sogni Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Sat, 06 Jun 2020 10:17:16 +0000 it-IT hourly 1 Il Sogno (quadro di Henri Rousseau) https://cultura.biografieonline.it/rousseau-sogno/ https://cultura.biografieonline.it/rousseau-sogno/#comments Tue, 04 Nov 2014 16:21:26 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=12341 Tra i dipinti più celebri del pittore Henri Rousseau troviamo “Il Sogno”. Si tratta di un dipinto ad olio su tela, delle dimensioni di 204,5 x 298,5 cm realizzato nel 1910 e attualmente conservato al Museum of Modern Art di New York. Sono oltre 25 i dipinti in cui l’artista, nella sua lunga carriera, ha raffigurato paesaggi che richiamano l’ambiente e il mondo della giungla; Il Sogno è tra questi il quadro più celebre.

Henri Rousseau: "Il sogno" (1910)
Henri Rousseau: “Il sogno” (1910)

Il Sogno: analisi del quadro

Ne “Il sogno” si intravede, in primo piano, una donna nuda, probabilmente una modella polacca di nome Yadwingha che aveva amato in età giovanile, che giace su un divano rosso, sognando di essere trasportata in un paesaggio tropicale, al suono di un incantatore di serpenti.

Attorno, la donna è circondata da piante, fiori, belve feroci, dall’incantatore di serpenti e dal serpente. Da sfondo, il paesaggio della giungla e la luna che illumina il paesaggio circostante.

Nel dipinto possiamo ammirare personaggi dall’aspetto fiabesco come scimmie, uccelli esotici, un elefante, un leone, una leonessa, immersi in un’atmosfera surreale e al contempo stesso misteriosa.

Mentre l’incantatore di serpenti suona, sfugge proprio da lui, il serpente, raffigurato con colore arancione, che si allontana verso l’angolo destro della tela.

Il sogno (Henri Rousseau, 1910): dettaglio del serprente e dell'incantatore di serpenti
Un dettaglio del quadro: l’incantatore di serpenti suona e il serpente fugge verso destra; ai piedi dell’uomo vi sono un leone e una leonessa.

Tutti gli animali ascoltano il suono dell’uomo: un uccello del paradiso si volge verso di lui incuriosito, i due leoni e le due scimmie ammirano quanto sta accadendo mentre un elefante alza la sua proboscide al cielo, emettendo un lungo barrito.

Il dipinto di Rousseau segue il suo stile naif, utilizzando colori sgargianti e forme dai contorni ritagliati come se fossimo in un vero e proprio cartone animato. Il senso del sogno è dato dall’incongruenza degli elementi: da una parte una giungla irreale e dall’altra una donna che riposa su un divano (unico particolare realistico), ricordando lo schema usato nella celebre “Olympia”, realizzata dal pittore Manet.

Olympia - Manet - 1863
Olympia – Manet – 1863

Il dipinto “Il sogno” – di Rousseau – ottenne un buon riscontro, alla sua rappresentazione, da parte dei critici di quel tempo. Una nota che lega l’opera pittorica a quella letteraria, in seguito, è la citazione che Andrea Camilleri usa nel suo celebre romanzo “Un covo di Vipere”.

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L’Alchimista, di Paulo Coelho: riassunto https://cultura.biografieonline.it/riassunto-alchimista/ https://cultura.biografieonline.it/riassunto-alchimista/#respond Fri, 07 Mar 2014 17:55:24 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=10046 L’Alchimista di Paulo Coelho è uno dei suoi libri più famosi, pubblicato in Brasile e tradotto in ben cinquantasei lingue. Il libro dello scrittore ha venduto oltre 100 milioni di copie in più di 150 nazioni. Nel 1996, l’autore si è aggiudicato per questo romanzo il Premio letterario Grinzane Cavour. Paulo Coelho narra la storia del giovane pastore Santiago, sfruttando due temi sempre ricorrenti della letteratura mondiale: il viaggio e il sogno, un misto di fantasia e spiritualità.

Paulo Coelho, L'Alchimista (1988)
Paulo Coelho con in mano “L’Alchimista” (1988), uno dei suoi romanzi più celebri e belli

Riassunto e analisi

L’alchimista è un’opera che invita il lettore a inseguire i propri sogni, anche quelli che sembrano più irrealizzabili e a non lasciarsi influenzare dalla crescita che lo porterà alla fatidica età adulta, quell’età per cui si è soliti pensare che i desideri più intimi siano irraggiungibili. Diventa quindi significativo il viaggio che il giovane pastore fa allo scopo di realizzare il suo sogno ricorrente per arrivare alla ricchezza sognata, percorrendo un cammino difficile che dovrebbe portarlo ai piedi delle Piramidi, alla ricerca di un tesoro nascosto. In realtà, il viaggio che lo porterà dall’Andalusia fino sotto alle Grandi Piramidi d’Egitto, è una sorta di prova, rappresentazione allegorica della crescita del personaggio. Ma non è la meta che conta, la cosa importante è proprio il percorso che si fa per arrivare all’obiettivo finale, senza mai abbandonare l’obiettivo del nostro viaggio, il proprio sogno. Un percorso non semplice che sarà pieno di ostacoli da superare. La narrazione del romanzo è scorrevole e semplice ma carica di significati simbolici, mentre l’opera si svolge in un arco temporale della durata di due anni. Si tratta di un libro “simbolico”, il cammino del protagonista fino all’ultimo è incerto e lo stesso finale riserva sorprese.

Il romanzo narra le vicende di un giovane pastore, originario dell’Andalusia che possiede solo un gregge di pecore e si diletta leggendo libri. Il giovane si reca spesso in città per vendere la lana e, durante uno dei suoi tanti viaggi di lavoro, incontra la figlia di un negoziante che lo fa innamorare. Una notte si addormenta nei pressi di una chiesa diroccata e sogna che un bambino gli dice di raggiungere le Piramidi d’Egitto per appropriarsi di un tesoro. Di lì l’invito ad intraprende un lungo viaggio alla scoperta del mondo.

Ma la vera svolta che permetterà la partenza del protagonista è l’incontro con il Re di Salem, travestito da vecchio, che si mostra, sotto varie fattezze, ogni volta che un uomo sta per cedere alle proprie debolezze. Il vecchio narra tutta la vita del giovane parlando di Anima del Mondo, di Leggende Personali e di Alchimia, inoltre regala a Santiago due pietre che hanno la capacità di indicargli la strada da percorrere, attraverso dei segnali da decifrare, per raggiungere la sua meta. Il ragazzo decide così di partire alla volta della conoscenza, vendendo tutte le sue pecore per raccogliere il denaro necessario. Arriva fino a Tangeri, in Marocco, ma viene circuito da alcuni coetanei, che lo ingannano portandogli via tutti i soldi rimasti dalla vendita delle sue pecore. Santiago si trova così costretto a trovarsi un lavoro per poter proseguire il suo viaggio verso le piramidi. Lavorerà per un periodo in una bottega di un mercante di cristalli facendo diventare l’emporio uno dei più prosperi in città, dopodiché si unisce ad una carovana che parte alla volta del deserto e lì incontra un uomo inglese che ha studiato l’alchimia e che è alla ricerca del saggio “Alchimista” che si trova nell’oasi di El-Faiyum.

In verità, l’Alchimista sta aspettando Santiago, per dispensargli aiuti utili per farlo arrivare alla meta, tra cui quello di ascoltare il proprio cuore e compiere la sua scelta personale. Santiago durante il suo viaggio incontra una ragazza araba, che si chiama Fatima, di cui s’innamora perdutamente, ma che è costretto a lasciare per continuare il suo cammino verso la sua meta. Il giovane arriva fino alle Piramidi ma un gruppo di predoni lo deruba nuovamente facendolo prigioniero. A questo punto il protagonista rivela ai predoni le reali intenzioni del suo viaggio ed il sogno che l’ha spinto fino a lì. I predoni inizialmente lo prendono in giro, ma poi il loro capo decide di lasciarlo libero e gli confessa di aver avuto in sogno delle visioni molto simili alle sue. L’uomo, infatti, rivela al ragazzo il suo sogno che diventerà indispensabile per trovare la via del tesoro.

L'Alchimista Paulo Coelho
L’Alchimista: una copertina italiana e una foto dell’autore, lo scrittore brasiliano Paulo Coelho

Finale

Santiago, continuando a seguire il suo istinto, trova finalmente la via per il tesoro. Ormai cresciuto e ricco, torna dalla sua amata Fatima, come aveva promesso, andando incontro all’amore. Il suo percorso di conoscenza e di crescita si è ormai compiuto. Tutto il romanzo alla fine mostra una rappresentazione di un insieme di durissimi banchi di prova, dimostrazione allegorica della crescita di un uomo. In sintesi, come afferma la citazione del libro: “Ascolta il tuo cuore. Esso conosce tutte le cose”.

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Il sogno del cavaliere (opera di Raffaello Sanzio) https://cultura.biografieonline.it/sogno-del-cavaliere/ https://cultura.biografieonline.it/sogno-del-cavaliere/#comments Tue, 21 Jan 2014 22:17:22 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=9203 Fra le opere giovanili di Raffaello vanno annoverate due tavolette: Il sogno del cavaliere e Le tre Grazie. La prima è esemplare per il bilanciamento delle varie parti. Al centro l’alberello di alloro divide la piccola superficie quadrata in due sezioni.

Raffaello Sanzio: Il sogno del cavaliere
Raffaello Sanzio: Il sogno del cavaliere (1498-1500). Olio su tavola, centimetri 17×17. Londra, National Gallery.

Sotto l’alberello giace il cavaliere sognante, con la testa reclinata, un braccio appoggiato allo scudo, l’altro abbandonato sul fianco, le gambe sono incrociate, mentre il corpo è contornato da una linea ondulata, ripresa verticalmente dalle due figure femminili in posa simmetrica che chiudono lateralmente la composizione, e in alto, orizzontalmente, dalle montagne.

La disposizione sul terreno del corpo sdraiato, obliqua, e quella ad essa coordinata dalle fanciulle di tre quarti, determinano l’impostazione spaziale del primo piano, che si conclude come un triangolo nella base dell’alberello.

Al di là si estende il paesaggio, per piani successivi, individuato da precisi punti di riferimento: prima un rialzo, poi la strada con alcuni passanti, più in là un paese, a sinistra un acrocoro sormontato da un’alta torre gotica, a destra uno specchio d’acqua e, via via sempre più lontani, le montagne.

Questa piccola composizione possiede un equilibrio, un’unità, che già rivelano l’armonica visione del mondo che accompagnerà sempre Raffaello Sanzio. Il colore, luminoso, degrada, accompagnando la profondità spaziale, dai toni più intensi del primo piano fino all’azzurro sempre più chiaro delle montagne.

Raffaello Sanzio: Le tre Grazie
Le tre Grazie è un’altra opera giovanile di Raffaello: (1498-1500) olio su tavola, centimetri 17×17. Chantilly, Museo Condé.

Il pannello con Le tre Grazie, meno complesso del Sogno del cavaliere nei rapporti spaziali, mostra tuttavia analogo senso euritmico nella disposizione dei tre morbidi corpi e nell’elegante intreccio delle braccia.

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Che cos’è il sonno REM? https://cultura.biografieonline.it/fase-rem-sonno/ https://cultura.biografieonline.it/fase-rem-sonno/#respond Fri, 20 Dec 2013 19:32:31 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=9065 L’acronimo REM sta ad indicare Rapid Eye Movements (in italiano, MOR: Movimenti Oculari Rapidi), e si riferisce al movimento delle protuberanze corneali dietro le palpebre che avviene durante il sonno. In questa particolare fase, detta appunto Sonno REM, si assiste a bruschi movimenti degli occhi accompagnati da alterazioni corporali fisiologiche tra cui variazioni della pressione arteriosa, probabile irregolarità cardiaca e respiratoria.

Sonno REM o Fase REM
Sonno e sogni: cosa è la fase REM o Sonno REM?

Il sonno cosiddetto REM, fu studiato per la prima volta da Eugene Aserinsky nel suo laboratorio di ricerca a Chicago ed in seguito da William Dement che ne estese la ricerca descrivendo la natura ciclica del sonno. La fase REM del sonno, chiamato anche sonno paradosso o sonno paradossale, è seguita dai sogni. Essa è caratterizzata da una situazione tutt’altro che tranquilla e rilassante, se si considera l’idea canonica di riposo notturno.

La fase REM è così denominata per l’incoerenza tra la frenetica attività del cervello, i rapidi movimenti oculari e la totale incapacità di controllare i muscoli. E’ una delle ultime fasi in cui è diviso il sonno stesso. Gli studiosi hanno dimostrato le varie fasi del sonno ed hanno evidenziato che in media si registrano 4 fasi REM per notte che hanno una durata di circa 20 minuti ognuna, con una frequenza di circa due ore tra una fase e l’altra e che nelle prime tre fasi si sogna, mentre la quarta è caratterizzata più che altro da pensieri.

Durante la fase REM, se si considerano i dati dell’encefalogramma, si riscontra la comparsa di onde Delta, più “agitate” rispetto a quelle del sonno profondo, accompagnate da brevi apparizioni di onde Alfa e Beta, che si registrano all’avvicinarsi dello stato di veglia. In questa fase inoltre i muscoli volontari sembrano letteralmente paralizzati, si perde completamente il comando dei propri muscoli e ci troviamo nell’impossibilità di ogni movimento, mentre la nostra mente viaggia velocemente. Una situazione seppur scomoda come quella della paralisi che però ci serve a preservare e a difendere noi stessi, dai movimenti inconsulti che abbiamo durante il sonno.

Il noto gruppo rock statunitense R.E.M. capitanato da Michael Stipe deriva il nome proprio da questa fase del sonno.

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Cadere mentre ci si addormenta: perché accade questa sensazione? https://cultura.biografieonline.it/cadere-mentre-ci-si-addormenta/ https://cultura.biografieonline.it/cadere-mentre-ci-si-addormenta/#comments Sun, 19 Feb 2012 11:25:44 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=608 Talvolta capita di percepire la sensazione di cadere mentre ci si addormenta. La sensazione di cadere che proviamo a volte durante l’addormentamento è provocata da fattori muscolari e psicologici.

Cadere mentre ci si addormenta  (Snoopy e Charlie Brown addormentati)
Cadere mentre ci si addormenta: perché accade questa sensazione?

Nel passaggio dalla veglia al sonno, si innesca un progressivo abbassamento del tono muscolare, i nostri segnali sensoriali subiscono delle interruzioni e l’apparato muscolare del nostro corpo si rilassa sempre di più.

Queste variazioni sono accompagnate da contrazioni involontarie e improvvise, indotte da impulsi nervosi spontanei: ciò provoca dei sussulti che possono essere accompagnati da visioni di immagini. Inoltre la nostra psiche tende a ricreare un’esperienza già vissuta durante la veglia, come per esempio la perdita d’equilibrio o la caduta da un gradino.

Questi fattori concorrono ad avvertire la sensazione di caduta, accentuata se siamo in uno stato di stanchezza o stress eccessivi.

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