Steinbeck Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Mon, 25 Oct 2021 10:31:22 +0000 it-IT hourly 1 Furore (romanzo di Steinbeck): riassunto https://cultura.biografieonline.it/riassunto-furore-steinbeck/ https://cultura.biografieonline.it/riassunto-furore-steinbeck/#comments Mon, 25 Oct 2021 09:46:27 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=11847 Furore, titolo originale The Grapes of Wrath, è un romanzo dello scrittore statunitense John Steinbeck. Fu pubblicato per la prima volta il 14 aprile del 1939 e divenne un best seller in America tra il 1939-1940 con 4 milioni e mezzo di copie vendute. L’autore riuscì a guadagnare con le vendite circa 75.000 dollari, considerata una somma notevole per l’epoca.

Furore - Steinbeck (riassunto)
Furore – John Steinbeck: una copertina italiana e una  foto della prima edizione originale del 1940

Steinbeck ottenne per il romanzo Furore il Premio Pulitzer nel 1940; poi nel 1962 ottenne il prestigioso Premio Nobel per la letteratura per le sue scritture realistiche ed immaginative. Egli fu anche un grande giornalista e cronista di guerra nel secondo conflitto mondiale.

La storia del romanzo e il contesto storico

Con Furore, l’autore fu duramente attaccato perché accusato di essere un romanziere di sinistra che sosteneva il New Deal di Roosevelt. Il romanzo infatti è diventato il simbolo della crisi del ’29 e della grande depressione che ne seguì. Gli Stati Uniti attraversarono un momento molto difficoltoso a causa del crollo della borsa di Wall Street, che provocò l’aumento della disoccupazione e l’innalzamento dei prezzi. Soltanto il Presidente Roosevelt con il New Deal riuscì a risollevare la situazione.

Steinbeck con il romanzo vuole inserirsi infatti in questo difficile contesto economico, raccontando le difficoltà reali che le persone incontrarono nella vita di tutti giorni nel momento di crisi profonda. Egli trovò gli spunti necessari proprio in un giornale, il «San Francisco News» che pubblicava annunci di lavoro in California. Moltissime persone si erano ritrovate senza lavoro a causa di una serie di tempeste di polvere (Dust Bowl) che avevano impoverito la terra coltivabile in Oklahoma. Le fattorie erano state abbandonate e i contadini si trasferirono in massa in California, sperando di trovare nuove opportunità.

Il titolo originale, in italiano I grappoli di odio, è tratto da un verso di Howe che si riferisce all’Apocalisse:

Mine eyes have seen the glory of the coming of the Lord:
he is trampling out the vintage where the grapes of wrat are stored.

Riassunto e trama

La trama racconta la storia della famiglia Joad, costretta ad abbandonare la propria fattoria in Oklahoma e a spostarsi verso la California. Tom Joad, dopo aver scontato 4 anni di carcere torna a casa e decide di portare via da quella condizione di povertà la propria famiglia.

Si mette così in viaggio sulla Route 66 con la mamma, la matriarca della famiglia, e Al. A questo gruppo di persone si aggiunge una giovane sposa Rosa Tea, in attesa di un bambino, e suo marito Connie, il fratello Noè, la sorellina Ruth e un predicatore di nome Casy, che resta tutto il giorno a filosofare con la testa tra le nuvole.

Una volta arrivati in California capiscono che non è il luogo che essi hanno sempre sognato: si prospetta avanti a loro una dura realtà. Tom uccide per sbaglio durante uno sciopero il poliziotto che aveva sparato a morte Casy, ed è costretto a fuggire.

Finale e commento

Rosa Tea viene abbandonata dal marito e partorisce un bambino morto. L’ultima scena del romanzo è l’immagine di lei che allatta un uomo malnutrito.

Una foto di speranza e solidarietà, inserita dall’autore per lasciare un messaggio positivo ai lettori. Il romanzo suscitò forti dibattiti all’interno della critica statunitense, che si divise in suoi sostenitori e suoi oppositori.

Dal romanzo è stato tratto un film nel 1940 che ha vinto due premi Oscar con Henry Fonda nel ruolo di Tom Joad, e che riscosse grande successo nelle sale.

Incipit del romanzo

Di seguito l’incipit di Furore:

Nella regione rossa e in parte della regione grigia dell’Oklahoma le ultime piogge erano state benigne, e non avevano lasciato profonde incisioni sulla faccia della terra, già tutta solcata di cicatrici. Gli aratri avevano cancellato le superficiali impronte dei rivoletti di scolo. Le ultime piogge avevano fatto rialzare la testa al granturco e stabilito colonie d’erbacce e d’ortiche sulle prode dei fossi, così che il grigio e il rosso cupo cominciavano a scomparire sotto una coltre verdeggiante. Agli ultimi di maggio il cielo impallidì e perdette le nuvole che aveva ospitate per così lungo tempo al principio della primavera.

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Uomini e topi: riassunto del romanzo di John Steinbeck https://cultura.biografieonline.it/riassunto-uomini-topi/ https://cultura.biografieonline.it/riassunto-uomini-topi/#respond Sat, 28 Jun 2014 09:37:44 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=11350 Romanzo dello scrittore John Steinbeck, Uomini e topi (titolo originale: Of Mice and Men) è stato pubblicato per la prima volta a New York nel 1937. Si tratta di uno dei più importanti libri che hanno segnato la letteratura americana. In Italia il romanzo di John Steinbeck è stato tradotto da Cesare Pavese e pubblicato nel 1938 dall’editore Bompiani.

Uomini e topi - riassunto
Uomini e topi – riassunto

Il contesto

Il romanzo è ambientato in un periodo difficile che attraversò l’America: la crisi del 1929. Detta anche grande crisi o crollo di Wall Street, fu talmente imponente da coinvolgere quasi tutti gli stati del mondo. Provocò un calo delle vendite e soprattutto una grave e diffusa disoccupazione, una situazione che ricorda molto quella che si sta vivendo ancora oggi.

Il presidente Roosevelt cercò di risolverla con innumerevoli provvedimenti, che portarono poi gli Stati Uniti a tornare una grande potenza nel giro di qualche anno.

La trama di “Uomini e topi”

Il romanzo racconta in maniera insita questo difficile periodo storico ed è ambientato in un ranch della California dove vivono e lavorano dei braccianti stagionali. Un mondo duro, quello dell’agricoltura. I due protagonisti sono George Milton e Lenny Small, che vivono come paisanos.

Lenny è affetto da un grave ritardo mentale ma possiede una grande forza fisica: uccide spesso inavvertitamente anche i piccoli animali che ama o che sta accarezzando. George invece è colpito dalla grande bontà di questo ragazzone indifeso e instaura con lui una grandissima amicizia. Spinge Lenny a credere nel suo sogno: quello di poter costruire una casetta e vivere allevando conigli.

Finale

Ma questa situazione purtroppo non dura a lungo: Lenny uccide, senza volerlo, la bellissima moglie del proprietario della tenuta, rompendole l’osso del collo. La sua forza incontrollabile ha preso ormai il sopravvento. George, disperato, decide di uccidere l’amico per non farlo cadere nelle mani della vendetta di Curly, il padrone della tenuta.

John Steinbeck
John Steinbeck

Riflessioni

Il titolo Uomini e topi è ispirato ad una poesia del poeta settecentesco scozzese Robert Burns. I versi trattano di questi piani orditi da topi e uomini che però portano alla sconfitta. Proprio come la vita dei due protagonisti, schiacciati dalle difficoltà, vivono una sorta di favola rovesciata e non riescono a portare avanti la loro idea di libertà.

Il romanzo all’inizio della sua storia non ottenne grosso successo perché nacque come libro per ragazzi. Poi lo scrittore John Steinbeck decise di adattarlo come testo teatrale: il primo spettacolo andò in scena a Broadway nel novembre del 1937 ed ebbe ben 207 repliche.

Nel 1970 Carlisle Floyd ne trasse anche un’opera musicale.
È stato girato anche un film diretto da Gary Sinise con John Malkovich.

Uomini e topi è sempre rimasto sulla cresta dell’onda come uno dei capolavori americani, tanto da essere citato perfino nella famosa serie tv Lost, come libro preferito di uno dei protagonisti, James Ford.

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John Steinbeck: biografia, storia e vita https://cultura.biografieonline.it/john-steinbeck/ https://cultura.biografieonline.it/john-steinbeck/#respond Wed, 05 Jun 2013 19:50:53 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=7409 Il 27 febbraio 1902, a Salinas, in California, nasce John Ernst Steinbeck, unico maschio dei quattro figli della coppia John Ernst Steinbeck Sr. e Olive Hamilton. Sin da bambino ama immergersi nella quotidianità della ricca valle, che prende il nome dalla città, e della vicina costa sul Pacifico. Gli piace osservare la natura, i suoi colori e i suoi odori, e gli piace la gente che egli osserva assorbendone come una spugna voci, gesti, umori.

Foto di John Steinbeck
John Steinbeck

Affascinato ed inebriato da questo spettacolo, ancora adolescente John comincia ad inventare storie ambientate in quella realtà rurale. E’ questo un legame che condizionerà l’intera vita del ragazzo, che non riuscirà a laurearsi preferendo dedicarsi a lavori occasionali ed alla scrittura. Fa il pescatore, poi lo sterratore, prima di partire alla volta di New York, nel 1926; ma un anno dopo rientra in California, fra i  monti della Sierra Nevada, ed inizia a scrivere il suo primo romanzo “La Santa Rossa” (Cup of Gold).

Si trasferisce poi nella città di Pacific Grove, contea di Monterey, dove conosce il biologo Edward Ricketts la cui personalità ispirerà più di un personaggio dei suoi romanzi successivi. Frequenta in questi anni il “Pacific Biological Laboratory” di Ricketts, un cenacolo dove stringe amicizia con molti intellettuali fra i quali Henry Miller, Joseph Campbell, Francis Whitaker. Nel 1932 trova già il successo con “I pascoli del cielo” (The pastures of Heaven), confermato tre anni dopo con “Pian della Tortilla” (Tortilla Flat), romanzo di gusto picaresco. Ma è negli anni che seguono che Steinbeck abbraccia il tema sociale connotandolo di autentico realismo, il cui apice è nel romanzo “Furore” (The grapes of Wrath), del 1939, con il quale si aggiudica il premio Pulitzer e che l’anno successivo diventa un film con la regia di John Ford.

Il conflitto in Europa – durante il quale è corrispondente di guerra – e, in particolare, la resistenza norvegese, gli forniranno nuovi spunti per il romanzo drammatico “La luna è tramontata” (The moon is down), nel 1942. Appartengono al dopoguerra, invece, “La corriera stravagante” (The wayward bus, 1947) e “La valle dell’Eden” (East of Eden, 1952). Negli anni che seguono torna in America, e da qui intraprende lunghi viaggi che lo portano anche in Russia ed in Italia. Nel 1962 pubblica il suo ultimo libro “Travels with Charlie: in Search of America”. Nello stesso anno l’Accademia di Svezia gli assegna il premio Nobel per la Letteratura “per le sue scritture realistiche ed immaginative, unendo l’umore sensibile e la percezione sociale acuta”

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E’ a New York il 20 dicembre 1968 quando, sessantaseienne, viene stroncato da una crisi cardiaca. Conosciuto in tutto il mondo, Steinbeck è stato tradotto in italiano anche da Eugenio Montale ed Elio Vittorini.

Fra le altre sue opere ricordiamo: “Al Dio sconosciuto” (To a God Unknown, 1933); “La battaglia” (In dubious battle, 1936); “Uomini e topi” (Of mice and men, 1938); “Vicolo Cannery (Cannery Row, 1945); “La perla” (The pearl, 1948); “Quel fantastico giovedi” (Sweet Thursday, 1954); “Il breve regno di Pipino IV (The short reign of Pippin IV, 1959). Nel 1976 è stato pubblicato postumo “Le gesta di Re Artù e dei suoi nobili cavalieri (The acts of King Artur and his noble knights). E’ inoltre autore della sceneggiatura del film “Viva Zapata!”, del 1952.

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