Rolling Stone Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Thu, 22 Aug 2024 13:32:32 +0000 it-IT hourly 1 Imagine Dragons, breve storia del gruppo https://cultura.biografieonline.it/imagine-dragons/ https://cultura.biografieonline.it/imagine-dragons/#comments Thu, 22 Aug 2024 12:40:33 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=13285 Gli Imagine Dragons sono un gruppo indie rock statunitense formatosi nel 2008 a Las Vegas (Nevada). La band è composta da quattro membri: Dan Reynolds, frontman del gruppo; Ben McKee, basso, tastiera, percussioni, cori; Wayne Sermon, chitarra, tastiera, percussioni, violoncello, cori; Dan Platzman, batteria, percussioni, viola, cori.

Il nome del gruppo

Secondo quanto dichiarato dal cantante Dan Reynolds il nome del gruppo sembra essere un anagramma. L’ipotesi più probabile riporta alla scritta Ragged Insominia (vi è ancora del mistero intorno al significato reale di questa espressione) che compare sull’auto di Wayne Sermon nel video della canzone On Top of the World.

Imagine Dragons
Imagine Dragons

Dalle “guerre tra bande” al successo

Nel 2009 gli Imagine Dragons, dopo aver vinto alcune “guerre tra bande”, registrano presso la “Battle Born Studios” due EP (extended play) indipendenti: l’omonimo Imagine Dragons e Hell and Silence (2010), seguiti da It’s Time (2011) e Continued Silence (2012).

È proprio con It’s Time che arrivano i primi riconoscimenti. Giunto tra i primi 5 nelle classifiche Billboard Alternative e Billboard Rock – importante rivista statunitense dedicata alla musica – il video della canzone riceve la nomination agli Mtv Video Music Awards nella categoria “Best Rock Video”. Usato dalla Apple nel video di presentazione dell’iPhone 5, It’s Time è stato certificato nel 2012 come singolo d’oro da RIAA (Associazione Americana dell’Industria Discografica).

Il crescente successo della band lungo tutta la West Coast giunge fino alle orecchie di Alex Da Kid (produttore di Eminem, Rihanna) che nel 2010 inizia a lavorare con il quartetto al loro album d’esordio, Night Visions.

Il risultato è un lavoro che risente chiaramente dell’attenta rifinitura di un navigato produttore discografico, un prodotto indie-rock che ha in sé influenze e sonorità diverse, dall’elettronica alla dubstep, passando per il pop e non tralasciando qualche accenno folk.

Il disco, uscito nel settembre del 2012, ha indubbiamente un buon riscontro tra il pubblico statunitense.

L’entrata a gamba tesa direttamente alla seconda posizione nella Billboard 200 consacra non solo Night Visions tra i 200 album più venduti negli Usa, ma al tempo stesso catapulta la band americana ai vertici di tutte le classifiche.

Solo nella prima settimana d’uscita, infatti, vengono vendute 83.000 copie dell’album, registrando il record per il più alto numero di vendite per un disco rock di debutto dal 2006.

Imagine Dragons
Imagine Dragons

Night Visions apre definitivamente le porte del successo agli Imagine Dragons.

Dopo Night Visions

È così che la band, giovane e ammicante nel suo sound che a tratti ricorda storiche band come i Killers, o ancora i Coldplay, i Linkin Park o gli All American Rejects, passa dall’anonimato alla fama mondiale. Non è un caso, infatti, che subito dopo la distribuzione del loro album, il gruppo intraprende un tour mondiale e viene ospitato in diversi show televisivi (The Tonight show with Jay LenoJimmy Kemmel Live!, Late Night with Jimmy Fallon). Il riconoscimento arriva nuovamente dalla rivista Billboard, che nel 2013 attribuisce agli Imagine Dragons il titolo di “Band di punta del 2013”, e dalla rivista Rolling Stone (altro importante periodico statunitense di musica, politica e cultura) che nomina Radioactive (prima traccia dell’album Night Visions) singolo rock dell’anno.

Nel 2014 la band collabora alla colonna sonora del quarto capitolo della serie cinematografica dedicata ai Transformers (L’era dell’estinzione) con il brano Battle Cry, realizzato con il musicista e compositore tedesco Hans Zimmer (“Rain Man – L’uomo della pioggia”, “La sottile linea rossa”), e lo statunitense Steve Jablonsky (“La maledizione della prima luna”,  “Armageddon – Giudizio finale”).

YouTube Video

Altra collaborazione di rilievo è quella con Riot Games, che usa il singolo Warriors per il video-trailer dell’evento “World Championship” 2014 del videogioco. Gli Immagine Dragons concludono l’anno con l’uscita di due nuovi singoli: I Bet My Life (presentato agli “American Music Awards”, ove tra l’altro vincono per il secondo anno consecutivo il premio come “Favorite Artist – Rock”) e Gold. I due brani anticipano l’uscita del loro secondo lavoro intitolato Smoke + Mirrors, presentato in Italia durante la prima serata del Festival di Sanremo 2015.

Aggiornamento 2024

Nell’agosto 2024 il batterista degli Daniel Platzman annuncia il suo addio definitivo alla band statunitense dopo più di un decennio. Platzman si era unito al gruppo nel 2011, poco prima che firmassero con la Interscope Records.

]]>
https://cultura.biografieonline.it/imagine-dragons/feed/ 1
Rolling Stones: breve storia https://cultura.biografieonline.it/rolling-stones/ https://cultura.biografieonline.it/rolling-stones/#comments Tue, 21 Jun 2022 06:55:31 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=13398 I Rolling Stones sono uno dei gruppi rock più famosi del pianeta e uno dei più importanti dell’intera storia del rock. Di origine britannica, sono formati da Mick Jagger (voce, armonica, chitarra), Keith Richards (chitarra, voce), Ronnie Wood (chitarra, cori), Charlie Watts (batteria, percussioni). Quest’ultimo è scomparso nell’agosto 2021, all’età di 80 anni.

Rolling Stones
The Rolling Stones nel 2012. Da sinistra: Charlie Watts, Mick Jagger, Keith Richards e Ron Wood

Insieme sono diventati una leggenda del rock mondiale, punto di riferimento per tutti gli artisti in questo campo e soprattutto idoli per diverse generazioni di giovani e non solo. La loro musica può definirsi il perfetto mix di rock e blues, evolvendosi proprio dai ritmi del rock and roll degli anni ’50.

Sesso, droga e rock ‘n’ roll

I Rolling Stones (spesso indicati solo come Stones) sono diventati famosi oltre che per la loro musica anche per la loro trasgressione: furono tra i primi a fare riferimento nelle loro canzoni alla droga, al sesso, all’alcool e molto spesso passarono dal testo alla realtà, trasgredendo anche nella vita e diventando icone degli eccessi. Furono infatti chiamati “brutti, sporchi e cattivi” proprio per la loro vita borderline, in contrapposizione ai Beatles, l’altro gruppo inglese entrato nella storia della musica, ma universalmente riconosciuto come quello dei bravi ragazzi.

In realtà tra i due gruppi non c’erano grosse rivalità ma rapporti di stima e di amicizia. I Rolling Stones però premevano molto su questa contrapposizione, proprio per proporsi come una band fuori dal coro e dagli schemi.

La fondazione degli Stones

Le “pietre rotolanti” erano originariamente cinque ragazzi inglesi appassionati di rhythm & blues, che adoravano suonare la chitarra e soprattutto la buona musica. I cinque erano molto diversi per estrazione sociale e infanzia; alcuni di loro nacquero da genitori insegnanti (Lewis Brian Jones), altri invece da famiglie operaie (Keith Richards), altri ancora di estrazione sociale più elevata (Charles Watts era figlio di un pilota della RAF).

Mick Jagger
Mick Jagger

I ragazzi si conobbero sui banchi di scuola e la musica ebbe sempre un posto importante nelle loro vite: iniziarono a suonare prima da soli e poi nei gruppi parrocchiali, intraprendendo la strada della musica.

L’unione ufficiale e la nascita dei Rolling Stones avvenne il 12 luglio 1962 quando negli studi della BBC il musicista Alexis Corner chiese al gruppo di sostituirli nella registrazione televisiva: suonarono così insieme Brian Jones, Mick Jagger, Keith Richards, Mick Taylor e Ian Stewart.

L’esordio ufficiale avvenne nel tempio del rock di Londra, il Marquee e il successo fu presto enorme.

Nel gennaio del 1963 Charlie Watts entrò ufficialmente nel gruppo sostituendo Tony Chapman alla batteria.

Gli esordi

Gli anni dell’esordio (1962-1963) li vide associarsi all’etichetta Decca Records e contrapporsi ai Beatles come immagine e target. Famoso fu lo slogan pubblicitario: “Lascereste andare vostra figlia con un Rolling Stones?”.

Nel 1965 per la prima volta ottennero un enorme successo con il brano “Satisfaction”. Proprio in questo periodo Jones e Richard introdussero la tecnica della tessitura di chitarra (guitar weaving): i due chitarristi suonano la parte ritmica e solistica nello stesso momento. Richard dichiarò che ascoltando alcuni lavori di gruppo gli venne in mente questa tecnica per far assomigliare il suono di due chitarre a quello di quattro o cinque.

Nel 1966 uscì il primo disco composto da canzoni esclusivamente scritte da loro “Aftermath”. Seguì un periodo di concerti e un successo mondiale, dal quale però i componenti del gruppo uscirono piuttosto stanchi, anche a causa dell’eccessivo uso di alcool e droga.

La morte di Brian Jones

Nel 1969 Brian Jones morì in circostanze misteriose: venne sostituito nel gruppo da Mick Taylor. Brian sarà però sempre rimpianto per l’immagine che diede al gruppo.

Il periodo di Taylor fu però comunque importante per il riavvicinamento al blues e alla freschezza di nuovi arrangiamenti ma sarà sostituito nel 1974.

Gli anni ’70 e la crisi

Gli anni Settanta trascorsero tra successi in vetta alla classifica, come gli album Black and blue, Love you live e Some girls.

Nel 1974 Mick Taylor decise di abbandonare il gruppo, provocando grandi difficoltà agli Stones. Venne chiamato Ry Cooder che accompagnò la band nel tour di quell’anno; alla fine anche Ry Cooder non seppe gestire la convivenza con la sregolata formazione inglese, così per sostituirlo venne ingaggiato nel 1975 Ron Wood (amico di vecchia data che lavorò in passato con Rod Stewart nel Jeff Beck Group e nei Faces).

Keith Richards e Mick Jagger iniziarono poi ad avere delle divergenze: il primo voleva tornare al rock and roll, il secondo invece avvicinarsi al pop.

Keith Richards
Keith Richards con la sua chitarra, una Fender Telecaster

Si sentì così nell’aria lo scioglimento e la crisi, sancita con la pubblicazione nel 1988 da parte di Keith Richards del suo primo album da solista (Talk is cheap).

La reunion, gli anni ’90 e successivi

Negli anni 90’ i Rolling Stones tornarono a calcare le scene e a produrre un album ogni tre anni, seguito da tour mondiali.

Così dal 2000 in poi proseguirono i mega concertoni che la band tenne in tutto il mondo senza mai perdere spettatori e pubblico. In Italia i Rolling Stones vennero più volte; una delle più recenti esibizioni fu quella del 22 giugno 2014 a Roma, al Circo Massimo, davanti ad un pubblico di 71.000 spettatori.

The Rolling Stones - Il celebre simbolo della bocca con la lingua
The Rolling Stones – Il celebre simbolo della bocca con la lingua

Il mito dei Rolling Stones continua attraverso le generazioni, incarnando l’ideale di musica rock, aggressiva, potente e forte. Il loro simbolo (la lingua con la bocca spalancata) è diventato una delle icone più famose del mondo a dimostrazione che nonostante tutti i cambiamenti, i periodi di crisi e lo scioglimento, i brutti-sporchi e cattivi della musica mondiale non hanno mai mollato.

]]>
https://cultura.biografieonline.it/rolling-stones/feed/ 10