Scozia Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Fri, 19 May 2023 15:51:50 +0000 it-IT hourly 1 Differenza tra Gran Bretagna e Regno Unito https://cultura.biografieonline.it/gran-bretagna-regno-unito/ https://cultura.biografieonline.it/gran-bretagna-regno-unito/#comments Wed, 22 Mar 2017 10:49:41 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=21850 I due termini Gran Bretagna e Regno Unito spesso vengono usati in maniera errata come sinonimi. In realtà le due parole hanno significati completamente diversi. In questo articolo andiamo ad approfondire le differenze e i significati, in modo da poterli poi usare in modo corretto, con i corretti riferimenti.

Flag - Bandiera - Gran Bretagna - Inghilterra - Regno Unito

Gran Bretagna

Con il termine Gran Bretagna si vuole indicare un territorio geografico ben preciso. La Gran Bretagna è un’isola che comprende una superficie di 229.850 km². Essa è caratterizzata sia dall’isola principale che da quelle più piccole vicine come: Anglesey, l’isola di Wight, le isole Ebridi, le isole Orcadi e le isole Shetland.

La Gran Bretagna, comprende al suo interno le nazioni di: Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord. E’ possibile raggiungere la Gran Bretagna grazie a alla galleria ferroviaria che collega il comune britannico di Cheriton, nel Kent, con quello francese di Coquelles. La celebre galleria è il cosiddetto Tunnel della Manica. Vi sono poi svariati collegamenti sia via aria che acqua, utili per viaggiare spostandosi tra le due coste.

Le origini del nome

Il termine Gran Bretagna ha origini antiche. Si parte dalla storia del regno di James Stuart (ricordato storicamente anche come Giacomo VI di Scozia, e come Giacomo I d’Inghilterra). Egli in principio governava due regni di cui era singolo e unico monarca (Inghilterra e Scozia, appunto). Si passa poi nel 1707, con l’atto dell’unione ad un singolo Regno di Gran Bretagna. Fino ad arrivare nel 1801 al nuovo atto di Unione nel quale la Gran Bretagna insieme all’Irlanda del Nord si fusero costituendo il cosiddetto Regno Unito.

Regno Unito - Gran Bretagna - mappa politica - cartina politica
Cartina politica del Regno Unito

Regno Unito

Con il termine Regno Unito (conosciuto come Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord – in lingua originale: United Kingdom of Great Britain and Northern Ireland) invece facciamo riferimento allo Stato europeo e del cosiddetto Commonwealth.

Il Regno Unito (abbreviato in inglese in UK, United Kingdom) è caratterizzato da una popolazione di circa 64,5 milioni di abitanti ed è composto da quattro nazioni. Esse sono: Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord. Il territorio è in prevalenza collinare e pianeggiante, tanto che le sue montagne non arrivano mai a grandi altezze. Fa differenza il territorio scozzese che presenta una zona montana decisamente più alta.

Il Regno Unito è governato dalla monarchia parlamentare sotto il controllo dalla casa dei Windsor. La sua capitale e sede del governo è la città di Londra, la maggiore città del Regno con i suoi (circa) 8.700.000 abitanti.

La moneta

Il Regno Unito è uno stato che ha deciso di non aderire all’uso della moneta unica (Euro). In molteplici sondaggi, a partire dal 2005, la maggioranza degli abitanti ha espresso un giudizio contro l’entrata in vigore di tale valuta. La moneta è la sterlina inglese denominata pound of sterling silver. Essa viene riconosciuta in tutto il mondo finanziario e affiancata dal simbolo £.

Regno Unito - Gran Bretagna - Bandiere - Union Jack - Union Flag - 1606 - 1801

La bandiera

La bandiera del Regno Unito è chiamata Union Jack (nel linguaggio comune) o Union Flag. Essa venne adottata dopo l’atto di unione stipulato nel 1801. Per la realizzazione della bandiera, si prese spunto dalla versione della bandiera del regno del 1606. Quest’ultima venne realizzata incrociando la bandiera dell’Inghilterra (la croce di San Giorgio, di colore rosso su sfondo bianco) e la bandiera della Scozia (la croce decussata di Sant’Andrea, di colore bianco su sfondo azzurro). A questo incrocio venne infine aggiunta la grafica della croce di San Patrizio (Saint Patrick’s Saltire), una croce con bracci diagonali di colore rosso, su sfondo bianco.

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Il mostro di Loch Ness https://cultura.biografieonline.it/mostro-di-loch-ness/ https://cultura.biografieonline.it/mostro-di-loch-ness/#respond Mon, 23 Mar 2015 08:46:05 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=13769 Il 2 maggio 1933 venne riportato il primo avvistamento moderno del mostro di Loch Ness. Il famoso animale, soprannominato affettuosamente Nessie, sarebbe una creatura fantastica che abiterebbe nel tranquillo lago di Loch Ness, nelle Highlands scozzesi. Il lago si trova in Scozia a sud-ovest di Inverness, si estende per 37 km nella valle di Great Glen ed è profondo circa 230 metri.

Il mostro di Loch Ness (foto di Robert Kenneth Wilson, 1934)
Il mostro di Loch Ness: la foto più celebre fu scattata da Robert Kenneth Wilson nel 1934

Il canale di Caledonia sfrutta le sue acque per arrivare fino al mare del Nord. Sarebbe stato un tranquillo lago di montagna, sito in uno dei posti più belli della Scozia ma è passato alla storia per il mistero del mostro. Chissà se si tratta di storia o leggenda, fatto sta che ad oggi il nome di Nessie è diventato famosissimo ed ha incuriosito milioni di generazioni. Scienziati e studiosi si interrogano su quanto ci sia di vero in tutto questo ma ancora non sono riusciti a trovare una soluzione convincente. Tutt’oggi l’enigma è rimasto irrisolto, ma procediamo con ordine raccontando passo dopo passo la storia di Nessie.

Gli avvistamenti di Nessie, il “Mostro di Loch Ness”

Forse non tutti sanno che il primo avvistamento del mostro risale addirittura all’anno 565, quando il monaco irlandese San Colomba di Iona descrive nella sua Vita Sancti Columbae, il funerale di un abitante della zona del fiume Ness, emissario del lago di Loch Ness, morto perché assalito da una bestia selvaggia fuoriuscita dalle acque, che lo aveva aggredito e che il monaco aveva tentato di scacciare con le preghiere.

Da allora cessarono le notizie fino agli anni Trenta del Novecento quando iniziarono a circolare voci di alcuni avvistamenti, mai confermati ufficialmente, fino al primo dichiarato del 2 maggio 1933. Due coniugi, i signori MacKay che possedevano un albergo sulle rive del lago, affermarono di aver visto due gobbe nell’acqua muoversi seguendo cerchi concentrici.

Loch Ness Mostro - Foto di Hugh Gray - 1933
La prima foto ufficiale del mostro di Loch Ness Mostro fu scattata da Hugh Gray nel 1933

Le foto e i filmati

Nel novembre del 1933 venne scattata la prima foto ufficiale del mostro da parte di Hugh Gray: era visibile una sorta di oggetto mentre nuotava e faceva ribollire l’acqua intorno.

Tra la popolazione iniziava a serpeggiare la paura della reale e comprovata esistenza della creatura. Sull’onda di tutti questi avvistamenti, nel dicembre dello stesso anno venne girata una pellicola da parte della casa cinematografica Scottish Film Productions e del regista Malcolm Irvine: si vedeva il mostro per circa un minuto e mezzo nuotare nel lago a 15 km/h. A seguito del grande successo di pubblico ottenuto, Irvine girò anche un secondo filmato nel 1936 nel quale è visibile una testa che si alza e si abbassa fuoriuscendo dall’acqua. Nulla venne però accertato scientificamente e le pellicole destarono molta incredulità da parte delle autorità.

La foto più famosa del mostro di Loch Ness venne scattata il 21 aprile 1934 da Robert Kenneth Wilson vicino Invermoriston, grazie all’aiuto di Maurice Chambers. Essa ritraeva una sorta di estremità, che potrebbe rappresentare la testa del mostro che fuoriesce dall’acqua, e il corpo che si intravedeva appena al di sotto di essa.

Suscitò enorme scalpore e venne pubblicata nella prima pagina dello Scottish Daily Record che la intitolò “Misterioso oggetto nel Loch Ness” . La comunità fu scossa da questa testimonianza in quanto rappresentava la prima prova concreta dell’esistenza di qualche essere che viveva nelle profondità delle acque.

Una curiosità: Il 21 aprile 2015 Google ha celebrato la foto più famosa di Nessie con un Doodle dedicato.

La celebre foto era falsa

Nel 1994 fu clamoroso l’annuncio del Centro di Loch Ness: la foto di Wilson era in realtà un falso! Non si trattava infatti di una vera foto di Nessie ma di un modellino di un sottomarino al quale era stata attaccata una testa ed una coda.

Gli altri avvistamenti

Per tutti gli anni Trenta continuarono gli avvistamenti del mostro da parte degli abitanti: nel 1936 la signora Marjory Moir ricorda di aver visto il mostro immobile in superficie, della lunghezza di circa dieci metri, con tre gobbe, una testa piccola che entrava ed usciva dall’acqua forse per mangiare o per divertimento. Questa è stata una delle più celebri testimonianze di avvistamento del mostro, accompagnata dal consueto scetticismo della comunità scientifica.

Negli anni Cinquanta un boscaiolo scattò un’altra foto che ritraeva ben tre gobbe visibili uscenti dal pelo dell’acqua. Molte furono però le segnalazioni di chi dichiarò di aver visto non un solo mostro ma addirittura due, madre e figlio, che nuotavano nelle acque del lago. L’ipotesi dell’esistenza di una comunità di animali si fece in fretta strada tra gli abitanti, che segnalarono decine di avvistamenti di più esemplari già dal 1936.

Loch Ness Monster - Google Earth - 2009
Nessie fotografato nel lago di Loch Ness mediante Google Earth (Jason Cooke, 2009)

Nell’aprile del 1960 Tim Dinsdale filmò una gobba che usciva dall’acqua e nel 1993 fu realizzato un bellissimo documentario da parte della Discovery Communications, chiamato Loch Ness Discovered e basato proprio sul filmato di Dinsdale. Negli anni Ottanta del Novecento gli avvistamenti furono ancora molti fino al 2007 quando Gordon Holmes, tecnico di laboratorio, filmò una sagoma nuotare nel lago; nel 2009, Jason Cooke, usò Google Earth per fotografare Nessie.

La verità scientifica

Bisogna partire da un dato: dal punto di vista strettamente scientifico non esistono prove certe dell’esistenza del mostro. A partire dal primo avvistamento, le fotografie di Nessie furono poco chiare o poco nitide per dimostrare il suo reale ritrovamento, e i racconti mai del tutto convincenti.

Dalla parte degli scettici c’è un dato importante: non è mai stato ritrovato alcun resto osseo sulle rive del lago che possa far pensare all’ esistenza di esso. D’altronde, come affermano gli esperti, il lago è troppo piccolo per contenere un predatore di quelle dimensioni, che quindi non avrebbe avuto modo di trovare cibo a sufficienza. Se si trattasse di una creatura preistorica, come è stato spesso ipotizzato, essa avrebbe dovuto riprodursi nel corso del tempo e lasciare tracce sul fondale, che però non sono mai state rinvenute.

Alcuni hanno avanzato l’ipotesi dell’esistenza di un canale segreto che collega il lago con il Mare del Nord ma a tutt’oggi non esistono conferme per questa idea. Restano pertanto ancora molti dubbi da chiarire.

YouTube Video

La popolarità di Nessie

Dal punto di vista della popolarità, il mostro di Loch Ness è entrato a far parte dell’immaginario collettivo: tutti ne hanno sentito parlare almeno una volta nella vita. Film, documentari, cartoni, serie tv sono state ambientate sulle rive del lago o lo vedevano protagonista.

Le citazioni sono innumerevoli: per tutti gli appassionati de I Simpson, è nota la serie di episodi Monty non può comprare amore, dove appare Nessie. Anche famosi cartoni, come Lupin III con Il mostro del lago e fumetti come Rat-Man con La cosa nel buio, dedicano delle storie al mostro.

Anche in famosi videogiochi appaiono dei camei con Nessie: Tomb Raider, Sim City 2000, Mass Effect 3 e molti altri. Curiosità: il pokemon Lapras è ispirato ad esso e originariamente doveva chiamarsi Ness.

Uno dei film più divertenti ambientati in questi luoghi è Scooby- Doo e il mostro di Loch Ness (2004), in cui tocca alla banda di Mistery scoprire la verità sul misterioso ritrovamento.

Tra i film più recenti c’è La Ballata di Nessie, cortometraggio animato statunitense del 2011, in cui Nessie è un simpatico mostro che vive nel lago insieme alla sua paperella.

Loch Ness - Mostro - foto ricostruzione
Loch Ness – Il mostro Nessie ricostruito al computer

Sia nelle sfumature horror che divertenti, Nessie è entrato nell’immaginario collettivo sempre avvolto da un alone di mistero. Tra la leggenda e la realtà, il mito del mostro resterà nella storia per sempre e chissà che forse un giorno non venga scoperta la verità.

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Differenza tra zampogna e cornamusa https://cultura.biografieonline.it/zampogna-cornamusa-differenze/ https://cultura.biografieonline.it/zampogna-cornamusa-differenze/#comments Wed, 02 Apr 2014 20:13:14 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=10349 Vi sono differenze tra gli strumenti musicali zampogna e cornamusa. La zampogna è un antico strumento musicale che è in uso in particolar modo nell’area geografica italiana centrale e del centro sud, con una maggiore concentrazione in particolare nelle regioni Abruzzo e Molise.

Zampogna e Cornamusa
Un suonatore di zampogna (a sinistra) e un uomo scozzese, che indossa il tradizionale kilt, mentre suona la cornamusa

Esistono differenti modelli di questo strumento. Al sud, per verificare la lunghezza della zampogna, si usa come unità di misura il “palmo”, mentre nell’Italia centrale la misura (e quindi la tonalità) dello strumento viene indicata in modo alquanto insolito, ovvero con un numero. Lo strumento è formato da un sacco, da due chanter (ovvero le canne che generano il canto) e da un numero diverso di bordoni; il tutto è inserito in un unico blocco di legno, denominato “zuppone”. Esistono ben quattro modelli di zampogna: quella laziale-molisana, la zampogna campano-lucano-calabrese, la zampogna a paro, ed infine la surdelina.

Con il termine cornamusa invece, viene indicato uno strumento musicale aerofono a serbatoio (o aerofono a sacco). Tale strumento è in uso in particolar modo in un’area estesa che va dall’asse Austria-Svezia, ad est, fino alle coste dell’Atlantico ad ovest. A differenza della zampogna che ha lo zoccolo ligneo (il soprannominato “zuppone”) che ha la funzione di raccogliere il canneggio e lo collega alla sacca, nella cornamusa sia i bordoni sia il chanter sono impiantati.

Oggigiorno, troviamo almeno una ventina di cornamuse che senza ogni dubbio sono il risultato di modifiche che si sono tramandate nel corso dei secoli. Le cornamuse dell’Europa Occidentale si distinguono in due tipi fondamentali: ad aria calda (blown pipes) e ad aria fredda (bellow pipes). In particolare, tra le cornamuse ad aria calda, è rinomata quella di origine scozzese: la Great Highland Bagpipe, utilizzata nelle pipe bands, che si differenzia per la sua particolare sonorità. Invece, tra le cornamuse ad aria fredda, spicca la Uilleann pipes dell’Irlanda, mentre in Scozia troviamo dei modelli di strumenti chiamati border pipes che derivano in modo assoluto dalla Great Highland Bagpipe.

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Braveheart – Cuore impavido https://cultura.biografieonline.it/braveheart/ https://cultura.biografieonline.it/braveheart/#respond Mon, 10 Sep 2012 09:21:24 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=3769 Braveheart – Cuore impavido è un film diretto da Mel Gibson nel 1995, che vede nel cast, oltre allo stesso Gibson (nei panni del protagonista William), anche Catherine McCormack (nei panni di Murron), Brendan Gleeson (nei panni di Hamish Campbell), Ian Bannen (nei panni del padre di Robert Bruce), Angus Macfadyen (nei panni di Robert Bruce), Patrick McGoohan (nei panni di Edoardo I), Sophie Marceau (Principessa Isabelle), Sean Lawlor (nei panni di Malcolm).

Braveheart
Braveheart

Braveheart: riassunto e trama del film

Scozia, seconda metà del XIII secolo: la regione deve fare i conti con la tirannia di Edoardo I Plantageneto, il re inglese. Dopo la morte del Re di Scozia (che non ha eredi), i nobili locali litigano tra loro, in un clima di anarchia, per salire sul trono. Edoardo I decide di sfruttare la contesa, convoca a una riunione i pretendenti al trono e, in una trappola, li impicca. Il borghese Malcolm Wallace, che sta aspettando notizie dall’incontro, giunge sul luogo dell’eccidio, insospettito dal fatto che dalla riunione non è ancora tornato nessuno.

Scoperto il massacro, organizza con altri contadini un assalto alla frontiera contro gli inglesi. Malcolm viene ucciso, così come suo figlio John. Ai funerali, l’altro figlio William Wallace incontra Murron, una ragazza che gli dona un cardo. Argyle, fratello di Malcolm, accoglie con sé William, lo cresce e lo istruisce, e gli insegna, oltre alla lingua francese, come usare la spada.

Qualche anno più tardi, il Re di Scozia è stato nominato, ma il suo regno dura poco perché egli si ammala di lebbra. Si ripresenta, quindi, la situazione del passato, con un’aspra contesa. La città di Lanark, presidiata dagli inglesi, è stata assediata: William decide di farvi ritorno, cominciando a lavorare in fattoria e ricostruendo la sua vecchia casa. Nel corso di una festa di matrimonio, incontra Hamish, vecchio amico d’infanzia, e riconosce Murron. I festeggiamenti, tuttavia, vengono interrotti dall’irruzione dei cavalieri inglesi, con il nobile locale che reclamando lo ius primae noctis prende la neo sposa e la porta con sé. Murron e William si sposano in segreto, per impedire che il nobile richieda anche la ragazza. Un giorno, Murron reagisce alla violenza di un soldato inglese, ma viene arrestata: condotta dal magistrato, viene giustiziata per aver colpito il soldato, come monito per la popolazione.

Bravehart

William decide di vendicarsi, e con alcuni combattenti uccide i soldati inglesi protagonisti dell’episodio, così come il loro comandante. William viene osannato dal padre di Hamish: divenuto capo dei ribelli, porta i suoi uomini dal nobile locale, uccidendolo, e incendiando il loro accampamento. Il compito di respingere la rivolta viene affidato da Edoardo I, impegnato in Francia in guerra, al figlia Edoardo II, che spedisce la propria armata a Stirling.

Venuti a conoscenza della ribellione vincente di William, i nobili scozzesi decidono di negoziare la tregua presentandosi con i propri soldati sul campo di battaglia; giunto anche William, egli arringa i suoi uomini infondendo loro fiducia. Quindi, davanti ai comandanti inglesi, rifiuta la ricompensa di diversi territori proposta dal portavoce del Plantageneto agli scozzesi, e pretende le scuse degli inglesi, con atto di umiliazione pubblico da parte del comandante. A quel punto, gli inglesi sdegnati preparano la controffensiva, spedendo in prima linea gli abilissimi arcieri, che possono contare su longbow di assoluta precisione. Gli scozzesi non si fanno pregare, mostrano il sedere in segno di spregio e fingono di ritirarsi, su indicazione di William. Parte la cavalleria inglese, che si scontra con tronchi appuntiti alzati al momento opportuno dagli uomini di William: i fanti scozzesi hanno gioco facile nello sbaragliare i cavalieri inglesi. Arriva il turno della fanteria inglese; gli scontri sono aspri e violenti, e gli scozzesi vincono la battaglia. William riesce a uccidere il comandante avversario.

Nominato Lord Protettore di Scozia, egli entra nelle grazie di Robert Bruce, pretendente al regno di Scozia in quanto figlio del re malato. Nel frattempo William non si dà per vinto, e invade York, la roccaforte nemica principale dalla quale hanno preso il via tutte le invasioni. York cade, ma i nobili scozzesi non nascondono le proprie perplessità a proposito della reale possibilità di sconfiggere gli inglesi in maniera definitiva.

William, alla guida dell’esercito scozzese, sfida gli inglesi comandati direttamente dal Plantageneto. I nobili scozzesi, però, nel momento decisivo della battaglia abbandonano – in quanto corrotti – i propri uomini, e così le forze scozzesi vengono sbaragliate. Anche ferito, William si mette all’inseguimento del Plantageneto, difeso – tra gli altri – anche da Robert Bruce. Questi, però, si pente del tradimento, e salva la vita a William, nel momento in cui avrebbe potuto ucciderlo. I propositi di vendetta di William, intanto, non accennano a placarsi: dopo aver ucciso i nobili traditori, sfugge alle imboscate tese dagli inglesi, grazie anche ai consigli della principessa di Galles innamorata di lui.

Braveheart - Cuore impavido
Braveheart – Cuore impavido

Recatosi a Edimburgo, però, l’eroe viene intrappolato dal padre di Robert Bruce. Consegnato a Edoardo I, viene torturato a Londra, dove Edoardo I, sul letto di morte, ne ascolta i lamenti. William chiede pietà e una morte veloce: la sua sofferenza provoca compassione nel popolo inglese che fino a poco prima lo aveva umiliato, così che la folla chiede al boia di uccidere l’uomo il prima possibile. William, però, cambia idea, e urla “Libertà”. Prima che l’ascia gli tagli la testa, negli ultimi istanti di vita William vede il fantasma di Murron nella folla: ella gli sorride, approvando le sue imprese. Il corpo di William, decapitato, viene ridotto a pezzi. Divenuto re Robert Bruce, questi si presenta al comando dell’esercito scozzese per sfidare i soldati inglesi.

Il film si conclude con la voce di William, che ricorda: “Si batterono come poeti guerrieri. Si batterono come Scozzesi. E si guadagnarono la libertà”.

La pellicola ha vinto ben cinque Oscar (aveva ottenuto addirittura dieci nomination), oltre al Golden Globe per la miglior regia di Mel Gibson.

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