Street Art Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Sun, 18 Aug 2024 20:38:23 +0000 it-IT hourly 1 Le opere di Banksy https://cultura.biografieonline.it/le-opere-di-banksy/ https://cultura.biografieonline.it/le-opere-di-banksy/#comments Wed, 27 Jul 2016 09:23:13 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=19258 Banksy è stato l’artista che ha sdoganato la street art, riuscendo ad avvicinare il maggior numero di persone possibili a questo tipo di arte. Le opere di Banksy destinate alla strada, sono state trasformate in veri e propri quadri e sculture, esposte nelle gallerie d’arte più famose del mondo. Egli è riuscito, con il suo stile efficace e diretto, ad avvicinare il mondo dei writers al mercato dell’arte internazionale. Senza dubbio la sua opera ha fatto scuola per tutti gli altri street artists del mondo.

Banksy - Topi - Rats - Graffiti
Uno dei “rats” di Banksy. La frase riporta “If graffiti changed anything – it would be illegal”. In italiano: se graffiti non avessero cambiato nulla sarebbero illegali.

L’inizio della carriera

All’inizio della sua carriera, Banksy divenne famoso perché attaccava illegalmente i suoi quadri all’interno dei musei più importanti di Londra (come ad esempio la Tate Modern) e non solo.

Vestito e incappucciato di tutto punto, Banksy si recava con la sua stampa in una sala  che aveva già scelto in precedenza per alcune caratteristiche (posizione strategica, parete semivuota), attaccava il suo quadro e scappava subito via.

Banksy - Madonna rinascimentale con iPod
Banksy – Madonna rinascimentale con iPod

Di solito i soggetti preferiti erano quadri antichi che venivano modificati con degli stencil moderni oppure con dei grossi slogan con la bomboletta.

Spesso sceglieva delle stampe che ritraevano paesaggi, modificandole con delle frasi, altre volte invece dei ritratti di nobili, ai quali cambiava il viso o l’acconciatura, rendendoli molto più eccentrici. Il motivo di queste incursioni nei musei era quello di sensibilizzare le persone su alcune tematiche quali il capitalismo e la sicurezza  perché, anche se le opere erano presto cestinate, rimanevano in rete le foto dei  suoi gesti e ciò suscitava molto scalpore.

Da Bristol a Londra

Dopo i primissimi stencil che sparse per Bristol, si trasferì  a Londra e qui iniziò a lavorare ad una nuova serie di soggetti: i Rats, ossia stencil di topi impegnati nelle più varie attività. Per questa serie, e non solo, si è ispirato all’artista francese Blek le rat, infatti Banksy ha dichiarato:

“ogni volta che dipingo qualche cosa, scopro che Blek le rat l’aveva già fatto vent’anni fa”.

Non c’è mai stata acredine tra i due artisti, anzi Blek ha dichiarato più volte di essere molto contento che l’artista inglese abbia preso ispirazione dai suoi lavori.

I topi

La scelta del topo come protagonista dei suoi stencil è una questione ideologica: Banksy infatti afferma che essi sono degli esseri davvero insignificanti e vengono maltrattati da tutti però sono in grado di mettere in ginocchio una città intera. I topi vengono rappresentati da Banksy mentre ascoltano la musica, indossano occhiali da sole glamour, fanno dichiarazioni d’amore,  si vestono come dei militari oppure sono rinchiusi in una ampolla da laboratorio.

Sono senza dubbio i soggetti più conosciuti e che maggiormente esemplificano il lavoro dell’artista. Tra gli altri soggetti animali scelti, bisogna annoverare anche le scimmie, che vengono spesso personificate.

Banksy - Scimmia - Monkey - Laugh now
Un celebre stencil di Banksy con una scimmia, che è diventata un’icona stampata su una borsa. “Laugh now but one day well’be in charge” (Ora ridete, ma un giorno saremo in carica).

Le tematiche nelle opere di Banksy

Un’altra importante tematica affrontata dall’artista è quella della sicurezza. Spesso proprio i poliziotti vengono rappresentati con uno smile al posto del volto, oppure nell’atto di baciarsi tra loro. Famosissima è anche la rivisitazione di una celebre scena di Pulp Fiction, (film di Quentin Tarantino) che vede i due attori principali (John Travolta e Samuel L. Jackson) utilizzare una banana al posto della pistola.

Banksy - Pulp Fiction - scena - scene
L’opera di Banksy tratta dal film “Pulp Fiction”
Pulp Fiction - scena con John Travolta e Samuel L. Jackson
Una foto della scena originale del film.

Tra le opere di Banksy, uno degli stencil più importanti e sicuramente più conosciuti,  è quello della ragazzina che guarda un palloncino volare via. Esso ha suscitato la curiosità di molti critici d’arte, che hanno tentato di interpretarlo in vari modi.

Ragazza con palloncino - Girl with balloon è una della opere di Banksy più famose
Banksy: ragazza con palloncino a forma di cuore

La bimba può sia avere la nostalgia del palloncino che si sta allontanando perché lo ha perso, oppure lo ha lasciato andar via lei e quindi lo segue con lo sguardo. Si tratta senza dubbio di uno dei simboli più intensi di Banksy in circolazione.

Le opere di Banksy in Italia

Due sono le opere italiane di Banksy, comparse entrambe a Napoli. Una è stata cancellata da un writer e rappresentava una rivisitazione dell’Estasi della beata Ludovica Albertoni del Bernini che mangiava un panino, simbolo del consumismo.

Banksy - Estasi Beata Ludovica Albertoni
Banksy: Estasi della beata Ludovica Albertoni. L’opera è stata cancellata nel 2010.

L’altra è ancora visibile ed è da poco stata ricoperta con del vetro protettivo: la Madonna con la pistola, che unisce sacro e profano, e che reinterpreta il Barocco.

Banksy - Madonna con la pistola
Banksy – Madonna con la pistola (Napoli)

Altre celebri opere di Banksy

Riportiamo di seguito le foto di alcune altre celebri opere dell’artista inglese.

Leita: una domestica dipinta a grandezza naturale su una parete della zona di Londra Chalk Farm. La donna alza l’intonaco del muro per nascondere lo sporco raccolto. Leita, così si chiamerebbe la domestica, è stata interpretata come il simbolo di chi preferisce ignorare i problemi del mondo, nascondendoli.

Banksy
Banksy: Leita

Nel mese di agosto del 2005 Banksy si è recato in Cisgiordania per realizzare dei murales. Il muro che ospitato le sue opere è quello costruito dal governo d’Israele per separare i territori. Realizzati come trompe l’oeil, le “finestre” di Banksy fanno aprire l’immaginazione sul mondo dall’altra parte del muro.

Banksy - Israele
Banksy – Israele

A Londra, nel quartiere Soho, Banksy ha realizzato un’opera differente dalle usuali opere murarie. E’ la celebre cabina telefonica rossa British Telecom. Essa può essere considerata una scultura. Il messaggio contiene una protesta contro la privatizzazione della compagnia telefonica nazionale. La cabina sembra accasciarsi su se stessa, insanguinata, dopo aver ricevuto una picconata.

Banksy - Cabina telefonica rossa londinese
Banksy: Cabina telefonica rossa British Telecom

A pochi giorni dall’inizio delle Olimpiadi di Londra 2012, sono apparse sui muri della capitale inglese due opere di Banksy. Un atleta che salta con l’asta una recinzione con filo spinato. E un atleta intento nel lancio del giavellotto, ma che sostiene un missile al posto del giavellotto.

Banksy - Olimpiadi Londra 2012 - salto con la asta
Banksy – Olimpiadi Londra 2012 – salto con l’asta
Banksy - Olimpiadi Londra 2012 - lancio
Banksy – Olimpiadi Londra 2012 – lancio del giavellotto

Una riflessione su Banksy e le sue opere

Molto si potrebbe ancora dire sui diversi soggetti scelti dall’artista ma l’importante è tenere presente quali sono le tematiche affrontate: la critica al capitalismo attraverso la messa in ridicolo dei suoi soggetti rappresentativi (grandi catene commerciali come Ikea o Tesco), la critica al consumismo e alla società di massa, la voglia e il desiderio di libertà che viene continuamente contrastato dai servizi di sicurezza.

“Alcune persone diventano poliziotti perché vogliono far diventare il mondo un posto migliore. Alcune diventano vandali perché vogliono far diventare il mondo un posto migliore da vedere.” (Banksy)

Certamente il merito delle opere di Banksy è stato quello di aver avvicinato il grande pubblico all’arte contemporanea, nelle sue più svariate forme, e soprattutto alla visione critica della realtà. Esse hanno una tale forza che suscitano un’immediata riflessione grazie al messaggio che trasmettono.

Banksy è diventato così uno degli artisti più quotati a livello internazionale e più seguito. Questo lo deve in parte anche all’alone di fascino e mistero che ha saputo creare intorno alla sua figura. Ormai al grande pubblico non interessa più scoprire chi è perché questo mistero fa parte della sua stessa opera, esaltandola maggiormente.

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Banksy, la biografia https://cultura.biografieonline.it/banksy-biografia/ https://cultura.biografieonline.it/banksy-biografia/#comments Tue, 26 Jul 2016 17:57:02 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=19087 Banksy è uno dei più famosi street-artist del mondo. Egli è nato come writer ma poi ha adottato la tecnica degli stencil per le sue opere, comparse sui muri di molte grandi città del mondo. Banksy è stato in grado di far avvicinare il grande pubblico al mondo dell’arte contemporanea grazie all’immediatezza del messaggio presente nelle sue opere.

Banksy
Nonostante l’anonimato e l’identità incerta, Banksy è uno dei più celebri esponenti della Street Art. Nella foto: una delle sue opere più celebri.

Si nasconde da sempre un alone di mistero intorno alla figura di questo artista. Banksy è in realtà uno pseudonimo e la sua vera identità non è mai stata rivelata.

Robin Gunningham

Tempo fa la Queen Mary University di Londra diffuse la notizia che il vero nome di Banksy fosse Robin Gunningham. Il nome venne rivelato dopo una serie di ricerche basate essenzialmente su informazioni provenienti da internet. La BBC, però, affermò che gli avvocati dell’artista contestarono duramente questa notizia. Pertanto l’identità rimane tutt’oggi avvolta dal mistero.

Il profilo biografico di Banksy

Certamente Banksy è nato negli anni ’70 del secolo scorso, probabilmente nel 1974, a Bristol. Appartiene ad una famiglia piccolo-borghese o della classe operaia. Ha vissuto la sua adolescenza in un quartiere non degradato ma al limite della periferia.

Secondo alcuni studi pubblicati sul Mail on Sunday nel 2008, Banksy ha frequentato fino all’adolescenza una scuola privata e non si è mai iscritto  all’Accademia delle Belle Arti. Ha iniziato a dipingere a Barton Hill, un centro giovanile che si trovava nella periferia di Bristol e dove si riunivano i writers, avvicinandosi così al mondo della street art.

Da Bristol a Londra

Bristol divenne quindi la tela sulla quale l’artista fece apparire i primi lavori, prima di trasferirsi a Londra intorno al 2000. La città natale è stata quindi fondamentale per la sua formazione iniziale. Si firmava a quei tempi con pseudonimi diversi, come Tes e Kato, e lavorava con delle crew (gruppi di writers).

Col passare del tempo egli capì che non era quella la sua strada: decise quindi di continuare la sua carriera artistica da solo e di dedicarsi pienamente agli stencil. Fu, ed è ancora, aspramente criticato dai writers con l’accusa di essere diventato troppo commerciale. Tuttavia Banksy cercò sempre un dialogo con il mondo dei writers. Nel 1998, infatti,organizzò a Bristol un grande raduno di writers, chiamato Wall on Fire, insieme con Inkie, altro artista molto famoso nel campo.

Gli anni 2000

Dagli anni 2000 la carriera di Banksy è stata tutta in ascesa.  Nel 2003 ha collaborato con i Blur, famoso gruppo musicale inglese, disegnando la copertina dell’album Think Tank.

Think Tank - copertina album - Blur
La copertina del disco “Think Tank” dei Blur, realizzata da Banksy

Nel 2005 è andato in Cisgiordania per dipingere alcuni murales sulla barriera fatta costruire da Israele per separare i due territori.

Banksy - Israele
Uno dei disegni di Banksy sul muro che divide Israele e Cisgiordania. In questo contesto l’artista ha realizzato degli squarci (con la tecnica del trompe l’oeil), che aprono varie finestre immaginarie sul mondo dall’altra parte del muro.

Nel 2006 ha pubblicato un cd parodia dell’album dell’ereditiera Paris Hilton, intitolato Paris, nel quale, oltre alle canzoni modificate, compaiono anche delle immagini modificate della Hilton.

Nel 2008 ha organizzato il Cans Festival, dedicato proprio alla stencil art, in un tunnel abbandonato di Londra, cercando di ironizzare, proprio a partire dal titolo, sul Festival di Cannes. L’evento riscosse molto successo di pubblico e critica e vi parteciparono moltissimi artisti provenienti da tutto il mondo. Tra questi ci furono anche alcuni italiani (Sten Lex, Lucamaleonte).

Il documentario

Banksy ha prodotto anche un documentario, Exit through the Gift Shop, nel 2010 che racconta in parte la sua vita. Egli compare sempre con il volto oscurato e la voce contraffatta mentre racconta la storia di Thierry Guetta, un francese che si trasforma in street artist con nome di Mr. Brainwash.

In concomitanza con l’uscita del documentario in America, egli iniziò a tappezzare le principali città americane con le sue opere. Tale gesto lo rese celebre anche tra le star americane.

Banksy negli USA

Dismaland

Tra le ultime trovate dell’artista bisogna certamente ricordare l’apertura di un parco divertimenti, Dismaland. Creato nei pressi di Londra nell’estate del 2015, è stato però chiuso nel settembre dello stesso anno.

La forza di Banksy nell’organizzare eventi e nuove trovate è sicuramente quella di lavorare in team. La sua squadra infatti è molto efficiente, oltre che molto attenta alla protezione del suo anonimato.

Banksy - Madonna con la pistola
Banksy, Madonna con la pistola (Napoli)

In Italia

Anche in Italia sono presenti opere di Banksy. A Napoli è ancora visibile la Madonna con la pistola presso Piazza dei Girolamini, nel centro storico.

Nella primavera del 2016 è stata organizzata dalla fondazione Terzo Pilastro, una mostra dedicata all’artista a Palazzo Cipolla a Roma. Il titolo della mostra è Guerra, Capitalismo e Libertà, e ha riscosso un grande successo di pubblico.

Forse, anzi sicuramente, l’anonimato dell’artista Banksy ha contribuito alla creazione del mito legato alla sua immagine. Ha contribuito inoltre a rendere eccezionali le sue opere. Queste trattano di tematiche impegnative ma lo fanno attraverso immagini concrete e immediatamente comprensibili.

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