romanzo Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Sun, 17 Jan 2021 17:31:51 +0000 it-IT hourly 1 “La disciplina di Penelope”, il nuovo romanzo di Gianrico Carofiglio il 19 Gennaio in libreria https://cultura.biografieonline.it/la-disciplina-di-penelope-il-nuovo-romanzo-di-gianrico-carofiglio-il-19-gennaio-in-libreria/ https://cultura.biografieonline.it/la-disciplina-di-penelope-il-nuovo-romanzo-di-gianrico-carofiglio-il-19-gennaio-in-libreria/#respond Sun, 17 Jan 2021 16:26:02 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=32119 L’ex magistrato ed ex politico pugliese Gianrico Carofiglio torna in libreria con un nuovo libro, un romanzo che-come lui stesso ci tiene a sottolineare- si presenta diverso dai precedenti.

“La disciplina di Penelope” è la storia di una donna, ed è ambientata a Milano. “Ogni pagina di questa storia è un’incursione nei punti di vista femminili”, ha detto Carofiglio.

Parlando del suo nuovo romanzo, l’autore originario di Bari si è soffermato sulla protagonista, Penelope: “E’ una donna dura e determinata, anche se fragile nel profondo. Corrisponde al tipo di donne che mi incuriosiscono nella vita: quelle che combinano connotati maschili e femminili”.

La scelta di Milano come location del romanzo è venuta di conseguenza: “Per la drammaticità di questa donna e per i tratti epici che volevo attribuirle, c’era bisogno dello scenario con lo spirito più metropolitano che abbiamo in Italia, cioè Milano”, ha spiegato l’autore.

E’ la prima volta che un libro di Carofiglio viene inserito nella collana dei Gialli Mondadori. Il volume sarà disponibile in tutte le librerie italiane dal 19 Gennaio prossimo.

Pur avendo una predilezione per i “gialli”, Carofiglio si rivela uno scrittore versatile e multiforme. Nei suoi scritti emerge chiaramente l’influsso dell’attività professionale svolta per anni come Sostituto Procuratore Antimafia presso il Tribunale di Bari.

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Il fu Mattia Pascal: riassunto https://cultura.biografieonline.it/il-fu-mattia-pascal/ https://cultura.biografieonline.it/il-fu-mattia-pascal/#comments Sun, 12 Jan 2014 15:20:04 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=9252 L’opera Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello venne pubblicato a puntate sulla rivista Nuova Antologia per la prima volta tra aprile e giugno del 1904. Uscì poi un volume nello stesso anno. Pirandello collegò sin da subito questo romanzo con saggio dell’Umorismo, uscito nel 1908 che è appunto dedicato a Mattia Pascal, il personaggio principale del libro che stiamo analizzando. È il protagonista che racconta la sua storia.

Pirandello, Il fu Mattia Pascal (1904)
Il fu Mattia Pascal: copertina di un’edizione del romanzo e foto dell’autore, Luigi Pirandello

Il romanzo è diviso in tre parti che corrispondono a tre diversi modelli di vita. Negli ultimi due capitoli si narra la trasformazione del protagonista nel “fu” Mattia Pascal, egli ormai è un estraneo per la vita che ha vissuto. Prima di cominciare la storia, ci sono due capitoli in cui l’autore afferma che sta per scrivere una sorta di antiromanzo.

Nel terzo capitolo inizia il racconto vero e proprio: si narrano le vicende nel giovane Pascal, partito per la Francia a seguito di alcuni problemi familiari. Vince una somma alla roulette e decide di non rientrare a casa ma stabilirsi a Roma, dove si inventa la nuova identità di Adriano Meis.

Le vicende iniziano a complicarsi in quanto il protagonista si innamora ma è cosciente di non poter sposare la ragazza in quanto non in possesso di una vera identità. Finge il suicidio di Adriano Meis e torna al suo paese natio. Qui scopre che era stato dato per morto e seppellito al cimitero. Trova sua moglie sposata con un altro uomo ed è quindi costretto a farsi una nuova vita come fu Mattia Pascal. Incoraggiato a scrivere la storia della sua vita, dà corpo al romanzo.

Vive come fuori dalla vita stessa: lavora in una biblioteca che non è frequentata da nessuno, in una condizione di inettitudine e distacco dalla società. Il tema dell’inetto è uno dei fondamentali del romanzo, accompagnato a quello della famiglia considerata come prigione dalla quale il protagonista scappa per inseguire il sogno facile dell’arricchirsi mediante il gioco d’azzardo.

Il fu Mattia Pascal: Finale

Alla fine del libro Pascal obietta di non essere fatto per rientrare nella legge né tantomeno di volerlo fare. Ormai ha rinunciato a qualunque illusione sull’identità, che è il fattore che riduce l’uomo ad una maschera, una forma. Non resta altro che vivere al di fuori della vita, libero dalla forma ma solo.

Incipit del romanzo

Una delle poche cose, anzi forse la sola ch’io sapessi di certo era questa: che mi chiamavo Mattia Pascal. E me ne approfittavo. Ogni qual volta qualcuno de’ miei amici o conoscenti dimostrava d’aver perduto il senno fino al punto di venire da me per qualche consiglio o suggerimento, mi stringevo nelle spalle, socchiudevo gli occhi e gli rispondevo:
– Io mi chiamo Mattia Pascal.
– Grazie, caro. Questo lo so.
– E ti par poco?
Non pareva molto, per… (incipit de Il fu Mattia Pascal)

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Cime Tempestose, di Emily Brontë: riassunto https://cultura.biografieonline.it/riassunto-cime-tempestose/ https://cultura.biografieonline.it/riassunto-cime-tempestose/#respond Tue, 07 Jan 2014 16:46:08 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=9193 Cime tempestose, il cui titolo originale in inglese è Wuthering Heights, è stato pubblicato per la prima volta nel 1847. Il titolo deriva dal nome di una delle principali ambientazioni del libro, un casale nella brughiera dello Yorkshire in Inghilterra, la cui proprietà originariamente era della famiglia Earnshaw, dove fu cresciuto il protagonista Heathcliff e dove tutta la storia si sviluppa.

Cime tempestose, celebre e famoso romanzo di Emily Bronte
Una copertina del libro Cime tempestose in lingua italiana e una in lingua inglese (Wuthering Heights).

Il romanzo della scrittrice inglese Emily Brontë, alla sua pubblicazione, venne giudicato dai critici letterari del tempo un libro “perverso, brutale, cupo ed immorale”. A scandalizzare i critici furono soprattutto gli argomenti trattati: un grande e ostacolato amore, la dura critica alla società del periodo, la rigida divisione in classi sociali, con i suoi doveri e i suoi divieti e l’immagine tirannica nella gestione dei sentimenti di coppia.

Inoltre, le critiche si alimentarono per la schiettezza, da parte dell’autrice, nel raccontare i matrimoni di convenienza ed il triangolo amoroso “lui, lei e l’altro”. Il romanzo è tutto intriso di passioni d’amore e d’odio. Cime tempestose è un bellissimo libro pieno di coinvolgimento e pathos che mostra apertamente fin dove può arrivare il desiderio di vendetta umana. La trama descrive ogni emozione in modo così chiaro da coinvolgere il lettore nelle sue pagine.

Il protagonista, Heathcliff, recherà dolore nella vita di tutti coloro che lo circondano, fino ad arrivare sull’orlo della pazzia. Solo nel finale, stanco di combattere contro tutto e tutti, abbandonerà la sua personale battaglia. Cime tempestose, un classico senza tempo, uno splendido racconto dello spaccato sulla vita sociale di metà ottocento e sui sentimenti umani. Un dramma passionale e selvaggio, un libro assolutamente da non perdere.

Il romanzo di Emily Brontë narra la storia di Heathcliff e del suo amore per Catherine, spiegando ed analizzando come questa passione, alla fine, possa portare alla distruzione di entrambi. Difatti il tema centrale del romanzo è proprio l’effetto distruttivo che il sentimento della gelosia e la sete di vendetta possono avere sugli altri individui. La storia è raccontata a ritroso da Ellen Dean, o Nelly (la governante della famiglia) che la narra a Mr. Lockwood, il nuovo affittuario di Thrushcross Grange.

Tutto inizia nel 1801, quando Mr. Lockwood, nuovo abitante di Thrushcross Grange ed affittuario di Heathcliff, si reca a Wuthering Heights per conoscere i suoi vicini e gli abitanti del luogo. Qui rimane subito colpito dalla variegata miscellanea di caratteri dei personaggi che abitano la casa. Il proprietario signor Heathcliff che mostra d’essere un gentiluomo ma con modi duri e rozzi, non solo nei confronti del suo inquilino ma anche della nuora, la signorina Cathy Linton, di suo nipote, Hareton Earnshaw e dei due domestici, Zillah e Joseph.

Fuori una bufera imperversa e a Mr. Lockwood viene dato il permesso di fermarsi lì per la notte. Soggiornando in una camera sui cui muri ci sono incisi strani graffiti e spesso ripetuto un nome: Catherine. Durante la notte Mr. Lockwood vive un agghiacciante episodio: vede lo spettro di una ragazza che bussa sui vetri della sua finestra, chiedendo di entrare. Terrorizzato, si mette ad urlare ed Heathcliff corre in suo aiuto, allontanandolo dalla stanza ed aprendo la finestra per dare la possibilità allo spirito di entrare.

Poco tempo dopo, Mr. Lockwood si ammala e durante la lunga e noiosa convalescenza si fa raccontare dalla governante, la signora Ellen Dean (Nelly) la storia della vita del suo affittuario. Nelly comincia a raccontare.

Trent’anni prima, Mr. Earnshaw, il vecchio proprietario della casa, portò in casa un ragazzino di sei anni, forse uno zingaro o un orfano, tornando da uno dei suoi viaggi a Liverpool, adottandolo e dandogli il nome di Heathcliff. All’inizio i suoi due figli, Hindley e Catherine, non accettarono la convivenza con il nuovo arrivato, ma col tempo Heathcliff riuscì a conquistarsi almeno l’amicizia della ragazza. Mentre Hindley continuò ad odiarlo in una maniera sempre più forte, roso dalla gelosia nei suoi confronti e dall’idea che lui un domani potesse rubargli l’intera eredità.

Questo obbligò Mr. Earnshaw a mandare il figlio all’università, lontano da casa, per allontanarli l’uno dall’altro. Da lì in poi il legame tra Catherine e Heathcliff si rafforza ed i due finiscono col passare sempre più tempo assieme. Ma alla morte di Mr. Earnshaw, Hindley torna nella tenuta con la moglie Frances e diventa il padrone di Wuthering Heights ed il capo della famiglia, obbligando Heathcliff ad abbandonare gli studi e a lavorare come bracciante nelle sue terre.

Dopo poco tempo, Catherine viene morsa da un cane rabbioso e obbligata a trasferirsi per cinque settimane nella residenza di Thrushcross Grange, tenuta della ricca famiglia Linton. Durante questo periodo la ragazza si lega a Edgar, il primogenito. Al suo ritorno a Wuthering Heights, Catherine ritrova un Heathcliff grezzo ed ignorante, per nulla simile all’aspetto raffinato e dalle maniere gentili a cui Edgar e la sua famiglia l’aveva abituata. Un anno dopo, Catherine si fidanza con Edgar e Heathcliff, sentitosi respinto ed in preda allo sconforto, decide di partire per cercare fortuna.

Dopo tre anni ritorna, ma è un’altra persona, un gentiluomo borghese che porta con sé un’enorme ricchezza. Catherine e Edgar intanto si sono sposati. Da qui ha inizio la grande vendetta di Heathcliff: prima decide di liberarsi della figura di Hindley, incoraggiandolo verso la sua dipendenza dall’alcol e dal gioco d’azzardo, al punto che ormai, indebitatosi incredibilmente, viene obbligato a chiedere aiuto a Heathcliff, che coglie la palla al balzo accettando di coprire l’ipoteca della residenza di Wuthering Heights.

Poi, venuto a sapere che la cognata di Catherine, Isabelle, nutre un sentimento nei suoi confronti, decide di iniziare una relazione con lei anche se non prova nessun sentimento nei confronti della ragazza. La sposa ma subito dopo le dichiara apertamente di stare con lei solo per volersi vendicare di ciò che suo fratello Edgar aveva fatto a lui, iniziando a maltrattarla e facendola continuamente soffrire. Catherine, che comunque rimane sempre legata sentimentalmente a Heathcliff, si ammala gravemente di un dolore più psichico che fisico che la porta ad essere sempre follemente irascibile ed intrattabile.

Rimane incinta ma durante il parto muore, dando alla luce una bambina che viene chiamata con il suo stesso nome ma soprannominata Cathy. Prima di morire però, Catherine e Heathcliff riescono finalmente a dichiararsi in piena sincerità il loro reciproco, infinito ed eterno amore.

Il romanzo prosegue con un susseguirsi di intricate situazioni: dopo il funerale di Catherine, Isabelle lascia Wutheringh Heights, per partorire, lontano dal malefico Heathcliff, il piccolo Linton che poi darà in affido a suo fratello Edgar. Hindley muore sei mesi dopo lasciando così a Heathcliff il controllo definitivo di Wutheringh Heights e dopo dodici anni, alla morte di Isabella, prende a vivere con se il figlio Linton.

Nel romanzo, ora compare la figura di Hareton, cugino di Cathy, figlio di Hindley. Un ragazzo dal carattere irascibile e dai modi brutali che incontra per la prima volta sua cugina poco prima dell’arrivo di Linton a Wuthering Heights. Da subito suscita in lei sdegno per il suo comportamento rozzo e volgare.

Anni dopo, Cathy visita nuovamente Wuthering Heights e lì incontra Linton ed Hareton. La giovane prova subito una simpatia per il primo, nonostante la sua aria malaticcia e debole, mentre continua a nutrire un senso di disprezzo nei confronti del secondo. Heathcliff decide di favorire in tutti i modi l’unione di suo figlio con Cathy. Subdola mossa per far sì che, un domani, Linton possa diventare proprietario anche della tenuta di Thrushcross Grange, possibilità non tanto remota nel tempo, viste le pessime condizioni di salute di Edgar. I due giovani allora si sposano forzatamente e poco tempo dopo Edgar muore, seguito a poca distanza anche dal giovane Linton.

A questo punto, Heathcliff diventa così il padrone assoluto di Wuthering Heights e di Thrushcross Grange. Hareton, innamorato ma non corrisposto da Cathy, cerca di cambiare la sua condizione di inferiorità, cominciando ad imparare a leggere e studiare. Cathy, lentamente si avvicina a lui e dopo poco tempo inizia tra i due un sincero affetto. Heathcliff, a questo punto stanco, decide di non intervenire e confessa a Nelly la sua resa nei confronti dei ragazzi.

Finale

A questo punto del romanzo, per la seconda volta dopo l’inizio, fa la sua comparizione il fantasma di Catherine, che comincia ad essere visto da Heathcliff vagare per la brughiera ed in casa. Convinto che queste apparizioni siano una richiesta di riavvicinamento da parte di Catherine, si reca al cimitero per dissotterrare il cadavere dell’amata per poterla abbracciare un’ultima volta. Poco dopo viene trovato morto nel suo letto e sepolto a fianco alla sua Catherine.

In chiusura, Cathy e Hareton si sposano ed il romanzo termina con Mr. Lockwood che si reca alle tombe di Catherine e di Heathcliff per dare credito, non confermato, alla superstizione locale che racconta dell’esistenza di due spiriti che tenendosi per mano, vagano per la brughiera.

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La mite (racconto di Dostoevskij): riassunto https://cultura.biografieonline.it/la-mite-riassunto/ https://cultura.biografieonline.it/la-mite-riassunto/#respond Sat, 30 Nov 2013 11:42:31 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=8855 Scritto nel 1876, La mite è uno dei più bei racconti di Fëdor Dostoevskij. L’opera è inserita nella raccolta “Diario di uno scrittore” dove si trovano riuniti diversi articoli scritti a partire dal 1873 per la rivista il Cittadino, da Dostoevskij.

Dostoevskij - La Mite - La Mansueta
Copertina del libro: “La mite” è talvolta indicato in italiano con il titolo “La mansueta

Per la realizzazione del racconto La mite, l’autore prende spunto da un fatto di cronaca realmente accaduto in quel periodo che aveva attirato la sua attenzione, oltre a quella mediatica; tale fatto era stato archiviato dalle autorità giudiziarie come un caso di suicidio-mite. Si trattò del suicidio di una giovane ragazza, che non lasciò indifferente l’opinione pubblica e che scosse le coscienze di tutti.

Nel 1969, Robert Bresson, si ispirò al romanzo drammatico “La Mite” per riproporre un riadattamento sotto forma di pellicola cinematografica, intitolata “Così bella, così dolce”. Il poeta e slavista italiano Angelo Maria Ripellino ha definito il romanzo dell’autore russo un lacerante monologo di un uomo permaloso e superbo.

Nel suo lavoro Dostoevskij tratta il tema forte del suicidio, attraverso una tragedia famigliare raccontata dalla voce narrante di un marito meschino e grossolano che non si preoccupa mai della sua giovane sposa e solo in ultimo riconosce tutte le sue colpe ma ormai è troppo tardi, la sua giovane sposa ha deciso di togliersi la vita. Dostoevskij, registra come sotto dettatura i pensieri che si sviluppano nell’interiorità dell’uomo, passando attraverso sentimenti spesso contraddittori, del personaggio principale che inizialmente si discolpa per quanto accaduto ma che poi, dopo un’attenta riflessione, si accusa.

Si ripercorrono i passaggi chiave e i momenti salienti relativi alla loro vita di coppia ed a tutte le problematiche inerenti. Il marito, che non si da pace per il gesto estremo compiuto dalla sua giovane sposa e in una sorta di monologo interiore, cerca di comprendere e di chiarire, a se stesso e agli altri, le reali motivazioni di quel gesto inaspettato e tragico.

Fëdor Dostoevskij, nel suo romanzo dipinge minuziosamente la psicologia del protagonista: il lettore non può far altro che immedesimarsi nelle emozioni strazianti del personaggio principale e vivere con lui sia i momenti precedenti al suicidio, sia quelli successivi. Nel racconto dell’autore traspare l’amore e l’impossibilità di rivelare i propri sentimenti, il confronto tra il bene e il male.

Fedor Dostoevskij
Un’immagine dell’autore russo Fedor Dostoevskij

Riassunto

Il proprietario di un banco di pegni, si invaghisce di una giovane ragazza, sua cliente che vive con due zie grette d’animo che la umiliano di continuo. L’uomo che considera la giovane donna una ragazza particolarmente buona e dal carattere mite, si dichiara a lei e le propone di sposarlo. La ragazza accetta, di buon grado la sua corte e la proposta di matrimonio, anche per sfuggire alla grinfie di un volgare bottegaio che le aveva chiesto precedentemente la mano.

All’inizio il matrimonio sembra procedere a gonfie vele ma poi la situazione peggiora, quando il marito comincia a comportarsi in modo freddo, severo e comincia a mostrare un silenzio carico d’orgoglio nei confronti della moglie. La sua meschinità, la sua avidità, la sua aridità affettiva fanno da padrone. La donna non riesce a comprendere e a capire il perché dell’atteggiamento del marito e vorrebbe ribellarsi.

Stanca della situazione, inizia a frequentare un ex-commilitone del marito, che le racconta del passato dell’uomo e del suo mancato coraggio mostrato durante il periodo militare. Il marito sorprende i due insieme ed anche se la moglie non aveva commesso niente di male, la costringe a tornare con lui a casa; da lì in poi la situazione precipita in modo sempre più drammatico, fino a quando la donna, colta da un raptus improvviso, impugna una pistola puntandola alla tempia del marito per ucciderlo; alla fine rinuncia al folle gesto.

L’uomo costringe successivamente la donna a dormire su un letto di ferro, in un’altra stanza, compromettendo ancora di più il loro rapporto ed innalzando maggiormente le barriere fra lui e lei. La situazione diventa drammaticamente insostenibile quando la donna, si ammala di febbre cerebrale ed anche se viene curata dal marito, ormai è seriamente provata a livello psicologico; a questo punto la donna, stanca del marito, della situazione quotidiana e della sua vita, decide di voltare pagina e di dimenticarlo, chiudendosi in se stessa.

Finale

Il marito cerca di farsi perdonare e di ricominciare la relazione con lei, ma i risultati sono scarsi; le propone anche una vacanza per riconquistarla ma ormai tutto è inutile, è troppo tardi. La donna, inerme a reagire, decide di mettere la parola fine alla sua vita, gettandosi da una finestra di casa.

Il marito, al ritorno dal lavoro viene a conoscenza dell’accaduto e rimane impressionato nel vedere tantissima gente di fronte al portone della propria casa. Solo allora realizza che la sua sposa non c’è più ed è sopraffatto dall’orrore del suo stesso assurdo e completo egoismo. Inizia ad interrogarsi sul perché del gesto estremo compiuto della sua compagna, prima cercando di discolparsi e poi in ultimo, accusandosi per tutto ciò che è accaduto.

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