quadri di Toulouse-Lautrec Archivi - Cultura Canale del sito Biografieonline.it Tue, 03 Oct 2023 17:34:10 +0000 it-IT hourly 1 Donna rossa con camicia bianca, quadro di Henri de Toulouse-Lautrec https://cultura.biografieonline.it/donna-rossa-camicia-bianca-lautrec/ https://cultura.biografieonline.it/donna-rossa-camicia-bianca-lautrec/#comments Sun, 18 Jun 2023 10:21:26 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=29402 Donna rossa con camicia bianca” è stato dipinto da Henri de Toulouse-Lautrec nel 1889. La modella ritratta è Carmen Gaudin, una ragazza dai bellissimi capelli ramati che Lautrec conobbe a Montmartre. Lì la giovane viveva o lavorava. Il pittore ne rimase talmente affascinato, soprattutto per il colore dei capelli, tanto che le chiese di posare per lui.

Donna rossa con camicia bianca, quadro di Henri de Toulouse-Lautrec
Donna rossa con camicia bianca (1889, Henri de Toulouse-Lautrec)

Donna rossa con camicia bianca: Carmen Gaudin

Il pittore realizzò diverse opere con soggetto Carmen Gaudin. Lei stessa divenne popolare fra gli artisti del quartiere tanto da diventare la modella di Fernand Cormon, Alfred Stevens, Albert Bernard, François Gauzi e Henri Rachou.

Lautrec studiò con estrema attenzione la fisionomia della ragazza, realizzando molti dipinti. Nelle opere di Lautrec, Carmen appare in posizioni differenti: di profilo, in piedi, con la testa bassa – come in questo dipinto – oppure vestita con un abito scuro. O più comunemente con la camicia bianca.

In tutti i dipinti Henri de Toulouse-Lautrec cerca di cogliere la bellezza dei suoi capelli, la forza del colore rosso: sono questi gli elementi che tanto lo hanno colpito. Ma il suo sembra anche un modo di raccontare il carattere timido e riservato della ragazza, la sua ritrosia ad essere scoperta e conosciuta.

Il debole che Lautrec aveva per le donne dai capelli rossi è noto e l’abbiamo raccontato anche in un altro esempio: si veda l’analisi della sua opera Rossa, detta anche La Toilette, trattata in un precedente articolo.

Descrizione del ritratto

Lautrec in quest’opera, Donna rossa con camicia bianca, crea contrasti cromatici forti e intensi come il bianco della camicia con le parti scure dello sfondo.

L’inquadratura dall’alto verso il basso accentua il fascino della ragazza. La sua femminilità è indagata con rispetto e attenzione da parte del pittore.

Carmen Gaudin in questo dipinto sembra una ragazza dolce e al contempo selvatica, incomoda nella sua bellezza. Ed è coinvolgente osservare come Lautrec ci mostra, o meglio ci fa intuire, senza svelarcelo palesemente, il fascino discreto e nascosto di Carmen.

L’abilità dell’artista è quella di comunicarci anche l’imbarazzo della ragazza a farsi ritrarre, scrutare e osservare da uno sconosciuto.

Proprio in questo equilibrio fra timidezza, femminilità, desiderio di mostrarsi e ritrosia nel farlo che ne esce una bellezza sfumata, nascosta quasi infastidita della ragazza.

Dati sull’opera

Il quadro è realizzato mediante la tecnica olio su tela.

Misura cm 59,5 x 48,2.

E’ conservato in Spagna, a Madrid, presso il Museo Thyssen-Bornemisza.

Il titolo in lingua francese è: La rousse avec chemisier blanc. Mentre in lingua inglese è indicato come La Rousse in a White Blouse. In spagnolo: La pelirroja con blusa blanca.

Analisi dell’opera con commento video

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La bevitrice: Suzanne Valadon dipinta da Henri de Toulouse-Lautrec https://cultura.biografieonline.it/la-bevitrice-quadro-lautrec/ https://cultura.biografieonline.it/la-bevitrice-quadro-lautrec/#comments Sat, 20 Nov 2021 13:53:18 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=23736 Henri de Toulouse-Lautrec nel 1889 realizza un dipinto di Suzanne Valadon. Il quadro è celebre con il titolo: La bevitrice (In inglese: Hangover: The Drinker).

Genesi dell’opera

Nel 1889 il pittore Henri de Toulouse-Lautrec ha venticinque anni, vive in un ambiente che non ama, non ha particolari protezioni o sicurezze, malgrado il suo titolo nobiliare, e da quattro anni frequenta Parigi. Il suo modo di vivere sconvolge alcuni membri della sua famiglia, ma lui è convinto del suo talento e delle sue infinite capacità.

La bevitrice - Suzanne Valadon - Hangover - The Drinker - Toulouse Lautrec
Suzanne Valadon ritratta da Henri de Toulouse-Lautrec. Titolo dell’opera: La bevitrice (Hangover: The Drinker) • Olio e gesso su tela, 47 x 56 cm • Fogg Art Museum, Harvard University, Cambridge. In lingua francese è indicato come Gueule de bois (Postumi della sbornia).

Tuttavia ciò che più gli interessa sono i tipi umani che popolano la città di notte. L’artista li sta conoscendo grazie alle sue continue frequentazioni di locali notturni e postriboli. Queste frequentazioni lo porteranno a creare una pittura sempre più legata al reale.

Una nuova fase di vita per Toulouse-Lautrec

In questo periodo l’artista si trova ancora in una fase di cambiamento. Infatti è da pochi anni, più precisamente nel 1895, che in un impeto di libertà decide di lasciare la casa paterna per dirigersi verso un’esistenza che vuole consacrare all’arte.

I primi tempi non sono facili, tanto che con amici e parenti Lautrec manifesta in più occasioni il suo disagio per una vita di privazioni e di frequentazioni complicate.

In fondo non gli piace condurre una vita da bohémien. E d’altra parte la Parigi di fine ‘800 non è un elegante palazzo nobiliare, dove il piccolo Lautrec gioca felice e protetto, ma è invece una città meravigliosa piena di vita, anche trasformata da miseria e squallore.

Comunque Lautrec riesce a crearsi un circolo di amicizie che lo proteggono e lo aiutano ad affrontare la sua nuova vita di artista. Fra queste c’è anche la modella Marie-Clémentine Valade, conosciuta come Suzanne Valadon, la quale aveva già posato per Renoir e Degas.

Anche Toulouse-Lautrec stabilisce con Marie un rapporto particolare e la impiega come modella di diversi tipi e personaggi.

La bevitrice: analisi dell’opera

Fra questi personaggi Suzanne Valadon interpreta con una certa capacità espressiva, La bevitrice. Il dipinto viene realizzato nel 1889. La bevitrice mostra tutti i disagi sociali della società moderna.

Lo sguardo perso nel vuoto, l’atteggiamento scomposto e abbandonato a se stesso erano la dimostrazione, per i canoni dell’epoca, di una persona misera che appartiene alla classe popolare.

Toulouse-Lautrec possiede bene la tecnica per mostrare ciò che intende rappresentare. Uno sguardo depravato, sconvolto, torvo e allo stesso tempo disperato.

Per cogliere i dettagli distintivi dell’espressione e rappresentare in modo conciso e unico il profilo della donna, Lautrec analizza e studia le fotografie che lui e i suoi amici si divertono a scattare su soggetti simili.

Da qui nascono diversi esempi: il quadro qui analizzato, La bevitrice, è uno dei più alti.

Il dipinto venne esposto presso il locale Le Mirliton, il cabaret che Aristide Bruant aveva aperto da poco a Montmartre.

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La bevitrice, disegno di Henri de Toulouse-Lautrec https://cultura.biografieonline.it/la-bevitrice-disegno-lautrec/ https://cultura.biografieonline.it/la-bevitrice-disegno-lautrec/#respond Fri, 02 Oct 2020 15:21:28 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=30424 La bevitrice è un disegno realizzato da Henri de Toulouse-Lautrec fra il 1887 e il 1888 circa. Il disegno è realizzato con la tecnica del pastello nero e blu, del pennello e dell’inchiostro su carta. Attualmente è esposto al Musée Toulouse-Lautrec di Albi, in Francia.

La bevitrice, disegno di Henri de Toulouse-Lautrec
La bevitrice, disegno di Henri de Toulouse-Lautrec

La bevitrice: descrizione

La modella che vediamo ritratta nel disegno La bevitrice, con ogni probabilità è Suzanne Valadon, amante del pittore e da lui lasciata quando la donna diffonde una notizia falsa sul loro prossimo matrimonio. L’unione non fu mai organizzata né preventivata da Lautrec.

Esiste anche un dipinto ad olio identico realizzato prima di questo disegno che è noto anche con il titolo Postumi della sbornia: in esso sono stati in seguito aggiunti il bicchiere e la bottiglia.

La bevitrice - Suzanne Valadon - Hangover - The Drinker - Toulouse Lautrec
Suzanne Valadon ritratta da Henri de Toulouse-Lautrec. Titolo dell’opera: La bevitrice (Hangover: The Drinker) • Olio e gesso su tela, 47 x 56 cm • Fogg Art Museum, Harvard University, Cambridge (USA)

Il tema

Il tema della donna che lavora e vive in condizioni indigenti, il cui vizio del bere è una nota caratteristica della sua vita, assume in quel periodo una valenza di denuncia sociale. Molte sono le donne, infatti, che vivono la miseria della sbornia per cercare di sopportare un’esistenza di stenti e fatiche.

Anche la narrativa, e non solo l’arte pittorica o l’illustrazione, affrontano il tema, basti pensare ai romanzi di Emile Zola. Ma non solo; anche i giornali affrontano questa drammatica questione, denunciando un pericolo sociale ma anche fisico, la sterilità, nelle donne che consumano senza controllo l’alcool.

Il disegno “La bevitrice” di Lautrec colpì molto la fantasia di Vincent van Gogh, che fra l’altro fu ritratto in una posizione simile da Lautrec nel 1887.

Van Gogh ritratto da Toulouse-Lautrec
Van Gogh ritratto da Toulouse-Lautrec

Van Gogh vide gli schizzi preparatori sia del disegno che del dipinto ed era molto ansioso di vedere entrambe le opere concluse.

Analisi e commento video

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Justine Dieuhl seduta nel giardino di Forest, opera di Henri de Toulouse-Lautrec https://cultura.biografieonline.it/justine-dieuhl-lautrec/ https://cultura.biografieonline.it/justine-dieuhl-lautrec/#respond Fri, 29 May 2020 13:15:48 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=29391 Nel periodo 1889-1991 Henri de Toulouse-Lautrec realizza questo dipinto, “Justine Dieuhl seduta nel giardino di Forest”. Il luogo oggetto del quadro e del titolo è il giardino del suo amico e fotografo Père Forest (Padre Forest). Si tratta di un’opera realizzata mediante tecnica olio alla trementina. Attualmente è esposto a Parigi, presso il Musée d’Orsay. La tela misura 74×58 centimetri.

Justine Dieuhl seduta nel giardino di Forest, opera di Henri de Toulouse-Lautrec
Justine Dieuhl seduta nel giardino di Forest, opera di Henri de Toulouse-Lautrec (1889-1991, Justine Dieuhl – Femme dans un jardin)

Il luogo

Il giardino si trovava vicino all’atelier pittore di Toulouse-Lautrec, a Montmartre, fra rue Caulaincourt e il boulevard de Clichy.

Era un giardino poco curato che serviva per il tiro con l’arco. Lautrec aveva già utilizzato tale luogo e in seguito lo utilizzerà di nuovo per realizzare i suoi ritratti. Il pittore francese all’epoca era un ritrattista apprezzato dai contemporanei, i quali spesso gli chiedevano ritratti su commissione. Lui stesso cercava modelli e modelle da ritrarre, allo scopo di riprodurre quel dettaglio o quell’espressione che lo avevano colpito, osservando il soggetto.

Chi è Justine Dieuhl?

La donna ritratta in questo dipinto si chiama Justine Dieuhl. Di lei conosciamo solo il nome. Lautrec non rende omaggio in questo ritratto a Justine, poiché la scelta di dipingerla difronte, in una posizione più alta del soggetto, soffermandosi sulle mani un po’ sgraziate e sugli occhi persi nel vuoto, accentuando una certa goffaggine della donna; sono dettagli che in un certo senso sembrano divertire il pittore francese.

Lo sfondo e i colori

A fare da sfondo alla scena è la vegetazione incolta del giardino di Forest, che Lautrec fa risaltare con un lavoro dettagliato e complesso. Attraverso le numerose sfumature del verde, fa risaltare il rosso del foulard di Justine Dieuhl e il viola del suo abito.

Lautrec e van Gogh

La pennellata filamentosa è rapida ed essenziale: ricorda i dipinti di Vincent van Gogh di cui Lautrec era amico; con l’olandese aveva avuto fra il 1886 e il 1888 un sodalizio artistico che si interruppe quando Van Gogh propose all’ amico di formare una comune di amici. Lautrec teneva molto in considerazione la pittura di Van Gogh e spesso lo aveva difeso da critiche ingiuste, che alcuni contemporanei e critici gli avevano rivolto.

Justine Dieuhl seduta nel giardino di Forest: analisi dell’opera con commento video

https://www.youtube.com/watch?v=eh6Rr1f59dA
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Rossa, detta anche La Toilette: opera di Henri de Toulouse-Lautrec https://cultura.biografieonline.it/rossa-la-toilette-lautrec/ https://cultura.biografieonline.it/rossa-la-toilette-lautrec/#comments Sat, 23 May 2020 17:04:50 +0000 https://cultura.biografieonline.it/?p=29275 Rossa detta anche La toilette è un dipinto realizzato da Henri de Toulouse-Lautrec nel 1889. Si tratta di un olio su cartone che misura 67×54 cm. Attualmente è esposto al Musée d’Orsay di Parigi.

Rousse dit aussi La Toilette (Rossa detta anche La Toilette), quadro celebre di Henri Toulouse-Lautrec
Rousse dit aussi La Toilette (Rossa detta anche La Toilette)

Lautrec nell’arco della sua carriera ha dipinto molte donne mentre si trovavano nella loro intimità. Spesso le ha ritratte nelle case chiuse (case d’appuntamento) che lui frequentava assiduamente. Oppure nelle loro abitazioni o, ancora, nel suo studio.

Il pittore francese era attratto da quel mondo notturno, trasgressivo, diverso dalle sue origini aristocratiche. Ma il suo sguardo attento alla psicologia dei personaggi e al contesto da cui venivano ha reso la sua pittura attenta al dettaglio e calda nell’espressione pittorica.

Lautrec ha creato un genere di pittura affascinante, intimo, coraggioso che ha superato lo stesso impressionismo in una ricerca del colore innovativo e unico.

Rossa (Rousse), detta anche La Toilette: descrizione del quadro

In quest’opera la modella occupa la parte centrale dell’opera. La osserviamo dall’alto verso il basso in una prospettiva intima. Lo spettatore quasi spia il suo momento di intimità.

Vediamo una bellissima schiena nuda perché la modella si è da poco lavata e si sta asciugando; o forse perché si deve rivestire.

Sparsi per terra ci sono dei panni, vestiti o asciugamani. Mentre di fronte alla donna vediamo due sedie di vimini che appartengono probabilmente all’arredo dello studio del pittore che si trovava in rue Caulaincourt.

Il quadro dimostra e ricorda la predilezione di Lautrec per le modelle dalle chiome rosse, che egli raffigurò di continuo.

Lautrec e Degas

Ci sono molti richiami all’arte di Degas in questo dipinto, soprattutto nella prospettiva e nello stile pittorico; questi elementi ricordano la serie di donne alla toilette che Degas presentò all’ottava mostra impressionista del 1886.

Dopo il bagno, donna che si asciuga (After the Bath, Woman drying herself) •
Edgar Degas, disegno a pastello

E proprio come Degas, Lautrec mostra la modella con una inquadratura dall’alto, osservando la donna nella sua intimità, come se la spiasse non visto, non giudicato e in una condizione di assoluta spontaneità.

Toulouse-Lautrec si distingue da Degas per l’umanità con la quale vede e dipinge le donne.

La modella è priva di civetteria, di formalità, di un atteggiamento formale, ma è invece in una sua semplice e libera manifestazione di tranquilla nudità.

Lautrec e Parigi

Il pittore francese era un frequentatore di caffè, dei locali notturni e delle case chiuse di una Parigi di fine Ottocento piena di contraddizioni, ma ricca di spunti per un’arte umana e compassionevole com’è quella di Lautrec.

Il pittore era rimasto vittima di due incidenti durante l’infanzia e in entrambi si era rotto le gambe, prima la sinistra e poi la destra. A causa di una malattia ereditaria chiamata picnodisostosi, le gambe rimasero corte costringendolo ad un’esistenza sacrificata.

Foto di Henri de Toulouse-Lautrec in cui si possono vedere le corte gambe

Rossa (o La Toilette): datazione dell’opera

La datazione del dipinto è stata per molto tempo incerta. Inizialmente si riteneva che risalisse al 1896, quindi posteriore alla data attualmente definita, 1889. In seguito si verificò che l’opera con il titolo “Rousse” (Rossa) venne presentata al Salon des XX di Bruxelles che si tenne nel 1890.

Analisi dell’opera con commento video

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A letto, il bacio e il bacio a letto: tre opere di Toulouse-Lautrec https://cultura.biografieonline.it/quadri-baci-lautrec/ https://cultura.biografieonline.it/quadri-baci-lautrec/#respond Thu, 07 Dec 2017 09:40:15 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=23699 Quando il 9 settembre del 1901 Henri de Toulouse-Lautrec morì a Parigi, non ci fu per lui alcun elogio. La maggior parte dei giornali scrissero che era morto un artista bizzarro. Lautrec fu considerato vittima della sua menomazione fisica, a causa della quale trasformava in grottesco ciò che vedeva. In seguito alcuni, pochissimi, critici illuminati, raccontarono invece che il pittore di Montmartre fu un lucido esempio di un modernismo realistico capace di aver raggiunto picchi di superba umanità.

Il bacio a letto - quadro - picture - Henri Toulouse Lautrec - In bed the kiss - Dans le Lit, le Baiser
Il bacio a letto (In bed, the kiss – Dans le Lit, le Baiser) •  1892, collezione privata

In effetti Lautrec, dopo un periodo come paesaggista, approdò a Parigi per sperimentare la sua arte. E nella capitale francese conobbe la vita notturna e i bordelli, dove veniva accettato per ciò che era: un artista con un acuto senso per l’umanità delle persone che ritraeva, e un uomo con una menomazione evidente, che aveva influenzato pesantemente la sua esistenza.

“Il bacio” e “Il bacio a letto”

In seguito, le case chiuse, come anche i locali notturni, divennero luoghi per lui abituali e che frequentava quotidianamente non solo per motivi artistici. Il suo sguardo carico di umanità per le donne che vi lavoravano, produsse una quantità interessante di dipinti e disegni. Fra questi spiccano “Il bacio” e “Il bacio a letto”. Queste opere svelano l’intimità delle prostitute lesbiche che lavoravano nelle case chiuse per nascondere la loro identità sessuale. Questa veniva palesata solo alla fine della giornata, dopo aver passato ore a soddisfare i clienti.

Il bacio - The Kiss - quadro - Toulouse Lautrec - 1892
Il bacio (The Kiss) – 60 x 80 cm, 1892, collezione privata

Questi dipinti di Henri de Toulouse-Lautrec rappresentano pochi secondi di vita vissuta ma rappresentano anche momenti infiniti, dove un bacio e un abbraccio accompagnano lo spettatore attraverso la consapevolezza di ciò che vede. Uno dei pregi del pittore fu proprio quello di raccontare – e in questo fu fra i primi – le storie di persone nascoste, dimenticate o bollate con etichette superficiali, che le relegavano ad un destino di occultamento e ombra.

Non ci sono moralismi, giudizi, sentimentalismi o abbiette forme di comprensione in questi dipinti. Ma solo l’immediatezza di un’immagine rispettosa che cattura un momento fondamentale delle ragazze di vita.

Il significato delle opere di Lautrec

Lautrec con questi dipinti poneva anche una questione di carattere sociale. L’opportunismo e la patina di ipocrisia della società in cui viveva, non permetteva che si parlasse di un aspetto dell’identità delle persone come l’omosessualità. I nudi erano considerati pornografia da censurare anche nell’arte, figuriamoci un abbraccio o un bacio fra persone dello stesso sesso.

Lautrec disprezzava questi giudizi che emarginavano persone diverse, come avevano emarginato anche lui a causa della sua malformazione congenita. Figlio di aristocratici, ricco e potente, fin da piccolo Lautrec aveva mostrato un’indole artistica ma la sua condizione fisica lo aveva emarginato da un mondo che guardava solo l’apparenza. Grazie alla madre il futuro pittore non aveva sofferto troppo per la sua condizione. Ma una volta presa coscienza delle sue capacità, aveva spiccato il volo scontrandosi con una realtà molto differente da quella che poteva osservare stando nel palazzo di famiglia. A Parigi, con una profonda e lucida umanità, aveva da subito preso contatto con un’umanità nascosta e ansiosa di vivere.

I dipinti che compongono la serie di quadri di Lautrec dedicata alle case chiuse sono molti. “Il bacio” e “Il bacio a letto” entrambi del 1892 rappresentano dunque l’amore nascosto, coperto e vissuto in piena libertà fra loro ma al di fuori di una società perbenista. Non sono dipinti trasgressivi, sono invece opere che raccontano la realtà per come la vediamo.

Dans le Lit - A letto
A letto (Dans le Lit) • Toulouse Lautrec, 1892-1893, Museo d’Orsay, Parigi

“A letto”

L’ultimo dei tre quadri che analizziamo, “A letto”, è invece un dipinto diverso. Rappresenta l’amore fra due donne che dormono assieme. Esse che si stanno per svegliare mentre l’alba spunta su una Parigi addormentata. Sono come sospese in una fioca luce del mattino che le protegge dal resto del mondo. Anche se la giornata che si apprestano a vivere sarà uguale a tutte le altre.

Indubbia è l’apertura di Lautrec verso un espressionismo che si sta affacciando sulla scena artistica parigina. I colori e il disegno mostrano già una notevole padronanza della tecnica e i colori utilizzati, come il rosso delle coperte e il bianco dei cuscini, contrastano fra loro per rendere la scena ancora più calda e affascinante.

Analisi dell’opera e commento video

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Al Salon di rue des Moulins, Il divano: due dipinti di Toulouse-Lautrec con prostitute https://cultura.biografieonline.it/rue-des-moulins-divano-lautrec-prostitute/ https://cultura.biografieonline.it/rue-des-moulins-divano-lautrec-prostitute/#comments Wed, 15 Nov 2017 08:05:32 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=23626 Fra i dipinti più scandalosi di Henri de Toulouse-Lautrec dedicati ai bordelli parigini, spiccano quelli che realizzò osservando e frequentando le prostitute della casa chiusa di Rue des Moulins a Parigi.

Al Salon di rue des Moulins

Lautrec era un frequentatore assiduo dei bordelli. Fra il 1891 al 1895 non si limitò a conoscere le ragazze e le donne che ci lavoravano, bensì fece un dettagliato percorso pittorico di un fenomeno sociale legalmente diffuso.

Al Salon de la rue des Moulins - Toulouse Lautrec
Al Salon di rue des Moulins (1894-1895), Henri de Toulouse-Lautrec, pastello su carta, 111,5×132,5 cm – Musée Toulouse-Lautrec, Albi

I dipinti di Henri de Toulouse-Lautrec, infatti, non sono solo la testimonianza del suo talento, ma hanno anche una funzione documentaria – comprovata dalle fotografie dell’epoca – che ci permettono di immaginare un luogo pieno di erotismo, squallore, storie di vita, e femminilità mostrata in diverse e variegate modalità. I dipinti di cui parliamo in questo articolo vennero realizzati fra il 1893 e il 1895: sono tutte composizioni ad olio e pastello su carta e cartone.

Il lavoro di Lautrec sulle case chiuse non è influenzato da alcun moralismo. Tantomeno la sua visione delle persone che ci lavorano e le frequentano non subisce alcun ostacolo al verismo diretto e preciso che il pittore utilizza per ricostruire quel mondo che ha amato e frequentato, con il desiderio di raccontarlo come raccontava i locali notturni della capitale francese.

The Sofa - Toulouse Lautrec
Il divano (o Il sofa) (The Sofa) – Metropolitan Museum of Art, New York

Il divano, o Il Sofa

Le opere di Toulouse-Lautrec rispecchiano l’atmosfera dell’epoca: vi sono specchi ovunque, colonne a fusto, piante poste ad ornamento diffusamente, e i divani sui quali sedevano le ragazze che sarebbero state in seguito scelte dai clienti.

In altri dipinti invece le donne sono raffigurate nei momenti di intimità, mentre esprimono attenzioni lesbiche, si rivestono, o giocano fra loro per ammazzare il tempo (come “Il Sofa“, in foto). Lautrec non solo attinge dalle sue esperienze, ma si basa anche sulla produzione di altri pittori. Come ad esempio la serie di nudi di Edgar Degas che il pittore realizzò negli anni ’80 dell’Ottocento, o il ciclo de Le dodici ore delle case verdi dell’artista giapponese Kitagawa Utamaro.

Il divano - The Divan - Toulouse Lautrec
Il divano (The Divan, 1893) – Museu de Arte de São Paulo, Brasile

Quando nel 1896 i dipinti di Lautrec sulle prostitute di Rue des Moulins vennero mostrati al pubblico, suscitarono attenzione e scandalo. Alcuni critici, i più acuti e intelligenti, compresero subito l’innovazione dell’artista che riproduceva la realtà così come la vedeva. I quadri di Lautrec evocavano mondi conosciuti ma che non venivano considerati dall’arte. Lautrec con queste opere riesce a mostrare in modo chiaro e trasparente la vita quotidiana delle prostitute, i loro sguardi ironici ma anche assenti. Mostra il loro languore ma anche la loro animalità spinta all’eccesso da una vita di abuso del corpo e della sua sessualità.

In particolare nel dipinto Il divano le donne sembrano essere una parte unica dei divani su cui siedono. È come se fossero delle statue massicce, sfarzose e colorate. I loro volti sono vacui e annoiati. Si veda anche l’approfondimento sul quadro “Sola (Seule)“.

Il divano: analisi e commento all’opera

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La danza moresca e La Goulue, opere di Toulouse-Lautrec https://cultura.biografieonline.it/danza-moresca-pannelli-la-goulue/ https://cultura.biografieonline.it/danza-moresca-pannelli-la-goulue/#respond Wed, 25 Oct 2017 15:18:13 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=23540 Louise Weber è stata una delle più famose ballerine del Moulin Rouge. Il suo nome d’arte era La Goulue ed ebbe, fin dal suo primo apparire, un certo successo. Quando debuttò sul palcoscenico del celebre locale parigino aveva solo sedici anni. Tuttavia la sua carriera e il suo successo furono fulminei. Già cinque anni dopo il suo primo ballo, Louise Weber versava in una situazione difficile. Non era più apprezzata come all’inizio e il suo modo di ballare sembrava superato.

La danza moresca - La danse mauresque - quadro opera picture
La danza moresca: nel dettaglio centrale dell’opera appare La Goulue

La Goulue, l’ascesa e il declino

La carriera de La Goulue iniziò nel 1890 suscitando interesse e un’ampia schiera di fan. Fra questi spiccava il pittore Henri de Toulouse-Lautrec. La Goulue aveva uno stile provocante ed eccessivo, ballava mostrando le gambe nude sotto i merletti della sottana e portava in modo sensuale i capelli raccolti a crocchia. Quest’ultimo era proprio uno degli aspetti distintivi del suo costume di scena.

Tuttavia per una serie di ragioni, forse dovute anche al fatto che altre ballerine più giovani e con uno stile diverso stavano salendo alla ribalta, si trovò, nel giro di pochi mesi, privata del successo a cui era abituata.

Per rilanciare la sua immagine Louise Weber decise di costruire un baraccone nel quale si esibiva tutti i giorni. Questo aveva posizionato a Parigi in Place du Trône. Prima dell’inaugurazione scrisse una lettera al suo amico Lautrec chiedendogli di decorare il baraccone. L’artista, un po’ stimolato dall’idea di creare una scenografia di grandi dimensioni e un po’ per l’amicizia e l’affetto che provava per La Goulue, accettò l’incarico. Proprio per celebrare la ballerina decise di dipingere due pannelli, uno collocato a sinistra e l’altro a destra dello spazio dedicato allo spettacolo, in cui appariva La Goulue nel suo passato radioso e nel suo presente difficile, ma ancora vivace.

Pannello per la baracca della Goulue alla Foire du Trône di Parigi (Toulouse-Lautrec)
Pannello per la baracca della Goulue alla Foire du Trône di Parigi – Pannello di sinistra

I pannelli

A sinistra dunque il suo passato. Louise appare mentre sta ballando con Valentin, altro ballerino del Moulin Rouge (la coppia appare anche in un altro celebre quadro di Lautrec), mentre sfoggia i suoi abiti festosi. Il contesto  un po’ scuro e le persone in piedi la guardano indossando soprabito e cappello. La nota di colore più evidente è rappresentata dal gioco delle luci dei bulbi che appaiono in sequenza.

A destra invece la ballerina si esibisce in una lunga e sensuale danza del ventre mentre la osservano, lo stesso pittore autore dell’opera, la ballerina Jane Avril (protagonista di un altro quadro di Toulouse-Lautrec), lo scrittore Oscar Wilde e il critico Felix Fénéon. Ognuno dei due pannelli è stato realizzato nel 1895 mediante la tecnica dell’olio su tela; misurano ciascuno 285 x 307,5 cm. Oggi sono conservati presso il Museo d’Orsay.

La danza moresca - Toulouse-Lautrec - 1895
La danza moresca (Toulouse-Lautrec, 1895, Baraque de la Goulue à la Foire du Trône: La danse mauresque ou Les Almées) – Pannello di destra

Questa coppia di opere è un omaggio di Lautrec ad una ballerina famosa e in declino che per pochi anni ha rappresentato il divertimento e le suggestioni della Parigi notturna. Anche queste rappresentazioni non ebbero il successo sperato e La Goulue si vide costretta a rinunciare alla sua passione, finendo per arrangiarsi con mille altri lavori. Fra questi: la fioraia, la donna cannone, la domatrice. Louise Weber visse fino al 1929, anno in cui morì in miseria in un ricovero per anziani.

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Ballo al Moulin Rouge (La danza, o “Valentin le Désossé addestra le nuove leve”), opera di Toulouse Lautrec https://cultura.biografieonline.it/ballo-moulin-rouge-toulouse-lautrec/ https://cultura.biografieonline.it/ballo-moulin-rouge-toulouse-lautrec/#comments Fri, 20 Oct 2017 10:20:47 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=23487 Il quadro che analizziamo in questo articolo è una delle opere più celebri del pittore francese Henri de Toulouse Lautrec. Il suo titolo è Ballo al Moulin Rouge, ma viene anche indicato come La danza (in inglese: At the Moulin Rouge – The Dance), oppure come Valentin le Désossé addestra le nuove leve (in francese: Dressage des nouvelles par Valentin-le-Désossé). L’opera è stata dipinta da Toulouse-Lautrec nel 1890 su commissione dei proprietari del celebre locale Moulin Rouge.

Ballo al Moulin Rouge - At the Moulin Rouge - The Dance
Ballo al Moulin Rouge (At the Moulin Rouge – The Dance): dettaglio centrale del dipinto

Il Moulin Rouge

Il locale, un finto mulino con le pale rosse, era già in attività da due anni quando Lautrec ebbe l’incarico di realizzare questo ampio manifesto (le misure in centimetri sono: 115,6 x 149,9) composto con colori ad olio su tela. Toulouse Lautrec frequentava abitualmente il Moulin Rouge, tanto da conoscere bene i suoi artisti e in particolare la coppia Valentin le Désossé (il senzaossa) e La Goulue, ballerini tra i protagonisti assoluti del palcoscenico.

Ballo al Moulin Rouge - At the Moulin Rouge - The Dance - La Danse au Moulin-Rouge - Toulouse Lautrec
At the Moulin Rouge – The Dance (La Danse au Moulin-Rouge) • Henri de Toulouse-Lautrec (1889-1890) • L’opera è conservata negli Stati Uniti presso il Philadelphia Museum of Art

Ballo al Moulin Rouge, il quadro

Si tratta di un’opera impegnativa per il pittore parigino, il quale amava deformare e caricaturare i suoi soggetti. Famoso era, infatti, il modo di Lautrec di impressionare sulla tela il momento che voleva raccontare, abusando della sua capacità di distorcere i modelli, per poi rappresentare in modo dettagliato ciò che vedeva.

Questa considerazione vale in modo particolare per il dipinto in esame, Ballo al Moulin Rouge, dove al centro vediamo Désossé ballare nel suo abito attillato e La Goulue usare le sue famose movenze, agitando la gonna in modo vistoso e provocante. Intorno a loro vi sono gli spettatori occasionali, che li osservano incuriositi e festosi. Chi li guarda, infatti, è ammirato ma anche divertito. Fra il pubblico appare anche qualche ballerina, lì presente per apprendere la tecnica del ballo in voga nei cabaret dell’epoca. Da qui viene l’altro titolo con cui il quadro è conosciuto: Dressage des nouvelles par Valentin-le-Désossé (Valentin le Désossé addestra le nuove leve).

Descrizione

Sulla destra vediamo un crocchio di persone che osservano la scena. Fra questi c’è anche il padre del pittore, il conte Alphonse-Charles-Marie de Toulouse-Lautrec-Montfa. Altre persone voltano le spalle alla coppia protagonista e si riuniscono fra di loro per discorrere della serata. Più vicine allo spettatore vi sono due donne: una in rosa, l’altra in verde. Sembrano guardare i ballerini, ma il loro soggetto è segato alle ginocchia. E’ un espediente che Henri Toulouse-Lautrec utilizzerà anche in altri dipinti. Forse il suo intento è quello di attirare ancor più l’attenzione su di loro, oppure per infastidire la visione dello spettatore.

Alcuni personaggi sono caricaturali, un po’ esagerati nel loro portamento. Questo è un aspetto caratteristico dei quadri di Lautrec, dove oltre al racconto c’è anche l’ironia e a volte il dileggio di coloro che partecipano alla scena rappresentata.

Il dipinto Ballo al Mouline Rouge venne esposto nel locale stesso, e lì vi rimase per molto tempo, così come altre opere del pittore che trovarono la loro giusta collocazione nei luoghi di Parigi che tanto amava frequentare.

Analisi dell’opera e commento video

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Sola, quadro di Toulouse Lautrec https://cultura.biografieonline.it/sola-toulouse-lautrec/ https://cultura.biografieonline.it/sola-toulouse-lautrec/#comments Fri, 20 Oct 2017 07:08:41 +0000 http://cultura.biografieonline.it/?p=23484 Sola (Seule) è un meraviglioso schizzo su cartone realizzato da Henri de Toulouse-Lautrec nel 1896 all’interno di una delle case chiuse che lui abitualmente frequentava a Parigi. Lautrec ha iniziato come pittore di paesaggi ma la vita parigina, gli incontri con persone che vivevano la città di notte fra locali, postriboli, caffè e ristoranti, lo hanno portato a concepire una ricerca originale e moderna su come rappresentare quel mondo. L’artista francese lo fa vivere e mostrandolo nelle istantanee che grazie al suo talento è riuscito a realizzare. La sua è una perfetta unione fra immagine e pittura.

Sola - Seule - Alone - quadro - Toulouse Lautrec - 1896
Sola (Seule) – Il quadro fu dipinto da Henri de Toulouse-Lautrec nel 1896. Olio su cartone, Cm 31 x 40. E’ conservato presso il Musée d’Orsay, a Parigi

Toulouse Lautrec e le case chiuse

In particolare le case chiuse sono luoghi a Toulouse Lautrec famigliari, dove, senza alcuna remora, decide di passare la maggior parte del suo tempo. Le prostitute di Lautrec, sono ragazze che osserva in posizioni e situazioni naturali, da fermare per sempre sulla tela. Non le osserva con uno sguardo moralizzatore (a differenza degli scrittori esponenti del naturalismo suoi contemporanei, come Zola o Maupassant) e soprattutto non le giudica. Le guarda e basta, e ci regala una rappresentazione vera, spontanea e naturale di quel mondo.

Non cerca modelle, non vuole ricostruire un contesto né interferire sulla naturalità delle pose, ma solo immortalare, riportare le scene che vede senza alcun infingimento.

Sola (Seule), descrizione del quadro

Spesso, come nel caso di quest’opera, Sola (Seule), le sue modelle sono immortalate in posizioni naturali, come se le osservasse senza essere visto. Grazie alla pittura ad olio, che si presta ad essere usata su qualsiasi superficie e a rendere immediatamente ciò che vede, Lautrec riesce ad essere fluido nei suoi ritratti. Con pochi schizzi riesce rappresentare una scena.

La donna di quest’opera è stata dipinta mentre si riposava su di un letto. Ella appare abbandonata completamente alla stanchezza. Le pennellate sono forti ed essenziali e il colore nero delle calze si staglia con una forte evidenza cromatica rispetto al bianco delle lenzuola, le cui pennellate sono più lievi e rapide.

Lautrec, con le suo opere – e Sola è fra le più significative – anticipa l’espressionismo ma anche un certo modo di usare la fotografia che coglie un attimo di una vita, un breve vero frammento di un’esistenza, che non racconterà nulla di più di ciò che vediamo di quel momento e di quella ragazza. Ma è già tantissimo per immaginarla, osservarla e farla rivivere nella nostra mente.

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