sonno Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Thu, 18 Mar 2021 15:02:29 +0000 it-IT hourly 1 19 marzo 2021: è il World Sleep Day, la Giornata dedicata al Sonno https://cultura.biografieonline.it/19-marzo-world-sleep-day-giornata-del-sonno/ https://cultura.biografieonline.it/19-marzo-world-sleep-day-giornata-del-sonno/#respond Thu, 18 Mar 2021 14:37:29 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=33268 Dormire bene e per il giusto numero di ore è un toccasana per la salute fisica e mentale. Ne è sicura la scienza, ma è facilmente dimostrabile anche in base alla personale esperienza di ognuno di noi. Basta provare a descrivere come ci si sente dopo due nottate trascorse svegli oppure con un sonno intermittente.

Il 19 Marzo si celebra in tutto il mondo il World Sleep Day, che in Italia è promosso dall’Associazione italiana di Medicina del Sonno (Aims). Nell’anno della pandemia, che purtroppo ha visto un aumento di casi di insonnia e altri disturbi che inficiano la qualità del sonno, l’Aims ha organizzato un evento unico online, intitolato “La maratona del sonno”.

Si tratta di una vera e propria “staffetta” tra specialisti che partirà alle ore 8 del 19 Marzo e terminerà alle 20, per informare gli utenti su tutte le possibilità e i rimedi necessari per recuperare un buon sonno ristoratore.

La partecipazione è aperta a tutti, previa iscrizione su https://bit.ly/2ZQ203g

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Il sonno della ragione genera mostri, opera di Goya https://cultura.biografieonline.it/sonno-ragione-genera-mostri-opera-goya/ https://cultura.biografieonline.it/sonno-ragione-genera-mostri-opera-goya/#comments Wed, 04 Oct 2017 15:08:18 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=23428 Il sonno della ragione genera mostri fa parte della collezione composta da ottanta incisioni ad acquaforte intitolata I capricci, una metafora realizzata da Francisco Goya dove l’artista invita gli uomini a non perdere il controllo dell’intelletto. Tra queste incisioni c’è il disegno prodotto dall’artista spagnolo nel 1797, di dimensioni 21,6×16,2, custodito presso la Biblioteca Nacional de Espana, a Madrid.

Il sogno della ragione genera mostri - El sueno de la razon produce monstruos
Dettaglio centrale dell’opera

Il sonno della ragione genera mostri: descrizione dell’opera

L’opera in esame è il foglio 43 della serie pubblicata nel 1799. Questo lavoro rappresenta una delle opere più famose. Nel disegno al centro si vede un uomo che sta dormendo con la testa poggiata tra le braccia appoggiato su un mobile. Su questo mobile è stata fatta un’incisione e riportata la scritta: Il sonno della ragione genera mostri. Da qui il titolo dell’opera.

Alle spalle dell’uomo che dorme, sono disegnati gufi, pipistrelli, gatti e altri animali privi di dettagli che si intravedono. Sono tutti animali notturni.

El sueño de la razón produce monstruos - Il sonno della ragione genera mostri - Caprichos 43
Il sonno della ragione genera mostri (El sueño de la razón produce monstruos) – Caprichos 43

Interpretazioni

Esistono tre manoscritti che hanno dato vita all’interpretazione di questa incisione. Si tratterebbe dell’autore stesso, Goya, che sta dormendo. La folla di animali alle sue spalle rappresenterebbe il frutto della sua immaginazione. In sintesi, dormendo, viene meno la ragione e si dà vita alla creazione di mostri.

Stando a questi tre documenti, alla base della creazione esiste la fantasia che, se lavora senza la ragione, crea e dà vita ad elementi irreali. Quest’opera nasconde una questione filosofica molto più complessa. L’autore invita alla riflessione sul male che investe la società dei suoi tempi. La ragione rappresenta la vera essenza dell’uomo, che lo distingue dagli altri esseri viventi. Senza il controllo dell’intelletto, il mondo verrebbe sopraffatto da impulsi violenti e indomabili.

Altre opere della serie

Tra le opere delle 80 tavole si ricorda anche “I disastri della guerra”, dove l’artista spagnolo ha rappresentato la dura e triste realtà della guerra d’indipendenza di Spagna con molta intensità. Una testimonianza dei disastri provocati dalla guerra lasciati a testimonianza grazie alla sua arte. Questa raccolta di incisioni è rimasta inedita sino al 1863 quando, per la prima volta, dopo vent’anni dalla morte dell’autore, è stata pubblicata.

I disastri della guerra - Los desastres de la guerra - The Disasters of War
I disastri della guerra (Los desastres de la guerra)

È stata realizzata da Goya infatti tra il 1810 e il 1812, i cosiddetti anni della fame. Un’opera con cui il pittore spagnolo esprime e mette in evidenza il fallimento delle idee. Opere che l’artista dipinge dal vivo proprio nel corso della rivolta del popolo spagnolo contro l’occupazione di Napoleone. Rappresenta il sentire, mette in luce il suo stato d’animo, descrivendo – al contempo – i tempi che sta vivendo. Un’arte, una poesia d’immagini, dove l’artista si interroga e libera lo spirito con senso critico analizzando la realtà che lo circonda. Va oltre l’apparenza, resta autentico e originale.

Con la sua arte, Francisco Goya riesce a conquistare tutti: i nobili gli commissionano i ritratti, che costituiscono per l’artista fonte di guadagno. La sua arte non è circoscritta all’età illuminista, bensì anticipa i tempi, aprendosi verso il Romanticismo e il realismo.

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Che cos’è il sonno REM? https://cultura.biografieonline.it/fase-rem-sonno/ https://cultura.biografieonline.it/fase-rem-sonno/#respond Fri, 20 Dec 2013 19:32:31 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=9065 L’acronimo REM sta ad indicare Rapid Eye Movements (in italiano, MOR: Movimenti Oculari Rapidi), e si riferisce al movimento delle protuberanze corneali dietro le palpebre che avviene durante il sonno. In questa particolare fase, detta appunto Sonno REM, si assiste a bruschi movimenti degli occhi accompagnati da alterazioni corporali fisiologiche tra cui variazioni della pressione arteriosa, probabile irregolarità cardiaca e respiratoria.

Sonno REM o Fase REM
Sonno e sogni: cosa è la fase REM o Sonno REM?

Il sonno cosiddetto REM, fu studiato per la prima volta da Eugene Aserinsky nel suo laboratorio di ricerca a Chicago ed in seguito da William Dement che ne estese la ricerca descrivendo la natura ciclica del sonno. La fase REM del sonno, chiamato anche sonno paradosso o sonno paradossale, è seguita dai sogni. Essa è caratterizzata da una situazione tutt’altro che tranquilla e rilassante, se si considera l’idea canonica di riposo notturno.

La fase REM è così denominata per l’incoerenza tra la frenetica attività del cervello, i rapidi movimenti oculari e la totale incapacità di controllare i muscoli. E’ una delle ultime fasi in cui è diviso il sonno stesso. Gli studiosi hanno dimostrato le varie fasi del sonno ed hanno evidenziato che in media si registrano 4 fasi REM per notte che hanno una durata di circa 20 minuti ognuna, con una frequenza di circa due ore tra una fase e l’altra e che nelle prime tre fasi si sogna, mentre la quarta è caratterizzata più che altro da pensieri.

Durante la fase REM, se si considerano i dati dell’encefalogramma, si riscontra la comparsa di onde Delta, più “agitate” rispetto a quelle del sonno profondo, accompagnate da brevi apparizioni di onde Alfa e Beta, che si registrano all’avvicinarsi dello stato di veglia. In questa fase inoltre i muscoli volontari sembrano letteralmente paralizzati, si perde completamente il comando dei propri muscoli e ci troviamo nell’impossibilità di ogni movimento, mentre la nostra mente viaggia velocemente. Una situazione seppur scomoda come quella della paralisi che però ci serve a preservare e a difendere noi stessi, dai movimenti inconsulti che abbiamo durante il sonno.

Il noto gruppo rock statunitense R.E.M. capitanato da Michael Stipe deriva il nome proprio da questa fase del sonno.

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Contare le pecore per addormentarsi: funziona realmente? https://cultura.biografieonline.it/contare-le-pecore/ https://cultura.biografieonline.it/contare-le-pecore/#respond Fri, 29 Nov 2013 17:14:33 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=8843 Nell’immaginario collettivo si è soliti usare il famoso metodo di contare le pecore per addormentarsi e cacciare le tensioni giornaliere. Ciò serve a rilassarsi e a conciliare il sonno. L’abitudine di contare le famose pecorelle ha inizio nel passato contadino dell’uomo, quando le pecore erano una presenza quotidiana molto importante per tutte le famiglie.

Pecorelle: si contano prima di addormentarsi
Contare le pecore per addormentarsi funziona?

Gli studiosi non sono certi che tale metodo sia efficace. L’importante a detta dei ricercatori è creare una sorta di stand by psicologico che permetta di addormentarsi in assoluta serenità. Così facendo si libera la mente da ogni pensiero, da preoccupazioni giornaliere e si rilassano le stanche membra. Come è noto, infatti, il sonno è caratterizzato da ritmi monotoni, ripetitivi e regolari che inducono il cervello ad uno stato di quiete apparente.

Contare le pecore per combattere l’insonnia?

Durante il sonno inoltre, si verifica un’intensa attività di elaborazione inconsapevole del pensiero. Essa porta spesso a prendere delle decisioni intuitive ma fondamentalmente corrette. Molto spesso vari fattori incidono sulla buona riuscita del riposo notturno.

Secondo una recente statistica, effettuata da studiosi in materia, il metodo della “conta delle pecore” sarebbe inopportuno ed inefficace. Infatti il 30 per cento della popolazione italiana, ovvero coloro che soffrono d’insonnia, non conta certamente le pecorelle per addormentarsi poiché tale metodo non concilia il sonno, anzi lo ritarda.

Addormentarsi contando le pecore
Contare le pecore non è un buon metodo contro l’insonnia

Secondo scienziati dell’Università di Oxford, il metodo di “contare le pecore”, ritarda il sonno umano di almeno 10 minuti. Meglio immaginare, per addormentarsi, una scena o una situazione riposante. Oppure impegnare la mente in un’operazione matematica che richiede concentrazione, spreco di tempo e di energia.

L’esperimento degli scienziati inglesi è stato effettuato su un numero di 50 persone definite insonni: coloro che si sono concentrati su una scena rilassante si sono addormentati 20 minuti prima di quelli che hanno contato le pecore.

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Perché la camomilla fa dormire? https://cultura.biografieonline.it/perche-la-camomilla-fa-dormire/ https://cultura.biografieonline.it/perche-la-camomilla-fa-dormire/#comments Tue, 21 May 2013 17:06:11 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=7236 Chi soffre di insonnia o altri disturbi del sonno di sicuro conosce uno dei rimedi più diffusi per favorire un buon riposo: la camomilla. Le proprietà di questa pianta sono apprezzate fin dall’antichità.

In genere sono due le specie più diffuse: la “camomilla romana” (Anthemilis Nobilis) e la “camomilla tedesca” (Matricaria recutita). Di solito le tipologie vengono mischiate tra loro per ottenere i filtri per tisane.

Camomilla in tazza
Una tazza di camomilla

Le proprietà nutritive di questa pianta, che fiorisce nei campi in primavera, sono contenute nel cono giallo del fiore. Le parti più piccole di esso (i capolini) sono ricche di principi attivi, mentre nel ricettacolo, che si presenta come un rigonfiamento, si trovano i diversi organi del fiore, che sono i più salutari. Assumere un infuso di camomilla favorisce il sonno e induce un profondo senso di rilassatezza, eliminando stati ansiosi e agitazione.

La apigenina 7-glucoside è la molecola flavonoidica  responsabile di tale effetto calmante, che viene assicurato se si beve una tisana di camomilla prima di dormire. In più, i fiori contengono benzodiazepine, sostanze che inducono dolcemente il sonno.

Alcuni studi recenti si sono soffermati sulla mancanza di effetti collaterali della camomilla. Questa può essere consumata sotto forma di infuso anche più di una volta al giorno perché è assolutamente innocua. Ma se si è in gravidanza oppure si sta allattando un bimbo, è preferibile chiedere consiglio ad un medico. Inoltre, su alcuni soggetti più sensibili gli effetti calmanti della camomilla possono essere particolarmente evidenti: quando si avverte un forte desiderio di riposare non è bene forzare, ma assecondare questo stato fisico.

Foto di una tazza di camomilla
La camomilla procura sonnolenza?

Quindi è preferibile non bere camomilla prima di svolgere attività che richiedono concentrazione ed attenzione particolari, come la guida di un autoveicolo o un lavoro di precisione nel quale i riflessi devono essere ben pronti. E’ importante considerare, però, che questa pianta può avere un effetto eccitante anziché calmante se non si osservano alcuni accorgimenti. L’infusione deve avere la durata di qualche minuto, se invece la si lascia sul fuoco per troppo tempo si ottiene un effetto contrario.

Se portato fin quasi all’ebollizione, l’infuso diventa troppo forte e gli effetti possono essere spiacevoli sia sull’apparato digerente che sul sistema nervoso (con un aumento dell’irritabilità). La camomilla possiede proprietà antispasmodiche molto spiccate, infatti è ottima in caso di mal di stomaco e altri disturbi digestivi. Se quindi l’insonnia è dovuta ad una cattiva digestione, bere un infuso di camomilla aiuta a calmare gli spasmi e a ritrovare la tranquillità. Si può aggiungere all’infuso anche una foglia di alloro o un po’ di succo di limone per renderlo più efficace e gustoso.

Da non trascurare l’uso esterno della camomilla per ridurre il gonfiore degli occhi. Provate un impacco con una bustina di camomilla e un po’ di acqua e applicatelo sugli occhi con una garza. Ritroverete subito uno sguardo più riposato e luminoso.

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Cadere mentre ci si addormenta: perché accade questa sensazione? https://cultura.biografieonline.it/cadere-mentre-ci-si-addormenta/ https://cultura.biografieonline.it/cadere-mentre-ci-si-addormenta/#comments Sun, 19 Feb 2012 11:25:44 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=608 Talvolta capita di percepire la sensazione di cadere mentre ci si addormenta. La sensazione di cadere che proviamo a volte durante l’addormentamento è provocata da fattori muscolari e psicologici.

Cadere mentre ci si addormenta  (Snoopy e Charlie Brown addormentati)
Cadere mentre ci si addormenta: perché accade questa sensazione?

Nel passaggio dalla veglia al sonno, si innesca un progressivo abbassamento del tono muscolare, i nostri segnali sensoriali subiscono delle interruzioni e l’apparato muscolare del nostro corpo si rilassa sempre di più.

Queste variazioni sono accompagnate da contrazioni involontarie e improvvise, indotte da impulsi nervosi spontanei: ciò provoca dei sussulti che possono essere accompagnati da visioni di immagini. Inoltre la nostra psiche tende a ricreare un’esperienza già vissuta durante la veglia, come per esempio la perdita d’equilibrio o la caduta da un gradino.

Questi fattori concorrono ad avvertire la sensazione di caduta, accentuata se siamo in uno stato di stanchezza o stress eccessivi.

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