Steve Jobs Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Sat, 02 May 2020 12:15:49 +0000 it-IT hourly 1 La storia di Apple https://cultura.biografieonline.it/la-storia-di-apple-computer/ https://cultura.biografieonline.it/la-storia-di-apple-computer/#comments Mon, 02 Apr 2012 13:10:41 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=1286 La Apple Computer ha cambiato la storia dell’informatica e sicuramente anche il modo in cui siamo abituati a relazionarci con la tecnologia. È stata fondata inizialmente da tre soci, il 1° aprile 1976 in un garage: le principali menti sono Stephen Wozniak e Steve Paul Jobs (conosciuto più semplicemente come Steve Jobs) e il socio di minoranza Ronald Gerald Wayne.

Apple II

Il primo prodotto realizzato è Apple I, che debutta nel primo mese di attività dalla fondazione della società all’Homebrew Computer Club di Palo Alto (California). Questo computer è equipaggiato con una CPU Mos Technology 6502 di 1MHz e di una RAM da 8 KB. Ciò però che lo rende speciale è proprio il modo in cui hanno deciso di metterlo in vendita. Di solito i computer hobbistici sono dotati di un kit di montaggio, invece Apple I è formato invece da una scheda madre già assemblata. Gli acquirenti devono quindi dotarsi separatamente di una testiera, un monitor, un case (la struttura esterna del pc) e un alimentatore.

All’inizio non è per nulla facile promuovere questo nuovo prodotto, perché il mercato non ha capito esattamente la fruizione. Infatti, il Bit Shop, catena informatica marchiata USA, ordina i suoi primi 50 computer, ma per metterli realmente in vendita chiede che siano completi di ogni accessorio, scombussolando i piani dei tre soci, che avevano come programma quello di produrre solo le schede. Questi problemi iniziali creano delle tensioni all’interno dell’azienda, tanto che il socio di minoranza decide di cedere le sue quote, lasciando soli Jobs e Wozniak.

In realtà, i due fondatori riescono a far fronte alle richieste del mercato (assemblano i computer a mano nel loro garage), ma si rendono conto che il loro genio informatico deve essere assolutamente affiancato a qualcuno che sappia far quadrare i conti, mantenere i rapporti con le banche e gestire la parte amministrativa. Questo ruolo è affidato a Clifford “Mike” Makkuula Jr, imprenditore che decide di investire nell’idea di Steve Wozniak e Steve Jobs, ed è proprio con l’aiuto di questo manager che sostituiscono ufficialmente Apple Computer Corporate il 3 gennaio 1977.

Circa sei mesi dopo dalla costituzione della società, lanciano un progetto davvero interessante, Apple II, che in qualche modo rappresenta una sorta di evoluzione dell’iniziale Apple I ed è sicuramente considerato il primo pc di successo. Il computer era dotato di una scocca in plastica, oltre alla famosa scheda, e di una grafica a colori. La Ram potenziata è di 12 KB. Questo prodotto rappresenta davvero la storia di Apple e, realizzato fino al 1980, vende oltre un milione di pezzi. Il costo? 1.195 dollari escluso il monitor.

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Il famoso logo con la mela morsicata nasce in questo periodo ed è caratterizzato per essere colorato con i toni dell’arcobaleno invertiti. L’anno più importante di Apple è però il 1978, quando scopre gli studi che la società informatica Xerox sta facendo su una nuova interfaccia grafica. Così Steve Jobs decide di comprare l’idea e i brevetti. Nel 1980 debutta Apple III, il primo pc interamente prodotto da Apple, ma nonostante l’idea sia buona, non c’è il successo sperato. Ad ostacolare le vendite è soprattutto il prezzo, che varia tra i 4.000 e i 7.800 dollari: una cifra davvero enorme per l’epoca. Questo flop però non ferma i fondatori che decidono di quotare in borsa l’azienda: tappa che determina la crescita della società.

Dobbiamo attendere il 1984 per vedere il primo Macintosh (modello 128 K). È stato lanciato con un’operazione commerciale geniale il 24 gennaio, sfruttando l’audience del diciottesimo SuperBowl. Questo computer è caratterizzato da un’interfaccia grafica che mette le basi per la fruizione dei pc futuri, perché molto facile e intuitiva.

Da questo momento inizia però una fase abbastanza buia per Apple. I due fondatori continuano a litigare, perché le vendite non stabilizzano il fatturato, e nel 1985 Jobs viene completamente estromesso dalla società. Ma i guai per Apple non finiscono con questo cambio di dirigenza, perché l’azienda commette un altro grave errore: concede l’utilizzo di alcuni elementi grafici del Macintosh a Microsoft, in cambio di una versione di Word ed Excel compatibile con i computer di loro produzione. Intanto Steve Jobs decide di non arrendersi e fonda una nuova società. Si tratta di  NeXT Inc..

Apple entra definitivamente in crisi e a metà degli anni Novanta la situazione sembra davvero disperata, quando succede una sorta di miracolo. Jobs riesce a rientrare in società, perché la Apple decide di acquistare NeXT Computer, Inc.  Nel giro di pochi anni, la strategia di business del fondatore Jobs gli permette non solo di diventare il CEO, ma di riportare ai vertici l’azienda e lanciarla nell’olimpo della tecnologia, verso un successo senza precedenti. L’incarico gli viene ufficialmente affidato il 16 settembre 1997 e da quel momento assume il pieno controllo.

Apple inizia a crescere: nel 2000 presenta il sistema operativo Mac Os X, nel 2001 apre gli Apple Store e lancia soprattutto il rivoluzionario lettore musicale iPod e nel 2007 arriva anche l’iPhone, seguito qualche anno dopo dall’iPad.

La società è rinata e nel 2011, nel pieno della crisi economica occidentale, un rapporto del Finacial Times dimostra che il fatturato di Apple è più alto di quello degli Stati Uniti d’America. Dopo la morte di Steve Jobs (5 ottobre 2011) a prendere le redini della società è Tim Cook.

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Storia del telefono iPhone di Apple https://cultura.biografieonline.it/storia-del-telefono-iphone-di-apple/ https://cultura.biografieonline.it/storia-del-telefono-iphone-di-apple/#comments Thu, 29 Mar 2012 10:08:02 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=1239 È lo smartphone più famoso del mondo, perché non è soltanto un telefono, ma un computer tascabile con cui chiamare. L’iPhone è stato lanciato ufficialmente sul mercato americano il 29 giugno 2007, rivoluzionando completamente il concetto di “mobile”. Fino a quel famoso giugno esistevano i cosiddetti cellulari-palmari e le agende elettroniche, nessuno aveva mai pensato di unire le due cose e aggiungerci anche internet.

iPhone 2007
iPhone datato 2007

Steve Jobs, dopo il grandissimo successo di iPod, sapeva di dover fare un altro passo in avanti ed erano già un paio d’anni che programmava di entrare nel mercato della telefonia.   Il momento giusto arrivò con il progetto di iPhone che conquistò fin da subito anche AT&T, con cui Apple firmò un accordo della durata di 5 anni prima di immettere il prodotto sul mercato. La presentazione ufficiale del telefonino avvenne da un palco molto importante, quello del MacWold e la curiosità e il richiamo furono enormi fin da subito. Fu, infatti, abbastanza evidente che Steve Jobs avesse fatto colpo ancora una volta, trascinando la Casa di Cupertino verso un successo senza precedenti.

iPhone travolse il mercato. La gente impazzì completamente e i Mac boy furono disposti a tutto, anche ad accamparsi fuori dai negozi la notte pur di acquistare il telefono della Mela morsicata. Apple arrivò con il suo telefono in tutto il mondo e nel 2008 riuscì a distribuirlo contemporaneamente in 70 Paesi, monopolizzando le vendite del settore.

Il primo modello si basava sulla rete GSM EDGE quad-band, successivamente fu potenziato e la Apple riuscì a sfruttare anche la tecnologia UMTS e HSDPA. Ma al suo interno non c’è solo l’online. Oltre alla fotocamera, inizialmente molto limitata, anche un dispositivo Assisted GPS, il bluetooth, un lettore multimediale, l’ipod, il wi-fi per la connessione a internet, ovviamente tutti i servizi sms e mms.

Ciò che però l’ha reso davvero unico è il metodo di fruizione. Assomiglia a una piccola tavoletta con uno schermo multitouch da cui è possibile governare, con un solo tocco, le funzioni (chiamate più semplicemente applicazione ovvero “App”). La firma di Steve Jobs è notevole, perché le icone da simbolo tipico di Mac, diventano anche quello dell’iPhone. L’interfaccia, con cui l’utente si relaziona, è Springboard e prevede uno sfondo nero (poi divenuto personalizzabile) con tante iconcine colorate.

Il display è favoloso e rivoluzionario perché è dotato di un giroscopio digitale e di un accelerometro, che funzionano come sensori e lo schermo segue il movimento che l’utente produce tenendolo in mano. Ovviamente questo telefono sfrutta, proprio come iPod, il famoso App Store e iTunes Store, da cui è possibile scaricare musica, ma anche tantissime applicazioni, alcune gratuite altre a pagamento.

Per il famoso App Store, dalla nascita di iPhone, bisogna attendere circa un anno, perché arriva sul mercato nel 2008.  Anche questo si è rivelato un business estremamente vincente: in cinque anni le App sono passate da 500, al momento del primo lancio, a 325 mila a gennaio 2011 e il trend è in continua crescita. Nel 2012 l’App Store ha festeggiato i 100 milioni di download.

uno dei primi iPhone di Apple
uno dei primi iPhone di Apple

L’iPhone sta, inoltre, mandando in pensione i classici sms, perché avere internet nel cellulare non solo dà la possibilità, come già succedeva con molti palmari, di accedere alla posta elettronica, ma anche di utilizzare dei servizi di instant massage o di telefonia digitale, come Skype o Viber, abbattendo i classici costi di chiamata. iPhone raggiunge l’eccellenza nel 2010, con la quarta versione e il nuovo sistema operativo, rinominato iOS 4.0.

Steve Jobs si è arreso al cancro il 5 ottobre 2011, dopo una lunghissima malattia: l’ultima versione iPhone 4S, il primo dell’era post Jobs, è un grande omaggio al papà di Apple. Secondo i ben informati, infatti, la sigla 4S sta per “for Steve”.

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L’iPod e la rivoluzione della musica digitale https://cultura.biografieonline.it/ipod-e-la-rivoluzione-della-musica-digitale/ https://cultura.biografieonline.it/ipod-e-la-rivoluzione-della-musica-digitale/#comments Tue, 20 Mar 2012 00:22:07 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=1083 iPod colorati
iPod colorati

L’iPod è un piccolo strumento che ha totalmente rivoluzionato il mondo della musica, determinando il successo della sua azienda di produzione, la Apple.

Era il 23 ottobre del 2001, quando Steve Jobs, il CEO di Apple, ha presentato al mondo intero il primo lettore iPod. Nei 10 anni successivi tutto è cambiato sia nella storia della musica sia in quella di Apple, che all’epoca era un’azienda in gravi difficoltà economiche.

Il 2001 è stato un anno molto particolare. La presentazione di Jobs arrivava a poco più di un mese dalla caduta delle Torri Gemelle. Il mondo occidentale era spaventato, in crisi (la Borsa stava vivendo le prime gravissime oscillazioni) e totalmente insicuro. Non è stato facile per il grande manager far capire prima al gruppo di Cupertino le potenzialità dell’Ipod, e poi entrare nelle case dei consumatori e produrre delle nuove esigenze, un nuovo status symbol e soprattutto un tipo di consumo rivoluzionario.

Nonostante il quadro storico, Steve Jobs è risuscito a centrare l’obiettivo, superando di gran lunga le sue aspettative (anche se non l’ha mai confermato pubblicamente). L’Ipod è un dispositivo digitale per ascoltare e archiviare musica, in formato MP3, e nel giro di pochissimo tempo ha mandato in pensione i più comuni pen-drive dedicati alla musica. Ovviamente alla base dell’Ipod s’impose un nuovo canale distributivo nel 2003: iTunes Music Store, inizialmente riservato agli utenti Mac e che ha parzialmente salvato la musica dalla pirateria perché permette di acquistare le canzoni (singolarmente o in album) a piccoli costi.

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Il primo Ipod è stato studiato in due versioni: 5 e 10GB e poteva contenere fino a 1.000 canzoni. Era una placchettina  in policarbonato bianco caratterizzata da un piccolo display con una rotellina a sfioramento. Il prezzo iniziale variava tra i 399 e i 499 dollari, in base alla capienza.  Il prezzo scandaloso (per l’epoca e non solo) ha inizialmente indignato l’America, in gravi difficoltà economiche, ma poi il desiderio di avere quell’oggetto e far parte di un certo tipo di mondo ha sbaragliato i pregiudizi (e anche i portafogli). In pochi centimetri qualsiasi appassionato di musica poteva raccogliere un enorme archivio. In pochi anni è diventato un classico della tecnologia e sono moltissimi i giovani che hanno avuto in tasca il loro mondo musicale; quest’oggetto non ha rivoluzionato solo l’industria di settore, ma anche il modo di pensare.

Addio vecchi compact disc, addio compilation scaricate in modo abusivo da internet, addio anche a enormi e polverose raccolte. Con l’Ipod (compatibile fin da subito con Windows) la musica trova la sua eccellenza, perché a differenza di tutti gli altri supporti, destinati a deteriorarsi con l’ascolto e di conseguenza a danneggiare la qualità audio, questo lettore oltre alla quantità e alla legalità, garantiva con le sue mitiche cuffiette audio la qualità acustica. Ciò che lo differenzia da un classico lettore MP3 sta proprio nel fatto che non permette di operare direttamente sui file al suo interno, ma si sincronizza con il computer attraverso iTunes. Con questo software si possono fare acquisti nel negozio di musica digitale online di Apple e attraverso iPod si possono ascoltare canzoni in diversi formati (oltre MP3 anche WAV, AAC, AIFF, Apple Lossless e Audible). Con gli anni poi è stato ottimizzato anche il design (ricordiamo il piccolissimo e colorato iPod nano) e la capienza: oggi ci sono modelli da 160 GB.

iPod Shuffle
iPod Shuffle

L’ Ipod è diventato un vero oggetto di culto e lo ha dimostrato la famosa versione iPod U2 Special Edition, firmata dal gruppo di Cupertino e dal complesso di Bono Vox: il lettore era nero con una ghiera rossa e posteriormente portava incise le firme di tutti gli U2. Non più, quindi un modo di ascoltare musica, ma di fare musica, un’icona di stile e di tendenza. Il player è stato distribuito circa in 340 milioni di pezzi e nel 2009 ha toccato le sue punte massime: è stato l’anno del vero successo, anche in termini di fatturato.

Dopo il 2010 la popolarità di questo strumento è andata calando, anche perché è stato cannibalizzato dall’iPhone che fonde telefono e iPod in un unico oggetto. È così spiegato il motivo per cui i costi del lettore si sono dimezzati rispetto a quelli iniziali.

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