Roberto Benigni Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Wed, 24 Mar 2021 15:28:07 +0000 it-IT hourly 1 Dantedì 25 Marzo: Roberto Benigni recita Dante al Quirinale https://cultura.biografieonline.it/dantedi-25-marzo-2021-benigni/ https://cultura.biografieonline.it/dantedi-25-marzo-2021-benigni/#respond Wed, 24 Mar 2021 14:00:00 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=33355 In diretta su Rai Uno alle 19.10

Anche la Rai dedica a Dante Alighieri un evento clou in occasione del “Dantedì” per celebrare i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta. E chi, meglio di Roberto Benigni, avrebbe potuto omaggiare Dante?

Sarà proprio l’attore e comico toscano a decantare presso il Salone dei Corazzieri del Quirinale, il XXV Canto del Paradiso della Divina commedia dantesca, alla presenza del Presidente della Repubblica e del Ministro della Cultura Franceschini. L’evento sarà trasmesso in diretta su Rai Uno alle ore 19.10.

Su Rai Tre, sempre domani 25 Marzo, in prima serata, Roberto Benigni interpreterà il “Quinto dell’Inferno”, con introduzione del conduttore Corrado Augias.

“Nel quinto canto Dante racconta un delitto d’onore. Con Cazzullo e Zanchini faremo un viaggio nell’Italia di Dante, andremo nelle città che lui descrive e anche nei luoghi ai quali solamente allude per scoprire che quell’Italia nei molti pregi e difetti assomiglia all’Italia di cui siamo orgogliosi cittadini e che abitiamo” – ha spiegato Augias alla conferenza stampa in streaming di presentazione degli eventi.

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Sanremo 2021: Amadeus svela il nome di due probabili ospiti del Festival https://cultura.biografieonline.it/sanremo-2021-ospiti-benigni-celentano/ https://cultura.biografieonline.it/sanremo-2021-ospiti-benigni-celentano/#comments Mon, 08 Feb 2021 17:00:00 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=32634 Assodato ormai che l’edizione 2021 del Festival della Canzone italiana si terrà, comincia ora a farsi strada la curiosità circa gli ospiti che animeranno la kermesse canora, che quest’anno risentirà senz’altro delle restrizioni del periodo.

L’annuncio di Amadeus

Amadeus, conduttore e direttore artistico di Sanremo, ha annunciato di essere in contatto con due personaggi italiani molto amati dal pubblico, a cui è stato proposto di salire sul palco dell’Ariston in veste di ospiti della trasmissione.

LEGGI ANCHE: Le biografie di Sanremo 2021

Due nomi amati dal pubblico di tutte le età

Si tratta di Roberto Benigni e Adriano Celentano. “Stiamo aspettando la loro risposta”, ha detto Amadeus. L’attore toscano è già stato invitato al Festival proprio l’anno scorso, mentre il “Molleggiato” ha partecipato alla gara canora nel 2012, come ospite di ben due serate sanremesi. La conferma di questa indiscrezione arriverà domani, quando si terrà la conferenza stampa ufficiale del Festival.

Si attende la lista dei Big e delle nuove proposte

L’edizione 2021 riscalda i motori ed è quasi pronta a partire, nonostante tutto. Attendiamo ora la “formazione” dei Big e delle Nuove proposte per scoprire veterani e nuovi volti dell’edizione sanremese che quest’anno sicuramente sarà diversa ma non meno interessante.

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Cosa fa oggi Giorgio Cantarini, il bimbo del film “La vita è bella” di Benigni https://cultura.biografieonline.it/giorgio-cantarini-oggi/ https://cultura.biografieonline.it/giorgio-cantarini-oggi/#respond Wed, 20 Jan 2021 14:51:46 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=32195 Molti di voi sicuramente ricorderanno il bambino protagonista del film premio Oscar di Roberto Benigni, La vita è bella: si tratta di Giorgio Cantarini, che ha interpretato quel ruolo all’età di cinque anni.

Come è successo ad altri, a causa del Covid Giorgio ha dovuto mettere da parte (almeno per il momento) il sogno di recitare. Cantarini, negli anni scorsi, si è dedicato con impegno e passione allo studio della recitazione con l’intenzione di diventare un attore teatrale e televisivo.

Di recente intervistato per il quotidiano “Il Messaggero”, ha rivelato che attualmente svolge l’attività di operatore della Protezione Civile. Lavora in un call-center e aiuta a tracciare i contatti dei positivi al Covid-19.

Dopo il periodo di lockdown dei mesi scorsi, gli artisti continuano a patire la crisi economica che imperversa in questo settore. “Bisogna arrangiarsi”, ha dichiarato Cantarini, che è soddisfatto di poter dare una mano in un momento così delicato per tutti.

Dopo aver vissuto in America, Giorgio Canterini ha partecipato a film di successo come “Il Gladiatore”, in cui ha interpretato il ruolo del figlio del protagonista Russell Crowe.

Il fratello di Giorgio, Lorenzo, canta nel gruppo dei Dear Jack.

Visto che lavorare sul set in questo periodo è piuttosto difficile, gli artisti cercano lavoro altrove per mantenersi.

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La vita è bella – Trailer e riassunto del film https://cultura.biografieonline.it/la-vita-e-bella-trailer-e-riassunto/ https://cultura.biografieonline.it/la-vita-e-bella-trailer-e-riassunto/#comments Sat, 02 Jan 2021 20:36:46 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=1999 Ritenuto il punto più alto della carriera (cinematografica e non solo) di Roberto Benigni, “La vita è bella” è un film del 1997, vincitore l’anno successivo di tre premi Oscar: per il miglior attore protagonista, per il miglior film straniero e per la migliore colonna sonora. Diretto dallo stesso Benigni, che ne è anche il protagonista, annovera nel cast anche Nicoletta Braschi, Amerigo Fontani, Giorgio Cantarini, Sergio Bustric e Giustino Durano.

Trailer del film

YouTube Video

Riassunto della storia

La pellicola racconta la vicenda di Guido Orefice (interpretato da Benigni), che con l’amico Ferruccio Papini si trasferisce ad Arezzo. Durante il viaggio, Guido conosce casualmente una maestra di nome Dora, che lui immediatamente chiama “principessa”. Una volta arrivato in città, Guido trova ospitalità e lavoro presso lo zio Eliseo, che lo accoglie nel Grand Hotel da lui posseduto.

La vita è bella - una scena del film
La vita è bella – una scena del film

Guido, intanto, inizia presto a manifestare i primi segni di insofferenza nei confronti del fascismo: in municipio, per esempio, si scontra con Rodolfo, militare fascista, che diventa “lo scemo delle uova” a causa di un incidente che vede protagonisti i due (Rodolfo indossa un cappello nel quale Guido aveva appoggiato alcune uova, rompendosele in testa). Non solo: a seguito di un altro incontro casuale con Dora, scopra che la donna è fidanzata proprio con Rodolfo.

Nel frattempo il giovane ebreo fa amicizia con un medico tedesco, appassionato di calembour e indovinelli, ospite nell’hotel dello zio, e si sostituisce a un ispettore scolastico che deve svolgere una lezione di carattere antropologico, in una scuola elementare, per promuovere la razza ariana: Guido, infatti, desidera incontrare nuovamente Dora, che lavora proprio in quella scuola. Infine, l’uomo riesce a confessare il proprio amore alla maestra, in una piovosa sera, dopo averla sottratta con un divertente inganno a Rodolfo.

Tutti e tre si ritrovano poche sere dopo, al Grand Hotel, dove Rodolfo ha deciso di celebrare il fidanzamento ufficiale con Dora. La donna, però, non innamorata realmente del militare fascista, alla fine dei festeggiamenti scappa con Guido, entrato nell’hotel con un cavallo bianco verniciato con una tinta verde fluorescente (per coprire la scritta “cavallo ebreo”: la discriminazione razziale è già iniziata). Mentre Rodolfo è costretto a rassegnarsi (e un altro uovo, questa volta di struzzo, rovina la sua festa), Guido e Dora possono manifestare liberamente il proprio amore.

La storia si sposta al 1944, quando Guido e Dora, ormai sposati, hanno costruito una famiglia con il figlioletto Giosuè, di sei anni. A dispetto della guerra, sempre più invadente, e dell’arrivo dei nazisti in Italia, la famiglia cerca di essere ancora felice: Dora prosegue nella sua attività di insegnante, mentre Guido ha aperto una piccola libreria. Il giorno prima del compleanno di Giosuè, tuttavia, Guido viene richiamato per essere schedato, insieme allo zio e al figlio, nel registro delle SS.

L’indomani, tutti e tre vengono deportati, insieme con gli altri ebrei della città, su un treno che li condurrà un lager nazista. Dora, tornata a casa e trovata l’intera abitazione a soqquadro, capisce la situazione e corre in stazione, dove un treno merci carico di bagagli e persone si appresta a partire. Bambini, anziani, uomini e donne: tutti vengono picchiati, presi in giro e spinti dai soldati delle SS che hanno il compito di farli salire sul treno. Un tenente tedesco consiglia a Dora di tornare a casa, ma la donna riesce a convincere il militare a far salire sul treno anche lei.

Una volta giunti al campo di concentramento, Guido e Dora riescono a incontrarsi di sfuggita per l’ultima volta; dopodiché, uomini e donne vengono separati. Lo zio Eliseo, invece, viene subito indirizzato, insieme ad altri anziani, verso la camera a gas, in quanto ritenuto troppo vecchio per lavorare in maniera proficua. Guido, nel frattempo, cerca di nascondere a Giosuè la realtà terribile che li sta assalendo, e fin da quando sono saliti sul treno gli ha raccontato che stanno tutti prendendo parte a un enorme gioco a premi, in cui il premio finale è rappresentato da un vero carro armato, per ottenere il quale, però, è necessario superare diverse prove.

Tragicamente divertente è la scena in cui Guido si erge a interprete di un soldato tedesco per spiegare ai prigionieri le regole del gioco.

I giorni passano, e Giosuè cerca di rispettare tutte le regole: tra queste, c’è l’obbligo di rimanere nella camera in cui lui e suo padre dormono e non farsi vedere da nessuno (una regola inventata da Guido per evitare, naturalmente, che il bimbo venga trovato dai soldati tedeschi e condotto in una camera a gas). Nel corso di una selezione, poi, Guido riconosce il medico tedesco con cui aveva fatto amicizia nel Grand Hotel, è che ormai è stato nominato capitano delle SS: il suo compito è di decidere chi tra le persone del campo può continuare a lavorare e chi invece deve essere condotto a morire.

Guido viene riconosciuto dal medico, che lo salva dalla camera a gas e gli permette di fare il cameriere per servire gli ufficiali nazisti a cena; a differenza di quello che pensava inizialmente, però, Guido (che con un abile stratagemma riesce anche a far mangiare Giosuè insieme con i figli degli ufficiali tedeschi) non è stato salvato dal medico per riconoscenza nei suoi confronti, ma solamente per aiutarlo a risolvere un indovinello che non riesce a portare a termine e che lo fa disperare da tempo.

Al termine della cena, Guido si appresta a tornare nella baracca per dormire, ma, perso nella nebbia, si ritrova in prossimità di una enorme montagna di corpi senza vita, ormai poco più che scheletri, destinati a essere cremati.

La vita è bella - Il DVD

Finale

Il film si conclude tragicamente: gli americani stanno per arrivare, e così, dopo aver fatto strage dei prigionieri, i soldati tedeschi si avviano a lasciare in tutta fretta il campo, e Guido ordina a Giosuè di giocare a nascondino, celandolo in una cabina e promettendogli che tornerà presto; l’uomo, tuttavia, viene scoperto da alcuni soldati mentre, mascherato da donna, è in cerca di Dora. Viene dunque ucciso.

La mattina successiva il lager viene liberato, e il piccolo Giosuè può finalmente uscire dalla cabina che lo aveva protetto per tutta la notte. Un soldato americano lo prende in braccio e lo porta con sé su un carro armato: proprio il premio che papà Guido gli aveva promesso. In spalla al soldato statunitense, Giosuè riconosce sua madre tra le donne liberate, e la abbraccia.

Considerazioni finali

Poetico, tragico e divertente allo stesso tempo, “La vita è bella” è entrato nell’immaginario collettivo italiano come una delle opere più delicate in grado di raccontare l’Olocausto. La pellicola ha guadagnato in tutto il mondo quasi 229 milioni di dollari, diventando il quarto incasso nella storia del cinema italiano. Non solo: è il secondo film in lingua non inglese più visto negli Stati Uniti.

Roberto Benigni
Roberto Benigni

Oltre ai premi Oscar a Roberto Benigni (per il miglior film straniero e il migliore attore protagonista) e a Nicola Piovani (per la migliore colonna sonora), “La vita è bella” ha ricevuto anche le nomination per il miglior montaggio (Simona Paggi), per la migliore regia (Roberto Benigni), per la migliore sceneggiatura originale (Vincenzo Cerami e Roberto Benigni) e per il miglior film (Gianluigi Braschi e Elda Ferri). Tra i numerosi altri riconoscimenti ricevuti, vale la pena di segnalare il Premio Bafta per il migliore attore protagonista a Benigni, il Premio Goya come migliore film europeo, il Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes, cinque Nastri d’Argento e nove David di Donatello.

La vita è bella” è stato trasmesso in televisione per la prima volta il 22 ottobre del 2001 su Rai 1, ottenendo un ascolto di 16 milioni e 80 mila spettatori: si tratta del dato più alto mai conquistato da un film trasmesso sul piccolo schermo nel nostro Paese.

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Umberto Eco e Roberto Benigni a San Leo https://cultura.biografieonline.it/umberto-eco-e-roberto-benigni-a-san-leo/ https://cultura.biografieonline.it/umberto-eco-e-roberto-benigni-a-san-leo/#respond Mon, 13 Feb 2012 15:29:50 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=566 Questa città è di una bellezza fuori del normale. E’ una cosa da svenire, questa fortezza!”. Queste le parole di Roberto Benigni, pronunciate l’11 giugno 2011 con la sua inconfondibile vivacità, per omaggiare la città e la Fortezza di San Leo, storica capitale del Montefeltro, in occasione della cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria all’amico Umberto Eco. “La città più bella d’Italia? San Leo: una Rocca e due Chiese”.

La Rocca di San Leo
La Rocca di San Leo

L’illustre scrittore e semiologo, con questa frase tratta da un’intervista a “Il Venerdì” di Repubblica del 28 settembre 2007, conferma ancora una volta che questa città è uno dei suoi luoghi del cuore, avendogli anche ispirato alcuni dei suoi romanzi.

L’autore de “Il nome della Rosa”, ha voluto l’amico Benigni al suo fianco durante questa giornata, nell’ambito del convegno sulle tecniche di restauro nelle città storiche organizzato dal Comune di San Leo, durante il quale Umberto Eco ha ricevuto le chiavi della città dal Sindaco Mauro Guerra. Accompagnato dalla moglie Nicoletta Braschi, nata in queste zone, Benigni, quale ospite d’onore, ha letto alcuni dei brani più significativi tratti dalle opere di Eco: “Il Pendolo di Foucault”, “Il Nome della Rosa” ed “Il Cimitero di Praga”. Libri dalle trame ricche di mistero ed occulto, che ben si sposano con la magia che avvolge la Fortezza, ultimo giaciglio di Giuseppe Balsamo Conte di Cagliostro, citato anche da Benigni che visita con interesse anche la cella e le pittoresche stanze.

I 600 ospiti della cerimonia sono stati stregati dall’intrattenimento dell’effervescente Benigni: “Sono davvero orgoglioso, emozionato, di essere qua insieme a voi, a dare la cittadinanza onoraria ad Umberto Eco, a leggere estratti dalle sue opere, con la sua presenza. È come leggere pezzi di Aristotele con Aristotele presente!”.

Oltre alla lettura dei brani di Eco, ha deliziato i presenti con battute graffianti riguardo i più caldi temi d’attualità. In platea, autorità politiche e militari, e anche il poeta e scrittore Tonino Guerra. Eco ha commentato scherzando: “L’umiltà mi farebbe dire che non sono degno di questo conferimento. Ma sono invece degnissimo, perché San Leo mi deve un incremento economico da ben 36 anni. Ogni estate mi trasferisco nella mia casa di Monte Cerignone e almeno tre volte in un anno porto i miei ospiti in visita a San Leo. Sono stato giustamente ricompensato. San Leo è un marchio indelebile di buona parte della mia vita”.

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