di Milano è stata realizzata una terrazza terapeutica. All’hospice dell’ospedale Niguarda è stato ideato il Giardino del vento e della luce. Nell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze i piccoli ricoverati possono favorire la guarigione prendendosi cura di una pianta. Alla Casa di riposo Città di Asti uno spazio apposito è destinato all’orto.

Alcuni siti utili sull’ortoterapia

Questo è un elenco di siti Internet utili per conoscere o approfondire l’argomento.

  • Assiort.it (www.assiort.it) è il portale dell’Associazione italiana ortoterapia, nata nel 2014. Costituita da professionisti che sviluppano i vari aspetti dell’utilizzo di pratiche orticolturali e di giardinaggio, come strumenti terapeutico-riabilitativi e psicopedagogici.
  • Ortididattici.org (www.ortididattici.org) è il sito di un’associazione di promozione sociale, accreditata dal Comune di Milano. Promuove iniziative e progetti orientati alla residenzialità e all’inclusione sociale e lavorativa per persone con disabilità.
  • Monzaflora.it (www.monzaflora.it) è il sito della Scuola agraria del Parco di Monza che propone, tra gli altri, anche corsi professionali di ortoterapia.
  • Fondazionevillaghigi.it (www.fondazionevillaghigi.it) è il sito dell’omonima fondazione, con sede a Bologna. Ha avviato collaborazioni su questa tematica con strutture sanitarie, cooperative e associazioni. Propone annualmente un corso di formazione per operatori del settore.
  • Infine Serafico.org (www.serafico.org) il sito realizzato dall’Istituto Serafico di Assisi. Ha attivato il progetto “VerdeVita”, rivolto ai bambini e ragazzi con disabilità fisiche e psichiche.
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Riflessologia plantare: che cos’è e quali sono i benefici https://cultura.biografieonline.it/riflessologia-plantare/ https://cultura.biografieonline.it/riflessologia-plantare/#respond Wed, 02 Dec 2015 13:52:05 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=15716 Una disciplina antica di circa 5000 anni praticata già in India, Egitto, Perù e Cina: la terapia delle “zone riflesse” è arrivata fino a noi diventando la Riflessologia plantare moderna che conosciamo oggi. L’otorinolaringoiatra americano William Fitzgerald, nel 1902, sperimentò per la prima volta su alcuni pazienti le conseguenze benefiche della pressione su determinate zone del corpo umano. In particolare, i suoi esperimenti si focalizzarono sui piedi, che sono ricchi di terminazioni nervose.

Riflessologia del piede

Sulla pianta dei piedi, infatti, si trovano punti sensibili alla pressione che rimandano direttamente ad altri organi del corpo. Fitzgerald può quindi essere considerato, a tutti gli effetti, il fautore della moderna riflessologia plantare. Secondo tale disciplina la struttura corporea dell’uomo può essere paragonata alla sagoma di un albero, il cui tronco è la colonna vertebrale, la radici sono fornite dai piedi e le foglie rappresentano il volto. Le estremità dei piedi sono importanti perché reggono l’intera struttura e quindi è necessario che siano il più possibile stabili e sani.

Principi fondamentali della Riflessologia plantare

La disciplina della Riflessologia plantare si basa su alcuni principi che bisogna conoscere e applicare.

  • Unità: ogni organo è capace di riflettere l’intero organismo. In particolare, ci sono parti del corpo (mani, piedi, orecchie e viso) in cui si concentra un gran numero di terminazioni nervose in grado di riflettere tutti gli organi del corpo;
  • Riflesso: ogni risposta del corpo è la conseguenza di uno stimolo che, partendo da un punto specifico presente sulla mano o sul piede, arriva al cervello oppure al midollo spinale. Da qui poi lo stimolo viene diretto ad un organo, muscolo o ghiandola;
  • Mappa: elaborata per la prima volta da Fitzgerald, in seguito ogni scuola ha realizzato una mappa con proprie caratteristiche ed elementi differenti rispetto all’originale. Comunque, tutte concordano sui punti fondamentali e la visione dei piedi in generale;
  • Osservazione: ogni paziente deve essere valutato attentamente in base al modo di camminare e muoversi, quindi in base alla sua postura. Il terapista presta attenzione soprattutto ai piedi, ne guarderà la forma, la posizione ed eventualmente le tensioni presenti;
  • Zone del corpo: per Fitzgerald il corpo è formato da tre zone orizzontali e 10 zone verticali. In base a tale divisione ha individuato i relativi punti riflessi.

Questi principi fondamentali furono inoltre studiati e approfonditi dalla fisioterapista Eunice Ingham, che realizzò una mappa dettagliata delle zone riflesse che possono essere localizzate sui piedi.

Riflessologia plantare: i punti dei piedi con l'indicazione delle corrispondenze degli organi e delle varie zone del corpo umano
Riflessologia plantare: i punti dei piedi con l’indicazione delle corrispondenze degli organi e delle varie zone del corpo umano

In cosa consiste la terapia riflessologica

Il terapista esperto in Riflessologia plantare divide in genere la seduta in tre momenti.

  1. Nel primo individua i punti dolenti e identifica le parti che devono essere sottoposte al trattamento.
  2. Successivamente effettua un trattamento che mira a riequilibrare i diversi organi.
  3. Infine esegue un trattamento più mirato e personalizzato sui punti che riflettono un maggior disequilibrio degli organi.

Il ciclo completo di riflessologia plantare prevede 10-12 sedute, ognuna delle quali dura all’incirca 45 minuti. Il terapista riflessologo esercita la pressione con il pollice, con il quale può sia premere che frizionare a seconda delle esigenze del paziente.

Anche se la pressione deve essere energica non deve mai provocare eccessivo fastidio o dolore nel paziente. Le sedute di riflessologia vanno evitate se sono in corso infiammazioni o nel caso in cui il soggetto che vi si sottopone ha la febbre. Non vi è alcuna controindicazione nel sottoporre i bambini alle sedute, anche se queste avranno una durata inferiore a quelle degli adulti.

I benefici della Riflessologia plantare

La riflessologia plantare è un rimedio naturale adatto a tutti. Esistono controindicazioni ai trattamenti solo in alcuni casi particolari: gravidanza (i primi tre mesi di gestazione), infezioni con presenza di febbre alta, malattie cutanee contagiose localizzate ai piedi, utilizzo di psicofarmaci o medicinali ansiolitici, predisposizione alla trombosi.

Massaggio ai piedi

I benefici di questa terapia sono molteplici, vediamo qualche esempio pratico.

Sottoporsi ai trattamenti di riflessologia plantare in caso di disturbi dell’apparato digerente può rivelarsi utile: stitichezza cronica, colite, gastrite. Altrettanto efficaci i risultati in caso di dolori articolari e muscolari come sciatica, mal di schiena, lombalgia, cervicale.

La riflessologia plantare si è rivelata un ottimo rimedio anche in caso di mal di testa, nevralgie, labirintite, ma anche caduta dei capelli, dimagrimento, ritenzione idrica, cellulite.

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Ognuno di noi può provare su se stesso i benefici di questa terapia, praticando un auto massaggio giornaliero, soprattutto quando i piedi sono doloranti in alcuni punti in particolare.
Si tratta di un segnale da “leggere”, in quanto l’organismo ci sta comunicando che non si trova in uno stato di equilibrio e benessere. La riflessologia plantare è una terapia alternativa che non prevede alcun effetto collaterale e non richiede l’utilizzo di alcun farmaco.

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Che cos’è lo Shiatsu https://cultura.biografieonline.it/shiatsu/ https://cultura.biografieonline.it/shiatsu/#respond Fri, 02 Oct 2015 15:03:34 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=15289 Shiatsu è una parola giapponese che significa “pressione con le dita”, volendo tradurre l’espressione in forma più ampia potremmo intenderla come “esercitare con le dita una pressione sul corpo”. Lo shiatsu è una disciplina nata appunto in Giappone il cui principio base consiste nell’applicare pressioni sulla superficie del corpo utilizzando non solo le dita, ma anche i gomiti, i palmi delle mani, le ginocchia.

massaggio shiatsu
Terapia: un massaggio shiatsu

Per il terapista shiatsu il pollice è lo strumento più importante. Il gesto di toccare è già una terapia di per se stessa. Il sentimento che sta dietro il tocco offerto rende tutto diverso. Infatti la disciplina shiatsu ritiene che toccare in maniera amorevole stimoli il processo di auto guarigione nel paziente.

Lo shiatsu è principalmente una terapia preventiva, in quanto viene utilizzato fin dall’antichità per mantenersi in buona salute, oltre che per risolvere problemi fisici, e si traduce in un marcato senso di benessere psico-fisico.

Lo shiatsu agisce sull’energia elettromagnetica del corpo, che viene definita “Ki” in giapponese e “Chi” in cinese. Nella medicina orientale, il Ki è considerato l’essenza vitale, che oltre a nutrire il corpo influenza anche lo spirito e la mente. Il Ki fluisce nell’organismo umano tramite un sistema di percorsi e canali che si chiamano “meridiani”. Proprio lungo i meridiani si trovano zone che riescono a trattenere una maggiore quantità di energia elettromagnetica. Queste zone vengono denominate anche “punti di pressione” (“tsubo” in lingua giapponese).

Nel sistema energetico ci sono dodici meridiani principali, simmetrici e doppi, che contengono più di 700 tsubo. Ogni meridiano fornisce energia ad un organo o apparato specifico. Se un meridiano o tsubo si blocca, si verifica uno stato di disfunzione, una situazione di stress. Rimuovere i blocchi di Ki lungo i meridiani o nelle diverse zone del corpo consente di ottenere un migliore stato di salute ed una condizione di maggiore equilibrio psico-fisico. Lo shiatsu comprende diverse tecniche per sciogliere questi blocchi energetici.

L’energia e i meridiani

Per comprendere bene come funziona lo shiatsu a livello fisico e psichico, è importante tornare sul discorso dell’energia, e quindi sui meridiani (che possono essere considerati come un sistema di irrigazione che consente il fluire dell’energia elettromagnetica attraverso i diversi canali). Esistono dodici meridiani, uno per ciascuna delle funzioni. Eccoli elencati nell’ordine di interazione fra loro: il Meridiano del Polmone, del Grosso intestino, dello Stomaco, della Milza-pancreas, del Cuore, dell’Intestino tenue, della Vescica, del Rene, del Maestro del Cuore, del Triplice riscaldatore, della Cistifellea e del Fegato.

Esistono poi altri otto sottosistemi o meridiani straordinari chiamati “vasi”, i più importanti sono il Meridiano del Vaso Governatore e quello del Vaso Concezione, che controllano e regolano l’energia all’interno del sistema dei meridiani, compensando eventuali carenze o eccessi del corpo. Il sistema medico cinese è regolato da un principio fondamentale: ogni cosa che ci circonda viene influenzata ed è parte di un fenomeno della natura caratterizzato dal rapporto tra Yin e Yang. I due termini indicano le forze complementari ma opposte della natura, responsabili del mantenimento in vita di tutte cose, sia esseri animati che inanimati. La legge che permea il mondo intero è il cambiamento: tutto cambia perché l’energia per sua natura è effimera.

Basti pensare al continuo susseguirsi del giorno e della notte, alle stagioni che si rincorrono una dietro l’altra, a tutte le cose che in natura nascono, vivono e poi muoiono. “Yin” e “Yang” non sono in sé buoni o nocivi, indicano semplicemente verso quale direzione si incanala il movimento dell’energia. Se si verifica uno squilibrio tra yin e yang all’interno di un organismo, questa disarmonia genera una disfunzione, ovvero uno stato in cui manca l’equilibrio e la funzionalità.

Anche gli stessi meridiani sono suddivisi nelle due categorie “yin” e “yang”, poiché sono accoppiati. Essi sono il risultato della complementarietà-antagonismo che esiste tra gli opposti in natura. L’equilibrio yin e yang delle coppie di meridiani è così costituito:

  • Polmoni e Grosso intestino
  • Stomaco e Milza-pancreas
  • Cuore e Intestino tenue
  • Vescica e Rene
  • Maestro del Cuore e Triplice Riscaldatore
  • Cistifellea e Fegato

Tutti i meridiani partono o finiscono nelle mani o nei piedi e sono collegati con il centro del corpo. Per la precisione, ci sono sei coppie di meridiani, tre paia nelle braccia e tre paia nelle gambe. Tutte le parti del corpo devono funzionare e coesistere armoniosamente, affinchè il corpo sia in salute. Il terapista shiatsu cerca sempre le aree del corpo in cui vi sia un eccesso di energia, ossia le zone in cui si è condensata e concentrata l’energia proveniente da altre parti del corpo. Questa eccessiva energia è capace di bloccare o immobilizzare del tutto la zona.

Storia dello shiatsu

La medicina orientale si è diffusa e sviluppata per aiutare gli uomini a mantenersi in buono stato di salute e prevenire le malattie. La filosofia medica orientale si è sviluppata in Cina in un periodo di 3000-5000 anni. Le principali forme di terapia medica in Oriente sono il massaggio (denominato amma), l’agopuntura, la moxibustione e l’erboristeria. L’amma, in Giappone, era praticata da terapisti ciechi che erano più sensibili e acuti rispetto ai colleghi vedenti, visto che la cecità esaltava il senso del tatto. Il riconoscimento ufficiale dello shiatsu avvenne in Giappone nel 1955. Ecco la definizione che, all’epoca, diede dello shiatsu il Ministro della Sanità giapponese: “una forma di manipolazione applicata attraverso i pollici, le dita e il palmi, senza l’uso di nessuno strumento, meccanico o di altro tipo, per esercitare una pressione sulla pelle, con lo scopo di correggere disfunzioni interne, per migliorare e mantenere lo stato di salute e curare specifiche malattie”.

Lo shiatsu aumenta la flessibilità e la mobilità di membra e articolazioni, elimina dolori e irrigidimenti fisici, migliora la circolazione e favorisce l’eliminazione delle sostanze tossiche. Inoltre rinvigorisce i muscoli, elimina stress e fatica fisica, rafforza il sistema osseo.

Shiatsu - terapia

A cosa serve lo shiatsu

Lo shiatsu non deve essere considerato un massaggio nel vero senso della parola. Il massaggio, nelle sue diverse forme, può essere efficace, e fa comunque sempre bene, ma è soprattutto piacevole e rilassante. Lo shiatsu, essendo una disciplina completa, utilizza diversi metodi di diagnosi, sviluppati in migliaia di anni di studi clinici, e questo permette al terapista di affrontare problemi specifici usando approcci sempre diversi. Questo significa, in pratica, che il trattamento cui si viene sottoposti può cambiare da seduta a seduta, mentre in genere nel massaggio si usano le stesse tecniche su tutti i pazienti.

Molti ritengono, erroneamente, che per provare i benefici dello shiatsu bisogna essere malati. In realtà una seduta di shiatsu può servire anche semplicemente a controllare lo stress, diventare più pazienti e calmi, accrescere il vigore fisico e la capacità di concentrazione. Può essere considerato a tutti gli effetti una assicurazione contro le malattie. In alcune circostanze, un intervento (anche blando) può  servire per abbassare la febbre alta, o per arginare le conseguenze di malattie infettive, tumori, patologie cardiache piuttosto gravi. La terapia shiatsu, se combinata con un’alimentazione sana e corretta, può aiutare a migliorare situazioni gravi nelle cure di lunga durata. Lo shiatsu è una valida terapia coadiuvante nel processo di guarigione in alcuni casi di interventi chirurgici.

Come si svolge una seduta shiatsu

Una seduta di shiatsu dura generalmente un’ora e il trattamento in se stesso ha la durata di circa 35-50 minuti. Nella prima sessione il terapista si dedica alla raccolta di informazioni generiche sul paziente, per costruire un’anamnesi. La tipologia di domande si riferisce allo stato di salute passato: malattie gravi, eventuali operazioni chirurgiche, lesioni alla colonna vertebrali, patologie correlate allo stress. Durante il trattamento il paziente resta vestito.

Shiatsu
Shiatsu

Talvolta, la seduta comporta delle posizioni di stretching e l’apprendimento di alcuni esercizi terapeutici. E’ quindi consigliabile indossare abiti confortevoli e comodi come tute da ginnastica o vestiti leggeri in cotone. Inoltre, poiché alcuni metodi di diagnosi hanno bisogno di palpazione dell’addome, è preferibile non mangiare per almeno tre ore prima di sottoporsi al trattamento shiatsu.

Lo shiatsu è una terapia molto potente ed efficace, ma i problemi non scompaiono certo in una sola seduta. Ci vorrà del tempo ed anche collaborazione da parte del paziente per migliorare le condizioni di salute. Per avere risultati soddisfacenti è necessario effettuare da cinque a sette sedute, di solito a scadenza settimanale, o all’occorrenza anche più frequenti. Ci sono persone che però hanno bisogno di trattamenti più lunghi. Ma questo sarà il terapista a stabilirlo in base alla singola situazione.

Chiunque lavori nel settore dello shiatsu riconosce e apprezza il miglioramento che avviene nel paziente dopo una serie di sedute. Un cambiamento che avviene anche a livello coscienziale dell’individuo, modificando la consapevolezza che ha del suo ruolo nella società e nell’ambiente.

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